di Federica Marengo lunedì 13 novembre 2023
-Nella 618° giornata di guerra in Ucraina, si è tenuto a Bruxelles, il Consiglio degli Esteri, incentrato principalmente sulla guerra in Ucraina e in Medio Oriente. Al suo arrivo al vertice UE, l’ Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Borrell, ha dichiarato ai cronisti: “Il conflitto in corso a Gaza non deve far dimenticare l’altra guerra in corso in Europa, dove l’Ue continua a sostenere lo sforzo militare dell’Ucraina nella sua resistenza contro l’aggressore russo. E bisogna stare attenti anche alla percezione che si ha nel resto del mondo, per evitare l’impressione che i Ventisette applichino un “doppio standard”, due pesi e due misure, ai due conflitti. Non dimentichiamo l’Ucraina: i combattimenti continuano, Kiev è stata già bombardata, i russi attaccano le navi civili che trasportano cereali nel corridoio del Mar Nero, il nostro sostegno sta aumentando, e ha raggiunto già il livello di 27 miliardi di euro in aiuti militari: è la cifra più alta mai raggiunta. Continuiamo il training dei soldati ucraini, continuiamo a essere al fianco degli ucraini. I due conflitti, a Gaza e in Ucraina, sono completamente diversi nella loro natura. In ogni caso non si può comparare quello che sta succedendo in Ucraina con quello che sta succedendo a Gaza. Ma è chiaro che la percezione del mondo deve essere tenuta attentamente in considerazione, per evitare l’accusa di doppi standard”.
Poi, Borrell, che in settimana sarà in Israele, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania, ha scritto su X: “Oggi i 27 ministri degli Esteri dell’Ue hanno lanciato un messaggio unitario di sostegno all’Ucraina, dando il benvenuto al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. L’Ucraina è la massima priorità dell’Ue: il nostro impegno non verrà indebolito. Sto lavorando, in seguito all’incarico del Consiglio europeo, sui nostri futuri impegni in materia di sicurezza”.
La ministra degli Esteri francese, Colonna, invece, ha sottolineato: “E’ importante che l’ottava tranche dei fondi per l’armi all’Ucraina sia sbloccata. Non capisco l’ostruzione continua di uno Stato membro e non è giustificata. E dobbiamo avanzare sul 12esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia con nuove misure e una lotta più decisione contro l’elusione. Il Consiglio Affari Esteri sarà un’occasione per lavorare concretamente per portare avanti gli impegni europei in materia di sicurezza e dare all’Alto Rappresentante” dell’Ue, Josep Borrell, il mandato di cui ha bisogno per discutere con gli ucraini le loro esigenze in vista di una decisione al Consiglio europeo di metà dicembre. Si tratta di continuare a sostenere l’Ucraina attraverso lo strumento europeo per la pace, ma anche con la continuazione della formazione, dello sminamento, della lotta cyber, ecc. L’Ucraina ha compiuto sforzi notevoli nel suo cammino verso l’Ue, soprattutto per un Paese in guerra che viene attaccato e bombardato giorno dopo giorno. E’ importante erogare l’ottava tranche di aiuti militari a Kiev, bloccata finora da Budapest. Non capisco il continuo ostacolo da parte di uno Stato membro, non è giustificato. In merito al dodicesimo pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca, bisogna condurre una “lotta più risoluta contro l’evasione delle misure restrittive”.
Poi, il ministro della Difesa francese, Lecornu, ai microfoni dell’emittente Lci,ha detto: “Abbiamo avuto colloqui con il ministro della Difesa ucraino [Rustem Umerov] per consentire all’Ucraina di acquistare i cannoni Caesar con i fondi stanziati dal nostro Paese, in modo da non doverli fornire dall’arsenale dell’esercito francese. Prima che la Russia lanciasse la sua operazione militare in Ucraina, il produttore di armi francese Nexter produceva due cannoni al mese, ma con la economia di guerra del presidente francese Emmanuel Macron l’azienda ha aumentato il ritmo per produrne da 4 a 6 nello stesso periodo”.
Immediata la replica dell’Ungheria, tramite il ministro degli Esteri, Pe’ter Szijja’rto‘, che, ribadito il veto sul fondo UE per l’invio di armi a Kiev, ha espresso la contrarietà di Budapest anche alle nuove sanzioni da comminare a Mosca: “Non siamo ancora disposti ad affrontare i danni causati dalle sanzioni all’economia europea e la misura in cui queste non hanno raggiunto i loro obiettivi” ,riecheggiato dal portavoce del governo ungherese ,Kovacs, che ha detto: “ E’ necessario rivalutare le politiche dell’Ue e le conseguenze delle sanzioni esistenti, mettendo in discussione la logica di discutere ulteriori misure senza un’adeguata valutazione e responsabilità. Inoltre, è mancata un’analisi esaustiva degli effetti delle precedenti sanzioni e l’uso inefficiente di oltre 80 miliardi di aiuti finanziari all’Ucraina, il ministro Szijja’rto’ ha affermato che le sanzioni non solo non sono riuscite a indebolire la Russia o a portare la pace, ma hanno anche danneggiato l’economia europea”.
Ancora dal Consiglio Affari Esteri di Bruxelles, la ministra tedesca , Baerbock, ha evidenziato: “Il Presidente russo Vladimir Putin non deve illudersi, il sostegno dell’Europa all’Ucraina continua, nonostante il conflitto in Medioriente. Putin non deve rallegrarsi troppo presto della drammatica situazione a livello mondiale, perché l’Ue continuerà a fornire sostegno all’Ucraina. Il sostegno all’Ucraina continuerà ad arrivare anche dalla Germania. Il governo tedesco ha raddoppiato i suoi aiuti militari a Kiev. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi è evidente che il presidente russo approfitterà ancora una volta perfidamente dei bisogni della gente durante il freddo dell’inverno, ma il nostro sostegno verrà ampliato massicciamente anche per il prossimo anno”, seguita dal ministro della Difesa tedesco, Pistorius, che, in un’intervista all’emittente tedesca Ard, ha annunciato: “La Germania raddoppierà i suoi aiuti militari all’Ucraina per il 2024, portando la cifra da 4 a 8 miliardi di euro. Questo è un segnale forte per l’Ucraina, che dimostra che non ci arrendiamo. Tra le crescenti preoccupazioni, vi è quella che l’attenzione dell’Occidente si stia spostando sulla guerra tra Israele e Hamas. I cambiamenti previsti nella dotazione di bilancio della Germania sono il risultato delle lezioni apprese dal 2023. I fondi stanziati per gli aiuti militari all’Ucraina sono stati rapidamente esauriti’ quest’anno e la Germania preferirebbe non dover richiedere ulteriori finanziamenti per il 2024. Il finanziamento aggiuntivo dovrà prima essere approvato dalla commissione bilancio del Bundestag, che inizierà gli aggiustamenti di bilancio il 16 novembre. Poi passerà al voto in Parlamento”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, invece, ha affermato che: “ L’Italia vuole continuare a sostenere l’Ucraina da tutti i punti di vista, vediamo come andrà la discussione questo pomeriggio. Non si può parlare solo dell’invio delle armi; vedremo quando sarà deliberato l’ottavo pacchetto da parte italiana, ma anche aiutare una popolazione civile che soffre, perché sono fondamentali. L’Italia non ha firmato contratti nel quadro del piano europeo per fornire munizioni all’Ucraina”.
Infine, il ministro degli Esteri lituano, Landsbergis, ha sottolineato: “Per come appare attualmente la situazione, posso dire che Putin si sta preparando a rispolverare i suoi piani per il Giorno della Vittoria che ha accantonato per un po’. Ma viste le discussioni in corso a Washington e l’incapacità dell’Europa di portare avanti il sostegno militare all’Ucraina e una maggiore spinta sugli ucraini al fronte, penso che lui può tranquillamente ricominciare a pianificare la vittoria. Ora sta a noi vedere se i suoi piani possono materializzarsi o meno. Qualsiasi tipo di cessate il fuoco e ogni tipo di negoziati sono l’anticamera del Giorno della Vittoria a Mosca.Putin ha chiaramente spinto in questo senso e un giorno potrebbe accadere che gli ucraini non siano in grado di combattere ulteriormente perché non siamo in grado di fornire loro le armi. Stiamo spingendo per la vittoria di Putin. E dobbiamo essere molto chiari: purtroppo non esiste una via di mezzo, non esiste una zona grigia, non esiste un albero o una roccia dietro cui nascondersi. Se dovesse verificarsi un cessate il fuoco, sarà molto chiaro che questa è una vittoria per Putin”, seguito dalla Presidente del Parlamento della Lituania (Seimas), Viktorija Cmilyte-Nielsen, che, al termine dell’udienza, avvenuta oggi in Vaticano, con papa Francesco, ha dichiarato: “La parola del Papa per fermare la guerra e porre fine all’aggressione è molto importante. La Lituania apprezza l’attenzione della Santa Sede, le preghiere per le sofferenze del popolo ucraino e l’aiuto fornito ai profughi di guerra. Ringrazio il pontefice per il recente invio di un contributo di 100.000 euro alla Caritas lituana per le esigenze dei profughi ucraini e ha ribadito ogni forma di aiuto è importante per impedire che quanto sta accadendo in Ucraina possa a breve ripetersi in altre parti d’Europa”.
Intanto, il Presidente ucraino, Zelensky, nel suo consueto discorso notturno alla popolazione, ha avvertito gli ucraini di prepararsi a nuove ondate di attacchi russi nelle infrastrutture con l’avvicinarsi dell’inverno e ha detto che le truppe stanno anticipando un assalto nel teatro orientale della guerra, come confermato da un portavoce militare , il quale ha detto che gli attacchi russi contro la città orientale di Avdiivka probabilmente si intensificheranno nei prossimi giorni, e dall’intelligence militare ucraina, la quale ha reso noto che un’esplosione ha ucciso almeno tre militari russi nella città meridionale occupata di Melitopol, descrivendola come un “atto di vendetta” da parte di gruppi di resistenza.
Sul fronte dei combattimenti, infatti, il governatore di Kherson, nella regione meridionale dell’Ucraina, Oleksandr Prokudin, ha fatto sapere che tre persone sono state uccise e sei ferite durante i bombardamenti russi sulla città e, che bombardano regolarmente queste aree dalle posizioni sulla sponda orientale. In un altro messaggio, sempre lo stesso governatore, ha detto che un ospedale della città sarebbe stato bombardato dai russi e che lunedì scorso un’auto sarebbe stata colpita nella periferia , uccidendo una persona e ferendo un bambino di due mesi e sua madre, ma quest’ultima notizia non è stata confermata.
Tuttavia, secondo l’ultimo rapporto dell’Institute for the Study of War, le truppe ucraine sono avanzate leggermente sulla riva sinistra del Dnepr, proprio nella regione di Kherson, mentre le truppe russe hanno lanciato una serie di attacchi missilistici sull’Ucraina meridionale, continuando anche l’offensiva lungo il confine Kupyansk-Kremennaya e a Bakhmut.
Secondo l’Intelligence della Difesa dell’Ucraina, invece, Mosca starebbe aumentando gli effettivi, nonostante le perdite. Quindi, il ritmo di mobilitazione in Russia è in grado non solo di coprire le enormi perdite, ma anche di aumentare il numero delle forze di occupazione e ,nel prossimo futuro, la superiorità numerica russa diventerà ancora più evidente.
In Russia, il portavoce del Cremlino, Peskov, tornando sulla notizia pubblicata dal Washington Post di un coinvolgimento delle forze ucraine( il colonnello ucraino a riposo Roman Chervinsky avrebbe “coordinato l’attacco” e “non avrebbe agito da solo”), nel sabotaggio al gasdotto Nord Stream 2, ha dichiarato: “Mosca sta studiando le notizie che indicano un coinvolgimento dell’Ucraina nel sabotaggio al gasdotto Nord Stream, nel settembre del 2022, e chiede che chi conduce le indagini su questo atto terroristico riveli i nomi dei colpevoli, gli esecutori, i coordinatori e gli ideatori. Le tracce ucraine in questo attacco terroristico si manifestano sempre di più in vari tipi di notizie, in inchieste e nei mass media. E’ inquietante, l’ipotesi che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky possa essere stato all’oscuro dell’operazione. Questo vale non solo per noi, ma anche per l’Occidente collettivo, poiché se il regime di Kiev non ha più il controllo della situazione interna, ciò è preoccupante e deve essere tenuto a mente”.
Inoltre, all’indomani delle dichiarazioni del Cancelliere tedesco Scholz alla testata Heilbronner Stimme , sulla “necessità” di continuare a parlare con il Presidente russo affermando però che per avviare negoziati tra l’Ucraina e la Russia è necessario il “ritiro delle truppe di Mosca, Peskov ha replicato: “Vladimir Putin ,non esclude mai contatti con i leader occidentali, ma essi devono essere contatti effettivi che portino a un risultato. Il Presidente, non esclude mai contatti, poiché ha sempre detto di essere aperto a vari colloqui, specialmente al vertice. Ma il Presidente è sempre stato e rimane un sostenitore di una comunicazione diretta ai risultati, non di colloqui per il gusto dei colloqui”.
Nel frattempo, secondo l’agenzia ufficiale russa, Ria Novosti, che ha citato una fonte parlamentare , il Consiglio della Federazione russa potrebbe fissare una data per le elezioni presidenziali tra un mese, nella riunione del 13 dicembre, e fissare la consultazione il 17 marzo 2024.
In ultimo, sempre il portavoce del Cremlino Peskov, ha reso noto, tramite un comunicato, che il Presidente russo Putin, quest’oggi, ha tenuto un colloquio con il suo omologo senegalese, Macky Sall, sull’escalation del conflitto israelo-palestinese e sulla cooperazione economica tra i due Paesi: “Nella continuazione dei contatti tenuti nel quadro del secondo vertice Russia-Africa a San Pietroburgo, sono state discusse le questioni attuali della cooperazione russo-senegalese, comprese le prospettive per l’ulteriore sviluppo dei legami commerciali, economici e di investimento. Putin e Sall hanno inoltre condiviso opinioni sull’escalation del conflitto israelo-palestinese e sulla difficile situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”.
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