di Federica Marengo sabato 30 dicembre 2023
-Nella 663° giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky ha aggiornato il numero di vittime dei raid russi di venerdì su diverse città del Paese da Nord a Ovest, arrivato a 39 e ha esortato “il mondo a reagire al nuovo atto di terrorismo di Mosca”.
I raid, poi sono stati intensificati da entrambe le parti, con un attacco russo con 10 droni kamikaze sulle regioni di Mykolaiv, Kherson e Khmelnytskyi, cinque dei quali sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea di Kiev e raid ucraini sulle città russe di Bryansk e Belgorod, che hanno causato la morte di 14 persone, tra cui un bambino e il ferimento di 108 persone , tra cui 4 bambini.
Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che “l’attacco sulla città di Belgorod non resterà impunito” e di aver intercettato due missili e “la maggior parte dei razzi lanciati contro la città”.
Inoltre, la portavoce del ministero degli Esteri, Zakharova ha dichiarato all’agenzia Tass: “La responsabilità dell’attacco terroristico a Belgorod ricade sui Paesi dell’Ue che continuano a fornire armi ai terroristi di Kiev che usano munizioni a grappolo contro i civili e sulla Gran Bretagna che, in coordinamento con gli Stati Uniti, incita il regime di Kiev ad azioni terroristiche, rendendosi conto che la controffensiva ucraina è fallita”.
Immediata, la replica degli USA, con fonti del Dipartimento di Stato americano che hanno negato ogni responsabilità ,evidenziando che “Gli Stati Uniti non incoraggiano né forniscono all’Ucraina i mezzi per effettuare attacchi come quello condotto contro la località russa di Belgorod”, mentre una fonte dei servizi speciali ucraini ha dichiarato all’ Ukrainska Pravda che “Le Forze di Difesa ucraine stanno praticando una serie di attività contro obiettivi che sono specificamente strutture militari. I danni alle infrastrutture civili di cui siamo testimoni a Belgorod sono la conseguenza di azioni non professionali della difesa aerea russa e di provocazioni deliberate e pianificate”.
Già nelle scorse ore, la Russia, tramite il rappresentante russo all’Onu, Vasily Nebenzya, nella riunione del Consiglio di Sicurezza aveva dichiarato che : “L’operazione speciale è contro il regime di Kiev. L Ucraina è ormai un’azienda militare privata in mani occidentali”, sottolineando: “I piani militari di Kiev “sono falliti, quindi il regime ucraino e i suoi protettori occidentali si troveranno ad affrontare le peggiori notizie nel prossimo futuro. I nuovi pacchetti di assistenza militare e finanziaria per Zelensky e la sua banda, approvati a Washington o Bruxelles, ritarderanno soltanto l’agonia del suo regime, ma non la impedirà”.
Intanto, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, in un’intervista televisiva ha dichiarato che: “Non ci saranno negoziati con Mosca nel senso classico del termine, ma ci saranno richieste finali alla Federazione Russa che le accetterà. Questa scelta, ha spiegato, è una naturale conseguenza della guerra in corso. Si tratta di un conflitto grande, su larga scala, intenso, difficile, sanguinoso. Tutte le risorse sono coinvolte. E i nostri partner occidentali impegneranno ancora più risorse”.
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