di Federica Marengo mercoledì 31 gennaio 2024
-Nella 696° giornata di guerra in Ucraina, si è tenuto a Bruxelles il Consiglio di Difesa informale europeo, incentrato sui finanziamenti a Kiev nell’ambito dell’European Peace Facility, oltre che sulla guerra in Medio Oriente. Al suo arrivo, l’Alto Rappresentante UE per le Politiche estere, Borrell, ha dichiarato alla stampa: “Dobbiamo avere una chiara comprensione di ciò che dobbiamo fare tutti insieme per soddisfare le esigenze dell’Ucraina e gli obiettivi che stabiliamo, sapere dove siamo e come saremo entro marzo e entro la fine dell’anno e oggi fornirò delle cifre. Discuteremo anche un sistema di finanziamento per l’Ucraina all’intero dello European Peace Facility. Sapete che il pacchetto di supporto è nell’agenda dei leader domani, dobbiamo dimostrare che il nostro chiaro impegno con l’Ucraina rimane e continuerà. Oggi cercheremo di risolvere i problemi in cui alcuni membri vogliono essere considerati nella nuova fase dell’Epf. Finora è stato utilizzato per finanziare e poi per ridurre le scorte o il materiale esistente, ora è più sull’idea di sostenere la produzione e la nuova produzione dell’industria europea della difesa. Quindi dobbiamo fare sia il modo di finanziare per sostenere l’Ucraina, sia il nostro modo di spingere l’industria europea ad aumentare la sua capacità”.
Nel corso del Vertice, la UE avrebbe chiesto ai Paesi membri un inventario delle spese per il sostegno militare all’Ucraina, con l’obiettivo di rafforzarlo in un momento in cui Kiev si trova a corto di munizioni e ha esortato gli alleati a fornire urgentemente delle forniture, anche alla luce del blocco del finanziamento USA da 60 miliardi ad opera del Congresso.
Per questo, sempre Borrell, prima del Consiglio informale di Difesa, avrebbe detto: “È importante chiarire la situazione e sapere dove siamo e dove saremo entro marzo ed entro la fine dell’anno”.
Discussa poi una mappa degli aiuti all’Ucraina, fornita dal Kiel Institute for the World Economy, in cui gli stanziamenti previsti sono stati divisi in voci : umanitari, militari, finanziari, da cui è stata ricavata una classifica globale per quota di Pil devoluta, che vede la Norvegia primo donatore, gli Stati Uniti al 15esimo posto (benchè in termini assoluti il primo finanziatore), la Germania al decimo posto, la Francia al ventinovesimo, dopo l’Italia che arriva al ventottesimo posto.
Tale classifica sarebbe stata contestata dal ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu, che avrebbe detto: “I dati di Kiel non sono né affidabili né praticabili. Tutte queste classificazioni sono false”.
Per l’Italia, presente al Vertice informale, il ministro della Difesa Crosetto, che ha dichiarato al suo arrivo: “Sono contento di essere qua oggi. Speriamo di riuscire ad affrontare i temi che sono sul tavolo, importanti non solo per l’Europa: in primis l’Ucraina, ma anche la situazione del Mar Rosso. Mi auguro che finalmente l’Europa riesca a prendere una posizione più concreta e meno burocratica, perché i tempi che viviamo richiedono velocità e pragmatismo. Non possiamo permetterci di affrontare i problemi come li abbiamo affrontati finora”.
Poi, al termine del Consiglio Informale di Difesa, l’Alto rappresentante Ue, Borrell , ha detto: “Abbiamo discusso dell’appoggio militare all’Ucraina. Urgenza è la parola chiave, per andare d’accordo per il breve e medio termine. Dall’inizio dell’invasione l’Ue e gli Stati membri, tutti insieme, hanno fornito 28 miliardi di aiuti militari sino a oggi. Oggi abbiamo stabilito l’impegno per quest’anno di almeno 21 miliardi nel bilancio del 2024. Passi avanti anche sull’addestramento delle truppe e sulla fornitura delle munizione. L’Europa deve aumentare la sua capacità di difesa, oggi per difendere l’Ucraina, domani per difendere se stessa. Oggi è stato deciso di addestrare altri 20.000 soldati ucraini nell’ambito della missione di addestramento, dopo averne già addestrati 40.000. Arriveremo così a 60.000 entro la fine dell’estate. Un buon addestramento significa salvare vite sul campo di battaglia”.
In merito ai finanziamenti UE all’Ucraina ,cui è stato posto il veto dall’Ungheria, alla vigilia del Consiglio UE straordinario di domani, in cui, oltre che del sostegno militare a Kiev e della revisione del bilancio comune, si parlerà anche della guerra in Medio Oriente, il Presidente Michel ha inviato ai 27 Paesi dell’Unione una lettera d’invito, in cui si legge: “Chiudere l’accordo è vitale per la nostra credibilità e non solo per il nostro impegno a fornire un supporto costante all’Ucraina”.
Altra lettera, poi, è quella firmata dai presidenti e co-presidenti di Ppe, Socialisti Ue, Renew Europe, Verdi e Conservatori e Riformisti e indirizzata ai 27, sempre in vista della discussione sulla revisione del bilancio comune di domani, in cui si sottolinea: “Noi, presidenti dei principali gruppi politici del Parlamento europeo siamo uniti nell’esortare tutti i capi di Stato e di governo dell’Ue che si riuniranno domani a prendere le decisioni necessarie per affrontare le sfide straordinarie che si pongono all’Ucraina. Esortiamo il Consiglio europeo e gli Stati membri a mantenere le loro promesse, a garantire un sostegno militare efficace e sostenibile a lungo termine all’Ucraina e a intensificare gli sforzi per fornire le munizioni e il supporto militare di cui le forze di difesa ucraine hanno urgentemente bisogno. Ci aspettiamo che il Consiglio europeo approvi il sostegno economico e finanziario proposto nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina, che aiuterà l’Ucraina a mantenere i servizi essenziali per i suoi cittadini, come scuole, ospedali e sicurezza sociale, e sosterrà la ripresa economica e sociale del Paese e la sua ricostruzione. Ulteriori ritardi o veti annuali non sono un’opzione. L’Unione Europea è nata dalle lezioni apprese dalla devastazione causata dalla Seconda Guerra Mondiale. Contro la devastazione causata dalla Russia in Ucraina, l’Ue deve dimostrare ancora una volta oggi la sua solidarietà e la sua capacità di agire”.
A tal proposito, si è svolta stamane a Bruxelles l’ultima riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 ,prima del Consiglio Europeo straordinario di domani, nella quale , secondo alcune fonti europee, la UE avrebbe avanzato una proposta di compromesso nei confronti dell’Ungheria: tenere un dibattito annuale in Consiglio europeo sull’attuazione e l’erogazione dei finanziamenti da 50 miliardi in 4 anni per l’Ucraina, mentre il Rappresentante ungherese avrebbe chiesto che ,assieme al dibattuto con cadenza annuale ,vi fosse anche un voto all’unanimità sulla conferma all’erogazione degli aiuti a Kiev. Tutte le altre delegazioni, invece, avrebbero indicato come obiettivo un accordo a 27, e l’approvazione di tutto il pacchetto del bilancio comune, che include anche fondi alla migrazione e all’innovazione tecnologica. Sempre le stesse fonti dell’Ue avrebbero evidenziato al termine della riunione che: “La soluzione è alla portata ed è nelle mani dei leader, di uno in particolare.
L’auspicio è che la saggezza e la responsabilità prevarranno“.
Restando a Bruxelles, la Commissione UE ha proposto di prorogare per un altro anno la sospensione dei dazi e delle quote di importazione sulle esportazioni ucraine verso l’Ue, rafforzando , però, la protezione dei prodotti agricoli sensibili dell’Ue rispetto alle importazioni di alcuni prodotti dall’Ucraina con un meccanismo di salvaguardia rafforzato.
In merito, il vicepresidente della Commissione UE , Dombrovskis , ha dichiarato: “L’Ue deve continuare a mostrare solidarietà all’Ucraina e alla Moldavia di fronte alla continua aggressione della Russia. Questa proposta rappresenta il giusto equilibrio: manteniamo il nostro sostegno economico per entrambi i Paesi, tenendo pienamente conto degli interessi e delle sensibilità degli agricoltori europei. Ciò consentirà di raggiungere il duplice obiettivo di contribuire a mantenere in vita le economie dell’Ucraina e della Moldavia, garantendo allo stesso tempo garanzie più forti per prevenire perturbazioni del mercato nell’Ue”.
Quanto agli alleati occidentali di Kiev, quest’oggi la sottosegretaria di Stato Usa per gli affari politici Victoria Nuland , si è recata a Kiev, per incontrare i leader governativi, veterani e società civile e per sottolineare l’impegno condiviso per sconfiggere l’aggressione russa in Ucraina”.
Al riguardo, il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha scritto su X: “Con la sottosegretaria di Stato Usa, Victoria Nuland, abbiamo “discusso del prosieguo dell’assistenza americana alla sicurezza, della maggiore cooperazione nel settore della difesa, dell’uso degli asset russi congelati, dell’attuazione della Formula di Pace di Zelensky e dei preparativi per il vertice della Nato a Washington”.
Il Segretario generale della NATO, Stoltenberg, invece, ha incontrato il Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, dichiarando al termine del confronto: “Ci siamo incontrati per discutere della continua importanza della NATO nel rafforzare la sicurezza dell’America e abbiamo concordato di lavorare per rafforzare ulteriormente la cooperazione, anche in occasione del prossimo vertice della NATO a Washington. Abbiamo sottolineato l’importanza di inviare un messaggio chiaro e deciso al Presidente Putin, affermando che non vincerà la sua guerra di aggressione in Ucraina, e abbiamo discusso della crescente minaccia e sfida della Cina, concordando sul fatto che restare uniti nella NATO ci rende più preparati alla crescente concorrenza globale. Abbiamo condannato il ruolo destabilizzante dell’Iran in tutto il Medio Oriente, compreso il suo sostegno ai militanti e ai gruppi terroristici che attaccano le forze alleate, le navi commerciali e partner vitali come Israele. Abbiamo anche discusso dell’importanza che i paesi membri rispettino con urgenza gli impegni dichiarati in materia di investimenti nella difesa. Insieme, le nostre nazioni costituiscono la meta’ della potenza economica e militare mondiale. La NATO è un bene per l’Europa e un bene per gli Stati Uniti”.
A Mosca, mentre il vice primo ministro russo Alexander Novak ha reso noto il negoziato in corso con la Cina per siglare un contratto per la fornitura di gas attraverso Power of Siberia-2, la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha adottato in terza lettura il progetto di legge che introduce nel codice penale della Federazione russa la possibilità di confisca dei beni per “false notizie sull’esercito russo e appelli pubblici ad attività dirette contro la sicurezza dello Stato”.
Dal Cremlino, il portavoce Peskov, nella consueta conferenza stampa è tornato sull’esercitazione Nato , dicendo: “La Russia considera l’esercitazione Steadfast Defender lanciata dalla Nato in Europa come una “minaccia” e promette “contromisure. La Russia “interpreta inequivocabilmente” le esercitazioni della Nato come una minaccia perché “la Nato è uno strumento di confronto”: l’alleanza è stata “concepita, formata e configurata ed è governata in questo momento dagli Stati Uniti” proprio in questo modo . “È una minaccia per noi, ecco come la vediamo. E vengono prese le contromisure adeguate. Tanto più che l’Alleanza sposta senza sosta le sue infrastrutture militari verso i nostri confini da diversi decenni”.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, invece, nel suo consueto punto stampa, parlando dell’Italia, ha detto: “Abbandonare le sue posizioni anti-russe – che hanno distrutto le relazioni con Mosca nel 2022 – sarebbe vantaggioso sia per l’Italia che per la stessa Russia. dopo l’inizio dell’operazione speciale, l’Italia “letteralmente, per ordine di Washington, ha scelto la linea del duro confronto con il nostro Paese. In particolare, la portavoce ha menzionato l’adesione dell’Italia alle sanzioni e alla fornitura di armi a Kiev, rilevando che per colpa di Roma quasi tutte le aree di cooperazione con la Russia sono congelate. Crediamo fermamente che l’abbandono da parte dell’Italia della sua politica anti-russa e il graduale ripristino di una cooperazione pragmatica e reciprocamente rispettosa sarebbero veramente nel nostro interesse comune. La parte russa non ha dubbi sul fatto che “il popolo italiano, con la sua innata saggezza, lungimiranza e buon senso, prima o poi si renderà conto di quanto sia controproducente l’attuale, distruttivo corso anti-russo”.
Il Presidente russo Putin, che il 12 febbraio si recherà ad Ankara, in Turchia, per incontrare il Presidente Erdogan, dopo l’annuncio dello scambio di centinaia di prigionieri di guerra tra Mosca e Kiev dato dal Presidente ucraino, Zelensky, nel corso dell’incontro con i sostenitori che gestiscono la sua campagna elettorale, in vista delle elezioni presidenziali di marzo, ha dichiarato: “La Russia non interromperà gli scambi di prigionieri di guerra con l’Ucraina. E’ necessario spostare la linea del fronte a una distanza tale da proteggere il territorio della Federazione Russa dagli attacchi delle armi occidentali. Respingeremo le forze ucraine per ridurre la minaccia di attacchi sul territorio russo. La linea di contatto deve essere allontanata a una distanza tale dal nostro territorio da renderlo sicuro dall’artiglieria a lungo raggio fornita dall’Occidente che le autorità ucraine usano per bombardare città pacifiche. L’esercito russo sta facendo proprio questo, allontanare il nemico dai centri abitati vitali. Questo è il motivo principale per i nostri ragazzi che combattono e rischiano la vita: proteggere la Madrepatria, proteggere il nostro popolo”.
Poi, tornando sulla vicenda dell’aereo abbattuto alcuni giorni fa nei cieli di Belgorod, Putin ha affermato: “Le forze armate ucraine hanno abbattuto il nostro aereo Il-76, che trasportava 65 dei loro militari destinati allo scambio. Avete chiesto perché lo hanno fatto. Non lo so. Non capisco.Si può presumere che lo abbiano fatto per sbaglio. Questo è in ogni caso un crimine. Sul caso bisogna sia aperta un’indagine internazionale. Ho già detto che alle 11.10 è stato effettuato un lancio dal territorio controllato dalle autorità ucraine. Quindi chiediamo che vengano degli esperti internazionali a indagare”.
Sul campo, nel frattempo, sono proseguiti dalla nottata di ieri gli attacchi russi sull’Ucraina. Colpita, la città di Kharkiv, dove tre persone sono rimaste ferite, anche se l’Aeronautica militare ucraina ha fatto sapere su Telegram che le forze ucraine hanno abbattuto 14 dei 20 droni lanciati dalla Russia.
Il capo della direzione dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un’intervista alla Tv nazionale ha detto: “L’attuale offensiva russa in Ucraina non ha fatto progressi significativi dal suo inizio lo scorso novembre e si esaurirà all’inizio della primavera. a Russia si è posta l’obiettivo di arrivare ai confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Lugansk, raggiungendo il fiume Chornyi Zherebets. All’inizio della primavera, l’offensiva (della Russia) Sarà completamente esaurita. Noi facciamo una mossa, il nemico fa una mossa. Ora è il turno del nemico. Finirà e poi inizierà la nostra“.
Il sindaco filorusso della città di Gorlivka, nella regione ucraina del Donetsk, occupata dalle forze di Mosca, Ivan Prikhodko, ha reso noto che “Due civili sono morti e una persona è rimasta ferita a causa dell’attacco di droni dell’esercito ucraino lungo la strada tra Gorlivka e Donetsk“, mentre il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che un drone ucraino è stato distrutto dai sistemi di difesa aerea sulla regione russa di Pskov.
Altro attacco, poi, è stato lanciato dall’Ucraina alla Russia, ma di carattere informatico. Il servizio stampa dell’agenzia di intelligence ucraina , infatti, in un comunicato sul suo sito web, ha reso noto che: “Gli specialisti della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Hur), il 30 gennaio 2024 hanno attaccato il server di comunicazione speciale del Ministero della Difesa russo”.
In merito all’avanzata russa, conquistata dalle truppe di Mosca, invece, secondo il Ministero della Difesa, una roccaforte ucraina a nord-ovest di Bakhmut, nella regione di Donetsk (est), rafforzando così la posizione delle forze russe lungo la linea del fronte.
©Riproduzione riservata