di Federica Marengo sabato 12 marzo 2022
-All’alba della diciassettesima giornata di guerra, dopo una nottata di bombardamenti, a Kiev, è proseguito l’accerchiamento da parte dei russi. Le artiglierie del grande convoglio russo si sono distribuite e posizionate a est e a ovest della città, un’aerea compresa tra i 10 e i 25 chilometri di distanza dal centro.
Alle 5.45, le sirene hanno ripreso a suonare in varie città dell’Ucraina come Leopoli, a ovest , dove sono state udite per la seconda volta consecutiva e l’allerta è durata due ore: la più lunga dall’inizio della guerra. Allarmi, si sono uditi anche Zytomyer, Odessa, Kharkiv e Cherkasy. Un raid russo a Mykolaiv, ha causato danni a un ospedale oncologico e a degli edifici residenziali, ma non ci sono state vittime. Smentita , invece, la notizia del bombardamento di una moschea a Mariupol, sebbene 86 civili di nazionalità turca non riescano da giorni ad essere evacuati per via dei bombardamenti e la popolazione sia stremata , senza acqua , cibo e riscaldamento.
Sotto assedio, anche la capitale , Kiev, come le città di Kharkiv, dove i bombardamenti russi hanno ucciso due bambini, in una zona residenziale, Chernihiv e Sumy.
Preso dalle truppe russe , il sito nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo di Mosca e della Rosatom, la società statale russa dell’energia atomica. Riguardo a Chernobyl, anch’essa controllata dai russi, l’Agenzia Internazionale per l’energia atomica ha fatto sapere che l’elettricità è stata parzialmente ripristinata.
Quindi, secondo il rapporto del Ministero della Difesa della Gran Bretagna, le forze russe sarebbero a 25 chilometri dal centro di Kiev, città a nord ovest, in cui continuano gli scontri, mentre restano accerchiate e luogo di bombardamenti, le città di : Kharkiv, Sumy, Mariupol e Chernihiv.
Inoltre , se Mosca ha dato il via libera all’arruolamento di “volontari” dal Medi Oriente e dalla Siria, la Nato si prepara ad inviare in Norvegia per un’esercitazione , già prevista prima del conflitto russo-ucraino, che partirà il 14 marzo, 30.000 militari, 200 aerei, e 50 imbarcazioni, ma che , alla luce della guerra in corso, assume una maggiore rilevanza.
Non smette di tenere in allerta Kiev, poi, la possibilità che si apra un nuovo fronte di guerra dalla Bielorussia con l’intervento di truppe inviate dal Presidente Lukashenko, che sostiene l’azione di Putin, anche se da Minsk sono già arrivate smentite al riguardo.
Nella serata di ieri, il Presidente USA, Biden, ha tenuto una telefonata con il Presidente ucraino Zelensky per illustrargli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia. Secondo quanto riportato dalla CNN, Biden avrebbe spiegato a Zelensky come gli Stati Uniti si stiano organizzando per sospendere le relazioni commerciali con Mosca, mentre il Presidente ucraino ha riferito via Twitter, di aver fornito al Presidente USA una valutazione della situazione sul campo di battaglia e di averlo informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile. I due leader si sarebbero detti d’accordo su ulteriori passi a difesa dell’Ucraina e sull’introduzione di altre sanzioni contro la Russia. Autorizzato poi dal numero uno della Casa Bianca, lo stanziamento di altri 200 milioni di dollari di aiuti per le apparecchiature e i servizi militari, l’istruzione e l’addestramento degli ucraini.
A proposito delle sanzioni, altre sono state comminate dal Dipartimento del Tesoro USA a oligarchi russi, elite russe , leader politici e della sicurezza nazionale che hanno sostenuto l’invasione brutale dell’Ucraina da parte del Presidente russo Putin.
Tuttavia, le suddette sanzioni, sono state estese anche a tre parenti stretti del portavoce del Cremlino (Peskov), al magnate russo Viktor Vekselberg, al Consiglio di gestione della Banca VTB, a dodici membri della Duma di Stato russa , tra cui Vyacheslav Victorovich Volodin, che è anche membro permanente del Consiglio di Sicurezza russo.
Restando in tema di sanzioni, approvato dalla Commissione UE, il quarto pacchetto di misure finanziarie contro la Russia, annunciato ieri, al vertice informale dei 27 Capi di Stato e di Governo, dalla Presidente della Commissione UE Von der Leyen, nel quale è compreso il divieto di esportare materie prime come acciaio e ferro e qualsiasi bene di lusso dall’UE verso la Russia, un colpo diretto ai magnati russi.
Mosca, però, è al lavoro per la riorganizzazione del sistema di relazioni economico-finanziarie, e punta sulla Cina come alternativa all’Europa per l’esportazione di gas, vista la costruzione del nuovo gasdotto sull’isola russa di Sakhalin , l’incontro tra il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente russo Putin e l’accordo tra il gigante cinese CNPC e Gazprom per l’incremento delle importazioni di gas russo, stretto prima dello scoppio della guerra.
Sempre riguardo alle sanzioni, Mosca, che ha annunciato contromisure nei confronti dei Paesi occidentali, ha avvertito che queste ultime avranno ricadute anche sull’Agenzia Spaziale Internazionale determinando l’ammaraggio o l’atterraggio dell’ISS.
Sul fronte diplomatico, dopo il colloquio con il Presidente finlandese Niisto, che ha chiesto un cessate il fuoco immediato, il direttore del secondo Dipartimento Europeo del Ministero degli Esteri russo .Belayev, ha minacciato gravi conseguenze militari e politiche, se la Finlandia e la Svezia dovessero entrare nella Nato, come richiesto da queste ultime.
Nella tarda mattinata, invece, telefonata tra il Presidente francese Macron, il Cancelliere tedesco Scholz e il Presidente russo Putin, su cui ha riferito l’agenzia Tass. Secondo l’organo di informazione russo, il presidente russo Putin avrebbe parlato di violazioni del diritto internazionale umanitario da parte delle forze di sicurezza ucraine e avrebbe chiesto di fare pressione su Kiev per fermare le azioni criminali dei battaglioni nazionalisti ucraini. Scholz e Macron avrebbero incalzato il leader russo chiedendo una tregua immediata in Ucraina. In 75 minuti di colloquio, i due leader avrebbero chiesto l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto. Su altri contenuti del confronto, sarebbe stato concordato il silenzio.
Secondo l’Eliseo, invece, il Presidente francese Macron avrebbe chiesto all’omologo russo di “togliere l’assedio” a Mariupol, dove la situazione è “umanamente insostenibile”, definendo inoltre come “menzogne” le accuse mosse dal numero uno del Cremlino a Kiev di violazioni del diritto internazionale umanitario. Inoltre, sempre per l’Eliseo, durante la telefonata, il Presidente Putin non avrebbe dato segnali di voler fermare la guerra; da ciò il proposito fermo di Francia e Germania e degli altri Stati membri della UE di andare avanti con l’attuazione di sanzioni più pesanti.
In campo, nell’azione di mediazione con la Russia, anche il Vaticano, con il Segretario di Stato, Cardinale Parolin che, ai media vaticani, ha dichiarato: “La guerra è una pazzia, bisogna fermarla. Bisogna avere il cuore di pietra per restare impassibili e permettere che questo scempio continui, che continuino a scorrere fiumi di sangue e lacrime.
Purtroppo, bisogna riconoscere che non siamo stati capaci di costruire, dopo la caduta del Muro di Berlino, un nuovo sistema di convivenza fra le Nazioni, che andasse al di là delle alleanze militari o delle convenienze economiche. La guerra in corso in Ucraina rende evidente questa sconfitta”,mentre sull’account Twitter del Pontefice è stato pubblicato un post in varie lingue, compreso il russo e l’ucraino, in cui si legge: “Mai la guerra! pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici…In nome di Dio fermatevi!”.
Il Presidente ucraino Zelensky, invece, dopo l’ultimo discorso in tv nel quale aveva affermato che le truppe russe hanno subito pesanti perdite ,registrando la più grande sconfitta in decenni e ,aveva lanciato un appello per la liberazione del sindaco di Melitopol, rapito dalle forze russe , è intervenuto in videoconferenza alla manifestazione di Eurocities, organizzata a Firenze dal sindaco Nardella, in coordinamento con i sindaci d’Europa , affermando: “So che siete centomila nelle piazze delle città. Ricordatevi il numero 79. Vi racconto che cosa significa per la nostra vita. Viviamo una terribile guerra che l’Europa non vede dai tempi della seconda guerra mondiale. Un’invasione cinica e crudele della Russia. Contro il popolo ucraino, persone pacifiche e sincere che voi avete conosciuto durante gli anni della nostra indipendenza; settantanove sono i bambini uccisi in questi 17 giorni di guerra, settantanove famiglie che hanno perso la cosa più preziosa. Che cosa dobbiamo fare tutti insieme? Dobbiamo far sì che questo numero non aumenti e che l’Europa non dimentichi l’Ucraina. Le forze armate russe stanno accerchiando le città ucraine. Mariupol è assediata, bombardata 24 ore su 24. Una clinica ostetrica è stata distrutta. Questo è odio. Uccidono i bambini, distruggono gli ospedali. In tutto il nostro Paese, in tutta l’Ucraina. Distruggono le università, le scuole. Come possiamo sopravvivere. Sapete che cosa significa non riuscire a trovare la pace neanche in chiesa perché anche le chiese sono bombardate? E le piazze, le piazze come la vostra. L’Europa aiuti se stessa, perché questa guerra è contro quei valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere, non di uccidere. Noi viviamo, loro uccidono. Noi siamo per quelle 79 vite, loro per quei 79 morti. Servono le sanzioni contro la Russia, perché ogni soldato russo capisca il prezzo di ogni sparo contro i civili, serve che il mondo degli affari capisca, bisogna fare di tutto, perché queste società non siano sponsor della guerra. Dite ai politici di chiudere il cielo sopra l’Ucraina agli aerei che hanno ucciso 79 bambini e migliaia di adulti in questi 17 giorni. Oggi, potrebbe essere l’ultimo momento per noi, oggi e mai più, come per i 79 bambini ucraini uccisi, le 79 famiglie ucraine distrutte” dai russi. Insieme dobbiamo stare nella Comunità europea, è importante e rafforzerà l’Europa. Gloria all’Ucraina”.
In piazza, a Firenze, gli esponenti del centrosinistra riunito, guidato dal segretario del Pd Letta, che ha dichiarato: “Una giornata fondamentale, di unità di tutto il Paese con la richiesta di pace contro questa guerra di aggressione russa. È importantissimo che ci siano tutte le bandiere e che siamo uniti contro la guerra. Questa piazza è una risposta straordinaria all’aggressione russa, un’aggressione che colpisce i valori che sono anche nostri valori di libertà, democrazia e autodeterminazione. Le parole di Zelensky sono state forti, coinvolgenti, emozionanti e sono parole che chiamano tutti noi alla responsabilità. Credo che l’Europa debba fare di più per cercare la pace e obbligare i russi a fermarsi. Bisogna trovare attraverso i negoziati giusti e utili il modo di far fermare quest’orrore. Questa piazza è straordinaria e la sua forza è l’unità. Credo che non ci sia mai stato un sentimento di unità forte così come ora in Santa Croce. E’ una risposta corale bellissima che oggi Firenze dà a tutta l’Italia e a tutta l’Europa”.
Altra piazza per la Pace, quella di Napoli, che ha visto schierati in prima linea esponenti del M5S, capitanati dal Presidente Conte, che è tornato a chiedere non solo che si persegua la via diplomatica e delle sanzioni per porre fine alla guerra , ma che si intervenga anche per sostenere imprese e famiglie in difficoltà a causa del caro energia e della mancanza di materie prime, ricorrendo a un “Recovery di guerra” o allo scostamento di bilancio; una richiesta, che accomuna tutti i partiti di Maggioranza, compreso il centrodestra (Lega e Forza Italia), che punta al taglio di Iva o accise su gas e carburante.
Misure a sostegno delle imprese e delle famiglie sono state invocate anche dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, che, in queste ore ha lanciato una petizione per l’abolizione dal 31 marzo, fine dello stato di emergenza, del Green Pass.
In merito al caro energia, il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, ai microfoni di Rai News e di SkyTg24 ,ha spiegato: “Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini. Sul gas è necessario stabilire prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare, è fondamentale. Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa; se lo fa uno stato da solo è un mercato troppo piccolo; se lo fa la Ue no. E se fisso il prezzo del gas, fisso anche il prezzo per l’energia elettrica .L’ Italia, ha detto il ministro, non può cambiare ora il proprio paesaggio energetico, si impiegherebbe troppo tempo: possiamo però sfruttare al massimo i giacimenti di gas gia esistenti. Ciò significa 2,5 miliardi di metri cubi di gas in più che possiamo offrire a prezzo controllato alle pmi energivore. Sul nucleare, invece, afferma: c’è stato un referendum e ora non avrebbe senso costruire centrali nucleari in Italia. Però ,quello che dobbiamo fare è prendere l’occasione delle nuove tecnologie investendo ora in ricerca e sviluppo in modo almeno da preparare il futuro”.
Sul tavolo del Governo, quindi, un provvedimento, che dovrebbe essere approvato in settimana dal Consiglio dei Ministri, che prevederebbe misure per un miliardo a sostegno delle imprese, come l’introduzione della Cassa integrazione sul modello Covid e prestiti agevolati, e delle famiglie, quali: l’allargamento del bonus sociale , il taglio degli oneri di sistema e la riduzione del 5% dell’Iva sul gas. Un decreto analogo, poi dovrebbe essere varato anche per il caro benzina.
Poi, in serata, l’apertura di uno spiraglio, con Mosca, che ha annunciato colloqui con Kiev anche in videoconferenza e il Presidente Zelensky ,che ha sottolineato il cambio di atteggiamento del Cremlino, ora disposto a dialogare senza porre ultimatum, come rilevato anche dal ministro degli Esteri Di Maio, in visita ufficiale nella Repubblica del Congo, sempre con l’obiettivo di stringere nuovi accordi per l’indipendenza energetica dalla Russia: “Arrivano piccoli segnali dai negoziati tra Russia e Ucraina: questo ci spinge a portare avanti una soluzione diplomatica che ci possa condurre alla pace”.
Ma i combattimenti non cessano e il servizio di intelligence di Kiev ha fatto sapere che le forze russe hanno aperto il fuoco contro un convoglio di evacuazione nella regione , uccidendo sette civili, mentre media locali, riferendosi a fonti autorevoli, hanno riportato la notizia che Mosca avrebbe intenzione di preparare un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell’Ucraina, allo scopo di creare una “repubblica popolare” come quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. A ciò, si aggiungono le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Kuleba, che si è detto scettico sul raggiungimento di un accordo, in quanto le richieste di Kiev sarebbero inaccettabili.
Quanto all’andamento della pandemia, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità il Report settimanale che integra i dati elaborati ieri dalla cabina di regia realizzata in collaborazione con il Ministero della Salute, secondo cui: “Il tasso di mortalità standardizzato per i non vaccinati (96/100.000) è 5 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (19/100.000) e 15 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (7/100.000). Nelle fasce d’età 0-9 e 10-19 anni si registra il più alto tasso di incidenza di casi Covid a 14 giorni, pari rispettivamente a 1.424 e 1437 per 100.000 abitanti, mentre nella fascia di età 70-79 anni si registra il valore più basso, 471 casi per 100.000 abitanti. Dall’inizio dell’epidemia, sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata 2.966.901 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 15.200 ospedalizzati, 350 ricoverati in terapia intensiva e 50 deceduti. Dal 24 agosto 2021 al 9 marzo 2022 sono stati segnalati 251.633 casi di reinfezione da SarsCoV2, pari al 3% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana, la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è del 3,3%, stabile rispetto alla settimana precedente. Più a rischio sono donne, giovani e sanitari”
Per il Presidente dell’ISS, Brusaferro, che ha commentato tali dati: “Ciò che caratterizza questa ondata pandemica, che vede la variante Omicron come dominante, è proprio il dato delle reinfezioni, un fenomeno importante che ci deve portare a prudenza e attenzione”.
Il Commissario all’emergenza, Generale Figliuolo, invece, a margine della presentazione del suo libro, scritto con il giornalista Beppe Severgnini, presso l’Auditorium di Roma, ha detto: “Io il 31, comunque voglio passare la mano, perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle, ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico”.
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