di Federica Marengo mercoledì 22 giugno 2022
-Nella centodiciannovesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato a concentrare gli attacchi e i bombardamenti sulla regione nord-orientale del Paese, in particolare sui villaggi di Severodonetsk , di Lysychansk e del Lugansk.
Attacchi russi, poi, sono stati registrati anche a Kharkiv e nel Sud dell’Ucraina, a Mykolaiv e presso l’Isola dei Serpenti.
La Russia, invece, ha reso noto l’attacco delle forze ucraine con un drone kamikaze, a una raffineria nella regione di Rostov.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, ricordando le nuove minacce russe alla Lituania e le pressioni energetiche su alcuni Paesi europei con il taglio delle forniture di gas, ha sollecitato al UE all’approvazione di un settimo pacchetto di sanzioni a carico di Mosca: “In tutti i negoziati con i partner stranieri, sottolineo costantemente che il settimo pacchetto di sanzioni è necessario il prima possibile. La Russia deve sentire la crescente pressione per la guerra e la sua aggressiva politica anti-europea”.
Al riguardo, indiscrezioni in ambito Ue, parlano di sanzioni che riguarderebbero l’oro russo.
Sanzioni, quelle della Ue e dei suoi alleati ,che ,per il Presidente Putin, non hanno raggiunto l’obiettivo di distruggere l’economia russa, come sottolineato da quest’ultimo nel corso di un punto stampa a margine del Business Forum Brics, nel quale ha annunciato che i Paesi del gruppo (Brasile, Russia, Cina e Sudafrica) partecipanti , che rifiutano di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca, stanno lavorando alla creazione di una valuta per gli scambi internazionali alternativa al dollaro basata su un paniere comprendente tutte le valute dei Paesi interessati.
D’accordo con il numero uno del Cremlino, il presidente cinese Xi Jinping , che ,tra i presenti al suddetto Forum, è tornato a criticare le sanzioni unilaterali, definendole: “arbitrarie”, e le loro ricadute sui Paesi in via di sviluppo, avvertendo i “principali Paesi sviluppati” sulla necessità di adottare politiche economiche “responsabili”, in quanto “i fatti hanno dimostrato più volte che le sanzioni sono uno strumento arbitrario, un ‘boomerang’ e una ‘spada a doppio taglio'”, che alla fine danneggiano gli altri e il mondo intero”.
Da Mosca, che in mattinata ha tenuto dei colloqui con Ankara e con l’Onu per l’apertura di un corridoio per il trasporto del grano dal porto di Odessa al Bosforo (la Russia potrebbe fornire 25 milioni di tonnellate di grano e almeno 22 milioni di tonnellate di fertilizzanti), ribadendo come la responsabilità del rischio di una crisi alimentare globale sia dell’Occidente e delle sanzioni comminate da quest’ultimo alla Russia, la portavoce del Ministero degli Esteri, Zakharova, tornando sul divieto di passaggio delle merci soggette a sanzioni russe da e verso Kaliningrad, exclave russa, introdotto dalla Lituania, ha ribadito che la risposta alle restrizioni della Lituania sarà “pratica piuttosto che diplomatica”, mentre la Germania ha respinto “fermamente” le minacce di rappresaglia di Mosca contro la Lituania e ha chiesto di ritirare le misure.
Mosca, però,che ha fatto sapere di stare valutando l’interruzione dell’elettricità verso la Lituania, ha controribattuto accusando Berlino di “isteria ruddofoba”, mentre , secondo fonti UE: “”Il transito delle merci verso l’exclave di Kaliningrad è parte della sanzioni, c’è però una questione di continuità territoriale con la Russia e la Commissione forse deve approfondire”.
Sulla possibilità poi che il Consiglio Europeo esprima chiaramente la sua solidarietà alla Lituania, minacciata in queste ore da Mosca, sono ancora in corso delle discussioni e si registrano posizioni contrastanti.
Restando in UE, a Bruxelles, alla vigilia del Consiglio Europeo, la Presidente della Commissione, Von der Leyen, intervenuta al dibattito sul Consiglio europeo alla Plenaria dell’Eurocamera, ha affermato: “Con le loro domande, Ucraina, Moldova e Georgia ci stanno dicendo che vogliono un cambiamento. Vogliono più democrazia, più libertà e riforme più incisive. Ci stanno dicendo che vogliono l’Europa. Abbiamo una responsabilità verso di loro, ma anche verso noi stessi per fare la scelta giusta”.
A tal proposito, il cancelliere tedesco Scholz,parlando al Bundestag, ha assicurato che domani e dopo domani al vertice europeo “si impegnerà con ogni forza perché ci sia coesione, affinché ci siano 27 sì allo status di candidato”.
A proposito, del Consiglio Europeo, in vista della partecipazione al summit UE del 23 e del 24 giugno, il Premier Draghi, stamane, ha tenuto le sue Comunicazioni alla Camera, dopo il via libera ottenuto ieri al Senato.
Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio, ha illustrato i temi sul tavolo del vertice UE: gli sviluppi della guerra in Ucraina, il sostegno europeo a Kiev, le ricadute umanitarie, economiche ed energetiche del conflitto, gli aiuti alle famiglie e alle imprese colpite dalla crisi, le prospettive sull’allargamento della UE e i seguiti della Conferenza sul futuro dell’Europa, per poi riepilogare la situazione in Russia e illustrare la strategia italiana.
Due, i cardini dell’azione del Governo italiano: il sostegno all’Ucraina e le sanzioni a carico di Mosca, per fare pressione sulla Russia e costringere Putin a tornare al tavolo dei negoziati, unica strada per arrivare alla pace, una pace però “nei termini scelti dall’Ucraina”. Sempre aperti, dunque, i canali italiani di dialogo con Mosca.
Al vaglio, inoltre, interventi e misure per fermare l’aumento dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini.
A seguire le Comunicazioni del Premier alla Camera, gli interventi dell’Aula e , dopo la replica di Draghi , le dichiarazioni finali di voto da parte dei leader dei partiti di Maggioranza e Opposizione.
Approvata, dunque, anche da Montecitorio, la Risoluzione di Maggioranza, insieme con quella presentata dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, che impegna il Governo a chiedere alla Ue un fondo per compensare le perdite economiche delle imprese più danneggiate dalle sanzioni a carico di Mosca.
Nel pomeriggio, poi, la convocazione di un Consiglio dei Ministri, il primo dopo la scissione e l’abbandono da parte di Di Maio, ministro degli Esteri, del M5S (che al termine di una riunione presieduta da Conte, questa mattina, ha rinnovato e confermato il suo appoggio all’Esecutivo), per dare vita in Parlamento a due gruppi parlamentari (annunciati stamane dal Presidente della Camera Fico e che domani si riuniranno in assemblea congiunta per la prima volta) con sessanta tra deputati e senatori, (tra cui nomi di spicco e ed esponenti del Governo quali : la Viceministra dell’Economia Castelli e il Sottosegretario alla Salute Sileri), fuoriusciti anch’essi dal Movimento.
All’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri: un decreto con nuovi tagli alle bollette per tutto il III° trimestre per sostenere le famiglie più colpite dalla crisi energetica e le garanzie per le imprese che perdono gli stoccaggi del gas, approvato dai Ministri.
In merito al gas e alle riduzioni dei flussi dalla Russia, preoccupa però l’allerta lanciata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, secondo cui la UE dovrebbe prepararsi a un blocco totale da parte di Mosca per questo inverno.
Sul fronte emergenza siccità, invece, si va verso la dichiarazione dello stato di emergenza sollecitato dalle Regioni del Nord e del Centro, come dichiarato dal Capo della Protezione Civile , Fabrizio Curcio, al termine dell’incontro, svoltosi nel pomeriggio, con la Conferenza delle Regioni sulla questione.
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