di Federica Marengo mercoledì 26 giugno 2024
-Proseguono gli attacchi reciproci tra Mosca e Kiev. Le forze ucraine , infatti, hanno distrutto una postazione di controllo delle radiazioni della centrale nucleare a Zaporizhzhia, tuttavia, il governatore di Vovchansk, città della regione di Kharkiv, ha fatto sapere che la situazione nell’area è instabile, che le forze russe stanno cercando di conquistarla da sei settimane in seguito al lancio di un’offensiva e che diverse decine di occupanti russi sono bloccati dentro una struttura industriale , da dove cercano di sfondare, pur subendo perdite.
La formazione clandestina “Atesh”, composta da tatari di Crimea e ucraini, operativa nei territori occupati dalla Russia, invece, ha reso noto ,via Telegram ,di “avere distrutto una cabina di trasmissione della rete ferroviaria, utilizzata per inviare equipaggiamento pesante e munizioni al fronte, bloccando i collegamenti tra la penisola e le città controllate da Mosca più a nord”.
Sul versante russo, un attacco missilistico ucraino sulla regione orientale di Donetsk ha causato la morte di 3 persone, mentre due droni ucraini sono stati abbattuti sulla provincia russa di Smolensk e sistemi di lancio razzi americani e relativo personale sono stati colpiti con attacchi aerei e dell’artiglieria dalle forze russe in Ucraina.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, ha annunciato su Telegram di aver visitato proprio il fronte di Donetsk, dove ha presentato ufficialmente il nuovo comandante delle forze congiunte delle forze armate dell’Ucraina, Andrii Hnatov, a tutti i funzionari della difesa della regione.
Sempre Zelensky, nelle prossime ore sarà a Bruxelles per partecipare al Consiglio UE, come confermato nella sua lettera d’invito ai leader e alle leader europei il Presidente del Consiglio Ue uscente, Michel, che ha sottolineato: “Il summit sarà l’occasione per prendere atto di alcuni risultati ottenuti dal nostro ultimo incontro (il G7 in Puglia, nel quale è stato deciso di avviare i negoziati di adesione all’Ue con Kiev ed è stato siglato l’accordo per l’utilizzo dei profitti degli asset russi congelati a sostegno dell’Ucraina). È inoltre indispensabile intensificare il nostro sostegno militare all’Ucraina, concentrandoci sulla difesa aerea, sulle munizioni e sui missili”.
In vista di tale vertice UE, la Presidente del Consiglio Meloni ha tenuto quest’oggi le sue Comunicazioni alle Camere, nelle quali ha ribadito il sostegno dell’Italia a Kiev, dichiarando: “Difendere l’Ucraina è nell’interesse dell’Europa. Se l’Ucraina fosse stata costretta ad arrendersi non ci sarebbero state le condizioni per un negoziato. Pace non significa mai resa. Ogni nostro sforzo è concentrato per consentire all’Ucraina di guardare a un futuro di pace. Deve essere chiaro chi pagherà per la ricostruzione dell’Ucraina”.
Al riguardo, secondo quanto si apprende, domani, alle 10:00, il Copasir dovrebbe riunirsi per ascoltare in audizione il ministro della Difesa, Crosetto, che dovrebbe illustrare il nono pacchetto di aiuti militari all’Ucraina.
Restando in ambito UE, il portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera comune dell’Ue, Josep Borrell, Stano, rispondendo ai giornalisti durante un punto stampa della Commissione europea, in merito alla decisione di Mosca di mettere al bando in Russia 81 media europei, ha affermato: “E’ una decisione totalmente infondata e motivata politicamente. Ci sarà una dichiarazione formale dell’Alto rappresentante, dopo che abbiamo tentato di trovare un consenso tra i 27 Stati membri, ma un Paese si è opposto, e quindi ci sarà la dichiarazione di Borrell con l’appoggio di 26 paesi. L’Unione europea condanna la decisione russa, che restringe ulteriormente l’accesso della popolazione russa ah una informazione libera e indipendente, un accesso che è già strettamente controllato, ristretto e sottoposto a censura. I media europei messi al bando in Russia lavorano secondo standard del giornalismo indipendente, e stavano contribuendo a informare il pubblico Russo, a fornire informazioni indipendenti, anche riguardo alla pressione illegale della Russia contro l’Ucraina. Per quanto riguarda le testate che sono state messe al bando dallo spazio mediatico dell’Unione europea, innanzitutto , non rappresentano delle fonti di informazione libera e indipendente; in secondo luogo, sono sotto controllo del regime di Putin e stanno diventando parte della guerra dell’informazione e della campagna di propaganda contro l’Ucraina. Per l’Unione europea il rispetto per la Libertà dei media e di espressione, per la libertà dell’informazione, è uno dei valori chiave che continueremo a difendere. Ecco perché condanniamo la decisione russa come totalmente infondata”.
Tuttavia, come spiegato da Stano, ad opporsi alla dichiarazione a 27 di condanna alla ritorsione russa contro gli 81 media europei, è stata l’Ungheria.
Nel frattempo, a tal riguardo, però, la Russia ha fatto sapere di aver ordinato al corrispondente da Mosca dell’emittente statale austriaca Orf di lasciare il Paese, dopo che Vienna ha revocato l’accreditamento del corrispondente capo dell’agenzia russa Tass in Austria.
Inoltre, la presidenza di turno belga ha annunciato su X che: “Gli ambasciatori dell’Ue hanno raggiunto un accordo di principio su un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Bielorussia (alleata di Mosca). Questo pacchetto rafforzerà le nostre misure in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, compresa la lotta all’elusione delle sanzioni”.
Negli USA, invece, secondo quanto riportato dal Pentagono, il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha avuto una prima conversazione telefonica con il ministro della Difesa russo Andrei Belousov, subentrato il 13 maggio a Shoigu. Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, in un punto stampa, ha fatto sapere che : “ Durante la telefonata , il segretario ha sottolineato l’importanza di mantenere i canali di comunicazione nel contesto della guerra in corso della Russia contro l’Ucraina”.
Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, “il Ministro della difesa russo, Belousov, durante il colloquio telefonico con il capo del Pentagono Austin, ha messo in guardia gli USA dal rischio di un’ulteriore escalation a causa delle armi americane fornite dall’Ucraina”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov rispondendo a una domanda su una possibile conversazione tra il leader del Cremlino e quello della Casa Bianca, nel contesto dei colloqui telefonici tra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della Difesa russo Andrey Belousov, ha detto che: “Il Presidente russo Vladimir Putin non ha al momento in programma una conversazione telefonica con il Presidente americano Joe Biden”.
Infine, designato alla guida dell’Alleanza Atlantica, il Premier olandese Mark Rutte, che su X ha scritto: “È un grande onore essere nominato Segretario Generale della Nato. L’Alleanza è e rimarrà la pietra angolare della nostra sicurezza collettiva. Guidare questa organizzazione è una responsabilità che non prendo alla leggera. Sono grato a tutti gli alleati per aver riposto la loro fiducia in me. Sono ansioso di assumere l’incarico con grande vigore in ottobre, come successore di Jens Stoltenberg, che ha fornito alla Nato una leadership eccezionale negli ultimi 10 anni e per il quale ho sempre nutrito grande ammirazione”.
Le congratulazioni a Rutte , che assumerà l’incarico il 1° ottobre, sono poi arrivate , sempre via X, dal Segretario generale della Nato uscente Stoltenberg, dal ministro della Difesa italiano, Crosetto e dal presidente ucraino Zelensky, mentre da Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha sottolineato che: “La nomina difficilmente può cambiare qualcosa nella linea generale dell’alleanza e dei suoi Stati membri. Sia come Stati membri indipendenti sotto la guida diretta degli Stati Uniti sia insieme come alleanza stanno lavorando per infliggere una sconfitta strategica alla Russia e, in questo momento, la Nato è ostile a Mosca”.
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