di Federica Marengo venerdì 3 novembre 2023
-Nella 609° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata i bombardamenti russi sul Paese. Colpita ,infatti, dai droni di Mosca, la regione di Kharkiv, dove il raid ha innescato un incendio.
Secondo quanto riferito dal governatore regionale, Oleh Synehubov, gli attacchi hanno preso di mira infrastrutture civili, mentre il sindaco della città, Ihor Terekhov, ha fatto sapere che l’incendio è stato domato.
Anche la polizia ha riportato delle notizie sul raid, spiegando che “le forze russe hanno lanciato nella notte un massiccio attacco con almeno droni kamikaze senza equipaggio sulla città e che, nell’operazione, è stata distrutta una scuola, che ha preso fuoco, e sono stati registrati incendi anche in un edificio residenziale, una stazione di servizio e un edificio amministrativo. Danneggiati anche alcuni fabbricati agricoli”.
Allarmi , poi, sono scattati anche nelle regioni occidentali ,con l’Aeronautica ucraina che ha riferito del sorvolo di droni russi su tre regioni del Paese, e nella regione di Leopoli, al confine con la Polonia, dove sono state attivate le unità antiaeree.
Secondo lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, le forze di Mosca avrebbero lanciato nella notte contro l’Ucraina 38 droni kamikaze Shahed-136/131 e un missile aereo guidato Kh-59 e le forze di difesa aerea di Kiev avrebbero abbattuto il missile da crociera Kh-59 e 24 velivoli senza equipaggio.
Il massiccio attacco russo è stato poi confermato anche dal Presidente ucraino Zelensky, che, rilevando come “la Russia stia gradualmente perdendo il controllo del Mar Nero e si sta ritirando verso la parte orientale dello specchio d’acqua”, in un videomessaggio, ha spiegato: “La Russia ha lanciato alle prime ore di oggi attacchi a ondate con droni contro le infrastrutture ucraine di importanza critica nel sud e nell’ovest del Paese, il più massiccio da settimane. Sono state distrutte anche abitazioni private ed esercizi commerciali a Kharkiv. Le forze ucraine hanno reso noto di aver abbattuto 24 droni prodotti in Iran “Shahed”, dei 40 fatti partire dalla Russia. Fra gli obiettivi, oltre a Kharkiv, anche Odessa, Kherson, Ivano-Frankivsk e Leopoli. In tutto, sono state interessate dall’attacco russo dieci regioni ucraine. Sfortunatamente, ci sono stati impatti. Secondo i dati preliminari, senza vittime. Gli attacchi russi si intensificano mano a mano che si avvicina l’inverno”.
Lo stesso Presidente Zelensky, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri Kuleba, “starebbe valutando i “pro e i contro” dello svolgimento delle elezioni presidenziali in programma nella primavera prossima, in quanto, o svolgimento delle elezioni nel corso della guerra con la Russia rappresenterebbe una sfida “senza precedenti”, specie per quanto riguarda il garantire la sicurezza degli elettori”.
Quest’ultimo, poi, parlando all’emittente tedesca Zdf, ha dichiarato che: “La Russia deve uscire dall’Ucraina. Finché non è così, finché non sono disposti a farlo, non ha senso parlare con loro” Se la Russia volesse davvero negoziare, non lancerebbe più missili contro l’Ucraina “ogni notte” e non invierebbe più soldati e carri armati. “Non ti comporti così quando vuoi negoziare”.
Ancora, alla domanda se ci siano attualmente colloqui tra Kiev e la parte russa “a porte chiuse”, ha risposto di no.
Infine, alla domanda sull’esitazione del governo di Berlino a consegnare i Taurus all’Ucraina, a causa della lunga gittata dei missili, il ministro Kuleba, ha spiegato che: “I segnali ricevuti dal governo tedesco mostrano che la decisione sulla consegna dei missili da crociera Taurus all’Ucraina rimane aperta. Se un Paese ci chiede di limitare la portata delle armi a una determinata area, lo facciamo. Manteniamo sempre le nostre promesse”, ringraziando poi la Germania per la consegna del sistema di difesa aerea Patriot che consentirà a Kiev di difendersi meglio dai droni e dai missili russi, molti dei quali sono stati abbattuti la notte scorsa e, chiedendo “maggiore fiducia” nell’Ucraina, anche se ha precisato di non percepire alcuna diminuzione nel sostegno da parte degli alleati a causa del conflitto in Medioriente.
Con il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha poi parlato in un colloquio del ”percorso dell’Ucraina verso l’Ue e del prossimo rapporto sull’allargamento”, l’Alto rappresentante della politica estera della Unione europea, Borrell,che, su X, ha sottolineato: “L’Ue sta al fianco dell’Ucraina, mentre la Russia continua a prendere deliberatamente di mira i civili e le infrastrutture prima dell’inverno. Ho invitato il ministro degli Esteri Kuleba a partecipare alla prossima riunione del Consiglio Affari Esteri dell’Ue”.
Il ministro degli Esteri Kuleba,a sua volta , ha riferito in un post su X , che “Con Borrell abbiamo parlato ‘dei progressi compiuti dalla candidatura dell’Ucraina all’adesione all’Ue. La valutazione della Commissione europea sarà giusta, sarà un passo significativo verso l’apertura dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue. Inoltre, abbiamo analizzato le misure future per rafforzare l’industria europea della difesa e potenziare la produzione della difesa nell’interesse della sicurezza europea e della vittoria dell’Ucraina”.
In merito a possibili elezioni in Ucraina nel 2024, vista la scadenza del mandato del Presidente Zelensky il 31 marzo prossimo, l’ex consigliere di quest’ultimo, Oleksiy Arestovych ,dimessosi in polemica con lui, in un’intervista alla pubblicazione indipendente russa Meduza, ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali che si terranno in Ucraina e ha affermato di non volere che l’Ucraina si trasformi nella Russia di Putin”, promettendo agli elettori la pace con la Russia.
L’Ucraina dovrebbe tenere le elezioni l’anno prossimo, ma la legge marziale nel Paese ,a causa della guerra ,vieta di recarsi alle urne. Per questo, Arestovych , ha sottolineato la necessità di trovare una formula per tenere le elezioni comunque, anche se il Paese è in piena guerra, poiché “Qualsiasi rinvio sarà considerato un’usurpazione di potere nella società ucraina, o in una parte di essa”.
Quanto agli alleati di Kiev, il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, ha reso noto che il Cancelliere tedesco Scholz ha parlato oggi in videoconferenza con il Presidente cinese Xi Jinping. Tra vari temi, i due leader hanno ribadito che “una guerra nucleare non deve essere combattuta e non può mai essere vinta”. Inoltre, i due leader hanno anche parlato dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele e dell’attuale situazione nella regione e della guerra in Ucraina.
La diplomazia di Bruxelles , dopo che l’intelligence sudcoreana aveva dichiarato di aver scoperto che Pyongyang avrebbe consegnato alla Russia missili a corto raggio, missili antiaerei e munizioni di artiglieria, ha “condannato fermamente qualsiasi tipo di trasferimento” di armi dalla Corea del Nord alla Russia nel contesto della guerra in Ucraina e ha esortato la Corea del Nord e la Russia ad astenersi da qualsiasi scambio di attrezzature militari o munizioni, ricordando le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che vietano qualsiasi esportazione o importazione di armi che coinvolga Pyongyang.
Quindi, l’Ue si è detta rammaricata che Mosca stia andando contro le risoluzioni sostenute in passato, insistendo sul fatto che l’aumento dei legami con la Corea del Nord riflette ancora una volta “l’isolamento” e la “disperazione” della Russia, oltre all’efficacia delle sanzioni europee contro il Cremlino.
Sempre riguardo Mosca,il Presidente della Repubblica, Mattarella, nel suo intervento al Quirinale alla consegna delle insegne dell’ordine militare, alla vigilia della Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, ha detto: “La brutale aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa ha riportato d’attualità la consapevolezza che la guerra è ancora possibile anche in Europa. La guerra in Ucraina è, prima di tutto, la tragedia del popolo ucraino che, da oltre 18 mesi combatte e soffre con tante vittime e devastazioni, ma è anche un gravissimo attacco all’intera comunità internazionale e alle regole faticosamente costruite nell’ambito delle Nazioni Unite. Tutto questo sta provocando effetti generali destabilizzanti. Membro fondatore della Unione Europea e della Nato, la Repubblica Italiana, in tutta la sua storia, si è costantemente impegnata nel mantenimento della pace attraverso una continua azione volta a migliorare e consolidare i legami tra le nazioni, così come indica la nostra Costituzione. In oltre 70 anni, i contingenti italiani – dall’esercizio del mandato fiduciario, conferito all’Italia dall’Onu nel 1950 in Somalia, alle odierne missioni della Nato, schierate sul confine orientale dell’Alleanza a seguito del conflitto in Ucraina, le Forze Armate hanno sempre contribuito alla pace e alla sicurezza internazionale, rafforzando così la condizione e il prestigio dell’Italia e riscuotendo l’apprezzamento per il lavoro svolto e per gli importanti risultati conseguiti”.
In USA, invece, il dipartimento di Stato ha resi noto che il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina da 425 milioni di dollari, comprendente milioni di munizioni per i sistemi Himars e Nasams, oltre a sistemi anti-carro Javelin, missili Tow e nuove uniformi per il clima più rigido dell’inverno.
Sul fronte russo, il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto sapere che le forze di Mosca hanno occupato posizioni migliori nell’area di Kupyansk, nella regione di Charkiv, a Est dell’Ucraina, mentre il Presidente Putin ,nel suo saluto ai partecipanti, agli organizzatori e agli ospiti del Forum panrusso “Popoli della Russia”, ha affermato che “I tentativi di seminare ostilità, sfiducia e xenofobia così come qualsiasi provocazione e azione aggressiva diretta contro la Russia sono destinate al fallimento”.
Un responsabile dell’amministrazione di Kherson, sostenuta dalla Russia, invece, ha fatto sapere che “I bombardamenti ucraini sulla parte occupata dai russi della regione meridionale ucraina hanno ucciso sette persone” e che “l’esercito ucraino ha attaccato le infrastrutture civili nel distretto di Chaplynsky”.
In merito al conflitto in Medio Oriente, il campione di scacchi russo, Garry Kasparov, in un editoriale sul Wall Street Journal, nel quale accusa “la sinistra americana anti-semita di essere più pericolosa dei neonazisti”, ha evidenziato: “Il 7 ottobre non è stato solo il più grande fallimento dell’intelligence nella storia moderna israeliana, è stato anche un enorme fallimento dell’intelligence americana. Come in Afghanistan e Ucraina, il direttore della Cia, William Burns, e il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, erano all’oscuro”.
Poi ,Kasparov ha accusato Burns e Sullivan: “Negli ultimi tre anni, l’amministrazione Biden è passata da un disastro geopolitico all’altro. Burns e Sullivan hanno perso l’Afghanistan, hanno creato il caos con il ritiro e poi hanno abbandonato l’Ucraina alla Russia e si sono salvati solo grazie all’eroismo di Volodymyr Zelensky. Ora, sono stati sconfitti anche dall’Iran. A settembre, gli Stati Uniti hanno accettato di pagare a Teheran più di 6 miliardi di dollari per liberare cinque ostaggi americani. E mentre andavano in banca, i ministri dell’ayatollah hanno messo a punto i loro piani per la vittoria più grande di tutte: la distruzione dello Stato di Israele”.
A proposito della guerra tra Hamas e Israele, il canale israeliano Channel 12 ha riferito che sarebbero in una fase avanzata i preparativi per una visita in Israele del Presidente ucraino Zelensky, dopo che due settimane fa quest’ultimo aveva espresso l’intenzione di recarsi in visita nel Paese e che tale visita era stata rimandata perché ritenuta prematura. Secondo l’emittente israeliana, l’arrivo di Zelensky “indicherebbe una sorta di fronte unito con Israele, Ucraina, Europa e Usa contro l’asse Russia-Iran”.
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