di Federica Marengo lunedì 30 settembre 2024
-Dopo l’attacco russo di ieri sulla regione di Zaporizhzhia, in cui sono rimaste ferite almeno 17 persone, nella notte sono proseguiti i raid delle forze di Mosca su varie città ucraine: 3 missili e 76 droni, di cui 67 intercettati e distrutti, infatti, sono stati lanciati su Kiev, Cherkasy, Vinnytsia, Kirovohrad, Zhytomyr, Poltava, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Dnipro e Mykolaiv.
Le forze ucraine, invece, hanno colpito la città russa di Belgorod, causando, secondo le autorità locali, la morte di una persona. Tuttavia, il ministero della Difesa russo ha rivendicato l’avanzata di Mosca nel Donetsk, con la conquista del centro abitato di Nelipivka.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista rilasciata a Fox News, prima del suo ritorno dagli USA, riguardo le minacce nucleari del Presidente russo Putin in caso di utilizzo di armi a lungo raggio occidentali in territorio russo, ha dichiarato: “Non è la prima volta che il Presidente russo Vladimir Putin spaventa il mondo con minacce nucleari. Lui può usare armi nucleari contro qualsiasi Paese in qualsiasi momento. Oppure no. Non sono sicuro che lo farà. Penso che ami la sua vita e il modo in cui controlla la vita degli altri. Per questo penso che avrebbe paura di usare le armi nucleari”. Zelensky , poi , si è detto “ottimista” sulla possibilità che “gli Stati Uniti autorizzano l’uso delle loro armi per gli attacchi in profondità sul territorio russo”.
Il capo dell’Ufficio presidenziale di Kiev, Yermak, invece, intervenendo alla tv ucraina, in merito al “Piano di vittoria”, illustrato dallo stesso Zelensky negli USA al Presidente Biden e ai candidati alle presidenziali , la democratica Kamala Harris e il repubblicano, Donald Trump, ha detto: : “Questo è il piano del Presidente. Naturalmente, come ha promesso dopo la presentazione al Presidente degli Stati Uniti e ai nostri partner, penso che sarà presentato agli ucraini. Ma ci sono parti molto delicate che sono chiuse. E non perché ci siano segreti. Questo è il nostro Paese, siamo tutti, oggi, nel senso buono del termine, un’unica famiglia in cui non ci possono essere segreti, soprattutto durante la guerra. Ma comunque, tutto ciò che diventa pubblico viene ascoltato non solo qui in Ucraina, ma anche dal nemico. Pertanto, alcuni dettagli di questo piano sono segreti. Ma è importante vedere l’attuazione di questo piano sul territorio nemico e nelle vittorie delle nostre Forze Armate”.
Ciò, mentre, il ministro degli Esteri ucraino , Sibiha ha incontrato a Budapest l’omologo ungherese Szijjarto, alla luce delle tensioni tra i due Paesi. L’Ungheria , infatti, ha mantenuto stretti legami economici con la Russia e ha rifiutato di inviare armi per aiutare Kiev. L’Ucraina, invece, ha interrotto a giugno il flusso di petrolio della russa Lukoil verso le raffinerie in Ungheria e Slovacchia, costringendo l’ungherese MOL a rinegoziare la fornitura attraverso la Bielorussia e l’Ucraina.
Al termine del colloquio, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha dichiarato di aver avuto una “conversazione molto franca a tu per tu” con il suo omologo ungherese. Poi, nella conferenza stampa congiunta, Sybiha ha ringraziato Budapest per aver sostenuto le sanzioni dell’Unione europea contro la Russia e ha affermato che “Kiev è “impegnata a sviluppare relazioni di buon vicinato pragmatiche e prevedibili”.
Entrambi, malgrado le differenti posizioni , hanno concluso l’incontro auspicando che i due Paesi riescano ancora a dialogare su questione energetica e iniziative di pace.
A proposito di questione energetica, secondo il Financial Times: “Dopo i devastanti attacchi di questa primavera, che hanno distrutto 9GW dei 19GW di produzione energetica del Paese, le compagnie energetiche ucraine hanno riparato alcune centrali elettriche danneggiate e costruito rifugi protettivi per proteggerle da ulteriori attacchi. L’Ucraina ha anche aumentato le importazioni di elettricità dall’Europa per compensare il deficit, che secondo il Premier greco Kyriakos Mitsotakis ha portato a un’impennata dei prezzi nell’Europa meridionale. Tuttavia, nel migliore dei casi, il Paese dovrà affrontare una media di cinque ore al giorno senza elettricità quest’inverno, secondo la più grande società energetica privata ucraina Dtek , e questo se la Russia non attaccherà di nuovo e le temperature non scenderanno sotto i -15C. L’Ucraina ha un piano a breve termine per superare questo inverno, ma per garantire la nostra sicurezza energetica negli inverni a venire bisogna decentralizzare il sistema energetico ucraino. Le altre tre centrali nucleari rimaste in Ucraina rappresentano quasi la metà della produzione di energia del Paese e due reattori dovranno essere sostituiti tra 10 anni”.
Quanto agli alleati dell’Ue, secondo Radio Svoboda, emittente in lingua ucraina del network Radio Free Europe/Radio Liberty : “Mercoledì, gli ambasciatori dell’Unione europea concorderanno un nuovo regime di sanzioni tematiche mirate alle minacce ibride russe. Sarà formalizzato la prossima settimana. Non ci sono ancora nomi, ma verranno aggiunti in futuro. Inizialmente l’Ungheria voleva introdurre un regime di sanzioni generale, ma alla fine ha deciso di concentrarsi sulle minacce russe”.
Un alto funzionario della Commissione europea, invece, ha fatto sapere che: “ I Paesi del Gruppo dei Sette (G7) vogliono raggiungere un accordo politico sul prestito di 50 miliardi di dollari per l’Ucraina entro la fine di ottobre, affinché il denaro possa essere disponibile entro la fine dell’anno”.
Per l’Italia, Montecitorio ha annunciato tramite nota che, da domani e fino al 5 ottobre, “il gruppo di collaborazione bilaterale Italia-Ucraina della Camera dei deputati , presieduto dal Vicepresidente Giorgio Mulè, sarà in visita nelle città di Kiev, Odessa e Leopoli” e che “la visita, si inserisce nei rapporti consolidati tra la Camera e la Verkhovna Rada ucraina, soprattutto dopo l’invasione russa del febbraio del 2022, e fa seguito ad alcune collaborazioni già avviate, come emerso anche nel corso del recente G7 dei Parlamenti, presieduto dal Presidente della Camera, Lorenzo Fontana”.
In ambito Nato, il Segretario generale uscente, Stoltenberg, al suo ultimo giorno di mandato, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Interfax-Ukraine, ha dichiarato che saranno i membri dell’Alleanza a decidere se è possibile invitare l’Ucraina ad aderire mentre parte del territorio ucraino è ancora occupato dai russi.
Lo stesso Stoltenberg, in un’intervista alla Reuters, riguardo alla minaccia nucleare di Putin, ha affermato che: “ I membri della Nato non dovrebbero essere dissuasi dal fornire maggiori aiuti militari all’Ucraina dalla “sconsiderata retorica nucleare russa” di Vladimir Putin. Abbiamo assistito a uno schema di retorica e messaggi nucleari russi sconsiderati, e questo si inserisce in questo schema. Ogni volta che abbiamo intensificato il nostro sostegno con nuovi tipi di armi , carri armati, armi a lungo raggio o F-16 – i russi hanno cercato di impedircelo. Non ci sono riusciti e anche quest’ultimo esempio non dovrebbe impedire agli alleati della Nato di sostenere l’Ucraina”.
A Mosca, nel frattempo, il Presidente russo Putin , che ha firmato un decreto sulla coscrizione autunnale per il servizio militare nell’esercito russo, secondo cui dal 1° ottobre al 31 dicembre, 133 mila russi di età compresa tra i 18 e i 30 anni dovrebbero essere arruolati in Russia, ha celebrato quest’oggi il “Giorno della riunificazione”, per “glorificare l’annessione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché delle regioni di Kherson e Zaporozhia”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nella consueta conferenza stampa, ha ribadito l’importanza di non “prendere sottogamba il recente annuncio del Presidente russo, Putin, di adeguare la dottrina nucleare della Federazione Russa in base agli sviluppi dell’attuale crisi geopolitica, perché in questo documento sono state prese decisioni importanti, che verranno formalizzate. A prescindere da ciò, in ogni caso, l’operazione militare speciale continua da sola”.
Inoltre, Peskov ha evidenziato in merito che : “Non c’è bisogno di sovrainterpretare questo documento. E’ un documento estremamente importante, sì decisioni importanti verranno formalizzate”.
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