di Federica Marengo mercoledì 7 febbraio 2024
-Nella 703° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Diverse , le regioni bombardate dalle forze di Mosca, a cominciare da Sumy, dove sono stati trentuno i raid che hanno colpito diverse comunità, come: Bilopillia, Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Khotin, Shalyhyne, Seredyna-Buda, Nova Sloboda, Znob-Novhorodske ed Esman.
Sotto attacco, anche: Kharkiv, la capitale, Kiev, dove, secondo le Forze Armate ucraine sono stati abbattuti 12 droni su 15 lanciati da Mosca, quattro sono state le persone rimaste uccise e almeno una decina i feriti, e dove si è verificato un blackout; Mykolaiv e , a Sud, Kherson, dove si sono registrati in totale quattro morti.
In mattinata, invece, secondo quanto riferito dall’esercito ucraino, la Russia ha lanciato contro l’Ucraina, un “massiccio attacco”, sparando quarantaquattro missili e venti droni sulle regioni di: Kiev, Dnipropetrovsk, Leopoli, Mykolaiv e Kharkiv, dove almeno una persona è rimasta uccisa e altre tredici sono rimaste ferite. L’aeronautica militare di Kiev ha poi fatto sapere di aver abbattuto ventinove missili e quindici droni russi.
Durante i raid russi di questa mattina, un missile è volato in direzione della Polonia a venti chilometri dal confine ,prima di virare di 180° e dirigersi verso la regione occidentale di Leopoli, con Varsavia che ha attivato la difesa aerea, facendo decollare tre F-16. Riguardo a quanto accaduto, le autorità polacche hanno fatto sapere di aver “attivato tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza del proprio spazio aereo” e che la ”leadership della Repubblica di Polonia monitora costantemente la situazione”, mentre, in una nota, Varsavia ha evidenziato: ”Mettiamo in guardia contro l’attivazione dell’aviazione polacca e alleata, che potrebbe essere associata a un aumento dell’attività soprattutto nella regione sud-orientale del Paese”.
Alla luce del perdurare della guerra, dunque, il Parlamento ucraino ha approvato il decreto del presidente Zelensky sull’estensione della legge marziale e la mobilitazione generale in Ucraina per altri tre mesi, che, quindi ,restano in vigore fino al 13 maggio 2024.
Sul fronte russo, il capo della Repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha fatto sapere che oltre mille droni delle forze armate ucraine sono stati intercettati dall’inizio di quest’anno.
In merito, il Presidente ucraino Zelensky, in un post su Telegram, ha scritto: “Un altro attacco massiccio contro il nostro Paese. Sei regioni sono state attaccate dal nemico. A Mykolaiv, decine di edifici residenziali sono stati distrutti, una persona è stata uccisa. A Kiev, più di 10 persone sono rimaste ferite e, al momento, si parla di due morti. Potrebbero esserci persone sotto le macerie. Nella capitale sono state danneggiate alcune comunicazioni, compresi i cavi dell’alta tensione. Ci vendicheremo sicuramente della Russia, i terroristi sentiranno le conseguenze”.
Proprio il Presidente Zelensky, nelle ultime ore, ha incontrato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Grossi, nel corso della sua visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il quale ha anche avuto un colloquio con il ministro dell’Energia ucraino, Herman Galushchenko.
Grossi , che si recherà anche a Mosca per un incontro con alti funzionari russi, durante il colloquio con entrambi ha elencato i problemi principali del sito occupato dalle forze russe, tra cui la fine del ciclo di vita del combustibile nucleare nei reattori e una significativa riduzione del personale tecnico della centrale e , a margine, ha dichiarato alla stampa: “Descriverei la situazione della stazione come un ‘delicato equilibrio’, nel senso che è molto fragile”.
L’amministrazione della centrale nucleare di Zaporizhia, poi, sul suo canale Telegram, ha così commentato la visita di Grossi: “Rafael Grossi ha sottolineato durante la visita che il principale compito di tutti gli attori coinvolti è quello di garantire la sicurezza nucleare della centrale nucleare. E valuta positivamente gli sforzi congiunti volti a questo obiettivo”.
Questa mattina, invece, il Presidente ucraino, Zelensky ha incontrato a Kiev l’ alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell , il quale , al suo arrivo nella capitale ucraina, ha scritto su X: “Ieri ho avuto l’opportunità di assistere in prima persona all’ingegno ucraino: una recente start-up sta producendo 1500 piccoli droni al giorno come parte dell’iniziativa l’esercito dei droni. L’Ucraina ha la capacità di diventare una potenza tecnologica”.
A seguire, Borrell ha incontrato il Premier ucraino, Denys Shmyhal, e durante un punto stampa congiunto, ha dichiarato: “Il vostro Paese deve continuare le riforme facendo passi avanti significativi nel processo di integrazione con l’Unione Europea. Ci sono divergenze politiche, che fanno parte delle regole democratiche, ma l’unità è chiave per la vostra vittoria, l’ho detto anche nel mio discorso alla Rada, unità politica e sociale per affrontare le difficoltà della guerra. Stiamo ultimando le discussioni sul Fondo di assistenza all’Ucraina per forniture militari più prevedibili: la guerra deve essere vinta per vincere la pace. L’industria della difesa dell’UE sta aumentando la sua capacità. È aumentata del 40% dall’inizio dell’anno. Dunque, è da prevedersi che entro la fine dell’anno, la quantità totale di munizioni consegnate come donazioni sarà di circa un milione e 155 mila”.
A tal proposito, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha lanciato un appello a Borrell, ad accelerare la fornitura di munizioni all’Ucraina, chiedendo che i Paesi UE “firmino contratti a lungo termine con le imprese ucraine della difesa, “riorientino i contratti esistenti per la consegna di proiettili all’Ucraina” e “aumentino le importazioni di munizioni dai Paesi terzi”.
Poi, in conferenza stampa con l’Alto rappresentate UE, Borrell, riguardo gli aiuti dagli USA, ha evidenziato: “Tutto è molto confuso. Lavoriamo ogni giorno con gli americani, per lo più non pubblicamente. Stiamo lavorando per garantire che questa decisione venga presa il prima possibile”.
In proposito, negli USA, la Camera dei rappresentanti ha respinto il disegno di legge proposto dai repubblicani per separare gli aiuti destinati ad Israele da quelli all’Ucraina e a Taiwan, come previsto dal pacchetto del presidente Biden. Bocciato anche il tentativo di avviare una procedura di impeachment nei confronti del segretario per la sicurezza interna, Alejandro Mayorkas.
Ora, dopo la bocciatura del pacchetto complessivo da parte di Camera e Senato, il leader della maggioranza al Senato, il democratico, Chuck Schumer, punterebbe a un voto separato per gli aiuti ad Ucraina ed Israele , senza accordo bipartisan sull’immigrazione e tale voto sugli aiuti ,per gli alleati, potrebbe essere avviato già oggi al Senato.
Quindi, sia dal segretario della Nato Stoltenberg che dal Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan è arrivato l’appello al Congresso a votare il via libera agli aiuti a Kiev. Sullivan , inoltre , ha sollecitato l’Ungheria , ultimo Paese rimasto a non averlo ancora fatto, a ratificare il via libera all’adesione della Svezia alla Nato.
Nelle prossime ore, proprio negli Stati Uniti, arriverà il Cancelliere tedesco Scholz, che, secondo fonti del governo di Berlino, “metterà in risalto gli sforzi dell’Europa per aiutare l’Ucraina a respingere l’invasione russa”. Scholz , quindi, sarà a cena con i parlamentari statunitensi , per poi tenere una colazione con i dirigenti d’azienda statunitensi prima di incontrare il presidente Biden, con cui discuterà di Ucraina, Nato e guerra in Medio Oriente.
Infine, tornando alla visita di Borrell a Kiev, l’incontro nel pomeriggio tra quest’ultimo e Zelensky, che ha chiesto ulteriori munizioni, droni e sistemi di difesa aerea , richiesta cui l’Alto rappresentate per la Politica estera della UE, ha risposto esortando la Unione a “Mobilitare ulteriori attrezzature militari per l’Ucraina, massima priorità. Dobbiamo fare di più e dobbiamo farlo più velocemente”.
Da Mosca, il ministero della Difesa russo, in merito ai bombardamenti di stamane sull’Ucraina, compiuti con missili e droni, ha sottolineato che “Sono state colpite fabbriche del complesso militare-industriale. In particolare, quelle che producono imbarcazioni senza pilota, sistemi missilistici costieri, missili per sistemi a lancio multiplo ed esplosivi”.
L’ex presidente russo e attuale Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Medvedev, criticando gli allarmi lanciati da diversi Paesi europei e dagli Usa sulla presunta intenzione di Mosca di attaccare l’Alleanza Atlantica, qualora non dovesse essere sconfitta in Ucraina, in un post su Telegram, ha scritto: “Se dovesse esserci una guerra tra Russia e Nato, sarebbe l’Apocalisse, la fine di tutto. I politici occidentali dovrebbero dire ai loro elettori l’amara verità e non trattarli come idioti senza cervello. Spiegare loro cosa accadrà realmente e non ripetere il falso mantra sulla preparazione alla guerra con la Russia”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nel corso della consueta conferenza stampa, rispondendo a una domanda sul prossimo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, ha ribadito: “Gli obiettivi dell’”operazione militare speciale” in Ucraina restano invariati”.
Poi, Peskov ha confermato la notizia che il presidente russo Putin ha concesso un’intervista , la prima ad un giornalista occidentale dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, al reporter americano Tucker Carlson, noto per il suo sostegno a Donald Trump e ,licenziato lo scorso anno dalla rete conservatrice Fox News, data dallo stesso Carlson, il quale ha fatto sapere che l’intervista verrà trasmessa “presto”, (per i media USA nella giornata di domani, 8 febbraio) “in un unico blocco e senza censura, ma non in diretta”.
La Camera alta del Parlamento russo, dopo una breve discussione, stamane, ha approvato un disegno di legge che consentirà alle autorità di confiscare denaro, oggetti di valore e altri beni a persone condannate per aver diffuso “informazioni deliberatamente false” sull’esercito del paese. Il disegno di legge, già approvato altrettanto rapidamente dalla Camera bassa la scorsa settimana, dovrebbe ricevere la firma del presidente russo Vladimir Putin e diventare presto legge.
In Cina, nel frattempo, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin,nel corso di una conferenza stampa, rispondendo alla domanda se la Cina avesse intenzione di partecipare a un vertice di pace sull’Ucraina in Svizzera, Paese che ha già ospitato a Davos, in occasione del World Economico Forum, l’incontro ai massimi livelli sulla ‘formula di pace’ proposta da Kiev, ha sottolineato che “La Cina intende promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina “a modo suo. Continueremo a promuovere i colloqui di pace a modo nostro e a promuovere una soluzione politica alla crisi. La Cina svolgerà un ruolo costruttivo in questo processo”.
In ultimo, in Italia,l ‘ambasciatore russo ,Alexey Paramonov, durante un’intervista alla Tass, ha evidenziato che “La posizione delle autorità ufficiali italiane nei confronti della Russia è prevalentemente sgarbata, di natura essenzialmente ostile. Le relazioni tra i nostri Paesi sono certamente migliori oggi rispetto al periodo 1941-1943, ma, purtroppo, non di molto. Naturalmente in entrambi i paesi continuano ad operare ambasciate e consolati generali, sono garantiti il minimo livello necessario delle relazioni tra stati e l’attività corrente per la tutela degli interessi di organizzazioni e cittadini. Con l’avvio dell’Operazione militare speciale in Ucraina (come Mosca definisce la guerra), Roma ha aderito pienamente alle misure di pressione esercitate dall’Occidente collettivo sulla Russia, tanto che in Italia si parla ormai apertamente di guerra ibrida contro il nostro Paese”.
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