di Federica Marengo mercoledì 24 agosto 2022
L’Ucraina e la regione del Donbass.
-Nella centoottantunesima giornata di guerra in Ucraina, il Paese ha celebrato il 31° anniversario dell’indipendenza, caduto, quest’anno, nel sesto mese dall’invasione della Russia.
In tale occasione, il Presidente Zelensky , che in mattinata ha deposto dei fiori al memoriale dei soldati ucraini caduti, ha pronunciato un discorso nel quale ha sottolineato: “L’Ucraina si batterà fino alla fine contro l’aggressore russo e non farà alcuna concessione o compromesso con il nemico. Non ci importa che esercito abbiate, ci interessa solo della nostra terra. Combatteremo per essa fino alla fine”, ha detto Zelensky. Il leader ucraino ha continuato dicendo: Abbiamo tenuto duro per sei mesi. E’ stata dura, ma abbiamo stretto i pugni e stiamo combattendo per il nostro destino. Ogni nuovo giorno, è una ragione in più per non arrendersi. Dopo un viaggio così lungo, non abbiamo il diritto di non arrivare fino in fondo. Quanto alla Russia, non cercheremo di arrivare a un’intesa con i terroristi, in quanto per noi l’Ucraina è l’intera Ucraina: tutte le 25 regioni, senza alcuna concessione o compromesso. Il Donbass è Ucraina. E vi faremo ritorno, qualunque sia il percorso. La Crimea è Ucraina. E vi faremo ritorno. Qualunque sia il percorso. Non volete che i vostri soldati muoiano? Liberate le nostre terre. Non volete che le vostri madri piangano? Liberate le nostre terre. Queste sono le nostre condizioni semplici e chiare”.
Sostegno all’Ucraina, è stato poi espresso dal Presidente della Repubblica Mattarella, che , nel suo messaggio, ha sottolineato: “Va affermata ancora una volta la necessità di una immediata cessazione delle ostilità per l’avvio di un processo negoziale in vista di una soluzione pacifica, giusta, equa e sostenibile per l’Ucraina. Desidero rinnovare, in quest’ora così drammatica l’espressione più convinta di solidarietà, vicinanza e sostegno della Repubblica Italiana all’Ucraina, impegnata a fronteggiare la brutale e ingiustificata aggressione operata da parte della Federazione Russa, contro la quale legittimamente resiste”.
Così come, il Premier Draghi ha ribadito l’amicizia tra Italia e Ucraina, in un videomessaggio rivolto al Presidente Zelensky e ai cittadini ucraini: “Vi faccio i miei più sentiti auguri per la vostra Festa nazionale. L’amicizia tra Italia e Ucraina è forte e si è rafforzata ulteriormente dopo la brutale invasione da parte della Russia. Il vostro coraggio, il vostro desiderio di vivere in un Paese libero e sovrano, il vostro attaccamento ai valori europei sono fonte di ispirazione per tutti noi. L’Italia è vicina al vostro popolo, alle famiglie delle vittime, ai milioni costretti a fuggire. Dall’inizio del conflitto, gli italiani hanno accolto migliaia di vostri concittadini nelle proprie case, con calore, affetto, generosità. Come ho detto durante la mia visita a Kiev, ricostruiremo tutto, insieme. Continueremo a essere al vostro fianco in questo cammino”.
Poi, anche il segretario generale dell’Onu ,Guterres, a margine del Consiglio di sicurezza riunitosi proprio per i sei mesi dallo scoppio della guerra, si è espresso in merito, affermando: “I sei mesi di guerra in Ucraina sono un triste e tragico traguardo. Oggi segna un traguardo triste e tragico, i sei mesi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio e le conseguenze di questa guerra assurda che vanno ben oltre l’Ucraina. I combattimenti nei pressi della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno creato una situazione inaccettabile che potrebbe portare all’autodistruzione.Bisogna assicurare la sicurezza della centrale e ristabilirla come infrastruttura puramente civile”, seguito dall’Alto rappresentante UE della Politica estera Borrell, che nel suo blog ha scritto: “Mentre l’equilibrio sul terreno sembra cambiare, gli ucraini sono sempre più determinati a recuperare completamente il loro territorio nazionale, come ha affermato il Presidente Zelensky al Forum di Crimea ieri. E dobbiamo essere chiari: l’Ucraina merita il nostro continuo sostegno per fare proprio questo. In questa giornata è importante ricordare che l’aggressione russa contro l’Ucraina non è iniziata il 24 febbraio ma risale all’annessione illegale della penisola di Crimea. Come UE, dobbiamo vedere cos’altro possiamo fare in termini di sostegno all’Ucraina e aumento del costo di questa guerra per la Russia. Ne discuteremo con i ministri degli Esteri e della difesa dell’Ue a Praga la prossima settimana, anche sulla questione dei visti per i cittadini russi e su una possibile missione di addestramento dell’Ue per le forze armate ucraine”.
Sostegno all’Ucraina, è stato assicurato anche dalla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che , in videomessaggio, ha detto: “Cari cittadini ucraini, non possiamo mai eguagliare i sacrifici che fate ogni giorno. Ma possiamo e saremo al tuo fianco. L’UE è stata con voi in questa lotta sin dall’inizio. E lo saremo per tutto il tempo necessario”, riecheggiata dalla Presidente del Parlamento UE (la cui facciata , grazie a un proiettore, si è tinta dei colori della bandiera ucraina), Metsola, mentre il Premier britannico Johnson si è recato in visita a Kiev a sorpresa e il Presidente francesce Macron ha inviato un videomessaggio per assicurare il sostegno all’indipendenza da parte dell’Ucraina.
Infine, il Presidente USA, Biden , preceduto dal messaggio di sostegno a Kiev del segretario della Nato, Stoltenberg, ha annunciato un nuovo aiuto militare all’Ucraina da circa 3 miliardi di dollari per l’acquisto di armi e attrezzature, quali : sistemi di difesa aerea, sistemi di artiglieria e munizioni, sistemi aerei senza pilota e radar.
Un messaggio poi è arrivato anche da Papa Francesco, durante l’Udienza del mercoledì, nel quale , riferendosi all’attentato in cui ha perso la vita Darya Dugin , figlia di Alexander , ideologo vicino al Presidente russo Putin, ha detto: “Preghiamo per l’Ucraina, per tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia. Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra. Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il disastro nucleare a Zaporizhzhia”.
Sul fronte dei combattimenti, però, non sono mancati i bombardamenti russi sulla provincia di Zaporizhzhia e sulla centrale nucleare , in merito alla quale il New York Times ha ventilato un possibile disastro e, dove , si recherà a breve il direttore dell’Aiea( l’Agenzia internazionale per l’energia atomica), Grossi, che oggi, ha incontrato a Istanbul il direttore dell’Agenzia atomica russa Rosatom, Likhacev, proprio per discutere della missione.
Attacchi russi, sono stati registrati anche a Kharkiv, Sumy e nella regione del Donbass, a Donetsk, dove al momento il bilancio è di un morto e due feriti.
Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu , invece, intervenuto a una riunione dei ministri della Difesa dell’ Organizzazione della Cooperazione di Shanghai , tornando sul conflitto in Ucraina, ha detto: “Il conflitto in Ucraina è diventato un altro pretesto per gli Stati Uniti e i loro alleati per scatenare una guerra economica e mediatica contro la Russia, per cui auspico un crescente ruolo di nuovo centro di potere. Oggi, è stata scatenata una dura guerra di sanzioni e informazione contro la Russia. E il conflitto in Ucraina è diventato solo un altro pretesto per questo. L’obiettivo degli Stati Uniti e dei suoi complici è l’esaurimento strategico della Russia per eliminare la concorrenza e lanciare un avvertimento agli altri Stati che perseguono una politica estera indipendente. Allo stesso tempo, il ministro ha sottolineato che la Russia ha compiuto “notevoli sforzi per formare le basi legali della stabilità in Europa nelle nuove condizioni. Tuttavia, l’Occidente, guidato da Washington, ha rifiutato di tenere conto delle nostre preoccupazioni sulle garanzie di sicurezza reciproca, principalmente sullo status neutrale dell’Ucraina. L’Ucraina è stata scelta come strumento di una guerra ibrida contro la Russia. L’offensiva russa in Ucraina è stata rallentata apposta per ridurre al minimo le vittime civili. Stiamo rispettando rigorosamente le norme del diritto umanitario nel corso dell’operazione speciale. I nostri attacchi sono sferrati da armi a guida di precisione su elementi dell’infrastruttura militare delle forze armate ucraine, come posti di comando, aeroporti, depositi, fortificazioni o impianti di difesa. Viene fatto di tutto per evitare vittime civili. Ovviamente, questo sta rallentando il ritmo della nostra offensiva, ma lo stiamo facendo apposta. Al contrario, le forze ucraine ricorrono atattiche da terra bruciata, calpestano le norme internazionali e si comportano come terroristi, perché stanno usando edifici residenziali, scuole, ospedali e asili come postazioni di tiro, vi schierano carri armati e artiglieria e stanno usando la popolazione come scudi umani”.
Quanto alla politica interna italiana, almeno per la mattinata, le schermaglie della campagna elettorale hanno lasciato il posto all’intervento del Premier Draghi al Meeting di Rimini, dove è stato accolto da applausi e ovazioni da parte dei presenti.
Nel suo discorso, il Presidente del Consiglio, rivolgendosi ai giovani, ha detto: “Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica”, per poi invitare gli italiani ad andare a votare: “Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza e l’inflazione pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese. Invito tutti ad andare a votare”.
Quindi, Draghi ha ripercorso i mesi del suo Governo: “Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti. Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta”, e ha auspicato che il nuovo Esecutivo: “sappia rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”, fornendo alcune linee guida: “La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale. L’Italia è Paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato. Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale, ma hanno generato le illusioni autarchiche del secolo scorso”.
Infine, il Premier è intervenuto sulla questione gas, che anche oggi, tra tensione e volatilità, ha superato i 300 euro al MWh, per poi scendere, e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, spiegando: “Le importazioni di gas russo sono sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre. Con i nuovi rigassificatori l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. E’ un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale .I costi del gas, hanno raggiunto livelli insostenibili con picchi più di 10 volte rispetto al valore storici. Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture. Ma i limiti di questa posizioni sono evidenti: l’Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Prossimo consiglio europeo sarà presentata una proposta dalla Commissione. In questa fase del ciclo economico, era giusto dare e non prendere: non abbiamo mai aumentato tasse, tranne quelle per gli extraprofitti nel settore energetico per chi ha fatto utili senza precedenti, un aumento che si è tradotto nella penalizzazione della maggior parte di cittadini e imprese. E’ giusto e essenziale che contribuiscano senza ritardare. A differenza di altri Paesi europei, avrebbe un impatto minore di quanto avrebbe avuto in passato. Il livello di riempimento degli stoccaggi ha ormai toccato l’80%, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro ottobre. Il governo ha predisposto i necessari piani di risparmio del gas, con intensità crescente a seconda della quantità di gas che potrebbe venire eventualmente mancare. Ma avete sentito il ministro Cingolani e cosa preveda per quanto riguarda il risparmio energetico. Quanto al Pnrr, le erogazioni dei finanziamenti,191,5 miliardi, dipende dalla valutazione che la commissione fa del piano e della sua attuazione, dipende quindi dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti come fatto finora: abbiamo conseguito tutti gli obiettivi delle prime due scadenze e siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo”.
A seguire, il discorso di Draghi, che nelle prossime ore tornerà a riunire il Consiglio dei Ministri per approvare un nuovo provvedimento a sostegno di famiglie e imprese costrette a fronteggiare inflazione e l’alto costo di gas e di energia, è stato poi commentato da alcune forze politiche, a cominciare da Renzi, leader di Italia Viva e della coalizione del Terzo Polo, in tandem con Calenda di Azione, sostenitori di un ritorno al Governo dell’ex Governatore della BCE, che, su Twitter, ha scritto: “Tutti applaudono Draghi, bravi. Ma il 25 settembre GLI ALTRI sostengono chi lo ha mandato a casa: la destra di Meloni e Salvini, la sinistra di Fratoianni, i 5Stelle di Conte. Gli unici coerenti a sostegno di Draghi siamo stati e saremo solo noi Italia sul serio e Terzo Polo”, riecheggiato dal segretario dem Letta, che , sempre su Twitter, ha sottolineato: “Ascolto il discorso di grande orgoglio italiano ed europeo di Draghi a Rimini. E poi penso che Salvini, Berlusconi e Conte si sono aggiunti il 20 luglio a Meloni per farlo cadere”.
Tuttavia, non sono mancate tra i leader dei partiti i botta e risposta tra gli argomenti che più infiammano la campagna elettorale, tra quali : le misure per fronteggiare il caro gas ed energia , con il segretario del Pd Letta, che ha proposto l’introduzione di un tetto nazionale ai prezzi del gas e di disaccoppiare i prezzi di elettricità e gas di fonti fossili e fonti rinnovabili. Sulla stessa linea, il fondatore , insieme con il centrista Tabacci, di Impegno civico e ministro degli Esteri Di Maio.
Il Presidente del M5S Conte, invece, ha rilanciato sulla necessità di calmierare il prezzo del gas e ha chiesto un intervento massiccio contro il caro bollette e la tassazione degli extraprofitti (circa 9 miliardi) che derivano dalle grandi imprese che hanno avuto vantaggio da questa crisi.
Contraria a un tetto nazionale al prezzo del gas , ma favorevole a un tetto europeo, la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che oggi ha lanciato via social le sue proposte in materia di sicurezza, con l’attuazione dell’operazione “Strade Sicure” e la riqualificazione delle periferie. Quest’ultima, però, insieme con il suo partito, è stata al centro di una nuova polemica lanciata dall’ imprenditrice digitale e influencer della moda, Chiara Ferragni, che in un post , sostenuto poi da Pd e Sinistra Italiana, ha denunciato la situazione nelle Marche governate da Acquaroli , in quota FdI e dalle quali è partita ieri la campagna elettorale della Meloni, regione nella quale sarebbe difficile abortire, situazione, che, secondo la Ferragni , “rischierebbe di diventare nazionale se la destra vincesse le elezioni”.
Immediata, la replica di Fratelli d’Italia, con la responsabile del dipartimento Famiglia del partito Isabella Rauti , che ha precisato: “Se la stampa e le influencer vogliono occuparsi seriamente dell’aborto nella regione Marche ,dovrebbero informarsi sulla base dei dati e consultare le relazioni annuali al Parlamento sulla legge 194. Per esempio, leggendo l’ultima firmata dal ministro Speranza si evince che nelle Marche l’offerta del cosiddetto servizio di Ivg è di gran lunga superiore a quella nazionale: le interruzioni volontarie di gravidanza, possono essere effettuate nel 92,9% delle strutture sanitarie mentre la media italiana è del 62%. Per quanto riguarda gli obiettori, il numero di aborti a carico dei medici non obiettori è 0,8 aborti a settimana, non sembra quindi che l’obiezione di coscienza, diritto civile previsto dalla legge 194, sia un ostacolo. Per quanto riguarda il cosiddetto “aborto chimico” (pillola RU486), invece, va ricordato che le linee guida del Ministero non sono vincolanti (infatti l’Emilia Romagna ne ha sempre avute di proprie, diverse da quelle nazionali); e soprattutto che quelle attuali, emanate dal ministro Speranza, non rispettano la stessa legge 194, quando prevedono che l’aborto possa essere effettuato nei consultori ovvero fuori dalle strutture ospedaliere. È doveroso ricordare anche che la pillola Ru486 è un aborto più economico per il servizio sanitario, ma più pericoloso per la salute delle donne, considerati i numerosi effetti collaterali e una mortalità più alta, come emerge dalla letteratura scientifica in materia”.
Tornando alla Sicurezza, il tema è stato affrontato anche dal segretario della Lega, Salvini, che, a proposito di gestione dell’immigrazione, ha rilanciato sulla reintroduzione dei Decreti Sicurezza del Governo gialloverde, e sul Fisco, con la Tassa Piatta, mentre il Presidente di Forza Italia, Berlusconi, nella sua video-pillola quotidiana, ha affrontato la questione infrastrutture e realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, assicurando che “stavolta si farà”.
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