di Federica Marengo lunedì 25 luglio 2022
-Nella centocinquantatreesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato ad attaccare su due fronti: quello nord-orientale e quello meridionale. Colpita, infatti, la regione di Donetsk, dove otto persone sono rimaste ferite, mentre migliaia di sfollati , impossibilitati dal punto di vista economico a vivere in luoghi più sicuri , vi stanno facendo ritorno, e la regione di Kharkiv, dove sono stati bombardati un centro cultura e una scuola nella città di Chuguiv. Sempre nel Donbass, ucciso un cittadino canadese che combatteva con le forze ucraine. A confermare la morte, il governo canadese.
Tuttavia, secondo il Kyiv Indipendent, le forze ucraine del comparto operativo “Sud” hanno fatto sapere di aver distrutto un posto di comando russo e diversi depositi di munizioni nell’Ucraina meridionale. Inoltre, uccisi, 66 soldati russi e distrutti 5 carri armati , due obici, un sistema missilistico anticarro e 12 veicoli corazzati e militari.
Sotto attacco russo, anche la regione meridionale del Paese, specialmente Zaporizhzhia e l’area della centrale nucleare.
Mosca, invece, tramite il capo del Comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin, ha accusato 92 comandanti ucraini di crimini contro l’umanità e ha proposto di istituire un tribunale internazionale sostenuto da Paesi come : Siria, Iran e Bolivia.
Denunciata poi dal Ministero della Difesa russo, la presunta pianificazione dell’uso di agenti tossici da parte di Kiev nell’impianto di produzione di olio e grasso a Sloviansk,nel Donetsk.
In merito alla questione del grano, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato che gli attacchi al porto commerciale di Odessa,non ostacolano l’export dei cereali, in quanto i bombardamenti sono rivolti solo alle infrastrutture militari.
A tal proposito, il ministro delle Infrastrutture ucraino, Kubrakov, ha annunciato che l’esportazione di grano ucraino, come da accordo stipulato separatamente dalla Russia con la Turchia e l’Onu, inizierà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk, nel sud-ovest del Paese.
Quanto alle forniture di gas, sempre il portavoce del Cremlino Peskov, ha replicato alle accuse di inaffidabilità di Mosca lanciate dal cancelliere tedesco Scholz ,affermando che tali accuse alla Russia sono in contrasto con la realtà e con la storia degli approvvigionamenti russi all’Europa e che il calo di forniture è dovuto alle restrizioni illegali che gli europei hanno introdotto, in particolare proprio la Germania e per le quali sono proprio gli europei a soffrire.
Ma il colosso russo Gazprom, nel pomeriggio di oggi ha fatto sapere che da mercoledì i flussi verso la Germania e l’Europa ,attraverso Nord Stream 1, subiranno una nuova riduzione del 20%, causa lavori di manutenzione periodica a un’altra turbina e che la sostitutiva, proveniente dal Canada, non può essere inviata causa sanzioni.
Immediata la reazione di Berlino, che , tramite il portavoce del ministero dell’Economia tedesco , ha replicato a Gazprom sottolineando come non vi siano ragioni tecniche per il taglio del gas.
In conseguenza di ciò , balzo del prezzo del gas tarato sul mercato di Amsteram ad oltre 170 euro al MWH.
Secondo quanto riportato da fonti UE, alla vigilia del Consiglio di Affari Europeo sull’Energia, la Presidenza di turno della Repubblica Ceca punterebbe ad un’intesa politica , improntata all’unità e alla solidarietà, sebbene, attraverso il piano per la riduzione della domanda di gas ,si prepari allo scenario peggiore. Per la Presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, è possibile raggiungere un accordo sul tetto al prezzo del gas.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ha rimosso il comandante delle forze speciali dell’esercito ucraino, Grygory Galagan,nominando al suo posto Viktor Horenko, nel consueto videomessaggio alla popolazione , pubblicato sui suoi profili social, ricordando l’ingresso dell’Ucraina nel suo sesto mese di guerra , ha esortato gli ucraini a combattere e ha assicurato che il “Giorno della statualità” , una nuova festività introdotta lo scorso anno, verrà celebrato ugualmente.
Dal ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, in visita in Congo per la seconda tappa del suo tour nei Paesi africani per rafforzare la cooperazione, specie per quel che attiene le esportazioni di grano,ha affermato che Mosca intende rovesciare il “regime inaccettabile” di Zelensky. Ufficialmente, però, Mosca ha sempre sostenuto di non voler defenestrare il Governo di Kiev.
Riguardo la politica interna italiana, stamane il leader di Azione , Calenda, ha presentato a Roma, insieme con i rappresentanti di +Europa , presso il circolo della Stampa estera, il programma dei due partiti, in vista della campagna elettorale e delle elezioni del 25 settembre, sancendo il “patto repubblicano”, un’alleanza aperta a tutti i partiti che abbiano sostenuto il Governo Draghi ad eccezione di quelli che ne hanno determinato la caduta (Forza Italia, Lega e M5S), con deroga però ai fuoriusciti forzisti, i Ministri Gelmini (che difatti ha risposto all’appello di Calenda,ventilando una prossima adesione), Carfagna e Brunetta.
No, invece, all’ex grilliono, Di Maio e al sua neoformazione Insieme per il Futuro, il quale ha replicato a Calenda sottolineando l’importanza delle coalizioni contro gli estremismi.
Apertura poi anche al Pd, quest’ultimo, però, freddo di fronte alla proposta del leader di Azione di incaricare Premier l’uscente Draghi e alle prese con l’adesione del Presidente della Regione Lazio Zingaretti, pronto alle dimissioni.
Una proposta, quella di Calenda, di designare Premier Draghi, condivisa dal leader di Italia viva, Renzi,che si dice disponibile a sancire un’alleanza centrista intorno al Pd e alla sua lista Democratici e Progressisti, che esclude il M5S e cui ha già dato la sua adesione il segretario di Articolo 1 , Speranza, ma che ventila anche una corsa solitaria, qualora vi fossero veti su un’alleanza con il suo partito.
Insistono invece LeU e Sinistra Italiana per un’intesa del Pd con il M5S, che si dice disposto al dialogo , ma solo con chi condivida la sua agenda sociale.
Nel centrodestra, due le questioni che fanno discutere i leader della coalizione: la premiership che per Meloni (Fratelli d’Italia) e Salvini (Lega) dovrebbe essere indicata dal partito che prenderà più voti, e che per Forza Italia, invece, da cui oggi sono state ufficializzate altre tre defezioni (Giusy Versace, Annalisa Barioni e l’assessore lombardo Mattinzoli) dovrebbe essere indicata dai parlamentari eletti.
Altra questione è poi quella della ripartizione dei collegi, che per Fratelli d’Italia, visti i sondaggi che danno il partito al primo posto dovrebbero esseri rivisti alla percentuale del 50% dal 30% da assegnare ad ogni partito della coalizione.
Nel frattempo,il Governo uscente, in carica per gli affari correnti, lavora al Decreto Aiuti bis o Decreto luglio, per aiutare le famiglie a fronteggiare la crisi economica, effetto della crisi energetica e dell’inflazione. Stamane, dunque, riunione del Premier Draghi a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia Franco , il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli e il Ragioniere generale dello Stato Mazzotta, per valutare le risorse in campo, ridotte, vista la limitazione dei poteri in campo al Governo in quanto uscente, dai 20 miliardi previsti ai 10-13 (domani, si terrà un Consiglio dei Ministri incentrato proprio sulla questione), per prorogare il taglio delle accise sui carburanti dal 21 agosto a fine settembre, azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla su carne e pesce, in base al reddito Isee delle famiglie, come anticipato dalla Sottosegretaria all’Economia Castelli.
Mercoledì, invece, il Presidente del Consiglio incontrerà i sindacati , che invocano provvedimenti sul salario minimo e sul potere d’acquisto di salari e pensioni, e nei prossimi giorni, Confindustria e le associazioni datoriali.
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