di Federica Marengo lunedì 11 luglio 2022
-Nella centotrentottesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato ad attaccare diverse città sia sul fronte nord-orientale (nel Donbass), che su quello sud-orientale.
Bombardate, infatti: Kharkiv, dove è stato colpito da due missili un edificio residenziale di sei piani, distruggendolo in parte e causando la morte di 3 persone e il ferimento di 16 persone, Sumy, Siversk, Donetsk e Slovyansk.
Sale poi a 29 il numero delle vittime dell’attacco avvenuto ieri a un palazzo residenziale a Chasiv Yar, in cui, secondo Mosca abitavano dei militari, insieme con alcuni civili, e si trovava un deposito di armi, mentre per Kiev il bombardamento russo è stato indirizzato volutamente sui civili.
Colpite dai missili di Mosca, nella regione meridionale del Paese, anche Kherson (dove le forze ucraine hanno ripreso il controllo del villaggio di Ivanivka), Zaporizhzhia, Mykolaiv e Odessa, dove , secondo le autorità locali, le truppe russe bruciano intenzionalmente i campi di grano ed impediscono ai contadini lo spegnimento di questi ultimi e dove il porto sul Mar Nero resta bloccato, così come le esportazioni di cereali: su 25 milioni di tonnellate di grano , solo 5 milioni sono state esportate tramite tragitti via terra (stazioni ferroviarie) o via fiume (sono stati riattivati porti fluviali).
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio serale alla popolazione, pubblicato sui suoi account social, riguardo all’attacco delle forze di Mosca, all’edificio residenziale di Chasiv Yar , nel Donetsk, ha avvertito: ” Tutti coloro che danno ordini per tali raid, tutti coloro che li eseguono prendendo di mira le nostre città, le aree residenziali, uccidono in modo assolutamente deliberato. Dopo tali attacchi, non potranno dire di non sapere o di non aver capito. La punizione è inevitabile per ogni assassino russo. Assolutamente tutti. Proprio come per i nazisti. E non dovrebbero aspettarsi che il loro stato li protegga. La Russia sarà la prima ad abbandonarli quando le circostanze politiche cambieranno”.
Inoltre, il Ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov,ha dichiarato: al Times “L’Ucraina sta ammassando un milione di forze combattenti equipaggiate con armi occidentali per riprendere il suo territorio meridionale in mano alle forze russe. Il presidente Zelensky aveva ordinato all’esercito ucraino di riprendere le aree costiere occupate che sono vitali per l’economia del Paese”, mentre l’intelligence di Kiev, ha denunciato che Mosca avrebbe intenzione di reclutare i detenuti concedendo loro l’amnistia, previa sei mesi di servizio, e che occorrerebbero 10 mila volontari nel Donbass.
Sul fronte sanzioni, la Lituania ha ampliato le restrizioni che si applicano al transito delle merci verso Kaliningrad per sanzionare la Russia, precisando che a partire da oggi fra i beni colpiti vi sono anche il cemento, il legno, l’alcol e i prodotti chimici industriali a base di alcol.
Immediata la reazione del Cremlino, che ha fatto sapere che il Presidente Putin e il suo omologo bielorusso Lukashenko hanno discusso “possibili passi congiunti” a causa del blocco del transito delle merci verso Kaliningrad.
Il Presidente Putin, poi, ha firmato un decreto che estende la procedura semplificata per ottenere la cittadinanza russa a tutte le persone che risiedono permanentemente in Ucraina. Nella versione precedente del decreto, la procedura semplificata si applicava solo ai residenti delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, nonché delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.
Quanto all’aspetto diplomatico, mentre il Primo ministro olandese Rutte si è recato a Irpin e a Kiev, dove ha incontrato Zelensky, il Presidente turco Erdogan,secondo quanto dichiarato da Ankara e, riportato dai media turchi, ha avuto un colloquio telefonico sia con il Presidente Putin, con il quale ha discusso della situazione in Siria , della situazione in Ucraina alla luce delle operazioni militari russe , della creazione di corridoi sicuri per le esportazione di grano dal Mar Nero”, che con il Presidente Zelensky, con cui si è confrontato sempre sui corridoi per il grano.
In merito alla questione gas,da stamane, il gasdotto Nord Stream 1 ha chiuso fino al 21 luglio per lavori di manutenzione, determinando il razionamento e la conseguente recessione per la Germania e ha comunicato all’italiana Eni la riduzione di 1/3 delle forniture di gas all’Italia, pari a 21 milioni di metri cubi al giorno, anziché 32 milioni.
A tal proposito, a Bruxelles, nella consueta riunione dell’Eurogruppo, la Commissione UE, tramite il portavoce Tim McPhie, ha sottolineato: “Putin continua a usare l’energia come un’arma. Dodici Paesi dell’Ue sono già direttamente interessati. Riempire le nostre capacità di stoccaggio del gas prima di questo inverno può aiutarci a prepararci a eventuali ulteriori interruzioni e tagli delle forniture di gas. L’Ue si sta preparando ad ogni scenario. La situazione è chiaramente seria e dobbiamo essere preparati. A metà luglio, come è noto, verrà varato un piano di prevenzione in vista dell’inverno. E’ necessario arrivare il prima possibile ad una autonomia energetica dalla Russia. Occorre comunicare alla popolazione l’importanza del risparmio energetico” e ricordando che la Commissione, tra gli strumenti, ha già varato il RePowerEu”.
Anche l’Italia, dunque, come la Germania sta preparando il suo piano, come ha fatto sapere il ministro per la Transizione Ecologica, Cingolani, nel corso di un webinar di Enea sul risparmi energetico delle case.
Il piano, che scatterebbe solo in caso di emergenza, prevede vari step e andrebbe di pari passo con quello europeo, che dovrebbe essere presentato a Bruxelles nella metà di luglio e che servirà a coordinare i piani nazionali di emergenza dei 27 Stati membri, ma anche gli eventuali razionamenti di energia.
Si procederebbe quindi ad interventi sul riscaldamento domestico, abbassandoli di 2 gradi e introducendo dei paletti orari, così come per l’aria condizionata con un minimo di 19 gradi in inverno e un massimo di 27 in estate (come già in vigore per gli uffici pubblici dal 1° maggio e fino al 30 aprile 2023).
Previsto anche: un coprifuoco per l’illuminazione, con il taglio dell’illuminazione nelle città e nei musei fino al 40%(un lampione acceso su due), la chiusura anticipata degli uffici pubblici (17:30) , dei negozi (19:00) e dei locali (23:00) un maggiore utilizzo dell’energia derivata dal carbone, le estrazioni di gas dalle piattaforme con le trivellazioni , l’interruzione, per un periodo limitato di tempo, delle forniture alle industrie più energivore, dai cementifici alle acciaierie, dalla ceramica al vetro, la possibilità di ricorrere alle riserve strategiche che si trovano negli stoccaggi, ovvero i depositi dove viene immagazzinato il gas dagli operatori durante l’estate, per essere rivenduto sul mercato in inverno. Nel caso di emergenza, il Governo potrà autorizzare anche l’uso delle riserve strategiche (la parte non destinata alla commercializzazione).
Il piano di emergenza è stato così commentato da Cingolani: “Stiamo discutendo con altri ministeri di un progetto rapido di informazione, tipo Pubblicità e progresso, su due grandi settori: uno è l’acqua, l’altro è l’energia. Fra l’altro sono due settori molto collegati. Stiamo pensando di costruire una serie di messaggi che diano dei suggerimenti di comportamento e di sobrietà nell’uso delle risorse. Sarà fondamentale lanciare questi messaggi a breve, visto che dopo l’estate comincerà il periodo in cui i consumi crescono. La stampa sta dando tanta attenzione ai problemi dell’energia e dell’acqua e questo aiuta i cittadini ad essere consapevoli dei problemi che dobbiamo affrontare. Il risparmio dei consumi del gas nel settore residenziale è cruciale, lo abbiamo compreso facendo i conti per sostituire il gas russo. Il settore residenziale rappresenta il 30% dei consumi e il 12% delle emissioni. Il primo punto per risparmiare è l’educazione dei cittadini. Se gli utenti non sono sensibili al risparmio e alla riduzione delle emissioni, le politiche sono inutile. Le misure di sobrietà sono semplici. Se abbassassimo di 1 grado la temperatura media o riducessimo di 1 ora il tempi di riscaldamento, risparmieremmo 1,5 – 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Inoltre, mezzo miliardo di metri cubi all’anno potremmo risparmiarli usando le lampadine a led. E anche la proposta del mio collega tedesco di ridurre il tempo della doccia, che ha causato tante polemiche, è interessante. Il secondo punto su cui lavorare è il risparmio energetico degli edifici. L’Italia ha un patrimonio immobiliare importante e antico, non siamo un paese dove si buttano giù gli edifici ogni 10 anni. Ma andranno fatti grandi cambiamenti. Infine, il terzo punto è avere sistemi di misura che consentano di conoscere il consumo all’interno degli edifici. Poi, ci sono altri interventi possibili per risparmiare gas, come una campagna di elettrificazione, le comunità energetiche, il fotovoltaico (per il quale abbiamo semplificato le procedure), le pompe di calore”.
Riguardo alla politica interna italiana, approvato nel pomeriggio alla Camera il Dl Aiuti con 266 sì e 47 no, ma il M5S, come annunciato, si è astenuto uscendo dall’Aula, stesso scenario che si profila al Senato, dove il provvedimento deve essere approvato entro il 16 luglio e dove non sarà possibile ai pentastellati ricorrere ,come fatto a Montecitorio, al voto disgiunto tra fiducia e votazione finale sul testo.
Dura la reazione di Forza Italia e del suo Presidente Berlusconi, che ha chiesto al Presidente del Consiglio di aprire una verifica di Maggioranza e di “sottrarsi alla logica politicamente ricattatoria dei grillini”, mentre il Vicepresidente Tajani ha evocato la crisi , se il M5S non voterà il decreto al Senato.
La Lega , invece, ha ribadito il suo no alle proposte in discussione alla Camera su ius scholae e liberalizzazione della cannabis e ha avvertito che voterà solo i provvedimenti utili per l’Italia, ventilando una sorta di appoggio esterno.
Per il Pd, invece, la scelta politica del M5S, così come quella della Lega su ius scholae e cannabis, “è grave” ed “è da scellerati mettere a rischio il Governo in queste settimane” , riecheggiato dal nuovo gruppo fondato dal fuoriuscito dai 5Stelle, Di Maio ,Insieme per il Futuro, secondo cui “è assurdo voltare le spalle agli italiani, non votando un provvedimento che stanzia decine di miliardi contro il caro bollette e il caro energia, e pensando solo ai sondaggi e agli egoismi di partito”.
Netta, la posizione di Italia Viva, secondo cui è possibile andare avanti con il Governo anche senza i 5S, che sollecita a decidere se uscire o meno dall’Esecutivo, “smettendola di giocare sulla pelle dei cittadini”.
A difesa del M5S , si è schierato invece LeU,secondo cui le richieste dei pentastellati esposte nel documento in nove punti consegnato al Premier Draghi sono condivisibili.
Critica nei confronti del Governo e della Maggioranza, l’Opposizione di Fratelli d’Italia che esorta ad andare al voto anticipato.
Il Presidente del M5S Conte, però, intercettato dai cronisti all’ingresso della sede del Movimento, replicando alle rimostranze della Maggioranza, ha precisato: “Non votare io Dl Aiuti alla Camera era una decisione già chiara. Era stato anche anticipato. Perché c’è una questione di merito per noi importante , una questione di coerenza e linearità”.
Nel frattempo, il Presidente del Consiglio, Draghi, che stamane ha incontrato il ministro dell’Economia Franco a Palazzo Chigi, per preparare l’incontro di domani con i sindacati , per discutere di rinnovo dei contratti , salario minimo per il contrasto al lavoro povero e taglio del cuneo fiscale, in serata, dopo il voto alla Camera sul Dl Aiuti, è salito al Colle per un colloquio con il Presidente della Repubblica Mattarella.
Quanto al Covid19,via libera del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) alla somministrazione della 4° dose di vaccino ai fragili e agli over 60, subito recepito da una circolare del ministro della Salute Speranza, mentre dalla Commissaria UE alla Salute, Kyriakides, è arrivata l’esortazione agli Stati membri “a non perdere tempo” e ad effettuare i richiami per proteggere i più vulnerabili.
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