di Federica Marengo lunedì 27 giugno 2022
-Nella centoventiquattresima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe , che già controllano Lugansk, Severodonetsk e Donestsk, hanno continuato l’avanzata nella regione nord-orientale d Lysychansk, procedendo da 5 direzioni, mentre il Governatore di Luhansk, Gaidai, ha esortato i civili ad andare via dalla città.
Proprio a proposito del Donbass, il portavoce del Cremlino,Peskov, ha ribadito che “il futuro del Donbass , in termini di indipendenza e di annessione alla Russia, sarà scelto solo dai suoi abitanti”.
Nel pomeriggio, poi, bombardato dalle forze di Mosca il centro commerciale di Kremenchuk, all’interno del quale vi sarebbero state almeno 1000 persone. Ancora da accertare il numero dei morti e dei feriti.
Bucha, Irpin e Borodyanka, poi, sono le tre tappe scelte nella visita in Ucraina della Presidente della Repubblica della Moldavia, Maia Sandu, che stamane ha constatato con i propri occhi l’entità degli orrori e delle distruzioni lasciate dopo l’occupazione russa.
Sotto attacco russo, anche la regione meridionale, con lancio di missili su un villaggio residenziale di Odessa, che hanno causato il ferimento di 6 persone, mentre vi sarebbero stati almeno 10 raid ucraini sull’Isola dei Serpenti, nel Mar Nero.
Dalla Bielorussia poi, sarebbero partiti 20 vagoni ferroviari di munizioni diretti verso la Russia. Il Presidente russo Putin, infatti, ha espresso nei giorni scorsi l’intenzione di consegnare a Minsk missili in grado di trasportare testate nucleari.
Ferma, la condanna degli USA per un coinvolgimento nel conflitto della Bielorussia, così come del Presidente ucraino Zelensky, che ha esortato i bielorussi “a non farsi trascinare nella guerra”.
Restando in Russia, per la prima volta dal 1918, quest’ultima, è in default “tecnico”, ovvero, terminato il “periodo di grazia”, è scattata l’insolvibilità su 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate, a causa del blocco delle risorse determinato dalle sanzioni UE , della Gran Bretagna e degli USA ad ampio raggio a carico del Cremlino in risposta all’invasione dell’Ucraina.
Il fallimento sarebbe dovuto non alla mancanza di denaro da parte del debitore , ma alla chiusura dei canali di trasferimento da parte dei creditori.
Da Mosca, però, è arrivata la smentita: non vi sarebbe in atto alcun default, in quanto la Russia avrebbe proceduto al pagamento di bond.
Sul fronte diplomatico, seconda giornata del G7 a Monaco, presso il Castello di Elmau, alla quale ha preso parte stamane, in videocollegamento, anche il Presidente ucraino Zelensky che avrebbe richiesto alla UE e agli alleati, non solo di fare il massimo perché la guerra termini entro l’inizio dell’inverno, ma anche : sistemi antiaereo di difesa, più armi, un appoggio per sbloccare le esportazioni del grano, altre sanzioni alla Russia e aiuto nella ricostruzione del Paese, sottolineando che : “Nessun missile russo, nessun attacco può spezzare il morale degli ucraini. E ciascuno dei loro missili sarà un argomento nei nostri negoziati con i partner. Ora, non è il momento di negoziare con la Russia, perché prima serve essere in una posizione più forte. L’Ucraina negozierà quando sarà in grado di farlo”.
Approvate dai 27 leader e capi di Governo della UE, le conclusioni sul tema dell’appoggio all’Ucraina, affinché quest’ultima mantenga la sovranità e l’integrità territoriale, e si difenda e possa scegliere il proprio futuro”.
Sul tavolo del G7, su pressione degli USA, ma sostenute dai 27 Stati UE, nuove sanzioni mirate sulle strutture della Difesa russa, lo stop alle importazioni di oro russo (che, secondo il portavoce del Cremlino , Peskov, sarebbe illegale) l’introduzione di dazi a merci russe per finanziare gli aiuti all’Ucraina, il tetto comune al prezzo del petrolio esportato dalla Russia verso Paesi al di fuori degli Stati Uniti,del Regno Unito, della UE e del Giappone, con il doppio obiettivo di sottrarre risorse a Putin da impiegare nella macchina bellica e attenuare l’impatto del conflitto sui prezzi di carburanti alla pompa e il tetto comune al prezzo del gas, proposto dall’Italia. Su queste due misure, sarebbero state vinte le resistenze della Germania, mentre resta il no dell’Olanda e degli Stati del Nord al tetto del prezzo del gas.
Inoltre, dal G7, che ha anche affrontato la questione della lotta al cambiamento climatico, è arrivata l’esortazione a Mosca a cessare, senza condizioni, il libero passaggio del grano dai porti ucraini attraverso il Mar Nero.
Quanto al Premier Draghi, che ha tenuto anche un bilaterale con il Premier inglese Johnson, nel corso del G7, avrebbe detto: “Siamo uniti con l’Ucraina, perché se l’Ucraina perde, tutte le democrazie perdono. Se l’Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace. E’ necessario restare uniti a sostegno dell’Ucraina e l’importanza di continuare a lavorare su come imporre un tetto al prezzo del gas. La decisione di dare all’Ucraina lo status di candidato per l’Ue è importante per l’Ucraina ma anche per l’Unione Europea. L’Unione Europea ha mutato in modo profondo il suo atteggiamento verso i Paesi vicini, la sua strategia di lungo periodo. E’ un cambiamento molto importante. Il capo del Governo ha voluto evidenziare anche come “gli italiani hanno accolto gli ucraini, i loro bambini. Il Governo ha fatto la sua parte, ma la parte più importante l’hanno fatta le autorità locali, le famiglie”.
Altro vertice, che si aprirà domani, a Madrid, quello della Nato, anticipato oggi dall’intervento del Segretario generale Stoltenberg, nel quale quest’ultimo ha toccato due nodi fondamentali: la questione del divieto da parte della Lituania di transito di merci russe soggette a sanzioni da e verso Kaliningrad e dell’adesione di Svezia e Finlandia al Patto Atlantico, su cui ha posto il veto il Presidente turco Erdogan ,(che sarà al vertice), in quanto i due Paesi baltici fornirebbero sostegno e ospiterebbero terroristi curdi.
Tra i temi del summit Nato, anche la Cina tra le sfide future.
In merito alla politica interna italiana, i partiti di Maggioranza e di Opposizione hanno dibattuto alla luce dei risultati dei ballottaggi delle elezioni comunali, svoltesi ieri, che hanno visto il Centrosinistra , avvalsosi dell’alleanza con il M5S , aggiudicarsi 7 Comuni: Parma, Piacenza, Cuneo, Monza, Verona, Alessandria, Catanzaro, il Centrodestra 4 (Barletta, Gorizia, Lucca, Frosinone) e le liste civiche 2 (Como e Viterbo), sebbene l’affluenza sia stata inferiore al primo turno del 30%.
Se, dunque , il centrosinistra si è detto soddisfatto per la vittoria del “campo largo”, l’alleanza con i pentastellati e i centristi di Renzi e Calenda, banco di prova per le Politiche del 2023 ( malgrado proprio i centristi si siano detti contrari nella tornata elettorale nazionale a un’alleanza con il M5S), il centrodestra, che ha corso diviso per la roccaforte di Verona, espugnata dal centrosinistra dopo quindici anni , è alle prese con il nodo leadership, ma anche pronto a ritrovare l’unità, come dichiarato dal segretario della Lega, Salvini , dalla Presidente di Fratelli d’Italia ,Meloni ,e dal Presidente di Forza Italia, Berlusconi, “perché solo la coalizione unita vince”.
Necessario, dunque, un incontro tra i leader già nei prossimi giorni per definire le strategie, in vista delle Regionali in Lombardia dove sembra essersi aperto uno scontro tra l’attuale Presidente Fontana, pronto a ricandidarsi e la Vicepresidente Moratti, determinata a anch’essa a concorrere per la guida della Regione.
Una stoccata all’indirizzo del M5S è poi arrivata dall’ex , Di Maio, ora alla guida dei gruppi di ” Insieme per il futuro”, secondo cui a vincere le elezioni sono stati i partiti in linea con il Governo.
A proposito dei 5Stelle, dopo il Consiglio Nazionale di ieri sera ,convocato dal Presidente Conte, nella giornata di oggi, i parlamentari pentastellati hanno incontrato alla Camera il garante Grillo , giunto a Roma, dove rimarrà fino a domani, il quale ha rinnovato il sostegno al Governo Draghi,e non ha espresso critiche nei confronti di Di Maio e dei fuoriusciti di Insieme per il futuro, mentre ha ribadito di non volere deroghe alla regola dei due mandati, in quanto si tratta di un “principio fondante del Movimento”.
Riguardo all’emergenza siccità, mentre la Protezione Civile studia i parametri tecnici per dichiarare lo stato di emergenza sollecitato dalle Regioni del Nord e del Centro, il Capo di quest’ultima , Curcio , non ha escluso la possibilità di ricorrere a razionamenti anche diurni dell’acqua.
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