di Federica Marengo sabato 20 gennaio 2024
Nella 684° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese.
-Lo stato maggiore delle forze armate ucraine, infatti, ha reso noto che le difese aeree di Kiev hanno abbattuto 4 dei 7 droni lanciati da Mosca contro l’Ucraina.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa ha fatto sapere che, stamane all’alba, la Russia avrebbe intercettato e abbattuto un drone ucraino nei cieli sulla provincia di Bryansk, al confine con l’Ucraina.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), tramite i suoi esperti, ha reso noto in un comunicato che: “Gli esperti ,che sono in servizio presso la centrale nucleare “Zaporizhzhia” di Energodar, occupata dai russi, hanno trovato mine lungo il perimetro dell’impianto, così come nella zona cuscinetto tra le recinzioni interne ed esterne della centrale nucleare. Questa è un’area chiusa, inaccessibile al personale della stazione. Il direttore generale Rafael Grossi ha confermato che la presenza di mine non soddisfa gli standard di sicurezza dell’Aiea”.
L’intelligence militare ucraina, tramite il portavoce Andriy Yusova ha quindi replicato al comunicato dell’Aiea, sottolineando: “Zaporizhzhia di Energodar hanno scoperto delle mine intorno all’impianto. Non c’è nulla di nuovo. Già l’anno scorso, avevamo reso pubbliche le mappe delle barriere di mine ed esplosivi che i russi avevano realizzato intorno al perimetro della centrale nucleare di Zaporizhzhya e all’interno dell’impianto stesso. All’epoca, gli esperti dell’Aiea non confermavano. Le forze russe hanno da tempo trasformato la centrale nucleare di Zaporizhzhya in una struttura militare. Secondo Yusov, la minaccia per la centrale e il suo personale rimarrà tale finché i russi la controlleranno”.
Altro tipo di attacco, oltre quello militare, ovvero quello di carattere cyber, è stato sferrato da parte di hacker legati alla Russia all’azienda Microsoft. Il gruppo Midnight Blizzard, conosciuto per l’attaccare Stati, entità diplomatiche. organizzazioni non governative e fornitori di servizi informatici negli Stati Uniti e in Europa, è riuscito a entrare in un numero limitato di account email. Tale attacco è stato individuato il 12 gennaio , sebbene sembra fosse iniziato già a novembre.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista all’emittente britannica Channel 4 News ,ha invitato Donald Trump a visitare Kiev, dichiarando: “È il benvenuto se viene qui, ma penso che non possa porre fine alla guerra in 24 ore, senza dare la nostra terra a Putin”.
Nella giornata di oggi, invece, in cui in Ucraina si sono commemorati i difensori dell’aeroporto di Donetsk, ovvero, i cosiddetti “Cyborg” , che ,dal 26 maggio 2014 al 22 gennaio 2015 , hanno difeso l’aeroporto di Donetsk (est) dall’invasione russa, Zelensky ha scritto su X: “242 giorni di difesa dell’aeroporto di Donetsk. 242 giorni di forza d’animo e coraggio dei nostri difensori. L’impresa dei Cyborg ha dimostrato che gli ucraini sono indistruttibili. Allora il mondo poteva già vedere di cosa erano capaci gli ucraini. Ricordiamo tutti coloro che lottano per il nostro Paese”.
Il consigliere della presidenza ucraina, Podolyak, invece, in un’intervista alla Bild, dicendosi convinto della necessità di un rafforzamento al massimo delle difese dell’Ucraina con armi ad alta tecnologia, ha evidenziato: “In questa fase della guerra, il problema è che non è distribuito in modo omogeneo il numero delle armi, dei droni, delle granate o dei colpi di artiglieria. Servono investimenti nella produzione militare, ha incalzato, citando “missili a lunga gittata, droni, granate o colpi di artiglieria e insistendo su un gran numero di armi. L’intera linea del fronte è di ben 1.300 chilometri e i combattimenti avvengono su 600-800 chilometri. Si tratta di una situazione difficile dal punto di vista militare ,perché non cala l’intensità degli scontri, anche se in un anno non si sono registrate avanzate significative della Russia.
La Russia combatte in massa, è stata effettuata una mobilitazione segreta, molta forza lavoro è stata mandata al fronte, molti equipaggiamenti sono stati concentrati e va distrutto tutto. Penso che secondo le idee del leader russo Vladimir Putin la guerra dovrebbe andare avanti fin quando non conquisterà l’intero territorio dell’Ucraina, non otterrà il dominio in Europa, conquisterà altri territori dello spazio post-sovietico.
Nessuno avvia una grande guerra dopo aver distrutto la sua reputazione e i rapporti, se vuole accontentarsi di poco“.
A tal proposito, secondo quanto riportato da Nbc News , il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il direttore dell’intelligence nazionale Avril Haines avrebbero detto ai parlamentari di Washington ,nel corso di un incontro, che “La Russia potrebbe vincere il conflitto in Ucraina nel giro di settimane o nel migliore dei casi mesi se il Congresso degli Stati Uniti non approvasse ulteriori aiuti per Kiev; alcune capacità di difesa aerea e di artiglieria delle forze armate ucraine saranno esaurite nelle prossime settimane per cui la posizione dell’Ucraina diventerà più difficile. Quindi, se la Russia dovesse avere successo a causa dell’incapacità degli Stati Uniti di fornire assistenza militare a Kiev, si riverbererebbe in tutto il mondo, inducendo gli altri alleati degli Stati Uniti, tra cui il Giappone e la Corea del Sud, a riconsiderare la loro cooperazione e la loro fiducia negli Stati Uniti”.
I parlamentari del Congresso avrebbero concordato sul fatto che aiutare Kiev è una priorità per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, rilevando però contrasti su come procedere a livello legislativo.
Nel frattempo, inizierà lunedì e coinvolgerà anche l’Italia la maxi esercitazione annunciata dalla Nato, “Steadfast Defender 2024″, con il più grande dispiego di uomini e mezzi dell’Alleanza dalla fine della Guerra Fredda.
Divisa in due parti, la prima parte, “Transatlantic Reinforcement”, prenderà il via la prossima settimana dal 22 gennaio al 15 marzo 2024, mentre la seconda, si terrà dal 5 febbraio al 24 maggio e vedrà l’Italia come una delle “location” nell’operazione “Swift Response 24” , prevista dal 5 al 24 maggio, insieme con Estonia, Ungheria, Moldova, Macedonia del Nord, Polonia, Romania e Svezia (quest’ultima, ad oggi ,non ancora tra i Paesi membri).
Nel frattempo, mentre a Bruxelles si discute del varo del 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia, dati resi noti oggi dalle dogane cinesi hanno rilevato che : “La Russia ha scavalcato l’Arabia Saudita diventando il primo fornitore di greggio della Cina nel 2023. lo scorso anno la Russia ha spedito in Cina la cifra record di 107,02 milioni di tonnellate di greggio, pari a 2,14 milioni di barili al giorno, secondo i dati delle dogane cinesi, molto più di altri grandi esportatori di petrolio come Arabia Saudita e Iraq. Le importazioni dall’Arabia Saudita, in precedenza il principale fornitore della Cina, sono scese dell’1,8% a 85,96 milioni di tonnellate, poiché il gigante petrolifero mediorientale ha perso quote di mercato a favore del più economico greggio russo. Rifuggito da molti acquirenti internazionali in seguito alle sanzioni occidentali per l’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino nel 2022, il greggio russo è stato scambiato con sconti significativi rispetto ai benchmark internazionali per gran parte dell’anno scorso, a causa di un tetto ai prezzi imposto dall’Occidente”.
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