di Federica Marengo venerdì 12 aprile 2024
-Nella 762° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata i bombardamenti russi su diverse regioni del Paese. Colpite, infatti: Mykolaiv e Odessa, dove già i precedenti attacchi da parte di Mosca avevano causato la morte, rispettivamente, di 5 e 6 persone, ma anche Kherson, Dnipropetrovsk, Vinnytsia e Khmelnystski. Tuttavia, sebbene la Difesa ucraina abbia fatto sapere di aver abbattuto 16 droni russi su 17 lanciati, sono 399 le località rimaste al buio dopo gli ultimi raid.
Colpita dalle forze russe , poi, per 280 volte in 24 ore, la centrale di Zaporizhzhia, mentre la caduta dei frammenti dei droni russi abbattuti ha causato un incendio nell’impianto energetico di Kryvyi Rihi.
A proposito di tali raid su strutture energetiche ucraine, il Presidente russo Putin, nel colloquio con il Presidente della Bielorussia, Lukashenko, ha detto: “Nel settore energetico, sfortunatamente, abbiamo recentemente osservato una serie di attacchi ai nostri impianti energetici e siamo stati costretti a rispondere. la Russia, per ragioni umanitarie, non ha lanciato alcun attacco durante l’inverno. Non avremmo voluto lasciare le istituzioni sociali e gli ospedali senza energia elettrica. Ma dopo una serie di attacchi ai nostri impianti energetici, siamo stati costretti a rispondere”.
Il governatore di Karkhiv ha dichiarato all’agenzia britannica Reuters che: “Nell’ultimo mese la Russia ha intensificato la sua campagna aerea contro l’Ucraina, colpendo le infrastrutture energetiche e le aree urbane, e nessuna grande città è stata più colpita di Kharkiv. Ma il venir meno del sostegno militare occidentale negli ultimi mesi ,poiché un pacchetto di aiuti militari statunitensi di vitale importanza è rimasto bloccato al Congresso tra le resistenze dei repubblicani , ha lasciato la seconda città ucraina ancora più pericolosamente senza protezione. Abbiamo una carenza catastrofica di sistemi di difesa aerea, non solo nella regione di Kharkiv, ma in tutto il Paese. Soprattutto nella regione di Kharkiv”.
Sul fronte russo, invece, la Difesa di Mosca ha reso noto di aver neutralizzato un attacco di droni ucraini sulla Regione di Rostov.
Intanto, mentre il Parlamento ucraino ha approvato in seconda lettura una legge che abbassa a 25 anni l’età di arruolamento, lanciando una nuova mobilitazione per 500 mila soldati nel corso dell’anno, Kiev ha reso noto che dall’inizio del conflitto sarebbero circa 31 mila i soldati ucraini che hanno perso la vita al fronte (70.000 per gli USA).
In merito, una fonte del ministero della Difesa russo, riportata da Interfax, ha dichiarato che “L’attuazione da parte dell’Ucraina del piano per una nuova controffensiva porterà alla sconfitta delle forze armate ucraine e all’inizio del percorso verso la pace alle condizioni russe”.
Riguardo la diplomazia, secondo il Kyiv Indipendent, il Presidente ucraino Zelensky, nel corso del vertice di Vilnius avrebbe incontrato il neo Presidente ungherese Tamas Sulyok e avrebbe invitato l’Ungheria a partecipare al vertice di Pace che si terrà in Svizzera a metà giugno.
Per quanto riguarda il nuovo pacchetto di aiuti militari dagli USA, bloccati alla Camera, il leader repubblicano Scalise, ha dichiarato alla stampa che lo speaker della Camera Johnson starebbe negoziando con la Casa Bianca per far passare i finanziamenti per l’Ucraina e Israele, pari a 95 miliardi di dollari destinati alla sicurezza estera, cui si aggiungerebbero diverse richieste repubblicane.
Secondo l’agenzia Bloomberg, invece, la UE si starebbe muovendo verso l’approvazione a maggio del piano di riforme dell’Ucraina, che sbloccherebbe altri 1,9 miliardi di euro di assistenza ,a fronte dei 4,5 miliardi di euro già erogati a Kiev. Il piano europeo, che dovrebbe essere discusso venerdì, prevede lo stanziamento di quasi 16 miliardi di euro per l’Ucraina quest’anno, parte dello Strumento per l’Ucraina da 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027.
Il mese scorso, Kiev ha presentato un piano contenente proposte di investimenti e riforme che sbloccherebbero gradualmente la maggior parte degli aiuti dell’UE entro il 2027. Tra le riforme concordate per la seconda metà del 2024 , vi sono: l’adozione di una strategia di gestione del debito statale a medio termine, una revisione della spesa del bilancio statale e un aumento del personale presso la Procura specializzata anticorruzione.
Dall’Italia, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani , a margine del Forum di dialogo Italia-Cina a Verona, parlando con i cronisti, ha detto: “Il sostegno all’Ucraina continuerà, perché è l’unico modo per far sedere Putin al tavolo. Noi continueremo a sostenere l’Ucraina in una prospettiva di pace. Il sostegno a Kiev è l’unico modo per far sedere Putin al tavolo, altrimenti sarebbe una sconfitta dell’Ucraina, che non sarebbe in grado di resistere all’attacco, e questa è una cosa che va assolutamente scongiurata. Gli aiuti sono quindi finalizzati alla pace; si tratta anche di aiuti civili, come l’accordo recente tra la Regione Basilicata e Kiev per la cura e la riabilitazione dei soldati ucraini feriti e il lavoro per la ricostruzione della Cattedrale di Odessa, che è patrimonio dell’Unesco”.
A tal riguardo, il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha reso noto su ‘X’ di aver avuto un colloquio telefonico con il ministero Tajani, sottolineando: “Ho ringraziato l’Italia per il suo costante sostegno a Kiev. Abbiamo discusso i passi concreti su come l’Italia, in quanto Paese che presiede il G7, può assumere un ruolo attivo nella ricerca di sistemi di difesa aerea e nel prendere decisioni coordinate sulla loro consegna all’Ucraina”.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, invece, nel suo discorso, pronunciato all’Università degli Studi di Trieste ,che gli ha conferito la laurea magistrale ad honorem in Giurisprudenza, insieme con Borut Pahor, già Presidente della Repubblica di Slovenia, ha detto: “La volontà dell’Europa di liberarsi del retaggio del passato, che l’aveva vista teatro di guerre di potenza, aveva trovato momenti significativi nei due passaggi storici dell’Atto Finale di Helsinki nel 1975 e della Carta di Parigi nel 1990, redatta nell’ambito del processo della Csce, e che prendeva atto della fine della ‘guerra fredda’. Leggiamo dall’incipit di questo documento, sottoscritto dai 35 Paesi partecipanti: ‘L’era della contrapposizione e della divisione dell’Europa è terminata. Dichiariamo che per l’avvenire le nostre relazioni saranno basate sul rispetto e sulla cooperazione’. A confronto con quanto accade da oltre due anni, è amaramente lecito chiedersi come sia stato possibile dimenticarlo. Il progetto europeo è più che mai imprescindibile e urgente, alla luce anche della brutale e ingiustificabile aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina. Ciò vale non solo nei confronti di Ucraina, Moldova e Georgia, ma soprattutto dei Paesi dei Balcani Occidentali che oltre venti anni addietro hanno iniziato questo impegnativo percorso di integrazione”.
Il Premier uscente olandese Rutte , invece, su X, ha annunciato: “Quest’anno i Paesi Bassi stanzieranno un miliardo di euro in più per il sostegno militare all’Ucraina. Questo si aggiunge ai due miliardi di euro che erano già stati concordati. È stato inoltre deciso che metteremo a disposizione tre miliardi di euro per il sostegno militare del prossimo anno”.
A tale annuncio, sono seguiti i ringraziamenti del Presidente ucraino Zelensky per gli aiuti, ai quali, secondo la Bbc potrebbe aggiungersi un’arma laser ad alta potenza per abbattere i droni russi fornita dalla Gran Bretagna
A Mosca, nel frattempo, il portavoce del Cremlino Peskov, ha dichiarato in merito ai rapporti con l’Ucraina e alla ripresa di un dialogo: “L’Ucraina non sta dimostrando al momento alcuna disponibilità al dialogo con la Russia. Il divieto imposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle trattative con Mosca è ancora in vigore; la conferenza di pace organizzata in Svizzera senza la partecipazione russa, è irrazionale”, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto: “L’imminente conferenza di pace sull’Ucraina in Svizzera è una strada verso il nulla. Gli organizzatori non inviteranno Mosca e hanno detto apertamente che prima dovevano ‘dare un ultimatum collettivo’ alla Russia. Ecco, questo manda all’aria ogni possibilità di successo di questo ‘sforzo svizzero’. L’Ucraina e l’Occidente non hanno alcun desiderio di condurre gli affari in modo equo”.
Riguardo alla Conferenza di Pace organizzata dall’Ucraina, il Dipartimento federale degli affari esteri svizzero, ha riferito a LaPresse di: “aver preso atto con interesse del fatto che per la prima volta il presidente russo si è espresso in merito alla Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. Abbiamo pure preso nota della comunicazione del 10 aprile 2024 dell’ambasciatore della Federazione russa in Svizzera, il quale ha indicato che anche qualora la Russia ricevesse un invito, non lo accetterebbe. La Svizzera non ha ancora formalizzato gli inviti alla conferenza, ma lo farà nei prossimi giorni. Analizzeremo le diverse dichiarazioni delle autorità russe e faremo il punto della situazione”.
Inoltre, secondo una nota del ministero degli Esteri russo: “La Russia ha convocato l’ambasciatore francese per protestare contro recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri Stéphane Séjourné, ritenute “inaccettabili”. Quest’ultimo, infatti, ha dichiarato che “ Parigi non è più interessata a discutere con Mosca”.
Infine, il presidente della Bielorussia Lukashenko ,che ha incontrato a Mosca il Presidente Putin, mettendo in dubbio il coinvolgimento diretto dell’esercito francese nella guerra in Ucraina, come ipotizzato dal presidente Macron, e definendo un’assurdità l’idea che il suo omologo russo Putin voglia conquistare l’Europa, ha affermato: “I francesi difenderanno l’Ucraina? Sono solo parole. Nessun francese andrà lì e nessuno li difenderà. Quanto a un’invasione russa dell’Europa, la Polonia e poi gli Stati baltici: è un’assurdità, è una completa menzogna. Riguardo a un eventuale intervento della Bielorussia nella guerra, sarebbe unicamente un vantaggio per la Nato. Se entrassimo in guerra, non otterremmo nulla”.
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