di Federica Marengo martedì 20 agosto 2024
-Prosegue l’operazione di Kiev nella regione russa di Kursk. A tal proposito, il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che le forze ucraine controllano oltre 1.250 chilometri quadrati di territorio e 93 insediamenti e che si tratta del “più grande investimento nel processo di liberazione degli ucraini dalla prigionia russa”, sottolineando che gli obiettivi dell’azione restano : creare una zona cuscinetto e ottenere un nuovo scambio di prigionieri.
Inoltre, parlando ai diplomatici ucraini, il Presidente Zelensky, in merito alle restrizioni imposte dagli alleati nell’uso delle armi contro obiettivi in territorio russo, ha detto che “il concetto ingenuo e illusorio delle cosiddette linee rosse si è sgretolato”, esortando gli alleati “ad essere più coraggiosi nell’aiutare l’Ucraina” ed evidenziando che “l’invasione ucraina della regione russa di Kursk dimostra che le minacce di ritorsione del Cremlino sono un bluff”.
Intanto, la difesa ucraina ha fatto sapere che, nella notte scorsa, sono stati abbattuti 3 missili e 25 droni su 26 lanciati dalle forze di Mosca e che all’alba la capitale ucraina è stata attaccata da missili da crociera l’Iskander-K, tutti distrutti. Tutto ciò, mentre le forze russe hanno colpito un impianto di stoccaggio del petrolio nell’oblast di Ternopil, da dove, secondo Mosca, le forze armate ucraine rifornivano di carburante le truppe al fronte, provocando un incendio, poi domato.
Sul fronte russo, sebbene sia stata registrata la morte di 17 persone a seguito degli attacchi dell’esercito ucraino a Kursk, il vice capo del Dipartimento politico militare principale delle Forze Armate di Mosca, ha reso noto all’agenzia Tass, che: “ I soldati russi delle forze speciali Akhmat hanno distrutto sistematicamente le unità delle Forze Armate dell’Ucraina nella loro sezione”, proprio “in direzione Kursk” e che “La situazione è sotto controllo e il nemico è già stato fermato in modo specifico sul nostro sito, distrutto sistematicamente, il lavoro è in corso”.
Tuttavia, le forze russe continuano ad avanzare nel Donetsk, dove, nelle ultime 24ore, hanno conquistato la città chiave di Novgorodskoye. Infatti, Kiev ha ordinato l’evacuazione in una o due settimane dalla città di Pokrovsk, essendo le truppe russe vicine alla città.
A tal riguardo, il Presidente Zelensky, che ha annunciato l’istituzione del ministero dell’Unità Ucraina e del contrasto all’influenza russa sugli ucraini, “prima di tutto all’estero” e che ha salutato con favore l’adozione da parte della Rada( il Parlamento di Kiev) di una legge volta a bandire la Chiesa ortodossa russa dal territorio ucraino, nel suo consueto discorso, ha spiegato: “C’è stato un rapporto del comandante Syrsky: fronte e difesa nelle direzioni di Pokrovsk e Toretsk. È una situazione difficile, ma i ragazzi stanno facendo di tutto per distruggere l’occupante. Oggi, abbiamo discusso del lavoro con i partner riguardo alla difesa aerea: nuovi sistemi per l’Ucraina. Stiamo preparando i rinforzi”.
Al riguardo, il Premier ucraino, Denis Shmigal, ha reso noto che vi sarà un ulteriore stanziamento di 525 milioni di euro per l’acquisto di veicoli aerei senza pilota da destinare alle forze armate.
Armi, poi, arriveranno anche dalla Repubblica Ceca, il cui ministero della Difesa ha fatto sapere che Praga utilizzerà parte degli interessi generati dai beni della banca centrale russa congelati nell’Unione Europea per acquistare munizioni di grosso calibro per l’Ucraina.
Nel frattempo, mentre il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri Peter Stano, nel corso di un punto stampa, ha dichiarato che: “L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk è solo il risultato e la conseguenza delle azioni illegali di Putin contro l’Ucriana” e che “L’Ucraina sta combattendo contro una guerra brutale di aggressione e ha diritto di difendersi”, secondo Rbc-Ucraina, che riporta una fonte della leadership politico-militare russa, il Presidente russo Putin avrebbe ordinato ai suoi militari di espellere le truppe ucraine dalla regione di Kursk entro il 1° ottobre, ma non di ritirare le forze dalle aree chiave del Donbass, Pokrovsk e Toretsk, nell’Ucraina orientale.
Il Presidente Putin , secondo quanto riferito dalle agenzie russe, incontrando a Beslan le madri dei bambini uccisi nell’attacco terroristico del 2004, ha detto: “La Russia raggiungerà i suoi obiettivi contro gli ucraini che commettono crimini nella regione di Kursk così come ha raggiunto i suoi obiettivi nella lotta al terrorismo, e su questo non ci possono essere dubbi”.
Sempre nel contesto dell’operazione ucraina nel territorio russo di Kursk, il ministero dell’Interno di Mosca ha ‘invitato’ gli abitanti di tre regioni al confine con l’Ucraina “a non usare app di dating che potrebbero essere utilizzate per raccogliere informazioni” e a “non condividere sui social media video di convogli militari”, così come ha invitato i soldati, i poliziotti e gli agenti dell’intelligence a “cancellare dai loro telefonini le foto che li identificano come appartenenti alle forze di sicurezza” e i dipendenti del settore dell’energia, anche nel campo del nucleare, a “rimuovere dai social network le indicazioni sui loro impieghi professionali in modo da non finire al centro dell’attenzione dei servizi d’intelligence del nemico”.
Il ministero degli Esteri russo, invece, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, ha fatto sapere , tramite Telegram, di aver convocato l’incaricata d’affari USA in Russia, Stephanie Holmes, “per protestare ufficialmente contro l’ingresso “illegale” di giornalisti americani nella regione di Kursk, per la copertura propagandistica dei crimini del regime di Kiev”.
Infine, riguardo l’adozione da parte della Rada( il Parlamento di Kiev) di una legge volta a bandire la Chiesa ortodossa russa dal territorio ucraino, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova ha commentato su Telegram: “L’adozione di una legge in Ucraina sulla messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca ha lo scopo di distruggere la vera Ortodossia e sostituirla con una falsa Chiesa quasi ortodossa. Questo è annientamento; l’obiettivo qui era distruggere alla radice la vera Ortodossia canonica”.
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