-di Federica Marengo martedì 5 luglio 2022
-Nella centotrentaduesima giornata di guerra in Ucraina, il comando operativo di Mosca ha reso noto che la Russia ha schierato nel Mar Nero tre avi e sue sottomarini, che trasportano un totale di oltre trenta missili da crociera Kalibr. Inoltre, le truppe russe, stanotte hanno lanciato un attacco missilistico contro una scuola di Kharkiv,senza però causare vittime, come comunicato dalle autorità locali, ma danneggiando l’edificio.
Prese Severodonetsk e Lysychansk, nel Lugansk, sono proseguiti i bombardamenti nella regione di Donetsk,prossimo obiettivo di Mosca, causando la morte di due civili e il ferimento di quatto, mentre un altro attacco russo è stato registrato nel sud del Paese, sui villaggi intorno a Mykolaiv.
Mosca, invece, ha denunciato l’assalto delle forze ucraine nella regione di Kursk.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio serale alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, commentando la conferenza dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina in Svizzera, nella quale Kiev ha presentato un piano da 750 miliardi di dollari per la ricostruzione , ha dichiarato: “La ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe andare oltre il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti. L’Ucraina deve diventare il paese più libero, moderno e sicuro d’Europa, in ogni senso della parola, in particolare, in termini di ambiente. Sono sicuro che lo faremo. Gli sforzi per la ripresa non dovrebbero concentrarsi solo sui prossimi anni ma anche sul presente. Le forze ucraine hanno liberato più di mille centri dagli occupanti e ogni settimana ne vengono aggiunti di nuovi. Nel sud, tutti hanno subito una distruzione su larga scala. E questo significa anche la necessità di fondi colossali per il ripristino delle infrastrutture, per il ritorno della medicina e dei servizi sociali, per il ripristino della normale vita economica. Ci sono decine di migliaia di case distrutte solo nelle aree liberate”, ha detto, aggiungendo che “una parte significativa dell’economia è stata distrutta. Ecco perché la ripresa dell’Ucraina non riguarda solo ciò che deve essere fatto dopo, dopo la nostra vittoria, ma anche ciò che deve essere fatto in questo momento. E dobbiamo farlo insieme ai nostri partner, con l’intero mondo democratico. E farlo ora”.
Nella giornata di oggi poi, Zelensky, che ha sollecitato un sistema di garanzie di sicurezza, sebbene l’Ucraina non faccia parte della Nato, ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il Primo Ministro inglese, Johnson, nel quale, come reso noto dal Presidente ucraino su Twitter, ha ringraziato la Gran Bretagna per il sostegno e per il miliardo di sterline stanziate per la sicurezza dell’Ucraina, evidenziando la discussione avuta con Johnson su “sicurezza alimentare globale e delle garanzie che l’Ucraina si aspetta dai Paesi alleati in futuro a tutela dei propri confini”.
Intanto, a Bruxelles, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha avviato la procedura di ratifica dell’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica, affermando, all’apertura della cerimonia: “Questo è veramente un momento storico per Finlandia, Svezia, per la Nato e per la sicurezza condivisa. Per un processo di adesione simile ci sono voluti circa 12 mesi, un anno. Quindi parliamo di mesi. E accolgo con favore il fatto che molti alleati abbiano annunciato che lo faranno più velocemente del normale, perché tutti vedono l’importanza di un rapido processo di adesione. Finora questo è andato molto rapidamente. Questo è il processo di adesione è il più veloce della storia finora, perché sono passate solo sette settimane da quando le domande sono state presentate alla Nato fino alla firma dei protocolli di adesione sull’accordo politico la scorsa settimana a Madrid”.
Quanto alla questione dello stop alle esportazioni grano per via del blocco dei porti ucraini ad opera di Mosca, Yevgeny Balitsky, capo della regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi, ha espresso l’intenzione di vendere grano a Paesi del Medio Oriente, in particolare Iraq, Iran e Arabia Saudita.
Kiev, infatti, continua ad accusare Mosca di rubare il grano ucraino, cosa che la Federazione russa nega. Ma nei giorni scorsi la Turchia ha bloccato un cargo russo al largo delle coste del Mar Nero dopo che l’Ucraina ha sostenuto che trasporta grano rubato. A tal proposito, Mosca ha fatto sapere di aver aperto due corridoi per l’export di grano nel Mar Nero, mentre Kiev ha annunciato di essere in grado di trasportarne via terra almeno il 30% del grano.
E proprio il tema del grano è stato al centro sia del discorso del Presidente della Repubblica, Mattarella, in visita in Mozambico, nel quale ha assicurato il sostegno dell’Italia e della UE ai Paesi colpiti dalla crisi alimentare, che del terzo vertice intergovernativo italo-turco, presieduto ad Ankara dal Premier Draghi, con la delegazione dei Ministri Di Maio(Esteri), Cingolani (Transizione ecologica), Giorgetti (Sviluppo economico), Guerini (Difesa) e Lamorgese (Interni), e dal Presidente turco Erdogan, che ha porto al Presidente del Consiglio le condoglianze per le vittime della Marmolada.
Nel corso del vertice, sono stati siglati 9 accordi e protocolli d’intesa, con l’obiettivo di un’interscambio economico di 25 miliardi di dollari, in ambiti che vanno dalla cooperazione in materia di affari esteri e difesa al sostegno alle micro, piccole e medie imprese , dello sviluppo sostenibile al riconoscimento delle patenti di guida e si è discusso di immigrazione: nel 2021, infatti, gli irregolari giunti in Italia sulla rotta del Mediterraneo orientale in partenza dalla Turchia sono più che triplicati e il Premier Draghi ha sottolineato la disponibilità dell’Italia all’accoglienza, ma nei limiti delle possibilità del Paese.
Sul tavolo, però, ha avuto largo spazio il dossier guerra in Ucraina, con ferma condanna per dell’invasione operata dalla Russia e l’impegno a ricercare la soluzione diplomatica del conflitto tra Mosca e Kiev e crisi alimentare innescata dal blocco dei cereali nei silos,che sta avendo ripercussioni in Africa e in particolare in Libia , Paese cui assicurare una stabilizzazione, così come la questione energetica e l’autonomia nell’approvvigionamento dal gas russo. La Turchia, infatti, è terzo partner energetico dell’Italia per le importazioni di gas, dopo Algeria e Russia.
Quanto alla politica interna italiana, è slittato l’esame in Aula alla Camera del Dl Aiuti (da approvare entro il 15 luglio) per via dei pareri sugli emendamenti chiesto al Ministero dell’Economia. Tuttavia, la Maggioranza è al lavoro per trovare un accordo affinché il Governo non ponga la questione di fiducia e il M5S , durante una riunione a Montecitorio, ha ipotizzato di non votare la fiducia al decreto aiuti finché non ci sarà l’accordo sulla questione del Superbonus al 110%. Gli altri partiti, starebbero mediando.
Alcune misure contenute nel decreto, saranno oggetto del confronto chiarificatore tra il Premier Draghi e il Presidente del M5S, Conte, in programma per domani a Palazzo Chigi, preceduto dal Consiglio Nazionale del M5S convocato per fare il punto con i gruppi parlamentari del Movimento in vista dell’incontro con il Presidente del Consiglio, al quale , secondo indiscrezioni di stampa, Conte potrebbe chiedere rassicurazioni su misure care ai pentastellati, quali: la modifica della norma che, dalla Regione, attribuisce poteri speciali al sindaco di Roma ,Gualtieri, in quanto commissario per il Giubileo 2025, per la realizzazione di un termovalorizzatore nei dintorni della Capitale, la revisione del Superbonus edilizio nel senso di un ampliamento della cessione dei crediti, ma anche di un rifinanziamento, lo stop all’invio di armi a Kiev,per dare priorità ai negoziati, e la modifica del Reddito di Cittadinanza, e non la sua abolizione o la stretta prevista dall’emendamento del centrodestra al Dl Aiuti votato da Pd e Italia Viva, secondo cui il percettore che rifiuti la terza proposta di lavoro non solo dai centri per l’impiego ma anche dai privati perderà il sussidio.
In caso contrario, Conte ha dichiarato che verrà presa una decisione con gli organi politici del Movimento, che in parte preme per l’appoggio esterno al Governo ,se non per l’uscita dall’Esecutivo, e che potrebbero essere coinvolti gli iscritti con un voto online.
Sempre secondo indiscrezioni di stampa, il Presidente Draghi potrebbe aprire alla richiesta da parte del Movimento di non imprimere una stretta al Reddito di Cittadinanza, mentre si escluderebbe un’apertura sia sul termovalorizzatore che sul nuovo invio di armi a Kiev.
Tutto ciò, mentre i tassisti e le tassiste, all’indomani del tentativo fallito della Viceministra dei Trasporti Bellanova di trovare un’intesa, hanno protestato, in piazza a Roma, nella prima della due giorni di sciopero contro le liberalizzazioni e il subentro nel servizio delle piattaforme introdotte dall’articolo 10 del Dl Concorrenza di cui la categoria chiede all’Esecutivo lo stralcio, e l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati sul deficit/Pil nel terzo trimestre , attestatosi a -9,0%(-12,8% nello stesso trimestre del 2021), sul potere d’acquisto delle famiglie a +0,3% rispetto al trimestre precedente.
Nel primo trimestre 2022, l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche sul Pil si è marcatamente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate , che ha più che compensato l’aumento delle uscite.
Il reddito disponibile delle famiglie e la propensione al risparmio sono crescenti sensibilmente in termini congiunturali, mentre il potere d’acquisto delle famiglie ha segnato una lieve crescita.
La quota di profitto delle società non finanziarie si è ridotta rispetto al trimestre precedente , mentre il loro tasso di investimento ha registrato una crescita.
Riguardo al Covid19, la Fiaso, che raggruppa ASL e ospedali pubblici ha lanciato l’allarme ricoveri,quadruplicati rispetto a luglio 2021, così come l’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato un balzo dei contagi, tutti elementi che hanno condotto il ministro della Salute Speranza ad esortare i fragili e gli anziani over 80 ad effettuare già adesso, senza attendere ottobre per il vaccino aggiornato alle varianti, il secondo richiamo, ovvero la quarta dose, che in autunno sarà esteso alle altre fasce d’età.
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