di Federica Marengo mercoledì 19 giugno 2024
-Nelle ultime ore, gli attacchi delle forze di Mosca si sono concentrati sulla città di Kharkiv, dove un raid aereo ha colpito il villaggio di Vilkhivka, uccidendo una donna e ferendo un uomo e , dove pure l’amministrazione della parte filo-russa ha reso noto il lancio di droni ucraini che avrebbero colpito un auto di civili, causando la morte di una persona e il ferimento di un’altra.
Colpita anche Toretsk, nella regione di Donetsk, controllata dai russi, dove stamane, 2 civili sarebbero rimasti uccisi e tre feriti in un bombardamento ucraino.
A Zaporizhzhia, invece, ad essere monitorata è la centrale nucleare. A tal proposito, il Direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha dichiarato in un’intervista a Ukrinform che intende visitare la centrale di Energodar, nella parte occupata dai russi “,entro l’estate”, rassicurando che “non dovrebbe esserci alcun attacco su una centrale nucleare o su qualsiasi parte dell’infrastruttura che influenzi i componenti di sicurezza dell’impianto”.
Tutto ciò, mentre , come riportato dall’agenzia Tass, la Marina militare russa ha reso noto che , nel corso di un’esercitazione, due sommergibili a propulsione nucleare della sua Flotta del Nord avrebbero lanciato dei missili da crociera contro un bersaglio nel Mare di Barents (a est della Scandinavia).
Intanto, il Presidente russo Putin, in visita in Corea del Nord, è stato accolto al suo arrivo dal leader del regime nordcoreano Kim Jong-un. I due hanno poi partecipato a una grande manifestazione nella piazza principale di Pyongyang ,che ha aperto il summit.
Quindi, a seguire, ha avuto luogo il bilaterale tra i due ,nel quale, il numero uno del Cremlino , ha detto al leader nordcoreano Kim Jong-un di “apprezzare il sostegno della Corea del Nord alla politica russa e anche sulla questione ucraina”, aggiungendo: “Mosca sta combattendo contro decenni di politiche egemoniche e imperialiste degli Stati Uniti e dei suoi satelliti contro la Russia”.
Poi, al termine dell’incontro, il Presidente russo Putin ha reso noto ai media che “La Russia e la Corea del Nord hanno messo a punto un documento che servirà da base per le relazioni bilaterali a lungo termine” auspicando che “il prossimo incontro tra i due avrà luogo in Russia, a Mosca”.
In merito, Putin ha spiegato che tale documento è un accordo di partenariato strategico globale che prevede anche “la reciproca assistenza in caso di aggressione contro uno dei firmatari” e, riferendosi all’Occidente, ha sottolineato che “La Russia e la Corea del Nord perseguono una politica estera indipendente e non accettano il linguaggio del ricatto e della dittatura”.
Infine, Putin ha dichiarato che a suo parere andrebbero “riviste le sanzioni contro la Corea del Nord varate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu” (dove la Russia siede come membro permanente)
Dal canto suo, invece, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha lodato “ il ruolo della Russia nel preservare l’equilibro strategico globale” e ha espresso “sostegno all’operazione militare speciale”, evidenziando che “La Russia è l’amica e l’alleata più onesta della Corea del Nord”.
Dunque, siglato tale accordo, alla fine del concerto e del ricevimento ufficiale in suo onore offerto da Kim Jong-un, il Presidente russo Putin ha salutato il leader del regime nord-coreano invitandolo a Mosca, per poi partire alla volta del Vietnam, seconda tappa del suo tour diplomatico.
Il numero uno del Cremlino, in un articolo pubblicato mercoledì sul quotidiano Nhan Dan, in occasione della sua visita di Stato , ha elogiato il Vietnam “per la sua posizione equilibrata sulla guerra in Ucraina” e ha elencato i progressi in materia di pagamenti, energia e commercio.
Da Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova, dopo le dichiarazioni del Segretario generale della Nato Stoltenberg sullo schieramento di più armi nucleari in Europa, ha fatto sapere che “La Russia chiede a Washington il ritiro delle armi nucleari americane dall’Europa, così come l’eliminazione delle infrastrutture lì disponibili per il loro dispiegamento”.
Il Viceministro degli Esteri russo Ryabkov, invece, riguardo al sequestro dei proventi dei beni russi congelati per sostenere l’Ucraina deciso dal G7 ( che la Russia ha definito “un furto”), ha dichiarato: “Mosca non esclude che il livello delle relazioni diplomatiche con Washington possa essere ridotto in risposta al sequestro di beni russi. La reazione alle decisioni statunitensi può includere misure di ritorsione contro alcuni beni occidentali che abbiamo, può includere un’asimmetria di altro tipo, e anche l’abbassamento del livello delle relazioni diplomatiche. Può trattarsi di una serie di passi o di una sola cosa. Ancora una volta: a seconda dell’intensità delle loro azioni, calibreremo le nostre misure di risposta”.
Riguardo alla visita in Corea del Nord di Putin e all’accordo strategico siglato con l’omologo nord-coreano ,che riguarda anche le operazioni in Ucraina., un alto rappresentante di Kiev ha detto all’Afp che “La Corea del Nord aiuta la Russia a compiere uno sterminio di massa di civili in Ucraina”.
Proprio a proposito dell’Ucraina, la presidenza ha annunciato che “I team negoziali dell’Ucraina e dell’UE hanno finalizzato il testo di un accordo di sicurezza e hanno concordato di firmarlo nel prossimo futuro”.
Inoltre, il capo di gabinetto del presidente ucraino Zelensky ha dichiarato a Bloomberg che “L’Ucraina potrebbe invitare la Russia al prossimo incontro previsto con i partner internazionali per elaborare una formula per i futuri colloqui di pace”.
A tal riguardo, il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine dell’evento “Colloqui per la pace”, svoltosi questo pomeriggio a Palazzo Madama, commentando la Conferenza di pace tenutasi in Svizzera lo scorso fine settimana alla quale era assente la Russia, ha sottolineato: “La Conferenza in Svizzera per la pace in Ucraina è stata una cosa utile, certo aveva il limite che è stato rilevato da molti degli oratori di non avere la presenza della Russia. La pace si fa sempre insieme. Ho sentito , e questo mi è piaciuto, da parte di molti: “noi non siamo in guerra con la Russia, ma siamo qui per cercare una via di pace tra Russia e Ucraina”. È una pace, soprattutto, come ho ricordato, con questo aggettivo ‘giusta’ che si fonda sui principi del diritto internazionale e alla stretta adesione alla Carta dell’Onu. Non l’ho detto, ma lo aggiungerei: c’è il principio della fraternità, principio metagiuridico, ma che poi trova anche delle applicazioni concrete anche negli ordinamenti. Se non facciamo lo sforzo di sentirci fratelli in questo mondo, non riusciremo mai a superare le conflittualità”.
Nel frattempo, sul versante Nato, circa 9mila soldati di 20 Paesi dell’Alleanza Atlantica hanno partecipato alle esercitazioni militari Baltops di questo mese nella regione del Mar Baltico, mentre si prepara la successione a Stoltenberg, con la possibile designazione del Primo ministro olandese Mark Rutte, ipotesi su cui, però, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un’intervista a Radio Sputnik, ripresa dall’agenzia Ria Novosti ,si è così espressa: “La nomina di Mark Rutte a Segretario generale della Nato non cambierà niente nella politica dell’Alleanza, che è decisa dagli Usa”.
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