di Federica Marengo lunedì 29 gennaio 2024
-Nella 694° giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky ha rilasciato un’intervista all’emittente nazionale tedesca, ARD, in cui ha dichiarato: “Un calo degli aiuti statunitensi a Kiev rappresenterebbe un messaggio negativo e se questo sostegno venisse meno, la Germania potrebbe acquisire il ruolo di guida nella coalizione che sostiene l’Ucraina. La passività da parte degli Stati Uniti o la mancanza di sostegno sarebbe un brutto segnale. La Germania può riuscire a consolidare l’UE. Molti paesi hanno importanti relazioni economiche con la Germania e la loro economia dipende dalle decisioni della Germania perché la Germania ha un’economia forte”.
Poi, Zelensky ha lanciato un monito: “Se gli Stati Uniti ritardano il loro sostegno all’Ucraina, ciò avrà un impatto sull’Europa unita. Il primo è la carenza di armi e di finanziamenti in Ucraina. Poi, l’alleanza tra Usa ed Europa verrà meno. In terzo luogo, l’Europa capirà che questo è un segnale che se l’Ucraina fallisce e Putin avanza, questo è un segnale degli Stati Uniti che l’Europa sarà lasciata sola tra i Paesi della Nato ad affrontare la Russia. È possibile fermare la Russia. Dobbiamo impedire la distruzione dell’Ucraina. Per evitare una terza guerra mondiale”.
Proprio a proposito di aiuti all’Ucraina, il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha incontrato oggi in Ucraina il suo omologo Kuleba , alla vigilia del vertice europeo del 1°febbraio, nel quale si discuterà degli aiuti finanziari al Paese in guerra dopo il veto di Budapest. Scopo del bilaterale è quello di preparare l’incontro tra il Presidente Zelensky e il Premier ungherese Orban, per cercare di risolvere le divergenze e “sbloccare le decisioni cruciali dell’UE per l’Ucraina”.
Ancora in merito, secondo quanto riportato dal Financial Times, che cita un presunto documento UE, l’”Unione Europea potrebbe interrompere tutti i finanziamenti all’Ungheria, se Budapest confermasse il veto alla fornitura di aiuti militari a Kiev”.
Nell’articolo pubblicato , il Financial Times spiega che “La bozza del documento della UE, pronta a Bruxelles, mira a colpire le debolezze economiche dell’Ungheria “minacciando la sua valuta e danneggiando la fiducia degli investitori”, e che “Diversi diplomatici europei hanno confermato che molti Paesi hanno già dato sostegno al piano
Intanto, il Consiglio UE ha prorogato fino al 31 luglio 2024, ovvero per altri sei mesi , le sanzioni contro Mosca, introdotte nel febbraio 2022 e che consistono in una serie di misure che prevedono restrizioni al commercio, alla finanza, alla tecnologia, all’industria, ai trasporti e ai beni di lusso, il divieto di importazione o trasferimento di petrolio greggio trasportato via mare e di alcuni prodotti petroliferi dalla Russia all’Ue, la de-SWIFTing di diverse banche russe e la sospensione delle attività di trasmissione di organi di disinformazione sostenuti dal Cremlino. In vigore anche misure per contrastare l’aggiramento delle stesse sanzioni.
Sempre per discutere del vertice del Consiglio UE del 1° febbraio sugli aiuti a Kiev, il Presidente ucraino Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il Premier greco Mitsotakis, nel quale, ringraziando la Grecia “per il suo sostegno all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue” e per “mettere sul tavolo le esigenze difensive di Kiev”, ha ribadito “l’importanza di sbloccare i 50 miliardi di euro promessi dall’Unione Europea, confidando che ciò consentirà di inviare un segnale importante agli altri partner internazionali, da cui Kiev è economicamente dipendente per affrontare l’aggressione russa”.
Inoltre, il Presidente Zelensky ha reso noto su X: “Ho avuto una telefonata con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis per coordinare gli sforzi internazionali congiunti. Abbiamo discusso dei preparativi per il secondo vertice Ucraina-Balcani. Ho anche ringraziato la Grecia per aver partecipato all’incontro a Davos e l’ho invitata a partecipare all’organizzazione del vertice globale sulla pace. Nel contesto della discussione sull’andamento delle ostilità, ho delineato le attuali esigenze di difesa dell’Ucraina, soprattutto in termini di difesa aerea e artiglieria. Sono grato alla Grecia per aver sostenuto la nostra integrazione con l’Ue. Ho anche sottolineato l’importanza di sbloccare tempestivamente 50 miliardi di aiuti europei. Ciò costituirà un segnale potente per gli altri partner internazionali”.
Quanto agli altri alleati occidentali, il ministro degli Esteri Kuleba, intervenuto ieri nella trasmissione di Rai Tre, In Mezz’ora, ha dichiarato: “Voglio ringraziare l’Italia per la sua leadership e il governo di Giorgia Meloni e il mio collega Antonio Tajani per essersi resi conto che la posta in gioco in Ucraina non è soltanto l’Ucraina, ma la sicurezza e prosperità dell’Europa. Con la presidenza del G7 l’Italia ha nuove opportunità per coordinare un più ampio impegno globale nel respingere l’attacco russo all’Ucraina e all’ordine mondiale che il G7 rappresenta”.
Parallelamente, però, il governo e le autorità ucraine hanno annunciato un’inchiesta per presunta corruzione nell’ambito della fornitura di munizioni all’Ucraina, in merito alla quale il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, ha dichiarato: “Siamo bene al corrente del rapporto sulla corruzione nella consegna degli ordini in Ucraina. Abbiamo già sentito che il governo e le autorità ucraine hanno annunciato l’inchiesta. Quindi seguiamo la questione molto, molto da vicino. L’aiuto dell’Unione Europea (a Kiev, nel suo cammino verso la futura adesione all’Ue) serve anche a garantire il normale funzionamento dello Stato ucraino, compresi, ovviamente, gli enti del governo e della sua amministrazione e la lotta alla corruzione”.
Da Mosca, invece, il consigliere presidenziale per la politica estera, Yuri Ushakov,ha fatto sapere che “Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in visita in Turchia in febbraio per discutere in particolare la situazione in Ucraina”.
Nel frattempo, sul campo, mentre il ministro della Difesa slovacco ha sollecitato un’intesa per la pace, chiedendo l’apertura di negoziati per porre fine alla guerra, nella nottata di ieri, le forze di Mosca hanno attaccato le città di Kremenchuk e Poltava, nella regione di Poltava, ma anche le regione di Sumy, dove tre persone sono rimaste uccise e Mykolaiv , utilizzando dei droni Shahed, di fabbricazione iraniana, che, secondo quanto è stato dichiarato dallo Stato maggiore dell’esercito ucraino , sarebbero stati tutti abbattuti.
Il ministero dell’Energia ucraino, poi, in una nota, ha annunciato che “L’Ucraina intende costruire quattro nuovi reattori nucleari nella centrale di Khmelnitsky nel 2024, per compensare la perdita delle unità dell’impianto di Zaporizhzhia, il più grande d’Europa, occupato dalle forze russe dal marzo 2022”, sottolineando che “la procedura richiederà tempo”.
Sul fronte russo, invece, il governatore di Yaroslav, a nord-est di Mosca, ha reso noto tramite Telegram ,che, stamane , un drone è stato abbattuto mentre cercava di attaccare una raffineria, mentre il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le forze russe hanno preso il controllo del villaggio di Tabaivka nella regione nordorientale di Kharkiv, notizia poi smentita dallo Stato maggiore di Kiev.
Infine, il sindaco della città di Dontesk, Alexei Kulemzin, ha fatto sapere che le truppe ucraine hanno attaccato il quartiere Kalininsky, uccidendo diverse persone.
Riguardo alla Russia,poi, il think-tank statunitense Institute for the Study of War (Isw), ha scritto nel suo ultimo rapporto che “Il Cremlino si prepara a destabilizzare la Moldavia, probabilmente anche per ostacolare la sua integrazione nell’Ue. Le tensioni tra Moldavia e Russia si sono intensificate in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, con il governo filo-occidentale di Chisinau che ha ripetutamente accusato il Cremlino di tentativi di destabilizzazione”.
In utlimo, l’oppositore russo Vladimir Kara-Murza, che sta scontando una condanna a venticinque anni di carcere per tradimento, per notizie false sulle forze armate e per aver collaborato per organizzazioni indesiderabili, è stato trasferito dalla colonia penale di Omsk, dove si trovava dal settembre dello scorso anno, a una struttura ancora non nota.
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