di Federica Marengo venerdì 9 settembre 2022
Nella centonovantasettesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i combattimenti sia sul fronte nordorientale che su quello meridionale. Colpiti, infatti, la regione del Donbass , di Sumy e
Kharkiv, dove Mosca starebbe rafforzando le truppe per l’avanzata delle forze ucraine e dove sarebbe in corso l’evacuazione della popolazione verso la Russia e l’autoproclamata Repubblica di Lugansk, mentre procede la controffensiva ucraina nel Sud, a Kherson, dove, secondo quanto riportato dallo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, le truppe di Mosca utilizzerebbero i civili come scudi umani.
Sempre a Kherson, poi, è giallo sulla dinamica che ha portato al ferimento del reporter italiano Mattia Sorbi, attualmente ricoverato, ma in buone condizioni, presso un ospedale controllato dai filorussi, e all’uccisione del suo autista, con Mosca che accusa Kiev, in quanto a ferire il giornalista sarebbe stata una mina ucraina, accusa prontamente smentita dalle forze militari di Kiev.
Restando nella regione meridionale del Paese, un nuovo allarme è stato lanciato dal direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Grossi, riguardo alla centrale di Zaporizhzhia dove un blackout si è verificato in mattinata nella città di Energodar che ospita la struttura, compromettendo la sicurezza delle operazioni all’interno dell’impianto dove sono rimasti in modo permanente due ispettori dell’AIEA. Lo stesso Grossi ha quindi ribadito la necessità di smilitarizzare l’area intorno alla centrale per evitare incidenti nucleari.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ieri ha incontrato il segretario di Stato USA Blinxen, recatosi a sorpresa a Kiev per annunciare l’erogazione da parte degli Stati Uniti di altri 2,8 miliardi di euro in aiuti e stamane a Bruxelles, dove ha avuto un colloquio con il segretario Nato Stoltenberg, nel suo consueto discorso serale alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, ha reso noto che: “Le truppe ucraine hanno ripreso alla Russia più di mille chilometri quadrati di territorio dall’inizio di settembre. Nell’ambito delle operazioni di difesa in corso, i nostri eroi hanno già liberato decine di insediamenti. In totale, dal primo settembre sono stati liberati più di mille chilometri quadrati del nostro territorio”.
A Bruxelles, invece, è stata confermata la sospensione dei visti facili per i cittadini provenienti dalla Russia in UE e sono state pubblicate le linee guida della Commissione Europea, nelle quali si legge che: “In considerazione dei maggiori rischi per la sicurezza dell’Ue in seguito alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, i consolati dovranno valutare rigorosamente i rischi per la sicurezza, con conseguente possibile rifiuto del rilascio di nuovi visti e revoca di visti in corso di validità. I richiedenti russi che non hanno motivi essenziali per viaggiare affronteranno una procedura di domanda di visto più lunga e più rigorosa. Gli orientamenti odierni garantiranno un approccio comune e coerente dei consolati. L’Ue rimarrà aperta ai richiedenti russi che viaggiano per motivi essenziali, in particolare familiari di cittadini dell’Ue, giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile”.
Tuttavia, da Mosca è arrivata la replica del portavoce del Cremlino, Peskov, che ha detto: “Faremo ciò che più si adatta ai nostri interessi. Le contromisure, ovviamente, corrisponderanno ai nostri interessi, ma non vuol dire che saranno speculari. Non ci sarà necessariamente risposta da ‘occhio per occhio. La Federazione russa sta aspettando turisti dai paesi occidentali, perché in questo modo la gente vedrà che vengono raccontate molte bugie sulla Russia. Siamo interessati ai turisti che vengono da noi, anche da quei paesi che chiamiamo ostili”.
Sul fronte della questione gas, il cui prezzo stamane , sul mercato di Amsterdam , è sceso ancora a 209 euro al MWh, si è tenuto oggi, a Bruxelles, il Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia, nel quale non è ancora stato raggiunto l’accordo sul tetto comune al prezzo del gas (la decisione è stata rinviata a ottobre) per via dell’opposizione di alcuni Paesi, come l’Ungheria e la Polonia, ma anche di Francia e Germania.
Nelle conclusioni del vertice , infatti, si legge che “ I ministri Ue dell’Energia hanno chiesto che entro metà settembre la Commissione europea tra l’altro proponga interventi di emergenza e temporanei,, incluso il price cap sul gas. Misure specifiche su questo aspetto dovrebbero anche aiutare a limitare l’impatto degli alti prezzi del gas sui mercati dell’elettricità Ue e i prezzi dell’energia per i consumatori. Sul price cap , i ministri hanno rivisto le possibili opzioni per l’introduzione di un price cap sul gas importato da specifiche giurisdizioni, è necessario ulteriore lavoro rispetto alla possibile introduzione di tali misure”.
Inoltre, i ministri dell’Energia europei hanno chiesto a Bruxelles di “estendere e ampliare almeno fino al 31 dicembre 2023 il quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le aziende duramente colpite dal caro energia. L’aggiornamento del quadro d’emergenza permetterà di facilitare la copertura dell’aumento dei prezzi dell’energia per l’industria, favorire gli investimenti su rinnovabili e decarbonizzazione e sostenere la liquidità per le utility del settore alle prese con la forte volatilità”.
Pertanto, la Commissaria UE per l’Energia , Simpson, in conferenza stampa, ha spiegato: “Oggi, diversi ministri ci hanno chiesto di analizzare il price cap per il resto del gas importato dall’Ue: se lo scopo della nostra politica, è contrastare la manipolazione russa delle consegne di gas all’Ue, ha senso prendere di mira solo il gas russo. Proporremo degli obiettivi di riduzione del consumo elettrico nelle ore di picco”.
Presente per l’Italia al vertice straordinario dei ministri dell’Energia, il ministro della Transizione Ecologica Cingolani, che , a margine della riunione, ha detto ai cronisti: “In Consiglio Energia a Bruxelles , quindici Paesi si sono pronunciati chiaramente a favore di un price cap generalizzato, tre preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo, tre non hanno pregiudiziali, ma lo vorrebbero subordinato a verifiche di sostenibilità con una apertura ragionevole e cinque Paesi sono contrari o neutrali. E’ una maggioranza molto forte, e per questo abbiamo chiesto alla presidenza e verrà messo nel mandato dato alla Commissione di elaborare al più presto uno scenario”.
A Praga, invece, questa mattina, si è tenuto l’Eurogruppo informale, preludio all’Ecofin, il vertice dei Ministri delle Finanze della UE, al quale ha preso parte il Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, che su inflazione e rischio recessione e revisione del Patto di Stabilità, ha dichiarato: “Discuteremo della situazione economica, e sappiamo che entriamo nell’autunno in un quadro di incertezza senza precedenti. Da un lato, manteniamo la crescita e la disoccupazione è bassa, ma dall’altro, a causa dell’alta inflazione i rischi di una recessione ci sono. In questa incertezza, è cruciale cooperare con le politiche fiscale e monetarie per abbassare l’inflazione. Ma ciò che davvero può far abbassare l’inflazione è un pacchetto di misure sull’energia davvero efficace. E’ molto importante che martedì prossimo la Commissione proporrà le misure per affrontare la crisi energetica. Il prossimo mese sarà il momento per la Commissione di mettere le tavolo le proposte per la revisione della governance economica. L’obiettivo della revisione è avere stabilità finanziaria, sostenibilità del debito ,che è cresciuto ovviamente dopo queste crisi, siamo al 97% nell’eurozona , ma allo stesso tempo mantenere un forte sostegno agli investimenti. Un accordo sulla revisione della governance sarà anche un segnale molto forte per i mercati. Sull’inflazione, gli indicatori più recenti segnalano un rallentamento dell’economia nei prossimi mesi, soprattutto a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia. L’inflazione è salita al 9,1%, con grandi differenze tra i Paesi. Questo sta erodendo il potere d’acquisto e causando crescenti sofferenze a famiglie e imprese. Una recessione non è inevitabile, ma, va detto con onestà, il rischio di una recessione è evidentemente aumentato”.
Al termine dell’Eurogruppo, tra i Ministri delle Finanze della UE sarebbe stato trovato un accordo per un coordinamento sugli interventi per ridurre l’inflazione, che, per la Presidente della Banca Centrale Europea, Lagarde, deve essere ridotta al 2%.
E a proposito della crisi energetica e di un tetto UE al prezzo del gas, nel suo discorso pronunciato in occasione della visita in Macedonia, il Presidente della Repubblica Mattarella ha detto: “La crisi sta mettendo in grave preoccupazione famiglie e imprese e di fronte a questo sconsiderato aumento delle tariffe energetiche l’Italia ha già proposto quattro mesi fa il price cap che altri paesi hanno iniziato ora a seguire. E’ urgentissimo procedere superando le ultime resistenze: significa porre le famiglie italiane al riparo dalle speculazioni. A questo si aggiunge l’opera dell’Italia di affrancamento dal gas russo. L’Italia sta velocemente procedendo per diventare del tutto indipendente dal gas russo”. Non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli; e per evitare fragilità o cedimenti dovremo rafforzare la nostra coesione interna, anche mediante misure che possano alleviare i costi, elevati, che le nostre economie dovranno sopportare. La misura delle crisi che interpellano il mondo, la dimensione degli altri interlocutori, rendono necessario che i singoli Paesi europei prendano coscienza della necessità di risposte sempre più comuni. La resistenza nei confronti del disegno imperialista manifestato dalla Federazione Russa richiederà un impegno di lunga durata e sta già imponendo sacrifici rilevanti alle nostre popolazioni, a cominciare dal rincaro dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari. Ma sono costi immensamente minori di quelli che dovremmo subire se non venisse fermata subito questa logica di aggressione, che ripropone gli scenari di guerre devastanti dei secoli passati. La misura delle crisi che interpellano il mondo, la dimensione degli altri interlocutori, rendono necessario che i singoli Paesi europei prendano coscienza della necessità di risposte sempre più comuni L’impegno volto a costruire su fondamenta più solide la nostra “casa comune riguarda e interessa tutti i Paesi che sono sulla strada di entrarne a far parte”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando all’Assemblea macedone. Il contributo ideale dei Paesi dei Balcani occidentali è tanto più essenziale in questo momento in cui il tema del consolidamento e dell’approfondimento della costruzione europea è diventato ineludibile. I Balcani sono essi stessi un monito dell’urgenza di procedere con decisione e senza ambiguità sulla strada di una sempre maggiore integrazione”.
Quanto alla politica interna italiana, mentre il Governo , in carica per gli affari correnti, è alle prese con il Decreto Aiuti ter da 12-13 miliardi, che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri nella prossima settimana, non prima del via libera di Senato e Camera alla Relazione sul provvedimento, i leader dei partiti , in campagna elettorale, in vista del voto del 25 settembre, dibattono di crisi energetica.
Il segretario del Pd, Letta, oggi in tour elettorale in Lombardia a bordo di un bus elettrico, ha sollecitato interventi immediati del Governo a livello nazionale, se la UE ritarda nell’approvare il tetto sul prezzo del gas, affermando di puntare sul 40% di elettori indecisi e ,rilanciando la proposta di una riduzione delle tasse sul lavoro stabile per aumentare i salari dei lavoratori.
Necessario per il fondatore di Impegno civico, Di Maio, che ha accusato il Presidente del M5S Conte di bloccare il Decreto Aiuti bis da 17 miliardi, con sostegni per imprese e famiglie, per motivi elettorali e il segretario della Lega Salvini di frenare sul tetto UE al prezzo del gas per favorire Mosca, il tetto UE al prezzo del gas , ma anche un provvedimento taglia bollette, così come una riforma dell’Irpef da 4-3 scaglioni per ridurre le tasse e una modifica ai meccanismi del Reddito di cittadinanza.
Proprio il Presidente Conte, che difende il Reddito di cittadinanza e ha chiesto uno scostamento di bilancio e un Recovery Plan per l’Energia, bollata l’accusa di Di Maio come “meschina” ,ha rimarcato la necessità di sbloccare la cessione del credito d’imposta per le imprese del Superbonus 110%, per poter dare il via libera all’arrivo in Aula al Senato del Dl Aiuti bis.
Per Calenda (Azione) , leader del Terzo Polo,convinto di arrivare al 12% per riportare Draghi al Governo,l’Esecutivo dovrebbe finanziare il terzo decreto Aiuti ricorrendo all’extradeficit , in quanto ritardare significherebbe “fornire un assist ai partiti filo-Putin”, mentre l’alleato di Italia Viva Renzi ha ribadito come l’unico voto utile sia per il Terzo Polo, alternativo sia al centrosinistra, che al M5S e al centrodestra.
L’alleanza Sinistra italiana ed Europa Verde, invece, ha rimarcato la necessità di una tassazione degli extraprofitti delle imprese energivore e di puntare sulle energie rinnovabili.
Diversificazione delle fonti energetiche ,sistemi di ristori per famiglie e di ammortizzamento per le imprese e investimenti sulla ricerca per il nucleare pulito , sono le proposte di +Europa.
In casa centrodestra, invece, il segretario della Lega Salvini , oggi presente a un evento di Confcommercio, ha ribadito la necessità di uno scostamento di Bilancio da 30 miliardi per il sostegno ad aiuti e famiglie, della pace fiscale e del taglio dell’Iva sui generi di prima necessità come pane , latte, pasta , frutta , verdura , finanziandolo con i miliardi investiti sul Reddito di cittadinanza.
Convinta della necessità di un tetto UE al prezzo del gas, di un disaccoppiamento tra prezzo dell’energia e del gas , della diversificazione delle fonti energetiche e dell’estrazione nazionale di gas nell’Adriatico e del no allo scostamento di bilancio e di un provvedimento per sostenere famiglie e imprese finanziato con i proventi dell’inflazione e del maggior gettito dell’Iva nelle casse dello Stato o con un fondo UE simile al Recovery oppure tassando gli extraprofitti, la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, presente come Salvini all’evento di Confcommercio, che ha anche ribadito il proposito di abolire il Reddito di cittadinanza scindendo l’assistenza delle categorie fragili da chi può lavorare.
Sulla stessa linea, del no allo scostamento di bilancio, se non come estrema ratio e del tetto UE al prezzo del gas,il coordinatore di Forza Italia Tajani, mentre il Presidente Berlusconi ha ricordato come il suo partito sia “l’ unica componente di centro che condizionerà il futuro governo del Paese, e che avrà un ruolo politico davvero importante” e , dunque, l’unico voto utile al centro.
No allo scostamento di bilancio, sì al tetto Ue al prezzo del gas, a un decreto ristori per imprese e famiglie e a una ripresa delle attività di estrazione del gas nazionale nell’Adriatico, per gli alleati di Noi Moderati, guidati da Lupi.
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