di Federica Marengo martedì 26 marzo 2024
-All’indomani dell’intervista televisiva in cui il Presidente russo Putin ha ammesso che l’attentato avvenuto lo scorso venerdì presso il Crocus City Hall, nel quale sono state uccise 137 persone e ferite oltre un centinaio, è stato commesso da estremisti islamici con il coinvolgimento di Kiev ,il Presidente ucraino Zelensky, che nelle ultime ore ha sollevato per decreto Oleksiy Danilov dall’incarico di segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina ,nominando al suo posto, con altro decreto, l’ormai ex capo dei servizi segreti esteri, Alexander Litvinenko, , ha replicato a quest’ultimo con un video nel quale ha sottolineato: “Putin ha parlato di nuovo da solo oggi, durante la trasmissione televisiva. Ancora una volta, ha accusato l’Ucraina. Creatura malata e cinica. Nella sua mente, tutti sono terroristi tranne se stesso, nonostante abbia nutrito con il terrore per due decenni. Putin è la più grande finestra per il terrore. Lui e i suoi servizi speciali. Quando svanirà, svanirà anche la richiesta di terrore e violenza”.
Tuttavia, sia il capo del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle responsabilità nella strage a Mosca, che il capo dei servizi di sicurezza interni, Alexander Bortnikov, ( Fsb) e il presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin, hanno ribadito che “la responsabilità è dell’Ucraina”, che “addestra miliziani islamisti in Medio Oriente,” e che “USA e Regno Unito sono coinvolti”, annunciando che “vi sarà una rappresaglia”. Quest’ultimo, infatti, ha evidenziato: “L’attentato alle porte di Mosca è stato preparato da fondamentalisti islamici ,ma è stato permesso da servizi segreti occidentali, oltre che da quelli ucraini ,collegati direttamente all’episodio”.
Per il portavoce del Cremlino, Peskov, però: “Un’inchiesta è in corso, non sarebbe corretto fare speculazioni ipotetiche in questo momento”, mentre il Presidente Putin, tornando sul tema, ha affermato: “La Russia sta combattendo per i suoi interessi vitali, ma i suoi avversari l’hanno costretta a proteggere questi interessi con le armi e a combattere tutti coloro che hanno armato e addestrato per combattere la Russia sul territorio di un Paese vicino, cioè l’Ucraina”.
Il consigliere presidenziale ucraino , Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell’attacco a Mosca, ha scritto su X: “Dopo la menzogna di Putin, ora le menzogne vengono ufficialmente diffuse da Patrushev e poi dal capo dell’Fsb Bortnikov. Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?. Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla ‘pista ucraina nell’attacco terroristico”.
In merito, il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani , nel suo intervento nella trasmissione Tagadà, su La7, ha dichiarato: “Mi sembra molta propaganda, chiaramente l’attentato è di matrice islamica, ci sono stati problemi nelle repubbliche musulmane dell’ex Unione Sovietica e c’è sempre una situazione di grande tensione. Credo che sia un’azione dimostrativa di quel mondo contro la Russia, peraltro già prevista”.
Dalla Bielorussia,alleata di Mosca, il presidente Lukashenko ha fatto sapere che “I terroristi responsabili dell’attacco al teatro di Mosca in un primo momento avevano tentato di fuggire in Bielorussia” e che “non sono riusciti a entrare in territorio bielorusso a causa dei checkpoint”.
Intanto, sul campo, le forze russe hanno attaccato Kiev con missili ipersonici e 12 droni, tutti abbattuti da Kiev. Colpite anche Kharkiv , Mylolaiv e Odessa, dove tre donne sono rimaste ferite.
La Difesa russa, invece, ha reso noto di aver sventato un attacco ucraino contro delle strutture a Belgorod, mentre la Marina ucraina ha reso noto di “aver messo fuori combattimento con un missile Neptune la grande nave russa da sbarco Kostyantyn Olshansky, che la federazione russa aveva sottratto a Kiev nel 2014”. Al riguardo, il portavoce della Marina ucraina, Dmytro Pletenchuk , ha spiegato che “Anche due grandi navi anfibie , la Yamal e l’Azov e la nave da ricognizione Ivan Khurs, sono state danneggiate”.
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, poi, in merito alla necessità di aiuti militari dagli alleati, in un’intervista a Politico, ha detto: “Sebbene l’Ucraina non abbia mai chiesto truppe da combattimento europee sul terreno, i leader dell’Ue devono abituarsi all’idea che questo giorno potrebbe arrivare. Sono perfettamente consapevole che gli europei non sono abituati all’idea della guerra . Ma questa è una disattenzione che gli europei non possono permettersi, né per loro stessi né per i loro figli. L’Ucraina può vincere. Ma se l’Ucraina perde, Putin non si fermerà”, per poi sollecitare l’invio dei missili Patriots, in quanto se Kiev avesse abbastanza sistemi di difesa aerea, sarebbe in grado di proteggere non solo la vita della popolazione ucraina, ma anche l’ economia dalla distruzione”.
L’ipotesi di un invio di soldati in Ucraina è stata esclusa sia dall’Italia, tramite il ministro della Difesa Crosetto, che dal ministro degli Esteri spagnolo, Albares.
Il ministro della Difesa francese, Lecornu,invece, ha fatto sapere che: “La Francia consegnerà presto 78 obici Caesar all’Ucraina e aumenterà la sua fornitura di proiettili”, spiegando che “la fornitura fa parte di un accordo più ampio che vede coinvolta, oltre a Francia e Ucraina, anche la Danimarca”.
Nel frattempo, riguardo al missile russo che ieri ha violato lo spazio aereo della Polonia per 39 secondi , il vice ministro degli Esteri della Polonia, Andrzej Szejna, ai microfoni della radio RMF24, ha riferito che “Si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato. Questo , però, dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e tenendo conto delle conseguenze internazionali, e poi i missili della Nato colpirebbero i missili russi al di fuori del territorio del Patto”.
L’ambasciatore russo in Polonia , convocato ufficialmente del ministero degli Esteri polacco, ha ignorato tale convocazione.
©Riproduzione riservata