di Federica Marengo venerdì 20 ottobre 2023
-Nella 595° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi su Avdiivka, nella regione di Donetsk, mentre a Melitopol, città occupata della regione meridionale di Zaporizhzhia, è stata registrata un’ esplosione, che , secondo il sindaco in esilio , Ivan Fedorov, avrebbe riguardato un’auto con dei saccheggiatori. Questi ultimi, infatti, monitoravano e saccheggiavano regolarmente gli appartamenti vuoti della città” e le forze di resistenza erano sulle tracce . La caccia si è quindi conclusa nella zona di Aviastopol e l’esplosione è avvenuta nel momento in cui si caricava il bottino in macchina”.
Colpita, poi, dalle forze di Mosca, anche la città di Berislav, nella regione meridionale di Kherson, dove una donna è rimasta uccisa.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa ha reso noto che la contraerea di Mosca ha abbattuto altri due droni nella regione di Belgorod. Sotto attacco delle forze ucraine, anche gli aeroporti di Berdyansk e di Luhansk.
Sventati , in ultimo, i tentativi delle truppe ucraine di attraversare il fiume Dnepr, nel sud dell’Ucraina, e di stabilire un punto d’appoggio sulla sponda controllata dai russi.
Secondo l’ultimo report dell’ Istituto per lo studio della guerra (ISW), “Nelle operazioni offensive in corso, le truppe ucraine stanno esaurendo con successo ed in modo asimmetrico le riserve russe, preservando allo stesso tempo il più possibile le proprie. L’esercito russo, non dispone di riserve di alta qualità. Per questo motivo, è difficile per loro creare, addestrare e schierare adeguatamente le truppe disponibili per svolgere un’efficace difesa in prima linea e condurre operazioni offensive”.
A detta dell’intelligence britannica, invece, “La distruzione delle attrezzature negli aeroporti di Berdyansk e Luhansk può influenzare significativamente la capacità di combattimento della Russia, perché oggi il supporto dell’aviazione russa è estremamente scarso e le linee di difesa russe sono diventate sempre più dipendenti dal supporto rotazionale a causa dell’offensiva dell’Ucraina. Durante gli attacchi ucraini agli aeroporti di Berdyansk e Lugansk, il 17 ottobre 2023, erano stati colpiti diversi elicotteri e mezzi di difesa aerea russi. Dato l’attuale peso sulla produzione militare russa, la perdita confermata di qualsiasi aereo sarà difficile da compensare nel breve e medio termine. Queste perdite potrebbero esercitare ulteriore pressione sui piloti e sugli aerei russi, che quasi certamente stanno già soffrendo di esaurimento da combattimento e problemi di manutenzione a causa di una campagna prolungata e imprevista”.
Intanto, il Presidente USA, Biden, ieri, in un discorso alla nazione, ha annunciato la richiesta urgente di spesa” (105 miliardi in totale) al Congresso, per “finanziare le necessità di sicurezza nazionale dell’America e per sostenere i nostri partner cruciali, tra cui Israele e Ucraina”, sottolineando: “È un investimento intelligente che pagherà dividendi per la sicurezza americana per generazioni. Ci aiuterà a tenere le truppe americane lontano dai pericoli. Ci aiuterà a costruire un mondo più sicuro, più pacifico e più prospero per i nostri figli e nipoti”.
Immediati ,i ringraziamenti da parte del Presidente ucraino Zelensky “per il sostegno vitale degli USA”, grazie al quale “l’odio non distruggerà la libertà”. Quest’ultimo, che ha aumentato il bilancio statale di 8 miliardi di euro, di cui 5,5 per la Difesa, e, che si è recato in visita alle guardie di frontiera a Kherson, stamane ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Scholz, che ha ribadito il sostegno della Germania a Kiev, concordando, riguardo alla crisi in Medio Oriente, sulla necessità di evitare l’escalation.
A proposito di Medio Oriente, il Presidente USA, Biden, nel suo discorso alla nazione, con il quale ha annunciato la richiesta al Congresso di un nuovo pacchetto militare anche per Israele, ha sottolineato come “Difendere l’Ucraina e Israele è nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, affermando che “Hamas e la Russia devono essere sconfitti, poiché simili”.
Tale discorso , definito “potente”, è stato così commentate su X dal Presidente ucraino Zelensky: “L’investimento americano nella difesa dell’Ucraina garantirà la sicurezza dell’Europa e del mondo a lungo termine. L’Ucraina è grata agli Stati Uniti per tutto il loro sostegno e la ferma convinzione che l’umanesimo, la libertà, l’indipendenza e l’ordine internazionale basato sulle regole debbano trionfare”.
Poi, Zelensky ha anche ringraziato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sempre con un messaggio su X, per “le sue parole forti pronunciate sempre ieri a sostegno dell’Ucraina. “Ora è il momento dell’unità e della determinazione. Non è il momento di ritirarsi, ma piuttosto di raddoppiare i nostri sforzi per difendere la vita, la libertà e un ordine internazionale basato su regole contro il terrorismo e l’aggressione”.
Sulla stessa linea del Presidente USA, Biden, infatti, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, parlando ieri sera all’Hudson Institute, un think tank di Washington D.C., ha dichiarato: “L’Iran, protettore di Hamas, vuole solo alimentare il fuoco del caos. La Russia, cliente dell’Iran in tempo di guerra, sta osservando attentamente. La Russia e Hamas sono simili. Come ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, la loro ‘essenza è la stessa. Entrambi hanno deliberatamente cercato civili innocenti, compresi neonati e bambini, da uccidere o prendere in ostaggio. È un modo barbaro di combattere. E, lasciato senza controllo, questo contagio ha il potenziale per diffondersi, dall’Europa, in tutto il Medio Oriente e nell’Indo Pacifico. La determinazione occidentale è messa alla prova ogni giorno, da chi cerca ogni debolezza. Credo che sia ancora una volta nostro dovere, come Europa e Stati Uniti, contribuire a plasmare la storia del futuro. Credo che sia giusto che gli Stati Uniti rinnovino il sostegno finanziario e militare a Kiev. Ed è per questo che credo sia giusto che l’Europa mantenga alto il proprio sostegno. La gente in Ucraina è disposta a morire per i nostri valori comuni. Lo fanno da oltre 600 giorni. Insieme, abbiamo alimentato la loro resistenza. E questo è il meglio del partenariato transatlantico. Una partnership per la libertà, la pace e la prosperità. Una partnership per valori condivisi”.
Restando in UE, il Commissario europeo per la Giustizia e Commissario per la Concorrenza ad interim, Didier Reynders, in arrivo al Consiglio Giustizia in Lussemburgo, ha dichiarato ai cronisti: “È importante continuare a lottare contro l’impunità per quanto riguarda l’aggressione russa all’Ucraina: al momento la situazione in Medio Oriente è molto difficile, ma dobbiamo continuare a lavorare su questa situazione e a lottare contro l’impunità. Allo stesso modo, discuteremo delle nostre relazioni con l’America Latina per combattere insieme la criminalità organizzata e avremo un’importante discussione sullo Stato di diritto e su come sia possibile migliorare la qualità e l’efficienza del sistema giudiziario”, mentre il Commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, nel corso del suo intervento a una lezione sull’Europa all’Università Cattolica di Milano, ha evidenziato: “Dobbiamo essere chiari nel sostegno all’Ucraina e dobbiamo farlo adesso prima che la polarizzazione arriverà nella campagna elettorale Usa l’anno prossimo, prima che uno dei competitor avrà posizioni ostili sul sostegno all’Ucraina, questa posizione potrebbe cambiare il vento in Europa. Adesso, in queste settimane, dobbiamo assicurarci che il sostegno all’Ucraina ci sarà”.
Oggi, il governo maltese ha reso noto di aver ricevuto ed accettato la richiesta da parte del Presidente ucraino Zelensky di ospitare il prossimo incontro di alto livello tra i consiglieri per la sicurezza nazionale dei Paesi che sostengono l’Ucraina, per discutere del Piano di pace di Kiev. Il vertice, ha comunicato il ministero degli Esteri maltese, si terrà i prossimi 28 e 29 ottobre.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha definito “inaccettabili” le parole del Presidente Usa Biden ,che ha messo sullo stesso piano le politiche del Presidente russo Putin e le azioni di Hamas, seguito dal Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ed ex Presidente, Medvedev, che, su Telegram, ha scritto: “E’ in corso un accelerato immarcimento del tessuto stesso della società occidentale. Per loro investire nella morte di persone non necessarie è intelligente e positivo. Non ci sono parole qui. Questo va oltre il bene e il male. E questa non è solo la demenza di un vecchio pazzo, ma l’intera filosofia della loro vita statale nel corso dei secoli.
Quanto al conflitto israelo-palestinese, andare oltre le boe di una tendenza ideologica è già direttamente punibile in Occidente. Puoi esprimere le condoglianze agli israeliani, ma non ai palestinesi. Non dovresti dispiacerti per loro. Là sono tutti come terroristi e che muoiano a migliaia. I bambini, le donne, gli anziani sono semplicemente materiali di consumo. Il risultato di tali affermazioni è ovvio. L’Intifada durerà per sempre”.
In merito alla crisi in Medio Oriente, Mosca ha annunciato di aver contattato esponenti del gruppo fondamentalista Hamas, “per ottenere il rilascio degli ostaggi”.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, invece, riguardo alla ripresa dei negoziati con Kiev, in un’intervista Tv, ha affermato “E’ necessario smettere immediatamente di alimentare il regime di Kiev e iniziare i negoziati tenendo conto della realtà sul terreno e degli interessi fondamentali della Federazione Russa, delineati all’inizio dell’operazione speciale. L ‘invio americano di missili Atacms all’Ucraina è un tentativo inutile che non fa altro che prolungare l’agonia del regime di Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin ha commentato dettagliatamente la questione a Pechino. Ha fatto molte dichiarazioni sull’inutilità di questi tentativi che non faranno altro che prolungare l’agonia del regime di Kiev, nonostante l’Occidente cerchi di tenerlo a galla ad ogni costo”.
Un tribunale russo , poi ,ha tramutato in arresto, fino al 23 ottobre, il fermo della giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, di Radio Liberty, fermata nei giorni scorsi a Kazan.
Infine, riguardo alla questione dello stop alle esportazioni di grano dai porti ucraini ,in conseguenza dell’uscita della Russia dall’accordo mediato da Turchia e Onu, l’ambasciatore turco in Ucraina Yagmur Ahmet Guldere, in un’intervista, ha dichiarato: “La Turchia crede che l’Iniziativa per il grano del Mar Nero possa essere ripristinata, e Ankara sta lavorando con tutti gli attori rilevanti per raggiungere questo risultato. Crediamo che l’accordo sul grano possa essere rilanciato. Come sapete, l’iniziativa è diventata realtà grazie alla cooperazione della Turchia con l’ONU, l’Ucraina e la Russia”.
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