di Federica Marengo domenica 11 settembre 2022
–
L’Ucraina e la regione del Donbass.
-Nella centonovantanovesima giornata di guerra in Ucraina, è proseguita da parte delle truppe ucraine la liberazione di villaggi e città nella regione nord-orientale del Paese e in particolare a Kharkiv e la controffensiva di Kiev, nel meridione, a Kherson. Dopo Kupiansk (porta per il Donbass) , importante hub logistico e di approvvigionamento per i russi e Izyum, è stata la volta di Kreminna, la pima città del Lugansk liberata.
Le forze russe, dunque, hanno iniziato a ritirarsi dalla parte orientale di Kharkiv e , nelle ultime ore, anche da quella settentrionale, sebbene le forze armate russe abbiano precisato che si tratta di una riorganizzazione e non di una ritirata, al fine di riposizionarsi nel Donetsk e concentrare lì i combattimenti.
Una ritirata, decisa dal ministero della Difesa russo, criticata dal leader ceceno Kadyrov, che ha minacciato di parlarne personalmente con il Cremlino.
Tuttavia, se il Presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio alla nazione ha affermato che le truppe ucraine hanno riconquistato 2 mila Km quadrati e ha assicurato che le truppe ucraine continueranno ad avanzare e a liberare il Paese, il generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo delle Forze armate ucraine, ha reso noto su Facebook che : “Le Forze Armate continuano a liberare i territori occupati dalla Russia. Dall’inizio di settembre, più di 3000 chilometri quadrati sono stati restituiti al controllo dell’Ucraina”, annunciando che: “Le forze ucraine sono avanzate a nord di Kharkiv fino a 30 miglia (equivalente a circa 50km, ndr) dal confine con la Russia e stanno premendo anche a sud e a est nella stessa regione”.
Sotto attacco russo, invece, da nord a sud dell’Ucraina, Mykolaiv e Dnipro, mentre l’Agenzia nucleare Energoatom ha fatto sapere che il sesto e ultimo reattore della centrale di Zaporizhzhia, controllata dai russi , non produrrà più elettricità, per poi annunciare il ritorno della corrente elettrica, fornendo così all’impianto l’elettricità esterna necessaria per il raffreddamento del reattore e altre funzioni di sicurezza, e l’inizio di consultazioni per creare una zona di sicurezza più volte sollecitata anche dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), questione al centro di un colloquio telefonico tenutosi in giornata tra il Presidente russo Putin e il Presidente francese Macron.
Sul fronte dei negoziati, il ministro degli Esteri russo Lavrov, intervistato da una Rossya-1, ha dichiarato: “La Russia non rifiuta le trattative con l’Ucraina, ma vi sono alcuni ritardi che complicano il processo negoziale. Vladimir Putin ha convocato un incontro con la Duma, la camera bassa del Parlamento, e i leader delle diverse fazioni. Il Presidente ha detto ai partecipanti che noi non rifiutiamo i negoziati. Gli ucraini ritardano il processo delle trattative. Kiev, dovrebbe capire che più a lungo ritarda il processo, più difficile sarà negoziare con noi”.
In merito alla questione del gas, Mosca ha poi fatto sapere che non lo esporterà verso i Paesi che imporranno un tetto al prezzo , misura, quest’ultima al centro del dibattito dei 27 Paesi membri della UE e della Commissione Europea che martedì presenterà il suo piano per il risparmio energetico, che , tra le misure potrebbe comprendere il no all’accensione in contemporanea di due elettrodomestici e una riduzione dei consumi del 10% su base mensile e del 5% nella fascia oraria di maggior picco 8-19.
Papa Francesco, infine, prossimo alla partenza per il Kazakistan, al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, ha lanciato un nuovo appello per la pace: “Continuiamo a pregare per il popolo ucraino perché il Signore gli doni conforto e speranza. Dopodomani partirò per un viaggio di tre giorni in Kazakistan, dove prenderò parte al congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali. Sarà l’occasione per dialogare da fratelli, animati dal comune desiderio di pace. Pace ci cui il nostro mondo è assetato. In questi giorni, il cardinale Krajewski, prefetto del Dicastero per il servizio della Carità è in Ucraina per visitare varie comunita’ e testimoniare concretamente la vicinanza del Papa e della Chiesa”.
Quanto alla politica interna italiana, in attesa del Consiglio dei Ministri che varerà il decreto Aiuti Ter e del voto alle Camere sul Decreto Aiuti bis del 15 settembre, i leader dei partiti continuano a dibattere della crisi energetica, ma anche di alleanze , di scenari post elezioni e delle proprie proposte in vari ambiti, nell’ambito della campagna elettorale, in vista del voto del 25 settembre.
Il segretario del Pd, Letta, in tour elettorale a bordo del suo ecobus, da Taranto, escludendo l’ ipotesi di un Governo di larghe intese, ha lanciato un piano per il Sud da realizzare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati al Meridione (circa il 40% degli stanziamenti), che invece, a detta del numero uno dei dem, la Lega vorrebbe tagliare.
No alle larghe intese, anche per Sinistra italiana, di Fratoianni e per Europa Verde di Bonelli, che hanno ribadito la necessità di tassare gli extraprofitti delle imprese energivore.
Necessario, invece, un decreto taglia bollette (almeno per l’80%, pagate dallo Stato) per Impegno civico di Di Maio, che ha presentato il sito (tagliabollette.eu) a cui collegarsi per calcolare il proprio risparmio.
No alle larghe intese e al Reddito di cittadinanza e critica al M5S di Conte, che ha bloccato il decreto Aiuti bis alle Camere con gli aiuti per famiglie e imprese per “meri motivi elettorali”, per il Terzo Polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), che hanno rimarcato come l’unico voto utile per sconfiggere le destre sia quello al Terzo polo, in quanto riporterebbe al Governo Draghi.
Recovery plan energetico e No a nuove spese militari, per il M5S, il cui Presidente Conte ha smentito l’ostruzionismo al Dl Aiuti bis, già in vigore, evidenziando come “gli aiuti siano già operativi, ma le altre forze politiche vogliano tagliar fuori 40mila aziende in difficoltà, bloccando il Superbonus e la cessione dei crediti d’imposta per le imprese”.
Per +Europa di Bonino , Magi e Della Vedova , invece, due proposte che farebbero risparmiare lo Stato portando anche introiti: la legalizzazione della cannabis e la regolarizzazione degli immigrati irregolari.
In casa centrodestra, il segretario della Lega, Salvini, in tour elettorale a Milano, dove ha incontrato sia la Presidente di Fratelli d’Italia Meloni a Monza , in occasione del centonario del Gran Premio di Formula 1, che il Presidente di Forza Italia Berlusconi, denunciando il clima d’odio nei confronti del Carroccio , alimentato a suo dire dai leader del centrosinistra e da alcuni giornali, chiudendo alle larghe intese, ha rilanciato però l’accordo tra tutte le forze politiche su un provvedimento anti crisi energetica, per famiglie e imprese da 30 miliardi in extradeficit.
No a un governo di larghe intese, anche per la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni,che ha evidenziato la necessità si un piano per la famiglia e la natalità e di una rinegoziazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di un’accelerazione sugli investimenti ad esso legati, dicendosi pronta a sospendere la campagna elettorale per essere in Aula alla Camera e votare il Decreto Aiuti bis.
Giovani e Lavoro, invece, al centro della pillola video-social del Presidente di Forza Italia, Berlusconi, che ha rilanciato sullo stipendio di 1000 euro per i giovani al primo impiego, grazie alla compensazione attraverso il taglio delle tasse e delle spese contributive.
©Riproduzione riservata