di Federica Marengo mercoledì 22 maggio 2024
-Proseguono gli attacchi russi sul Paese. Nella notte, colpite le centrali elettriche nella regione settentrionale di Sumy e abbattuti 24 droni. Tuttavia, sul versante nord-orientale di Kharkiv , l’arrivo di rinforzi e di munizioni occidentali (come riportato dall’agenzia Reuters) starebbe aiutando a rallentare l’avanzata delle forze russe nella regione, iniziata il 10 maggio scorso, le quali, però , nelle ultime ore, hanno rivendicato la presa del villaggio di Klishchiivka, vicino a Bakhmut.
Sempre a Kharkiv, un raid aereo russo ha distrutto un caffè ,danneggiato un vicino edificio residenziale e incendiato una stazione di servizio, causando il ferimento di 12 persone, di cui una in modo grave.
Il Governo ucraino, poi, ha fatto sapere che un attacco di un drone russo, avrebbe ucciso un poliziotto ucraino e ne avrebbe ferito un altro a Vovchansk, entrambi impegnati nella messa in salvo dei civili.
Sul fronte russo, invece, la Difesa di Mosca ha reso noto di aver abbattuto un drone ucraino lanciato sulla città di Stari Oskal, a Belgorod, il cui governatore locale ha fatto sapere sul suo canale Telegram che un uomo è stato ucciso e due persone sono state ferite da schegge di drone.
Secondo i servizi di soccorso, citati dall’agenzia Tass, “una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite dal fuoco ucraino” a Lysychansk , città conquistata dall’esercito russo nel 2022, dove diverse case sono state danneggiate.
Intanto, mentre il Governo svedese ha annunciato che fornirà all’Ucraina un sostegno militare del valore di 2,3 miliardi di dollari all’anno (7 miliardi di dollari in totale) nell’ambito di un nuovo quadro di sostegno triennale e, a detta di fonti dell’intelligence ucraina, Kiev avrebbe equipaggiato alcuni dei suoi droni navali “Sea Baby” con sistemi multipli di lancio di razzi e li avrebbe utilizzati per sparare contro le posizioni russe in combattimento, il Presidente ucraino Zelensky, in un post su Telegram, è tornato a chiedere gli alleati l’invio tempestivo di armi: “Per distruggere il nemico, frenare la pressione russa e ottenere i risultati necessari per l’Ucraina, abbiamo bisogno dell’aiuto tempestivo dei nostri partner. Le armi necessarie devono essere nelle mani dei nostri soldati il più presto possibile e funzionanti. Solo così potremo garantire il risultato in Ucraina, ciò di cui tutti abbiamo bisogno. Sono grato a tutti i Paesi e a tutti i leader che lo capiscono e che stanno attuando i nostri accordi il più rapidamente possibile per proteggerci. Ringrazio tutti i nostri soldati che, nonostante la dura pressione russa, nonostante tutte le difficoltà della situazione, stanno garantendo la sicurezza dell’Ucraina”.
Ciò, all’indomani della visita a Kiev della ministra degli Esteri tedesca Baerbock, durante la quale si è nuovamente evocato uno scudo aereo della Nato che intercetti direttamente i missili russi.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, infatti, in conferenza stampa congiunta con l’omologa Baerbock, riecheggiando un appello in tal senso lanciato anche da Zelensky, ha dichiarato: “Non c’è nessun argomento legale, di sicurezza o morale che impedisca ai nostri partner di abbattere i missili russi al di sopra del territorio ucraino a partire dai loro territori”.
A Mosca, nel frattempo, come riportato dal Moscow Times, la Difesa starebbe preparando un decreto governativo, volto a cambiare unilateralmente i confini marittimi con la Lituania e la Finlandia, nel Mar Baltico.
Tuttavia, le agenzie russe hanno riportato la precisazione da parte di una fonte diplomatico-militare russa, che ha spiegato che “La Russia non ha alcuna intenzione di rivedere i suoi confini marittimi nel Mar Baltico, la sua zona economica esclusiva o la sua piattaforma continentale”, ma che si tratta di un progetto ancora in discussione e che , se approvato, entrerà in vigore nel gennaio 2025 e consisterà nell’aggiornamento con nuovi metri di misurazione dei confini marittimi registrati in epoca sovietica.
In merito, il ministero degli Esteri lituano, in un comunicato, ha dichiarato: “La decisione di cambiare unilateralmente i confini marittimi con la Lituania e la Finlandia rappresenta l’ennesima prova che la politica aggressiva e revisionista della Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza dei Paesi vicini e dell’intera Europa”, mentre per il Presidente della Commissione Difesa del Parlamento lituano, Arvydas Pocius, “L’annuncio dato da Mosca ha come unico obiettivo quello di intimidire gli occidentali e ridurre il sostegno a Kiev. Questa retorica non è una novità. Tuttavia, la minaccia va presa sul serio: abbiamo il dovere di rimanere vigili”.
Sul fronte militare, invece, a ridosso dei confini meridionali con l’Ucraina, Mosca ha avviato le esercitazioni con il suo arsenale nucleare tattico , finalizzate a prepararsi per un eventuale combattimento e a garantire la sovranità e l’integrità territoriale del Paese.
Tali esercitazioni sono state ordinate due settimane fa dal Presidente russo Putin e, come dichiarato dalla Difesa di Mosca, “costituiscono una risposta alle dichiarazioni provocatorie e alle minacce dell’Occidente”, alludendo all’ipotesi ventilata dal Presidente francese Macron di un invio di truppe occidentali in Ucraina e alle dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico Cameron in cui aveva legittimato l’uso da parte di Kiev di armi inglesi anche in territorio russo.
Quanto all’intesa raggiunta tra USA e UE di un uso dei ricavi degli asset russi congelati per sostenere l’Ucraina, sancito dal via libera di Bruxelles alla confisca dei fondi russi, Mosca ha accusato la UE di aver violato le norme internazionali.
A tal proposito, sia la Germania che la Francia hanno aperto a tale prospettiva. Inoltre, sempre Francia e Germania, insieme con la Polonia, si sono dette pronte a “essere una forza trainante per una politica di sicurezza europea comune di fronte alle minacce ibride della Russia”.
Ancora nessuna intesa, invece, sarebbe stata raggiunta tra gli ambasciatori dei 27 presso l’Ue sul 14° pacchetto di sanzioni contro Mosca. Secondo fonti qualificate: “Benché la distanza fosse prevista e non si riscontri nulla di particolarmente problematico in questa fase, serviranno ancora settimane di lavoro prima di arrivare a un’intesa”.
Il pacchetto prevede oltre 100 aggiunte alla lista tra persone ed entità, per lo più legate ad attrezzature militari e a coloro che hanno facilitato la deportazione di ucraini.
Dalla Gran Bretagna, poi, il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, ha accusato la Cina di fornire alla Russia “aiuti militari letali”.
Infine, secondo il portavoce del Dipartimento della Difesa Patrick Ryder, gli Stati Uniti presumono che il 16 maggio “la Russia abbia lanciato in orbita un’arma contro-spaziale che condivide l’orbita con un satellite statunitense”.
Lo stesso Ryder ha aggiunto che “le sue caratteristiche sarebbero simili a quelle delle armi contro-spaziali russe messe in orbita nel periodo 2019-2022”e che “il Pentagono sta monitorando la situazione”.
Dalla Russia, però, è arrivata la smentita del Viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov che, secondo quanto riportato dalle agenzie Tass e Interfax, ha precisato che “Mosca si oppone al dispiegamento di armi in orbita” e che “la Russia sta ancora rispettando le restrizioni quantitative sulle armi nucleari stabilite dal trattato New START tra Mosca e Washington”.
©Riproduzione riservata