di Federica Marengo lunedì 2 dicembre 2024
-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. La notte scorsa, infatti, le difese aeree di Kiev hanno abbattuto una ventina di droni di Mosca lanciati in direzione della capitale Kiev. Sotto attacco anche la città di Ternopil, nella parte occidentale del Paese, dove un incendio è divampato in un edificio residenziale e 2 persone sono rimaste uccise.
Inoltre, le forze russe hanno rivendicato di aver preso il controllo delle località popolate di Ilyinka e Petrovka nella Repubblica Popolare di Donetsk, mentre la città di Kurakhove sarebbe in gran parte in mano russa.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nella giornata di ieri ha incontrato a Kiev una delegazione Ue, guidata dal neo Presidente del Consiglio Ue, Costa , dall’Alta rappresentante per la Politica estera Kallas e dalla commissaria per l’Allargamento, Marta Kos, alla loro prima visita ufficiale all’estero, per ribadire il sostegno dell’Unione europea all’Ucraina e la necessità di rafforzarne la difesa.
Nel corso della conferenza stampa, al termine dell’incontro, Zelensky ha sottolineato che prima della tregua e dei negoziati è necessario che Kiev riceva l’invito ad aderire alla Nato e un buon numero di armi a lunga gittata per difendersi.
In merito a tale visita, il Presidente del Consiglio Ue, Costa ha rilasciato un’intervista all’agenzia Ukrinform, nella quale ha sottolineato: “Molti credono erroneamente che, se viene siglato un accordo di cessate il fuoco, la pace arriverà automaticamente. Siamo sempre a sostegno dell’Ucraina, nella dimensione finanziaria, politica, diplomatica e militare. E spetta solo all’Ucraina determinare quando e come la pace sia possibile, solo l’Ucraina ha la capacità di definire cosa sia una pace giusta per assicurarsi che questa pace duri”.
Riguardo al possibile invito all’Ucraina all’adesione alla Nato nel corso della prossima ministeriale Esteri, un’alta fonte diplomatica alleata ha spiegato che: “Alla ministeriale Esteri della Nato non ci sarà nessun accordo per invitare l’Ucraina nell’Alleanza. Ma non funziona così. Perché se tutti i ministri degli Esteri dei 32 Paesi decidono di raccomandare ai leader d’invitare l’Ucraina allora la decisione è già stata presa. Ed è una decisione davvero storica. Penso però che nel periodo che precede il vertice dell’Aia la discussione si intensificherà e si discuterà se farlo o meno”.
La stessa fonte diplomatica alleata , poi, ha fatto sapere: “E’ logico che in molte capitali sia in corso una pianificazione militare ,perché sappiamo tutti che se dovesse esserci un accordo per il cessate il fuoco, la prima cosa che l’Ucraina chiederà saranno le garanzie di sicurezza. E potrebbe prendere la forma con la presenza di truppe sul terreno. Bene. Di quali Paesi? C’è una buona possibilità che, alla luce della condivisione del peso con gli Usa, siano europee. Quindi sì, le capitali stanno riflettendo perché è prudente pianificare. Ma non c’è alcuna discussione in corso nelle comunità della Nato”.
Stamane, invece, il Presidente ucraino Zelensky ha ricevuto la visita a sorpresa a Kiev del cancelliere tedesco Scholz, il quale, nella conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro, ribadendo “l’incrollabile sostegno della Germania all’Ucraina”, ha annunciato la consegna di ulteriori sistemi di difesa aerea nel 2025 per 650 milioni di euro.
Scholz, poi ha dichiarato: “Vladimir Putin vuole che la gente in Ucraina congeli, ma la Germania non lascerà che questo accada questo inverno. Nulla di ciò che riguarda l’Ucraina sarà deciso senza l’Ucraina. La Russia non potrà imporre le sue condizioni all’Ucraina in caso di negoziati. Putin non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi di guerra. L’Ucraina non è stata piegata. È una nazione consolidata, una nazione unita nella lotta per la propria libertà e sovranità e contro l’oppressione e il dominio straniero. L’Ucraina dispone di forze armate moderne e ben equipaggiate che da tempo si difendono con determinazione dall’aggressore Russia. Kiev continuerà coerentemente il suo cammino verso l’Unione europea. Ha già compiuto progressi impressionanti nelle condizioni più difficili. La Germania vi accompagna e vi sostiene in questo sforzo”.
Tuttavia, il Presidente ucraino Zelensky, tornando sulla questione del via libero all’invio dei missili a lungo raggio Taurus da parte della Germania, non ancora ottenuto, ha detto: “A proposito di Taurus. Noi abbiamo opinioni comuni su alcune questioni, e ce ne sono di diverse. Vorrei che fossimo più in sintonia sulla questione del Taurus. Le armi a lungo raggio sono una sfida per noi. Ne avete sentito parlare molto, abbiamo lavorato sulla posizione di Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Come ci aiuterebbe? Potremmo colpire più obiettivi militari nella Federazione Russa”.
La ministra degli Esteri tedesca Baerbock, invece, si è recata in visita in Cina, a Pechino, dove ha incontrato il suo omologo cinese Wang Yi per discutere della guerra in Ucraina. Al riguardo, la ministra Baerbock ha detto che “ Il conflitto ha colpito i fondamentali interessi di sicurezza della Germania, mettendoli a dura prova” e che “L’entrata in guerra della Corea del Nord dimostra chiaramente come la sicurezza in Europa e in Asia sia strettamente collegata in un mondo interconnesso” e ha sottolineato che “Per questo motivo è importante scambiarsi intensamente informazioni sulla politica di sicurezza”.
Nel frattempo, a Mosca, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha ricevuto l’ omologo ungherese Peter Szijjarto, e al termine dell’incontro ha dichiarato: “Siamo preoccupati per quello che sentiamo recentemente sempre più spesso. L’Occidente, Bruxelles, Londra, Parigi e Washington, comincia a parlare di un cessate il fuoco come di un modo per dare respiro all’Ucraina e consentire così a se stesso la possibilità di inondare nuovamente l’Ucraina di armi avanzate a lungo raggio. Ovviamente, questo non è un percorso verso la pace”.
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