Di Federica Marengo domenica 12 giugno 2022
-Nella centonovesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno conquistato quasi completamente Severodonetsk, nella regione orientale del Paese, sventrando i palazzi e lasciando isolata la città dopo la distruzione dell’ultimo ponte che la collegava a Lysychansk. Un ex soldato britannico e addestratore delle forze ucraine, poi, è morto combattendo contro le Forze russe proprio a Severodonetsk, come annunciato dalla sua stessa famiglia.
L’esercito russo, quindi continua ad avanzare a Nord-Est, sfondando la regione del Donbass e, secondo l’intelligence USA, quest’ultima potrebbe cadere in una settimana. Sotto assedio, anche Kramators’k.
Diverso, invece, lo scenario nel Sud del Paese, dove le truppe ucraine hanno avviato la riconquista di Zaporizhzhia e quasi raggiunto Kherson, mentre le truppe di Mosca distribuiscono passaporti russi ai cittadini e hanno dato vita a festeggiamenti in occasione della Giornata della Russia, festa nazionali.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, è tornato a chiedere ai Paesi UE e agli alleati, l’invio di armi, specie quelle “pesanti” e a sollecitare il via libera della UE a conferire all’Ucraina lo status di Paese candidato all’ingresso nell’Unione.
A tal proposito,la UE appare divisa, nonostante il sostegno dichiarato dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen dalla Presidente del Parlamento UE Metsola, ad accelerare la procedura. Tra i Paesi più scettici: Danimarca, Svezia e Finlandia, ma anche Portogallo e, in parte, Germania e Austria. Lunedì, i commissari faranno il punto sul parere dell’Esecutivo europeo, mentre venerdì, la Commissione varerà la sua raccomandazione in merito.
Restando in tema di ingressi non in UE, ma nella Nato, secondo quanto dichiarato oggi dal Presidente finlandese Sauli Niinisto alla conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la Finlandia ha rifiutato l’adesione alla Nato senza la Svezia. Helsinki, infatti, non entrerà a far parte dell’Alleanza, “se i problemi che Stoccolma ha con la Turchia dovessero comportare il rinvio dell’adesione proprio della Svezia”.
Proprio la Turchia, il cui Presidente Erdogan ha ribadito il no all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, in quanto ospiterebbero i terroristi curdi, ha annunciato un colloquio, la prossima settimana, con il Presidente russo Putin e con l’omologo ucraino Zelensky sull’apertura di corridoi per l’esportazione del grano.
In merito alla questione del blocco dei porti ucraini e delle esportazioni di grano da parte delle forze di Mosca, Kiev prova a sbloccare, almeno in parte, l’export dei suoi cereali aprendo due corridoi via terra, uno verso la Polonia e la Romania, anche se il trasporto via terra consente esportazioni limitate, ben al di sotto dei flussi via mare.
Quanto all’Italia, mentre si attendono i risultati delle elezioni Amministrative in 971 municipi, che coinvolgono 9 milioni di elettori e ,del Referendum sui cinque quesiti riguardanti la Giustizia, domani inizierà la visita in Medio Oriente del Presidente del Consiglio Draghi.
La missione a Gerusalemme precede altri importanti impegni internazionali che scandiranno l’agenda del Premier nelle prossime settimane, tra cui: il Summit G7 e Nato e la visita ad Ankara di luglio.
Secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi, al centro degli incontri con le massime Istituzioni israeliane ci saranno : il rafforzamento delle relazioni bilaterali, la situazione in Ucraina e la sicurezza alimentare, con la necessità di scongiurare la crisi in atto, i temi energetici, il processo di pace israelo-palestinese e l’antisemitismo.
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