di Federica Marengo giovedì 4 aprile 2024
-Mentre sul fronte dei combattimenti, un attacco russo su Kharkiv ha causato la morte di almeno 5 persone e il ferimento di 10, e il servizio stampa di Energoatom, ha lanciato l’allarme per la centrale nucleare di Zaporizhzhia che, a causa dei bombardamenti, potrebbe essere a rischio blackout, a Bruxelles, presso il quartier generale della Nato, si sono svolte le celebrazioni per i 75 anni dell’Alleanza Atlantica, alle quali hanno preso parte i ministri degli Esteri dei Paesi alleati, riunitisi per il Consiglio sull’Ucraina.
Il segretario della Nato, Stoltenberg, per l’occasione ha dichiarato: “Oggi celebriamo il 75° anniversario dell’alleanza più forte, duratura e di maggior successo della storia, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, congratulazioni alla Nato. Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale si leggeva il timore di un’ennesima guerra devastante. Così, in questo giorno del 1949, i ministri degli Esteri di tutti i Paesi dell’Europa e del Nord America si riunirono per firmare il Trattato di Washington per creare la nostra alleanza. Ha mantenuto la nostra gente al sicuro durante i lunghi anni della Guerra Fredda. Dal ponte aereo di Berlino alla crisi missilistica cubana fino alla caduta del muro di Berlino. Nel 1979 ho prestato servizio nell’esercito norvegese. Ma non avevo paura, perché sapevo che non eravamo soli. Quando la Guerra Fredda finì, la Nato aiutò a portare alla luce due brutali conflitti etnici nei Balcani. Nel 2001, dopo gli attacchi dell’11 settembre, per la prima volta, abbiamo invocato l’Articolo Cinque del Trattato di Washington che stabilisce che un attacco ad un alleato è un attacco a tutti. Da allora la Nato è stata in prima linea nella lotta contro l’Isis. Il 2014 e l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia hanno rappresentato un altro punto di svolta. Da allora, abbiamo intrapreso il più grande rafforzamento della difesa collettiva da generazioni. Oggi, la Nato è più forte e più unita che mai. Avevamo 12 membri. Oggi siamo 32.Gli alleati hanno concordato che l’Ucraina sarà un membro della Nato e noi stiamo andando in questa direzione, oggi discuteremo come rafforzare il nostro sostegno, creando un quadro di forniture più robusto e prevedibile, nonché equo fra gli alleati: gli aiuti a Kiev non sono carità, ma un investimento nella nostra sicurezza. In previsione del summit di Washington stiamo lavorando per cementare il percorso d’ingresso dell’Ucraina nella Nato. La situazione sul campo di battaglia in Ucraina è difficile e questa è una ragione per aumentare i nostri aiuti, non diminuirli. La Nato non è e non sarà parte del conflitto in Ucraina. Non abbiamo alcun piano per avere truppe da combattimento della Nato in Ucraina, non c’è stata alcuna richiesta in tal senso”.
Il segretario di Stato USA, Blinken ha affermato che “L’Ucraina alla fine diventerà un membro della Nato; il sostegno al Paese è solido come una roccia tra gli Stati membri. L’Ucraina diventerà membro della Nato. Il nostro scopo al vertice è quello di contribuire a costruire un ponte verso tale adesione”.
In una nota, invece, il Presidente degli USA, Biden, ha dichiarato: “Dobbiamo ricordare che il sacro impegno che assumiamo verso i nostri alleati , difendere ogni centimetro del territorio della Nato , rende anche noi più sicuri e fornisce agli Stati Uniti un baluardo di sicurezza senza eguali in nessun’altra nazione al mondo. E come i nostri predecessori, dobbiamo chiederci cosa possiamo fare, cosa dobbiamo fare , per creare un futuro più pacifico”.
Il ministro degli Esteri britannico, Cameron, intervistato dalla Bbc, a margine del vertice di Bruxelles, ha fatto sapere che “Il governo britannico conferma in modo secco il suo no all’ipotesi , evocata nelle settimane scorse dal presidente francese Emmanuel Macron , di inviare militari sul terreno in Ucraina. Questi sarebbero solo un bersaglio per le forze di Vladimir Putin. Mentre è necessario che gli alleati Nato seguano l’esempio di Londra, incrementando il sostegno a Kiev in termini di armi e forniture belliche per combattere contro la Russia: altrimenti la guerra sarà perduta”.
La ministra degli Esteri tedesca, Baerbock, ha dichiarato: “Come Nato, vogliamo fare un passo avanti nel sostenere l’Ucraina. Vogliamo coordinare e unire ulteriormente il sostegno. Se l’Ucraina non può più difendersi da sola, la guerra di aggressione russa minaccia di avvicinarsi al confine della Nato. La guerra di aggressione russa contro l’Ucraina non conosce limiti di brutalità. Noi ci opponiamo con la nostra bussola di libertà, umanità e sostegno. Anche l’Ucraina difende la nostra libertà, la nostra sicurezza e la nostra pace. Siamo uniti nel sostegno all’Ucraina e siamo uniti per la nostra libertà e pace. Questa è la migliore protezione per la nostra democrazia”.
Il ministro della Difesa tedesco, Pistorius, presentando il suo programma per la ristrutturazione delle Forze Armate tedesche, ha detto che “La Bundeswehr deve essere ristrutturata in modo da essere preparata in modo ottimale in caso di guerra” e che “ intende rafforzare la capacità di difesa della Bundeswehr con un comando operativo unificato”. Inoltre “la Bundeswehr verrà riorganizzata in quattro rami dell’esercito con un’area di supporto comune”.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, in merito alla proposta del segretario della Nato, Stoltenberg di istituire un fondo Nato da 100 miliardi per garantire sostegno militare all’Ucraina, ha dichiarato: “La proposta avanzata da Jens Stoltenberg è certamente interessante ma va esaminata, approfondita, vedere tecnicamente come si può fare. Oggi c’è stata solo una valutazione politica. Quindi pieno sostegno per la proposta ma va poi esaminata tecnicamente e giuridicamente”.
Il Vicepremier e ministro Tajani ha poi fatto sapere che l’Italia sostiene la candidatura dell’olandese Rutte (già Primo ministro dell’Olanda) alla guida della Nato e che bisognerà trovare un accordo in tal senso tra i Paesi membri dell’Alleanza atlantica.
In una nota, Palazzo Chigi, ha sottolineato: “Il 4 aprile 1949 l’Italia firmava con altre 11 Nazioni il Trattato del Nord Atlantico. Da allora, siamo orgogliosi del contributo determinante dell’Italia alle operazioni e missioni dell’Alleanza e al suo adattamento alle nuove sfide alla sicurezza, incluse le minacce che investono il suo fianco Sud e il Mediterraneo”.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, invece, nel corso del suo viaggio in Costa d’Avorio e Ghana, riguardo alla guerra in Ucraina, ha affermato: “Si avverte con forza l’esigenza di lavorare tutti con ancora maggiore impegno per porre fine alla ingiustificabile aggressione della Russia all’Ucraina, un Paese indipendente e sovrano. Si tratta di un conflitto che mette in discussione i principi fondamentali del multilateralismo, della pari dignità e della libertà di ogni Paese. Gli effetti destabilizzanti di questo conflitto colpiscono duramente tutti i continenti”.
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, ha espresso le sue congratulazioni per l’anniversario, sollecitando però l’invio da parte di tutti i Paesi alleati di missili Patriot, perché “sono gli unici in grado di intercettare i missili balistici russi”.
Riguardo ai rapporti con la Nato, da Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov ha detto: “Di fatto, le relazioni tra Russia e Nato sono ormai scivolate al livello di un confronto diretto. In effetti , i Paesi della Nato, l’Alleanza stessa, è già coinvolta nel conflitto in Ucraina. La Nato continua il suo movimento verso i nostri confini, l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini”, mentre il ministro degli Esteri,Lavrov, a margine di una riunione con i diplomatici di 70 Paesi sulla guerra in Ucraina, ha sottolineato: “Sappiamo che Kiev non è indipendente nelle proprie azioni, esegue ordini da parte occidentale, dove l’obiettivo è realizzare il progetto di anti-Russia. Ascoltate i discorsi negli Usa, in Francia, Germania, dell’Unione europea e alla Nato: quello che conta, per loro, è vincere con la Russia e a tale fine viene permesso qualsiasi cosa all’Ucraina”.
Lavrov , parlando dei piani di pace presentati da vari Paesi Brics, ha detto: “Il piano di pace cinese sull’Ucraina è ragionevole e il più chiaro finora presentato. Continuiamo ad accogliere con favore le varie iniziative avanzate dai Paesi del Sud del mondo. E un certo numero di altri Paesi hanno avanzatole loro proposte, ma forse non così concrete e articolate. Il piano più chiaro è stato presentato dalla Cina l’anno scorso. La cosa più importante per noi è che il documento cinese si basa sull’analisi delle cause di ciò che sta accadendo e sulla necessità di eliminare queste cause”.
Tuttavia, il viceministro degli Esteri russo Grushko, in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, ha assicurato: “La Russia non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto militare con la Nato o con gli Stati membri dell’Alleanza, Se il blocco militare è pronto per un conflitto aperto con la Russia, dovremmo chiederlo agli stessi membri della Nato. In ogni caso, non abbiamo tali intenzioni nei confronti dei Paesi membri dell’Alleanza. Le relazioni tra Russia e Nato si sono deteriorate in modo prevedibile e deliberato, mentre i canali di comunicazione sono stati ridotti a un livello criticamente basso. La situazione si sta prevedibilmente e deliberatamente deteriorando. La Nato ha lanciato una guerra ibrida contro la Russia. Washington e i suoi satelliti hanno fatto di tutto per ridurre la nostra interazione e i nostri canali di comunicazione a un livello critico zero”.
Secondo quanto riferito dal Cremlino, il ministro della Difesa russo, Shoigu, e l’omologo francese Lecornu avrebbero discusso della possibilità di colloqui sul conflitto in Ucraina, partendo “dall’iniziativa di pace di Istanbul“. Riguardo alle precedenti dichiarazioni dell’Eliseo sull’invio di militari francesi in Ucraina, Shoigu ha sottolineato che “l’attuazione di questi piani causerebbe problemi alla stessa Francia”.
Inoltre Shoigu ha ribadito che secondo Mosca, “L’Ucraina e la Francia potrebbero avere avuto un ruolo nell’attacco del mese scorso alla sala concerti Crocus Hall”.
Una fonte dell’Eliseo ha poi smentito che la Francia abbia espresso una “disponibilità a dialogare” con Mosca della guerra in Ucraina, nel colloquio telefonico tra i ministri della Difesa francese, Lecornu e russo ,Shoigu, precisando che “Il ministro russo ha affermato nella telefonata di essere pronto a riprendere il dialogo sull’Ucraina, mentre la Francia non ha accettato né proposto alcunché sul questo tema”.
Il presidente francese, Macron, ha definito “ridicole” le affermazioni del ministro della Difesa russo Shoigu ,secondo cui “L’Ucraina e la Francia potrebbero avere avuto un ruolo nell’attacco del mese scorso alla sala concerti di Mosca”.
Intanto, il governo finlandese ha fatto sapere che “estenderà a tempo indeterminato, fino a nuovo avviso, la chiusura dei valichi di frontiera al confine con la Russia” e che “ha aggiunto alla lista diversi porti nei quali i viaggi sarebbero vietati”.
Già alla fine del 2023, la Finlandia aveva chiuso i suoi confini terrestri con la Russia alla luce del crescente numero di arrivi da Paesi, tra cui Siria e Somalia, accusando Mosca (che ha negato) di utilizzare l’immigrazione come un’arma.
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