di Federica Marengo venerdì 19 aprile 2024
-Altra notte di bombardamenti russi sull’Ucraina, quella di ieri. Sotto attacco delle forze di Mosca, infatti, la regione centro-orientale di Dnipro, dove almeno nove persone, tra cui due bambini, sono rimaste uccise e numerose ferite nella distruzione di un edificio residenziale. Danneggiata anche la locale stazione ferroviaria.
La Difesa ucraina ha poi reso noto che, per la prima volta dall’invasione russa, le sue forze hanno abbattuto un bombardiere a lungo raggio, utilizzato da Mosca per lanciare missili cruise contro le città del Paese e caduto nel territorio di Stavropol.
A tale dichiarazione da parte di Kiev, Mosca ha però replicato negando l’abbattimento e parlando invece di “guasto tecnico” e “incidente”.
Tuttavia, più tardi, Kiev ha fatto sapere che il bombardiere russo colpito e abbattuto era proprio il velivolo da cui era partito il raid aereo che nella notte aveva colpito Dnipro e Kryvyi Rig, causando morti e feriti.
In giornata, poi, secondo media ucraini, due esplosioni sono state segnalate da residenti locali a Odessa e un’allerta aerea è scattata nell’omonima regione meridionale ucraina. L’allerta aerea ha riguardato anche l’Est del Paese e altre regioni meridionali e centrali.
Il Presidente ucraino Zelensky, in visita presso le truppe di stanza proprio nella regione orientale colpita questa notte da Mosca, ha scritto in un post su Telegram: “Dobbiamo sconfiggere il terrore russo. Questa è una necessità non solo per il nostro Paese, non solo per gli ucraini, ma è una necessità globale. La Russia deve rispondere del suo terrore e ogni missile, ogni drone ‘shahed’ deve essere abbattuto. Il mondo può garantirlo, i nostri partner hanno le capacità necessarie. Questo è stato dimostrato nei cieli del Medio Oriente e dovrebbe funzionare anche nei cieli d’Europa. Ogni Paese che fornisce sistemi di difesa aerea all’Ucraina, ogni leader che aiuta a convincere i nostri partner che i sistemi di difesa aerea dovrebbero essere dispiegati in città e comunità sotto attacco da parte dei terroristi, e tutti coloro che sostengono la nostra difesa, sono salvatori di vite umane”.
Intanto, i ministri degli Esteri del G7 a presidenza italiana , riunitosi per due giorni a Capri, nel documento finale ,diffuso a conclusione dei lavori, ha espresso “La determinazione a rafforzare le capacità di difesa aerea dell’Ucraina per salvare vite umane e proteggere le infrastrutture critiche. Lavoreremo anche con i partner a questo scopo”.
Inoltre, nel comunicato finale, si legge che: “La Russia deve pagare per i danni e la devastazione che sta causando. Condanniamo i recenti attacchi missilistici e di droni della Russia contro le infrastrutture energetiche e le città dell’Ucraina. Sosteniamo l’Ucraina nell’ottenere un risarcimento per le perdite e i danni derivanti dall’aggressione della Russia. Accogliamo con favore il lancio del Registro dei danni causati dall’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina. I beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua aggressione e non pagherà i danni causati. Accogliamo con favore l’adozione da parte dell’Unione europea di atti giuridici riguardanti le entrate straordinarie detenute da soggetti privati derivanti direttamente dalle attività sovrane immobilizzate della Russia, anche al fine di esplorare modi per massimizzare il beneficio per l’Ucraina che può essere ottenuto da tali entrate. Continueremo a esplorare tutte le strade possibili per aiutare l’Ucraina a ottenere un risarcimento dalla Russia, in linea con i nostri rispettivi sistemi giuridici e il diritto internazionale, come richiesto dai leader, continueremo il nostro lavoro e forniremo consulenza prima del vertice in Puglia su tutte le possibili strade e opzioni praticabili attraverso le quali i beni sovrani russi immobilizzati potrebbero essere utilizzati per sostenere l’Ucraina, in linea con i nostri rispettivi sistemi giuridici e il diritto internazionale”.
E ancora, riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il G7 Esteri, ha evidenziato: “L’irresponsabile retorica nucleare della Russia e il suo atteggiamento di intimidazione strategica, compreso l’annunciato dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia, sono inaccettabili. Riaffermiamo che qualsiasi utilizzo di armi chimiche, biologiche o nucleari da parte della Russia avrebbe gravi conseguenze. Condanniamo il sequestro da parte della Russia, il continuo controllo e la militarizzazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che pone gravi rischi per la sicurezza nucleare, con implicazioni per la più ampia comunità internazionale. Sosteniamo gli sforzi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica volti a mitigare tali rischi, anche attraverso la presenza continua di esperti dell’Aiea e la sua attenzione nel garantire la sicurezza nucleare nel sito”.
Infine, la diplomazia dei sette Grandi, ha espresso: “Forte preoccupazione per i trasferimenti di materiale cinese alla Russia che aiuta la macchina da guerra in Ucraina. Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per i trasferimenti alla Russia, da parte di società cinesi, di materiali a duplice uso e componenti di armi che la Russia utilizza per rafforzare la sua produzione militare. Tutto ciò consente alla Russia di ricostruire e rivitalizzare la sua industria della difesa, costituendo così una minaccia per l’Ucraina e per la sicurezza e la pace internazionali. La Cina dovrebbe garantire che questo sostegno cessi, poiché prolungherà il conflitto e aumenterà la minaccia che la Russia rappresenta per i suoi vicini”.
Il segretario di Stato USA Blinken, durante la conferenza stampa conclusiva del G7 dei ministri degli Esteri svoltosi a Capri, ribadendo il sostegno all’Ucraina, ha sottolineato: “ Il G7 è molto chiaro anche nel suo sostegno all’Ucraina, che sta ancora affrontando l’aggressione da parte della Russia. Putin crede che noi perderemo la pazienza, che lasceremo perdere, che abbandoneremo l’Ucraina: non succederà. Abbiamo dato un contributo straordinario alla difesa dell’Ucraina e come ho detto già in precedenza questa è la miglior condivisione di un onere che ho visto tra tutti i Paesi del G7 e tutti i Paesi della Nato, negli ultimi 50 anni. Molti hanno fatto molto di più di quanto era stato richiesto. Putin pensa di poter prevalere sull’Ucraina e i suoi sostenitori, ma il messaggio che viene da Capri è che non potrà. C’è un contributo straordinario di ogni membro del G7, c’è una condivisione transatlantica che non vedevo da 30 anni. E in particolare voglio riconoscere la leadership decisiva del primo ministro Meloni”.
Il Segretario della Nato, Stoltenberg, invece, anch’egli nelle scorse ore a Capri per partecipare al G7 Esteri, e oggi impegnato nel Consiglio Nato-Ucraina, ha dichiarato: “I ministri della Difesa della Nato hanno approvato un maggiore sostegno all’Ucraina , inclusi ulteriori pacchetti di sistemi di difesa, sostegno che arriverà da tutti i Paesi membri della Nato per mettere a disposizione dell’Ucraina ciò di cui ha bisogno, quindi ci aspettiamo presto annunci sulle forniture. La Germania ha annunciato la fornitura di un altro sistema di difesa Patriot. Alcuni alleati che non hanno questi sistemi hanno promesso assistenza finanziaria a Kiev e ciascun alleato deciderà cosa fornire all’Ucraina e diversi Paesi hanno preso impegni concreti e stanno finalizzando il contributo, quindi gli aiuti stanno per arrivare. L’Ucraina usa le armi che forniamo per distruggere la capacità di combattere della Russia, il sostegno a Kiev non è un gesto di carità ma per la sicurezza dei nostri Paesi. Nella riunione di oggi i ministri hanno affrontato anche molte altre necessità urgenti, tra cui le munizioni da 155 millimetri, le capacità di attacco di precisione e i droni. Ogni alleato della Nato deciderà cosa fornire. Diversi alleati hanno assunto impegni concreti durante l’incontro e stanno finalizzando i contributi che prevedo saranno annunciati presto. L’aiuto è già in arrivo”.
Intervenendo in videoconferenza al suddetto Consiglio Nato-Ucraina, il Presidente ucraino, Zelensky, ha affermato: “La Nato deve decidere se siamo alleati davvero. Il nostro cielo deve diventare di nuovo sicuro. E dipende interamente dalla vostra scelta. Scegliere se la vita ha davvero lo stesso valore ovunque. Scegliere se avete un atteggiamento uguale verso tutti i partner. Scegliere se siamo davvero alleati. Abbiamo bisogno di almeno altri sette Patriot o sistemi di difesa aerea simili ed è un numero minimo. Le capacità di terra del nostro esercito, privo di munizioni e uomini, sono “limitate” e rimarranno tali finché la Russia manterrà il vantaggio nei cieli. È ovvio che ora, mentre la Russia ha un vantaggio aereo e può fare affidamento sul terrore portato da droni e razzi, le nostre capacità a terra sono purtroppo limitate”.
Proprio a proposito di tale aiuto, è arrivato negli USA, il primo via libera della Camera americana al pacchetto da 95 miliardi di dollari che comprende gli aiuti all’Ucraina, Israele e Taiwan. I democratici si sono schierati al fianco dello speaker repubblicano Mike Johnson in modo da superare l’opposizione guidata dalla trumpiana Marjorie Taylor Greene. Per domani è previsto il voto finale.
Secondo il sito Politico, che cita due dirigenti USA: “Il Pentagono si sta preparando ad approvare rapidamente un pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina che include artiglieria e difese aeree (urgentemente necessarie) mentre la Camera si prepara ad approvare domani ulteriori aiuti a Kiev”. Una delle due fonti ha aggiunto che : “Molte armi statunitensi si trovano già negli arsenali in Europa e potrebbero essere consegnate immediatamente all’Ucraina, ha detto una delle fonti. Parte del materiale potrebbe raggiungere Kiev nel giro di pochi giorni, il resto potrebbe richiedere settimane”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, che stamane ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, nella sua conferenza stampa a conclusione del G7 della diplomazia e in un post su X, ha evidenziato: “Sostenere l’Ucraina è una priorità assoluta per la presidenza italiana del G7. A Kuleba ho ribadito l’impegno a 360° del governo italiano per una pace giusta. L’Italia è al fianco del popolo ucraino anche per la ricostruzione del Paese”.
Indiscrezioni giornalistiche, poi, sostengono che, secondo alcune fonti, il ministro della Difesa italiana, Crosetto, presente per l’Italia al Consiglio Nato-Ucraina, nel quale si è trovata un’intesa unanime sulla necessità di uno sforzo ulteriore per sostenere Kiev, starebbe valutando l’invio di ulteriori aiuti militari all’Ucraina, previa approvazione di un altro decreto (il nono) dopo l’ultimo dello scorso dicembre.
Per l’UE, il Commissario agli Affari economici, Gentiloni, commentando il voto che si terrà sabato sera alla Camera degli Usa sul nuovo pacchetto di aiuti a Kiev, ha evidenziato: “L’Unione europea è di gran lunga il principale finanziatore dell’Ucraina nella sua resistenza all’invasione russa, ma nonostante questa azione straordinaria abbiamo bisogno anche degli americani. Ho percepito un non pessimismo su quello che può accadere sabato sera al Congresso. In caso di approvazione vi sarà un passaggio piuttosto sicuro al Senato. Se manca il contributo americano all’Ucraina, c’è il rischio di un gap. L’approvazione dei nuovi aiuti Usa, renderebbe tutta la discussione sugli asset russi congelati molto meno urgente. Sul tema, la proposta della Commissione europea è di destinare all’Ucraina gli extraprofitti derivanti dagli asset russi congelati. Su questo ,c’è la consapevolezza di essere arrivati a qualcosa che ha una base giuridica robusta. Rispetto alla linea Usa del sequestro degli asset, in ambito G7, da parte di europei e giapponesi, c’è la preoccupazione che ci possano essere contraccolpi sulla stabilità finanziaria. Per questo, c’è prudenza, ma nessuno è pregiudizialmente ostile”.
Da Mosca, però, il portavoce del Cremlino Peskov, si è detto scettico sugli aiuti a Kiev, dichiarando: “Gli aiuti degli Stati Uniti all’Ucraina non cambieranno la situazione sul fronte di guerra”, mentre il ministro degli Esteri russo, Lavrov , in un’intervista ad alcuni media , citata dall’agenzia Tass, ha detto: “I segnali della Russia di essere pronta a negoziare sull’Ucraina non sono solo di facciata, ma i colloqui con Vladimir Zelensky sono fuori discussione, perché non porterebbero a nulla. Siamo pienamente convinti della necessità di continuare l’operazione militare speciale. Abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a negoziare, non solo per fare scena. Questa è la verità, ma parlare con Zelensky è inutile per molte ragioni”.
©Riproduzione riservata