di Federica Marengo venerdì 25 ottobre 2024
-In un post su Telegram, il Presidente ucraino Zelensky ha lanciato l’allarme: “Secondo i rapporti dell’intelligence, il 27-28 ottobre i primi militari nordcoreani saranno impiegati dalla Russia in zone di combattimento”, esortando gli alleati a “rispondere a questa escalation” con “pressioni tangibili su Mosca e Pyongyang”.
Poi, in un post successivo pubblicato su X, in merito alla situazione sul campo, ha spiegato: “Ho ricevuto un rapporto dal comandante in capo Syrskyi sulla situazione attuale in prima linea, con particolare attenzione alle direzioni Pokrovsk, Kurakhove e Lyman. Nella regione di Donetsk, la situazione rimane difficile, ma le nostre brigate di combattimento mantengono le loro posizioni e fanno tutto il possibile per distruggere gli occupanti. Per quanto riguarda l’operazione Kursk, stiamo realizzando i nostri obiettivi. La zona cuscinetto sul territorio russo aiuta a proteggere l’Ucraina dai tentativi russi di espandere la guerra nell’est del nostro Stato e sta infliggendo significative perdite russe”.
Al riguardo, l’intelligence della Difesa ucraina ha fatto sapere di aver “intercettato le conversazioni tra i militari della 810ª Brigata separata di marina della 18ª Armata del Distretto militare meridionale (Forze armate russe), che partecipa alle ostilità nel settore di Kursk” e che , nelle intercettazioni, gli occupanti discutono dei preparativi per l’accoglienza e la distribuzione dei militari della Corea del Nord (nome in codice Battaglione K) nella direzione di Kursk. Per organizzare l’interazione, gli occupanti prevedono di assegnare un interprete e tre militari russi ogni 30 militari nordcoreani. Tuttavia, gli stessi russi esprimono dubbi sulla possibilità di fornire agli occupanti appena arrivati comandanti russi”.
Alla luce di ciò, i procuratori ucraini hanno dichiarato in un comunicato di aver avviato un’indagine sul sostegno della Corea del Nord alla Russia in guerra come possibile reato di aggressione che include: la fornitura di armi alla Federazione Russa, l’organizzazione di addestramento per il personale militare russo e la partecipazione diretta delle forze nordcoreane alle ostilità.
Pertanto, lunedì, una delegazione del governo sudcoreano, guidata dall’agenzia d’intelligence di Seul, sarà a Bruxelles per condividere informazioni con funzionari di Nato e Ue sulle truppe nordcoreane in Russia. I rappresentanti dei Paesi dell’Alleanza Atlantica dovrebbero partecipare alla riunione, che sarà seguita da un’altra sessione informativa presso il Comitato politico e di sicurezza dell’Ue.
Secondo l’agenzia di stampa nord-coreana, KCNA , il ministero degli Esteri , con il vice ministro degli Esteri Kim Jong Gyu, ha dichiarato di non voler confermare le notizie riportate dai media sull’invio di truppe del Paese per aiutare la Russia nella guerra in Ucraina, ma che , “se la Corea del Nord avesse adottato tali misure, sarebbe in linea con le norme internazionali, nonostante i possibili tentativi da parte di altri di ritenerle illegali”.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino Peskov, che nel consueto punto stampa ha accusato l’Occidente di interferire nelle elezioni parlamentari previste per questo sabato in Georgia, assicurando che la Russia, da parte sua, non sta cercando di interferire, ha fatto sapere che non si esclude una visita in Russia di Kim Jong un nel 2025.
In merito, il Ministero degli Esteri tedesco, tramite la portavoce Deschauer, ha dichiarato che “Il sostegno nordcoreano alla Russia, sia sotto forma di fornitura di equipaggiamento militare che di possibile impiego di personale, sarebbe una chiara escalation nella guerra in Ucraina. Pyongyang non deve contribuire al conflitto e deve astenersi dal fare qualsiasi cosa in questa direzione”.
Quanto agli alleati occidentali, stamane, la Presidente del Parlamento Ue, Metsola, in visita ufficiale a Roma, ha tenuto un intervento alla Camera in occasione della cerimonia commemorativa per il settantesimo anniversario della morte di Alcide De Gasperi, nel quale ha ribadito il sostegno dell’Ue a Kiev: “Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione russa alle porte dell’Europa. Una guerra che l’Ucraina non ha voluto, né provocato. Ma che ha affrontato con incredibile valore. Sono orgogliosa del modo in cui l’Unione europea si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraino. Sono orgogliosa di come abbiamo superato le nostre paure sulla scarsità del combustibile per riscaldare le nostre case, su come alimentare le nostre industrie, e su come proteggere le nostre famiglie. Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perché comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole. De Gasperi aveva compreso che per ridare all’Italia un futuro occorreva inventare un futuro per l’Europa. Un futuro diverso dal passato. E lo fece. Comprendendo le necessità di trovare i necessari compromessi, ma rimanendo irremovibile nella sua determinazione a non scendere mai a compromessi sui valori in cui credeva e in cui oggi noi tutti crediamo”.
Intanto, il Segretario generale dell’ONU, Guterres si è recato ieri a Kazan, al vertice dei Paesi Brics, per incontrare il Presidente Putin. Nel corso dell’incontro, incentrato sulle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, Guterres ha ribadito la sua posizione secondo cui “l’invasione russa dell’Ucraina è stata fatta in violazione della Carta dell’Onu e della legge internazionale”, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco e della pace in Ucraina, in Medio Oriente ed in Sudan. Inoltre, riguardo agli attacchi russi alle navi che trasportano grano e cereali ucraini nel Mar Nero ha detto: “Garantire la libertà di navigazione nel Mar Nero è di importanza vitale per l’Ucraina, la Federazione Russa e per la sicurezza energetica e alimentare del mondo”.
A tal proposito, secondo l’agenzia France-Presse , che riporta quanto detto da un alto funzionario presidenziale ucraino: “Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato di ricevere il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Kiev a seguito della partecipazione di quest’ultimo al vertice Brics che si è tenuto a Kazan a causa dell’umiliazione inflitta al diritto internazionale a Kazan”.
Ma il Vice portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite,Farhan Haq, contattato da Suspilne, non ha confermato la cancellazione della visita, spiegando : “Stiamo cercando di organizzare una visita in un momento conveniente per entrambe le parti. Hanno discusso della visita durante il loro incontro di settembre”.
Il Presidente russo, Putin , invece, ha tenuto nelle scorse ore un’intervista al canale della Tv di Stato Rossiya-1 nella quale, riguardo a una possibile riapertura dei negoziati con Kiev, sottolineando come un eventuale accordo di pace possa essere siglato solo partendo dalla situazione sul campo, ha dichiarato: “Il mese scorso, durante l’Assemblea generale dell’Onu, un consigliere del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha telefonato da New York al consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov trasmettendogli una proposta a nome della parte ucraina. Noi abbiamo accettato ,ma il giorno dopo il capo del regime ucraino (il presidente Volodymyr Zelensky, ) ha dichiarato pubblicamente che non ci saranno trattative. Quello di Kiev è un comportamento irrazionale e difficilmente prevedibile, che rende impossibile fare alcun piano. Quindi, è ancora presto per dire se c’è la possibilità di un accordo”.
Poi, il leader del Cremlino ha sottolineato: “Quanto ai Paesi occidentali, ieri dicevano che alla Russia doveva essere inflitta una sconfitta strategica, ma oggi la retorica è cambiata. Lo vediamo, e devono essere elogiati per questo, per il fatto che cominciano a pensare e a valutare la situazione in modo realistico”.
Riguardo all’invio di truppe militari nord-coreane in Ucraina, Putin ha detto: “Quando dovremo decidere qualcosa, decideremo, ma è una nostra decisione sovrana se applicarla, se non applicarla, se averne bisogno. Sono affari nostri”.
Ancora , in merito agli attacchi russi alle navi ucraine di di grano e cereali nei porti del Mar Nero e a un possibile ripristino di un accordo con Kiev per il trasporto con la mediazione della Turchia, il Presidente russo Putin ha affermato: “Il Presidente turco Erdogan ha proposto di rilanciare i contatti per il trasporto marittimo sul Mar Nero, ma non ho ancora avuto il tempo di studiare i documenti”.
Infine, riguardo alla situazione sul campo, Putin ha affermato che “le forze armate ucraine nella regione russa di Kursk sarebbero ora accerchiate”, che “il livello di scontro con l’Occidente non sta diminuendo e le forniture di armi continuano” e che “le forze russe sono passate all’offensiva in ogni settore, “da qualche parte di piu’, da qualche parte di meno”.
Il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, però, ha smentito in un messaggio su Telegram il presunto accerchiamento delle forze ucraine nella regione russa del Kursk, spiegando che: “Le forze ucraine continuano ad essere attive nella regione di Kursk, distruggendo il potenziale di combattimento della Federazione Russa per il terzo mese consecutivo”.
Sul fronte dei combattimenti, l’Aeronautica militare ucraina hanno fatto sapere che, nella notte scorsa, “Un attacco con droni russi contro l’Ucraina è stato respinto e che “sarebbero stati abbattuti almeno 36 droni su un totale di 63.
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