di Federica Marengo lunedì 12 febbraio 2023
-Nella 720° giornata di guerra sono proseguiti gli attacchi russi sul Paese. Diciassette droni Shaed e missili S-300 sono stati lanciati dalla regione di Primorsko-Akhtarsk ,nella Federazione Russa, verso le Regioni di Khmelnytskyi, Vinnytsia, Kirovohrad, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia.
Sul fronte russo, invece, il sindaco di Stavropol,nella Russia sud-occidentale, ha reso noto su Telegram che stamane è scoppiato un incendio in un edificio che ospita un comando militare nella città.
Secondo l’ultimo report dell’Istituto per lo studio della guerra (Isw), che cita immagini satellitari e canali Telegram ucraini , “Le forze russe stanno assemblando una barriera di vagoni ferroviari che si estende per 30 chilometri nell’oblast di Donetsk. La barriera, soprannominata il “treno dello zar”, potrebbe essere un’altra linea difensiva contro l’avanzata delle truppe ucraine. Le immagini satellitari mostrano la linea di vagoni ferroviari che si estende da Olenivka a sud della città di Donetsk, a Volnovakha, a nord di Mariupol. La barriera è costruita con oltre 2.100 vagoni merci ed è a circa sei chilometri dall’attuale linea del fronte a Novomykhailivka. La linea si trova in un’area del fronte che era relativamente inattiva quando le forze russe iniziarono la costruzione, sebbene recentemente le truppe russe abbiano compiuto progressi “marginali” nella zona. La barriera sembra essere una nuova linea difensiva russa, ma le forze di occupazione potrebbero avere “altri scopi” in mente. Le linee di difesa della Russia nelle regioni occupate si sono rivelate difficili da penetrare , bloccando le operazioni di controffensiva dell’esercito ucraino sui fronti orientale e meridionale. Le truppe ucraine sono ora sulla difensiva anche nell’oblast di Donetsk, dove fronteggiano l’assalto russo alla città di Avdiivka. Ieri Kiev ha riferito che la Mosca ha schierato più gruppi corazzati nel tentativo di sopraffare la città”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che prosegue i suoi cambiamenti nella governance di guerra, nominando l’ex vice ministro della Difesa, Oleksandr Pavliuk, nuovo comandante delle forze di terra, al posto di Oleksandr Syrskyi, ora alla guida delle forze armate ucraine, ha firmato la proroga per ulteriori 90 giorni della legge marziale , (che prevede che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni, con alcune eccezioni, non possono lasciare il Paese poiché potrebbero essere chiamati a prestare il servizio militare) e della mobilitazione, presentata al Parlamento il 5 febbraio e approvata il 6.
Quanto agli alleati di Kiev, il premier polacco Donald Tusk , nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente Macron, ha fatto sapere che Francia e Polonia sono concordi riguardo la situazione geopolitica e il sostegno all’Ucraina, sottolineando: “Vogliamo inviare un segnale comune che siamo pronti alla solidarietà in tutte le situazioni più difficili… stiamo ricostruendo il Triangolo di Weimar”(ovvero, una piattaforma di cooperazione politica tra Germania, Francia e Polonia, creata nel 1991).
Dall’Italia, invece, è arrivato a Odessa l’inviato speciale del ministro degli Affari Esteri, Tajani, per la ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia, accompagnato da una delegazione dell’ambasciata italiana e dal titolare della sede regionale di AICS-Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di Kiev, Pietro Pipi, insieme con la direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, per stabilire un meccanismo di coordinamento per il progetto di ricostruzione della città, che comprende la risistemazione della Cattedrale della Trasfigurazione, distrutta dalle forze di Mosca in un bombardamento il 22-23 luglio scorso.
Quanto ai Paesi ad est della Nato, il neo eletto presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha dichiarato che Helsinki “Non avrà nessun rapporto con la Russia fino a quando non sarà messa fine all’aggressione militare russa in Ucraina”.
In merito all’esito delle elezioni in Finlandia, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato: “Continuiamo a sperare che il nuovo capo dello Stato, avendo l’opportunità di ricevere un ampio spettro di informazioni, avrà un atteggiamento più equilibrato sul tema dei rapporti russo-finlandesi. Premesso che l’elezione del nuovo presidente è una questione sovrana del popolo finlandese e che possiamo solo rispettare la scelta dei finlandesi. Crediamo ancora che ci sia stato un periodo molto lungo in cui avevamo rapporti di partnership ben sviluppati, che sono state di vantaggio reciproco per le economie e i popoli dei due Paesi. Crediamo che questo periodo era migliore di quello che si è sviluppato nelle nostre relazioni bilaterali, non per colpa nostra, ma per iniziativa delle autorità finlandesi”.
In Moldavia, invece, la presidente Maia Sandu, sta tenendo una serie di incontri con organizzazioni della società civile e in particolare con i giovani, in vista dell’organizzazione di un referendum sull’adesione della Moldavia all’Unione Europea. Partecipano a tali incontri, anche imprenditori, esponenti di comunità locali, dirigenti di partiti politici, rappresentanti di organizzazioni non governative, giornalisti ed editori.
Negli USA, secondo i media americani, potrebbe tenersi oggi in Senato un nuovo voto procedurale sul pacchetto da 95 miliardi di aiuti a Ucraina e Israele, dopo un secondo ok domenica con 67 sì ,su 60 necessari , e 27 no. Quindi, il leader della maggioranza dem Chuck Schumer , auspica un passaggio definivo entro mercoledì, sebbene il futuro del provvedimento sia incerto alla Camera.
Restando negli USA, fanno ancora discutere le dichiarazioni dell’ex presidente Trump, aspirante candidato alle presidenziali del 2024, il quale ha detto che : “incoraggerebbe la Russia a fare quel diavolo che vuole a qualsiasi Paese membro della Nato che non rispetti le linee guida di spesa per la difesa, del 2%”.
Parole alle quali ha così replicato il segretario della Nato, Stoltenberg: “La Nato resta pronta a difendere tutti i suoi alleati. Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difenderanno reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti”.
Una condanna alle dichiarazioni di Trump è arrivata anche dalla competitor candidata repubblicana alla Casa Bianca, Nikki Haley , che ha sottolineato: “Non ci si può schierare dalla parte di un delinquente che uccide i suoi avversari. Non puoi schierarti dalla parte di qualcuno che ha invaso un paese e ha causato la morte o il ferimento di mezzo milione. Ho avuto a che fare con la Russia ogni giorno e l’ultima cosa che vorrei e schierarmi dalla sua parte. Vogliamo che gli alleati della Nato facciano la loro parte, ma ci sono modi per farlo senza stare lì a dire alla Russia: ‘Fai come vuoi con questi paesi’. La Russia non ha mai invaso un paese dell’Alleanza, ha invaso la Georgia, la Moldavia e l’Ucraina. Putin è intimidito dalla Nato, la Nato ci permette di prevenire la guerra”.
A tal riguardo, il portavoce del Cremlino, Peskov ha rifiutato di commentare le parole dell’ex presidente Usa Trump relative ai Paesi Nato, dicendo: “Sono ancora l’addetto stampa di Putin, ma non di Trump”.
Sulla questione del rafforzamento della Difesa europea , il cancelliere tedesco, Scholz , secondo quanto riportato da Tagesschau, a margine dell’inizio dei lavori di costruzione di una nuova fabbrica di munizioni del gruppo Rheinmetall, che, dopo la costruzione e una fase di avvio, produrrà 200.000 munizioni all’anno, ha detto: “I partner europei devono raggruppare gli ordini e garantire all’industria della difesa la sicurezza delle forniture per i prossimi decenni. Dobbiamo abbandonare il settore manifatturiero per dedicarci alla produzione su larga scala di armamenti, questo è urgentemente necessario. Perché per quanto dura sia questa realtà: non viviamo in tempi di pace. La guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le “ambizioni imperiali” apertamente espresse dal presidente Vladimir Putin rappresentano una grave minaccia all’ordine di pace europeo. In questa situazione vale quanto segue: “Se vuoi la pace, devi scoraggiare con successo i possibili aggressori”.
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