di Federica Marengo mercoledì 24 gennaio 2024
-Nella 689° giornata di guerra in Ucraina, i canali Telegram e i media russi hanno diffuso la notizia di un aereo russo da trasporto, probabilmente militare, un Ilyushin Il-76, che sarebbe precipitato nella regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina. Poi gli stessi media russi hanno fatto sapere che a bordo vi erano 65 prigionieri delle forze militari ucraine , 6 membri dell’equipaggio e 3 accompagnatori, in quanto proprio oggi ne era prevista la liberazione nell’ambito di uno scambio. Sul posto, sono accorsi immediatamente medici e agenti delle forze dell’ordine.
Quindi, lo stato maggiore di Kiev ha riferito ai media ucraini che l’abbattimento dell’aereo da trasporto militare russo, Il-76, sarebbe stata opera delle forze armate ucraine, che trasportavano missili verso basi “da dove i russi spesso attaccano Kharkiv e la regione”, spiegando che “i russi ammettono che l’aereo è precipitato ,ma forniscono una loro versione, secondo cui a bordo c’erano 65militari ucraini catturati, oltre a sei membri dell’equipaggio e altri tre militari”.
A seguire, il Presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Volodin, accusando Kiev, ha dichiarato: “Hanno ucciso i loro stessi soldati in aria, le loro madri, i loro figli li stavano aspettando. Hanno abbattuto i nostri piloti che svolgevano una missione umanitaria con missili americani e tedeschi”, mentre il capo della commissione Difesa della Duma, Kartapolov, ha dichiarato : “Oggi era in programma uno scambio di 192 prigionieri ucraini e altrettanti russi, e che 65 degli ucraini si trovavano sull’aereo da trasporto Ilyushin Il-76, che lo stesso Kartapolov afferma essere stato abbattuto dalle forze di Kiev. artapolov aggiunge che l’Ilyushin era seguito da un altro aereo con a bordo circa altri 80 prigionieri ucraini, che dopo l’abbattimento del primo velivolo ha invertito la rotta ed è tornato indietro”.
L’emittente pubblica Suspilne, ha fatto sapere che il ministero della Difesa ucraino ha rifiutato di commentare l’incidente , in quanto il dipartimento ha affermato di non poter ancora confermare se le forze armate ucraine vi siano coinvolte, sottolineando che “stanno ancora chiarendo le informazioni”.
Suspilne, inoltre, ha spiegato che: “Il Ministero della Difesa russo ha solo dichiarato che una commissione delle forze aerospaziali si è recata sul luogo dell’incidente “per stabilire le cause del disastro mentre dalla Duma russa sono giunte accuse all’Occidente, parlando di missili Usa e tedeschi coinvolti. Secondo il sito di opposizione russa Meduza: l’Ukrainskaya Pravda, citando una fonte delle forze armate ucraine, ha scritto che l’incidente aereo è stato “opera” dell’esercito ucraino. Secondo gli interlocutori dello Stato Maggiore ucraino, l’aereo trasportava missili S-300. Ben presto però la notizia è cambiata: ora si dice che la fonte della pubblicazione nelle forze armate ucraine ha solo confermato l’incidente aereo. Il fatto che quanto accaduto sia stato ‘opera delle Forze Armate dell’Ucraina’ non è più menzionato nel materiale. Secondo Meduza, i rottami dell’Il-76 caduto erano sparsi per oltre cinque chilometri nell’area dello schianto. Alcuni sono caduti sui terreni dei residenti locali, scrive Baza, canale telegram vicino alla sicurezza russa. Le finestre delle case più vicine al luogo dell’incidente erano rotte e diversi residenti hanno riferito di pezzi di metallo che giacevano nei loro cortili”.
Tuttavia, il ministero degli Esteri russo, che, dapprima ha riportato le dichiarazioni di un legislatore russo ,secondo cui l’aereo è stato abbattuto da missili statunitensi o tedeschi forniti all’Ucraina, e poi ha dichiarato che l’Ucraina ha abbattuto l’aereo militare precipitato nella regione russa di Belgorod, definendo questo un “atto di barbarie”.
Per l’ex Presidente russo e Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Medvedev, riferendosi alle divergenze interne ai vertici dello Stato ucraino sulla guerra, ha detto: “L’abbattimento del volo russo nella regione di Belgorod ,con a bordo, secondo Mosca, 65 prigionieri ucraini , è il risultato della lotta politica interna alle élite neonaziste di Kiev. È una guerra tra maiali nel loro trogolo. Andando avanti diventerà sempre peggio. Questi mostri per mantenere il loro potere uccideranno facilmente il loro personale militare e i prigionieri di guerra”.
Incerti sull’accaduto, anche i media ucraini, con il portale Rbc Ucrainache ha citato fonti, secondo cui il velivolo è stato abbattuto dalle forze ucraine, mentre l‘Ukrainska Pravda , dopo aver citato fonti delle forze armate, secondo cui l’esercito di Kiev è coinvolto nella caduta dell’aereo, il portale ha rettificato, riferendo che le fonti ucraine hanno confermato “lo schianto” dell’aereo che “trasportava missili per il sistema di difesa aerea S-300”. Tuttavia, un’altra fonte dell’Ukrainska Pravda “non ha confermato queste informazioni”.
In ultimo, il difensore civico ucraino Dmitry Lubinets e il quartier generale del coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra hanno riferito che “stanno indagando su quanto affermato da Mosca, secondo cui l’aereo stava trasportando decine di prigionieri di guerra ucraini”.
La Bbc in un servizio in lingua russa, dopo che il capo della Camera Bassa del Parlamento di Mosca Vyacheslav Volodin ha dichiarato di voler rivolgere un appello ai parlamenti degli Stati Uniti e della Germania, a causa dell’aereo precipitato, a suo dire abbattuto da un Patriot o un Iris-T, ha spiegato che “Non può essere stato un missile di produzione tedesca ad aver abbattuto l’aereo militare russo Il-76 questa mattina a Belgorod”, e che “non esisterebbe nemmeno un video che possa approvare l’abbattimento”.
Sempre nello stesso servizio della Bbc in lingua russa, è stato precisato che “I sistemi di difesa aerea Patriot o Buk” in linea di principio “potrebbero aver una portata tale da abbattere” l’Iliushin, ma che “l’Iris-T, in servizio con le forze armate ucraine, ha una portata di 40 chilometri e difficilmente potrebbe colpire a tale distanza, visto che il luogo dello schianto si trova a cinquanta chilometri dal confine ucraino. ll tedesco Iris-T Surface-launched-missile è parte , sin dall’inizio ,del recente scudo usato da Kiev per proteggere le città ucraine. Il sistema del produttore tedesco Diehl Defense sta attualmente dimostrando le sue capacità in condizioni di combattimento reali in Ucraina. Con una portata fino a 40 chilometri, difende da droni, elicotteri, aerei e missili da crociera. Invece il sistema missilistico terra-aria americano Patriot può resistere a grandi sistemi senza pilota, missili da crociera e missili balistici tattici con una portata fino a 68 chilometri”.
Secondo il Wall Street Journal, “Il sistema Patriot è diventato un elemento fondamentale nell’arsenale dell’Ucraina per respingere le minacce aeree provenienti dalla Russia. Il sistema d’arma difende le truppe di terra, le città e le infrastrutture critiche ucraine in tutto il paese. Il Patriot è riuscito persino a distruggere una delle armi più avanzate della Russia, il missile ipersonico Kh-47″.
Per il quotidiano britannico The Telegraph, “La Russia finora non ha fornito prove sufficienti per confermare che c’erano davvero 74 persone, tra cui sei membri dell’equipaggio e tre accompagnatori, che viaggiavano sull’Il-76 quando è precipitato al suolo. Se la Russia avesse voluto dimostrare che l’Ucraina aveva effettivamente abbattuto un jet con a bordo i propri prigionieri di guerra, avrebbe potuto facilmente pubblicare anche video o immagini che mostravano gli ucraini salire a bordo dell’aereo. In alternativa, Mosca avrebbe potuto pubblicare dettagli che dimostrassero che l’Ucraina era a conoscenza del modo in cui il personale catturato veniva trasportato, un ettaglio spesso fondamentale quando vengono concordati scambi di prigionieri. Inoltre, le immagini dei detriti del jet a terra non sembrano mostrare alcun segno dei corpi senza vita di coloro che viaggiavano a bordo. Quando l’MH17, il volo della Malaysia Airlines, che viaggiava da Amsterdam a Kuala Lumpur, è stato abbattuto sopra il Donbass nel 2014, le fotografie della scena dell’incidente mostravano chiaramente i corpi tra i rottami. Infine, la geolocalizzazione di un filmato condiviso sui social media, che il Cremlino ha contestato, dimostrerebbero che l’aereo stava allontanandosi da Belgorod, non atterrandovi, quando è stato abbattuto”.
Ma, il ministero russo della Difesa, confermando che tutti i passeggeri a bordo sono morti e, accusando le autorità ucraine, in comunicato pubblicato dall’agenzia Ria Novosti , ha evidenziato: “A Kiev erano bene al corrente che i prigionieri sarebbero stati trasportati in aereo Belgorod, è una pratica ben stabilita. I radar hanno registrato il lancio da parte ucraina di due missili. Gli ucraini hanno abbattuto l’aereo con l’obiettivo di dare la colpa alla Russia per l’eliminazione di personale militare ucraino che era sull’Iliushin, ma in qualità di prigionieri da scambiare, 65 uomini di un gruppo di circa 200. Lo scambio sarebbe dovuto avvenire nel pomeriggio presso il punto di frontiera russo-ucraino di Kolotilovka”.
Il portavoce dell’agenzia di intelligence militare ucraina Gur, Andriy Yusov, ha poi fatto sapere su X che “Lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina “previsto per oggi non avrà luogo”, e che “le informazioni fornite da parte russa secondo cui sull’aereo Il76 precipitato nella regione di Belgorod avrebbero potuto trovarsi prigionieri di guerra sono attualmente in fase di verifica”.
Più tardi, in serata, la stessa intelligence militare ucraina, in una nota ufficiale,precisando di non avere “alcuna informazione attendibile su chi fosse a bordo dell’aereo Ilyushin-76 precipitato nell’oblast russo di Belgorod”, ha fatto sapere che: “Oggi avrebbe dovuto essere effettuato uno scambio di prigionieri, che però non ha avuto luogo. Secondo la parte russa, ciò è dovuto all’abbattimento di un aereo russo Il-76, che avrebbe trasportato i nostri prigionieri. Al momento non disponiamo di informazioni affidabili e complete su chi fosse a bordo dell’aereo e in che numero. Da parte sua, l’Ucraina ha rispettato tutti gli accordi per lo scambio. I militari russi catturati sono stati consegnati in tempo al punto concordato per lo scambio, dove sono stati tenuti al sicuro. La sicurezza dei nostri militari, secondo gli accordi, doveva essere garantita dalla parte russa. Allo stesso tempo, la parte ucraina non è stata informata della necessità di garantire la sicurezza dello spazio aereo nelle vicinanze della città di Belgorod in un determinato lasso di tempo, come era stato fatto in numerose occasioni in passato. L’Ucraina non è stata informata sul numero di veicoli, sui percorsi e sulle forme di consegna dei prigionieri. È noto che i prigionieri possono essere consegnati per via aerea, ferroviaria o stradale. Ciò potrebbe indicare azioni deliberate da parte della Russia volte a mettere in pericolo la vita e la sicurezza dei prigionieri. L’atterraggio di un aereo da trasporto a 30 chilometri di distanza da una zona di combattimento non può essere sicuro e dovrebbe in ogni caso essere discusso da entrambe le parti, perché altrimenti mette a rischio l’intero processo di scambio. Pertanto, questa potrebbe essere un’azione pianificata e deliberata dalla Russia per destabilizzare la situazione in Ucraina e indebolire il sostegno internazionale al nostro paese”.
Dall’aeronautica militare ,però, è stato dichiarato al giornale online New voice of Ukraine che “non vi sarebbero stati prigionieri di guerra ucraini a bordo dell’aereo IL-76 abbattuto nella regione di Belgorod”.
Intanto, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov, ancora a New York per partecipare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha chiesto una riunione urgente, proprio sui fatti dell’aero caduto a Belgorod, il capo di Stato maggiore delle forze britanniche, Patrick Sanders, in un discorso pronunciato a Twickenham,( Londra), ha affermato: “I civili britannici che fanno parte di una “generazione pre guerra” devono essere pronti a combattere una guerra contro la Russia di Vladimir Putin se sarà necessario” ,spiegando: “I normali cittadini potrebbero essere costretti a rafforzare le forze militari, ha aggiunto. Il ministero della Difesa ha subito precisato che non è in programma un ritorno alla leva abolita nel 1960.
Sanders tuttavia ha citato l’esempio della Svezia che, in vista della sua adesione alla Nato, ha appena reintrodotto una forma di esercizio militare. Anche la Gran Bretagna deve “fare passi per consentire alle nostre società di essere sul piede di guerra. Un tale passo non è solo desiderabile, ma essenziale, le fondamenta di una mobilitazione nazionale” non possono essere limitate a Paesi confinanti o vicini alla Russia per questo “non saremo immuni e anche la generazione preguerra deve prepararsi e si tratta di uno sforzo che coinvolge tutto il Paese.
L’Ucraina illustra brutalmente il fatto che gli eserciti regolari iniziano le guerre e le forze militari composte da cittadini le vincono”.
La Nato, invece, ha dato il via a Steadfast Defender 24, “la più grande esercitazione militare dai tempi della Guerra Fredda”, con una nave da guerra Usa che è salpata verso le coste europee. Circa 90.000 soldati prenderanno parte alle manovre, per testare le difese dell’Alleanza atlantica, alla luce della guerra russa contro l’Ucraina.
A proposito dell’Alleanza Atlantica, dopo l’ok di Ankara all’adesione della Svezia, l’Ungheria resta l’unico paese a dover ancora ratificare tale adesione.
Quanto agli alleati occidentali di Kiev, la responsabile USA del Tesoro Yallen ha rassicurato al Presidente ucraino , Zelensky il sostegno degli Stati Uniti ,esortando il Congresso ad approvare gli aiuti.
Restando in tema di aiuti, il Consiglio UE starebbe cercando ancora una soluzione a 27, dato il veto dell’Ungheria, sull’approvazione del bilancio e dei fondi per Kiev, in vista della riunione straordinaria del 1° febbraio ( al quale il Presidente ucraino Zelensky interverrà in videocollegamento), mentre sarebbe vicina l’intesa sulla proposta riguardante l’uso degli asset russi congelati.
Fonti diplomatiche, citate dall’agenzia Ansa, infatti, hanno fatto sapere che: “Ci sono ancora alcuni tecnicismi da chiarire ma c’è ormai un chiaro consenso sui principi fondamentali. La proposta attuale riguarda la cosiddetta “fase 1” , come proposto dalla Commissione Europea , che consentirebbe d’iniziare a raccogliere gli extra-profitti generati dal capitale immobilizzato per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. L’uso effettivo di queste entrate straordinarie sarà deciso in seguito, nell’ambito della cosiddetta “fase 2”.
Sul fronte dei combattimenti, sotto attacco russo, nella nottata fra ieri e oggi, la città di Kharkiv, dove 18 persone sono rimaste uccise nel raid ,tra cui un bambino e il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, lanciando l’allarme sulla mancanza di munizioni e armi, in un’intervista al quotidiano Bild, ha dichiarato: “La situazione al fronte in Ucraina resta attualmente difficile a causa della mancanza di forniture di munizioni. La situazione è molto grave, forse ancora più grave di quanto lo fosse all’inizio dell’invasione russa, quasi due anni fa. Il massiccio attacco missilistico russo di ieri dimostra che l’Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea e missilistici. Anche se l’Ucraina ha aumentato significativamente la sua produzione e continuerà a farlo, vediamo che ancora l’industria della difesa occidentale non è in grado di produrre una quantità sufficiente di munizioni”.
Allarme , quello di Kuleba, condiviso anche dal Pentagono e dalla UE, con il commissario europeo per il Mercato unico, Thierry Breton, che, a margine della visita a Varsavia ,nel corso del suo tour istituzionale dedicato alla Difesa, ha affermato: “Il mio messaggio è molto chiaro: nell’attuale contesto geopolitico e di sicurezza, dobbiamo produrre di più, più velocemente e insieme. Questo è il senso della strategia industriale per la difesa che sto preparando”.
Breton , come da lui stesso comunicato via X, terrà incontri con il nuovo governo guidato da Donald Tusk e con il Parlamento polacco , per “accelerare la cooperazione e la preparazione della difesa dell’Ue. Questo ,significa sostenere l’industria e potenziare l’assistenza all’Ucraina”.
La strategia della Difesa UE, secondo quanto annunciato la scorsa settimana dalla presidente della Commissione Ue, von der Leyen, verrà illustrata a marzo.
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