di Federica Marengo venerdì 31 maggio 2024
-Proseguono a Vovchansk, nella regione nord-orientale dell’Ucraina, i combattimenti tra le forze ucraine e le forze russe, che hanno già conquistato più della metà della cittadina e che continuano a concentrare le truppe sia qui che nella vicina Lipsi, in vista , secondo l’analisi dell’Istituto di Studi sulla Guerra (ISW), di una possibile offensiva verso Kharkiv, dove ogni giorno arrivano centinaia di sfollati e dove si registrano continui raid missilistici russi: l’ultimo ha causato la morte di 6 persone e almeno 4 dispersi.
Sul fronte russo, invece, nonostante la Difesa di Mosca abbia fatto sapere che “la Russia avanza in territorio ucraino in ogni direzione”, le forze di Kiev continuano ad attaccare con i droni (secondo quanto riportato dalla Difesa russa, abbattuti in gran parte) le regioni di Krasnodar e Belgorod, al confine tra i due Paesi, e la Crimea.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che quest’oggi si è recato a Stoccolma per firmare tre accordi di sicurezza con i Paesi del Nord Europa, che stabiliscono “un’assistenza alla difesa prevedibile e a lungo termine e un sostegno globale”, e per garantire una difesa aerea e più armi per l’Ucraina, in un’intervista al Guardian, in merito al via libera da parte del Presidente USA Biden ad usare armi americane in territorio russo, ma non a lungo raggio e solo nell’area vicino a Kharkiv, ha dichiarato: “L’Ucraina deve essere in grado di usare armi “potenti” a lungo raggio, capaci di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Gli Stati Uniti devono credere di più in noi. Senza questo via libera, anche altri alleati , come il Regno Unito , potrebbero non permettere a Kiev di usare le loro armi a lungo raggio. Credeteci, dobbiamo rispondere. Non capiscono altro che la forza. Non siamo il primo né l’ultimo obiettivo della Russia. Vogliamo utilizzare armi a lungo raggio come i missili Storm Shadow, prodotti nel Regno Unito. Londra, contrariamente a quanto ripotato dai media, non ha dato il permesso al 100% di farlo. Inoltre, il ritardo con cui il Presidente Usa Joe Biden ha autorizzato l’uso di armi occidentali contro obiettivi in Russia ha fatto sì che le forze russe abbiano deriso l’Ucraina ed abbiano dato la caccia alla sua gente. Un ritardo che è costato vite umane”.
Infine, Zelensky ha esortato il Presidente Biden a superare “le sue perenni preoccupazioni su una possibile escalation nucleare con Mosca”.
Il Wall Street Journal poi, riportando quanto riferito da un funzionario degli USA, ha confermato che Washington ha posto un limite sul tipo di armi, vietando l’utilizzo di Atacms o missili a lungo raggio, in modo da aiutare l’Ucraina a difendersi meglio e allo stesso tempo evitare un’escalation con Mosca, mentre secondo il Financial Times, che ha riportato quanto riferito da funzionari USA, il Presidente Biden e il Presidente Zelensky dovrebbero firmare un patto di sicurezza bilaterale a margine del G7 in Italia del 13-15 giugno.
Proprio l’uso di armi occidentali in territorio russo, insieme alla questione di come assicurare e intensificare il sostegno all’Ucraina , sono stati i temi al centro della ministeriale dei ministri e delle ministre degli Esteri alleati della Nato, riunitisi a Praga, nel corso della quale altri Paesi come la Danimarca e la Germania hanno dato il loro via libera all’utilizzo, unendosi alla Francia, alla Gran Bretagna, al Canada e alla Finlandia. Restano contrati, invece, la Spagna, il Belgio e l’Italia, con il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, che, al termine del vertice, ha però spiegato: “Non c’è assolutamente alcuna divergenza nella Nato, c’è una grande unità sulla strategia politica sul sostegno all’Ucraina, ci sono Paesi che hanno regole e leggi diverse, ma questo non toglie nulla al nostro impegno, al nostro sostegno fortissimo all’Ucraina. É una scelta comune di tutti quella di aiutare l’Ucraina, da un punto di vista economico e da un punto di vista di sostegno militare. Questo è l’elemento che unifica tutti i Paesi della Nato. A Mosca possono stare tranquilli, non ci sono divisioni all’interno della Nato, non abbiano speranze, non esistono e sono totalmente infondate. La Nato è unita, i Paesi Nato sono uniti e da Washington partirà un altro messaggio di grande unità”.
Per il Vaticano, il Segretario di Stato Parolin, ha definito il via libera all’uso di armi occidentali nel territorio russo “Una prospettiva inquietante, che dovrebbe preoccupare ogni persona che ha a cuore le sorti del mondo”.
Tornando alla ministeriale Esteri a Praga, il Segretario della Nato Stoltenberg, nel corso di un punto stampa, tenuto sia al suo arrivo che al termine del summit, ha dichiarato: “Dobbiamo assicurarci che Mosca capisca che siamo preparati per il nostro sostegno a lungo termine all’Ucraina. Gli alleati hanno fornito un sostegno senza precedenti all’Ucraina. La scorsa settimana , il Belgio ha annunciato altri 30 F-16 e Spagna e Svezia hanno annunciato nuovi pacchetti da oltre un miliardo di euro ciascuno per la difesa aerea, l’artiglieria e altri importanti equipaggiamenti per l’Ucraina. Questi e altri annunci si aggiungono alla decisione degli Stati Uniti di 61 miliardi di dollari extra per l’Ucraina”.
Quindi, sul via libera degli USA e di altri Paesi all’uso delle armi occidentali in territorio russo e sul rischio di escalation, ha affermato: “Gli alleati si aspettano che l’uso delle armi fornite all’Ucraina contro la Russia, ovvero colpendo obiettivi militari al di là del confine, avvenga “in linea con il diritto internazionale e in modo responsabile. Ogni volta che abbiamo dato mezzi all’Ucraina, Vladimir Putin ci ha minacciato, è stato così per i pezzi di artiglieria, i tank, i missili, gli F-16. È la Russia che ha dato il via all’escalation, prima invadendo un altro Paese e ora aprendo il nuovo fronte a Kharkiv” .
Poi, ancora, sugli aiuti all’Ucraina, Stoltenberg ha detto: “Sono fermamente convinto che l’Ucraina abbia bisogno di finanziamenti prevedibili per il futuro, in linea con quanto ho proposto: gli alleati hanno dato 40 miliardi all’anno e serve un impegno simile per il futuro, e questo per definizione significa dare soldi freschi. Ora inizia il lavoro sui dettagli, non posso dire di più, devo presentarlo agli alleati. Il Pil è uno dei valori che possiamo studiare per avere una divisione equa del peso fra gli alleati. Le nostre discussioni si sono concentrate sull’Ucraina, tutti vogliamo finire questa guerra, ma il paradosso è che più ci prepariamo per il lungo periodo, prima possiamo terminare il conflitto. La Russia sta facendo un’escalation, aprendo nuovi fronti nella regione di Kharkiv. Come la guerra si è evoluta, anche il nostro supporto deve evolversi, fornendo diversi tipi di assistenza. Al summit della Nato fisserò il supporto per l’Ucraina a lungo termine”.
Infine, riguardo al processo di adesione dell’Ucraina alla Nato, il segretario della Nato Stoltenberg ha evidenziato: “Al vertice Nato di luglio a Washington, ci dovrebbero essere nuovi passi avanti nel processo di adesione dell’Ucrainaall’Alleanza atlantica. Spero che al vertice di Washington si possano fare ulteriori passi sono anche fermamente convinto che istituiremo una missione che fornirà un sostegno più forte all’Ucraina e che aiuterà l’Ucraina ad avvicinarsi all’adesione. Gli alleati hanno concordato che l’Ucraina dovrebbe diventare membro, ma i tempi dell’adesione dipendono da quando ci sarà un consenso e quando le condizioni saranno soddisfatte” .
In merito, sempre al termine della ministeriale Esteri della Nato a Praga, il Sottosegretario di Stato USA, Blinken, annunciando un importante pacchetto di aiuti a Kiev, che verrà presentato al vertice Nato , che si terrà a Washington fra il 9 e l’11 luglio, ha detto: “Grazie al coraggio degli ucraini e al sostegno degli alleati, il fronte nell’est si sta stabilizzando. Il cuore del nostro sostegno a Kiev è stato di adattare ciò che serve quando serve, e così abbiamo fatto nel quadro dell’offensiva di Kharkiv: l’Ucraina è venuta da noi e ha chiesto il permesso per usare le armi, il Presidente ha dato l’ok, e in futuro faremo lo stesso. E’ un momento critico: praticamente, ogni alleato ha visto aumentare gli attacchi ibridi della Russia. Sappiamo cosa combinano, siamo pronti a rispondere individualmente e collettivamente”.
Riguardo all’adesione dell’Ucraina alla Nato, Blinken ha confermato: “Come gli alleati Nato hanno concordato e chiarito nell’ultimo vertice, a Vilnius, l’Ucraina diventerà membro della Nato. Il nostro obiettivo ora è quello di gettare un ponte per avvicinare l’Ucraina alla Nato. come ho detto, è un ponte molto solido e molto ben illuminato. Penso che dal vertice di Washington emergerà un solido pacchetto di sostegno per l’Ucraina, che rafforzerà la cooperazione con la Nato e il sostegno a Kiev, che farà avanzare l’integrazione dell’Ucraina nella Nato con passi tangibili”.
Da Mosca, che alla notizia del via libera degli USA all’uso di armi americane in territorio russo ha bombardato Kharkiv, il ministro della Difesa russo Belousov, ha fatto sapere: “La Russia continuerà ad agire in modo deciso e proporzionato alle minacce alla sicurezza”, mentre il Vice-segretario del Consiglio di Sicurezza russo Medvedev, ha invitato l’Occidente a non commettere “un errore fatale”, contando sul fatto che Mosca non impiegherà armi nucleari tattiche ,se l’escalation in corso sul conflitto in Ucraina porterà a uno scontro con la Nato.
In ultimo, mentre fonti ufficiali hanno reso noto che “La Turchia si oppone al coinvolgimento della Nato nella guerra in Ucraina”, la Cina, che ha respinto le accuse degli USA di aver fornito aiuti militari alla Russia, ha fatto sapere che non parteciperà alla Conferenza di pace organizzata da Kiev in Svizzera il 15 e 16 giugno, per via dell’assenza di Mosca, non invitata.
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