di Federica Marengo mercoledì 10 luglio 2024
-Il vertice della Nato, in corso a Washington fino a domani, si è aperto ieri presso il Mellon Auditorium , con le celebrazioni per i settantacinque anni dell’Alleanza Atlantica e con il discorso del Presidente USA, Biden, nel quale il numero uno della Casa Bianca ha assicurato: “La Nato è più forte che mai. Putin pensava di distruggerla, ma la Russia non prevarrà. L’Ucraina può fermare Putin e lo farà”.
Poi, Biden ha ricordato: “La Nato fu fondata per proteggere la democrazia e noi siamo qui per rinnovare quell’impegno, oggi la Nato è più potente che mai. La storia stava guardando, quando i leader vennero qui per firmare il trattato nel 1949. Quando siamo stati attaccati l’11 settembre l’articolo 5 è stato invocato per la prima volta e i nostri alleati ci sono venuti in soccorso e noi non dimenticheremo”.
Quindi, tributando la medaglia della libertà al Segretario generale uscente della Nato, Stoltenberg, perché “ha fatto un lavoro straordinario”, Biden ha annunciato: “Gli Stati Uniti, la Germania, i Paesi Bassi, la Romania e l’Italia forniranno all’Ucraina altri cinque sistemi di difesa aerea strategica Patriot
nei prossimi mesi”.
Presente alla cerimonia, anche il Presidente ucraino Zelensky, che domani sarà alla Casa Bianca, il quale, ha avvertito: “Il mondo non deve aspettare le elezioni presidenziali americane di novembre per respingere l’offensiva di Mosca contro Kiev. E’ necessario agire prima per sconfiggere Putin”, per poi ringraziare gli Stati Uniti per i nuovi sistemi Patriot, chiedendo, però, la consegna in tempi brevi di almeno 128 F-16: “Aiuteranno ovviamente, ma non è abbastanza, non è mai abbastanza. Le forze russe stanno schierando vari tipi di nuove armi. Dobbiamo anche andare avanti: fare passi forti con la difesa aerea di diversi tipi, più di uno. Quindi, fino al momento in cui non avremo 128 jet, non potremo paragonarci a loro nel cielo. In ogni caso, sarà difficile”.
Riguardo al tema dell’adesione dell’Ucraina alla Nato, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, l’ultima bozza della dichiarazione del vertice dell’Alleanza Atlantica dice che “La Nato continuerà a sostenere l’Ucraina nel suo percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, compresa l’adesione alla Nato” e che “La Nato sarà in grado di estendere all’Ucraina l’invito ad entrare nell’Alleanza ,quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”.
Fonti diplomatiche hanno poi confermato alla stampa che “Gli alleati della Nato hanno concordato sul termine “irreversibile” per definire il percorso dell’Ucraina verso l’adesione al patto” e che “La formula concordata è quella che pone l’Ucraina su un percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, compresa l’adesione alla Nato”.
Il Segretario generale uscente della Nato, Stoltenberg, il quale ha affermato che “L’Ucraina va sostenuta non solo con la fornitura di armi ma anche con stanziamenti che le consentano di sviluppare e mantenere un’industria della difesa autonoma”, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi oggi, a una domanda sull’impatto delle prossime elezioni americane sull’Alleanza Atlantica, ha risposto: “Mi aspetto che, indipendentemente dall’esito delle elezioni americane, gli Stati Uniti rimangano un forte e convinto alleato della Nato. È nell’interesse della sicurezza degli Stati Uniti avere una Nato forte. Gli Stati Uniti rimarranno un forte alleato grazie all’ampio sostegno bipartisan alla Nato”.
Infine, in merito all’aumento di spesa militare al 2% del Pil da parte dei Paesi alleati, Stoltenberg, che ha ribadito di non vedere “alcuna minaccia militare imminente contro alcun alleato della Nato, ora che la Russia è completamente impegnata nella guerra contro l’Ucraina”, ha evidenziato: “Fino allo scorso anno sono stati pochi i Paesi alleati che hanno rispettato la promessa di investire il 2% del Pil in spese per la Difesa e la Nato, ma proprio negli ultimi anni abbiamo assistito a un drammatico aumento della spesa per la difesa in Europa e Canada e quest’anno 23 Paesi membri hanno promesso di farlo, si tratta di impegni importanti, è un numero record”.
Oggi, in apertura dei lavori del vertice, ringraziando il Presidente degli Stati Uniti, Biden, per la sua leadership personale e per il suo forte impegno pluriennale per l’alleanza ,che ha reso la Nato più forte, sempre Stoltenberg, nel suo intervento, ha evidenziato: “Il sostegno all’Ucraina non è carità, ma è per la nostra stessa sicurezza. Aumenteremo il nostro sostegno all’Ucraina anche assicurando assistenza sulla lunga distanza. Il sostegno all’Ucraina non è carità, ma un investimento nella nostra difesa”.
A seguire, il Presidente Biden, nel suo discorso di apertura dei lavori, ha lanciato un nuovo monito all’Alleanza Atlantica: “La Nato, non può permettersi di perdere terreno rispetto alla Russia, che sta aumentando le spese e la capacità produttiva militari grazie anche al sostegno di Cina e Nord Corea”.
A proposito di difesa, il neo Premier britannico Starmer ha evocato oggi, a margine del summit Nato, un patto di sicurezza rafforzato fra il Regno Unito e l’Ue, inteso ,però, come “strumento complementare alla Nato e non come alternativa al legame transatlantico, confermato come pilastro geopolitico di Londra”, ribadendo “la piena continuità del suo governo rispetto alla precedente amministrazione Tory sia sull’impegno ad aumentare ulteriormente le spese militari britanniche fino al 2,5 del Pil sia sul sostegno bellico all’Ucraina contro la Russia”.
Al riguardo, il cancelliere tedesco, Scholz, ha fatto sapere via X : “In occasione del vertice per l’anniversario della Nato rafforzeremo la nostra difesa e la nostra deterrenza. In qualità di Paese più grande d’Europa, la Germania ha una responsabilità speciale in questo senso. Noi e io personalmente lo accettiamo per i nostri cittadini, per la libertà e la sicurezza”.
La Casa Bianca , quindi, ha annunciato in una nota che : “Gli Stati Uniti inizieranno il dispiegamento episodico di capacità di fuoco a lungo raggio nell’ambito della Multi-Domain Task Force in Germania dal 2026. Tra queste ci saranno SM6 e Tomahawk. L’operazione, dimostrerà l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato e il suo contributo alla deterrenza integrata europea”.
Per l’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, in un punto stampa con i cronisti e le croniste, ha fatto il punto sul contributo offerto alla Nato: “Per l’aiuto all’Ucraina ci siamo concentrati molto sul tema della difesa anti-aerea, perché significa difendere soprattutto civili e infrastrutture critiche che la Russia continua ad attaccare. Lo abbiamo visto anche ieri con l’ospedale colpito a Kiev e i bambini malati oncologici in mezzo alla strada, immagini che raccontano l’importanza di questo lavoro. Questo lavoro di difesa anti-aerea difende soprattutto la popolazione civile. E’ un impegno che abbiamo preso ai tempi del Samp-T e andiamo avanti con quel lavoro e ci viene riconosciuto questo lavoro importante che facciamo. L’Italia , terrà fede ai suoi impegni riguardo al 2% del Pil da dedicare alle spese per la difesa, ma lo farà compatibilmente con la situazione e con i tempi e le possibilità che abbiamo. Facciamo dei piccoli passi in avanti e penso che vada considerato anche l’impegno che si mette nell’Alleanza Atlantica, il lavoro che si fa a 360 gradi ,perché non è solo un problema di soldi. L’Italia, è tra i maggiori contributori di personale nelle missioni di pace della Nato e siamo molto bravi e molto disponibili, però ovviamente va considerato anche questo”.
Poi, riguardo all’attenzione per il lato Sud della Nato (attenzione condivisa anche dal Premier spagnolo Sanchez), la Premier ha detto: “L’Alleanza atlantica, in una situazione che porterebbe naturalmente a concentrarsi sul fronte Est, non deve dimenticare che lo scenario che viviamo è globale e dobbiamo guardare a tutte le parti della scacchiera. Noi continuiamo a ritenere che il Mediterraneo sia un quadrante strategico per l’Europa, ma anche per l’Alleanza atlantica e quindi chiediamo maggiore attenzione. Nelle conclusioni ci siamo molto spesi per riconoscere un inviato speciale per il Sud e dare piena dignità a un lavoro che va fatto di attenzione sul Sud. Mi pare che ci siano segnali interessanti, ma lo vediamo alla fine del vertice”.
Il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, anch’egli a Washington, in un punto stampa, lanciando la candidatura italiana per l’inviato Nato sul fronte sud dell’Alleanza, definita una “priorità per il nostro Paese”, ha dichiarato: “Siamo qui con il Presidente del consiglio e il ministro della Difesa per festeggiare i 75 anni della Nato, che per noi rappresenta un punto di riferimento importante della nostra politica estera. Perché la Nato non è soltanto un’organizzazione militare, è un’organizzazione che difende i valori, la libertà, la democrazia nel mondo, è un’occasione per ribadire il nostro sostegno all’Ucraina senza se e senza ma, pur volendo tutti quanti noi raggiungere la pace. Noi siamo parte integrante della Nato. Nessuno ha mai detto che dobbiamo uscirne. Il nostro impegno è quello di procedere verso l’obiettivo del 2%, un obiettivo che non si può raggiungere immediatamente. Ma bisogna tenere conto anche che l’Italia è il secondo Paese che offre donne e uomini in uniforme in tutte le missioni di pace della Nato e che siamo arrivati all’1,6%. Intendiamo procedere, per noi la Nato è un punto fondamentale della nostra politica estera, come la presenza nell’Unione europea”.
Tuttavia, mentre a Washington è in corso il vertice della Nato, a Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha esortato la Nato a mantenere la sua “natura difensiva e regionale”, esprimendo la speranza che l’organizzazione “non si rechi nella regione Asia-Pacifico per alimentare conflitti e scontri e minare la prosperità e stabilità regionali” e , consigliando all’Alleanza di “svolgere un lavoro più pratico per la pace, la stabilità e la sicurezza globale”.
Proprio riguardo alla Cina, uno dei punti della dichiarazione finale del summit Nato contiene un’esortazione a Pechino: a che “ in quanto membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, interrompa ogni sostegno materiale e politico alla Russia nella guerra contro l’Ucraina”, sottolineando che: “ La Cina continua a costituire una minaccia per l’Europa e la sicurezza”.
Un appello analogo a quello di Pechino, a che la Nato rimanga una “alleanza difensiva”, è arrivato anche dal Premier ungherese Orban, cui alcuni ambasciatori UE vorrebbero revocare la presidenza di turno dell’Unione, per via delle sue visite a Mosca e a Pechino, oltre che a Kiev.
Il Presidente turco Erdogan, invece, pur ribadendo il sostegno del suo Paese all’integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina, ha posto l’accento sulla necessità di non adottare misure che potrebbero trascinare l’Alleanza nordatlantica in una guerra in Ucraina contro la Russia, esortando anche i leader Nato ad eliminare le restrizioni sul commercio nell’industria della Difesa con la Turchia.
Nel frattempo, in Ucraina, continuano gli attacchi russi: la scorsa notte , infatti, le forze di Kiev hanno abbattuto 14 droni su 20, mentre due persone sono rimaste uccise in un raid su Odessa e una, in un bombardamento di Mosca su Kherson.
Sul fronte russo, Mosca ha fatto sapere di aver sventato un attentato ucraino a tre alti ufficiali della Difesa e di aver abbattuto dei droni ucraini sulle regioni di confine come Belgorod, dove una persona è rimasta uccisa.
In ultimo, da Bruxelles, la Commissione UE ha reso noto che la prima tranche di profitti dai beni russi congelati sarà trasferita a Kiev entro due settimane.
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