di Federica Marengo lunedì 26 febbraio 2024
-Nella 736° giornata di guerra in Ucraina, sul fronte diplomatico, il presidente francese Macron, assente sabato alla riunione del G7, presieduto dall’Italia, in quanto impegnato con le proteste degli agricoltori, ha tenuto quest’oggi all’Eliseo un vertice in sostegno dell’Ucraina, alla quale hanno partecipato la maggior parte dei leader europei (assenti i primi ministri di Ungheria e Slovacchia , più scettici sul supporto all’Ucraina), che hanno ribadito la loro unità nell’essere al fianco di Kiev.
Con una nota, infatti, l’Eliseo ha spiegato: “Si tratta di ribadire che non siamo stanchi e che siamo determinati a fermare l’aggressione russa. Vogliamo inviare un chiaro messaggio a Putin che non vincerà in Ucraina. Tutti stanno facendo tutto il possibile in termini di consegna degli armamenti. Dobbiamo riuscire a fare meglio tutti insieme, ciascuno secondo le proprie capacità”.
Presenti al vertice, il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez e il ministro degli esteri britannico David Cameron, mente per l’Italia, vi prenderà parte il viceministro degli Esteri, Cirielli e per il Regno Unito al posto del premier Rishi Sunak, il titolare del Foreign Office.
Quanto all’assenza dei premier ungherese e slovacco, Orban e Fico, più riluttanti al sostegno a Kiev, il primo ministro polacco Donald Tusk, che domani incontrerà a Praga proprio i suoi omologhi ungherese e slovacco, su invito del primo ministro ceco Petr Fiala, che assume la presidenza del gruppo di Visegrad, ha dichiarato che “Non c’è nessun compromesso possibile di fronte alla riluttanza espressa dai capi di governo ungherese e slovacco a sostenere l’Ucraina contro la Russia. Se sei membro della Nato e dell’Ue, per definizione e per la natura stessa di questa adesione, dobbiamo sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro l’assalto russo”,
A tal proposito, il presidente ucraino, Zelensky, intervenuto in video-collegamento, in un’intervista a un’emittente francese LCI, ha detto: “Ucraina e Francia stanno discutendo la possibilità di fornire a Kiev aerei da combattimento Mirage di fabbricazione francese”.
Proprio il Parlamento ungherese, quest’oggi, ha approvato l’adesione della Svezia alla NATO , ultimo passo per entrare nell’Alleanza Atlantica, dopo il via libera del Parlamento turco.
Il premier svedese, Kristersson quindi, ha commentato: “Si tratta di una giornata storica. I Parlamenti di tutti gli Stati membri della Nato hanno votato a favore dell’adesione della Svezia alla Nato. La Svezia è pronta ad assumersi le proprie responsabilità per la sicurezza euro-atlantica”, echeggiato dal segretario della Nato, Stoltenberg ,che, via social, ha scritto: “Accolgo con favore il voto del Parlamento ungherese a favore della ratifica dell’adesione della Svezia alla Nato. Ora che tutti gli alleati hanno approvato, la Svezia diventerà il trentaduesimo alleato della Nato. L’adesione della Svezia ci renderà tutti più forti e più sicuri”.
Inoltre, lo stesso Zelensky, in un’intervista alla CNN, rilasciata prima del vertice convocato da Macron, a una domanda su Trump, aspirante candidato alle presidenziali USA 2024, ha sottolineato: “L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarà contro gli americani, se sceglierà di sostenere la Russia rispetto all’Ucraina. Non riesco a capire come Donald Trump possa stare dalla parte di Putin. È incredibile. Penso che Trump non abbia compreso gli obiettivi di Putin. Penso che Donald Trump non conosca Putin, So che lo ha incontrato… ma non ha mai litigato con Putin. L’esercito americano non ha mai combattuto con l’esercito russo. Mai… Io ho una comprensione migliore. Non penso che abbia capito che Putin non si fermerà”
Poi, Zelensky, nella medesima intervista alla CNN, ha sottolineato: “Dei milioni di proiettili che l’Unione Europea ci ha promesso, purtroppo non è arrivato il 50%, ma il 30%. La situazione in Ucraina è difficile ma sotto controllo” Milioni di ucraini saranno uccisi se il Congresso americano non approverà i piano di aiuti voluto dal presidente Biden”.
Ieri, invece, sempre Zelensky, aveva affermato che , seppure la Premier Meloni sostiene l’Ucraina, “in Italia vi sarebbero troppi pro-Putin” e che “Kiev sta preparando una lista , non solo riguardo all’Italia, sui propagandisti russi da presentare alla Commissione europea, al Parlamento europeo, ai leader dell’Ue e degli Stati Uniti”.
A Mosca, invece, riguardo la Conferenza a Ginevra, lanciata nelle scorse ore da Kiev, con gli alleati della UE per discutere del piano di pace elaborato da Zelensky, il portavoce del Cremlino Peskov, nel consueto punto stampa, ha detto: “Non è serio. E’ ridicolo discutere di un piano di pace per l’Ucraina a Ginevra senza la partecipazione di rappresentanti della Russia. “Da quel che abbiamo capito, si parla di questo strano formato a Ginevra, la conferenza per discutere il piano di pace di Zelensky. Abbiamo più volte detto che come minimo questo è un formato strano, perché vengono discussi dei piani di pace senza la partecipazione della Russia, il che di per sé non è serio ed è persino ridicolo”.
Nel frattempo, in merito alla vicenda dell’oppositore russo Navanly, restituito il corpo alla madre , la ex portavoce dell’oppositore del Cremlino, Kira Yarmysh , ha fatto sapere su X che “si sta cercando una sala per l’addio pubblico a Navanly che si terrà alla fine della settimana”.
Inoltre, la dirigente della fondazione anticorruzione di Alexei Navalny, Maria Pevchikh, ha confermato che quest’ultimo “doveva essere rilasciato nell’ambito di uno scambio di prigionieri con gli Usa e la Germania”, e ha spiegato che “Lo scambio doveva portare al rilascio anche di due cittadini americani detenuti in Russia in cambio di Vadim Krasikov, ex colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, detenuto in Germania per omicidio di due americani”.
Sul campo, invece, lo stato maggiore ucraino ha fatto sapere che ,nella notte, l’esercito russo ha attaccato il Paese con missili e droni, colpendo un’abitazione privata nella regione nord-orientale di Sumy e ,provocando la morte di due coniugi, sebbene il fronte più caldo sia quello di Marinka, nel Donetsk, dove le forze di difesa ucraine hanno respinto 40 attacchi, che hanno causato feriti e morti tra i civili. L’esercito di Kiev, infine, ha annunciato il ritiro dal villaggio orientale di Lastochkyne.
Ciò, mentre , secondo quanto fatto sapere dal ministero della Difesa russo, riportato dall’agenzia Tass, “Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, il generale Valery Gerasimov ha visitato il posto di comando della cinquantottesima armata combinata del distretto militare meridionale nella zona delle operazioni militari speciali dove ha ascoltato un rapporto sulla situazione militare e consegnato riconoscimenti”.
©Riproduzione riservata