di Federica Marengo giovedì 19 ottobre 2023
-Nella 594° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpite, infatti, le regioni meridionali di Mykolaiv, dove un missile lanciato dalle forze di Mosca si è abbattuto su un ristorante , causando la morte di due persone e il ferimento di una, e di Kherson, dove tre persone sono rimaste ferite sotto i colpi dell’artiglieria russa.
Sotto attacco di missili e droni russi poi, anche le regioni di Zaporizhzhia e di Dnipro.
Tuttavia, proprio riguardo alla regione di Dnipro, le forze militari ucraine hanno rivendicato ulteriori progressi sulla riva est del fiume omonimo, così come ad Avdiivka, dove, secondo quanto riferito dal portavoce dell’Intelligence militare ucraina, Andriy Yusov, vi sarebbero state gravi perdite di equipaggiamento degli occupanti.
In merito ai progressi di Kiev, il Think tank USA dell’Istituto di Studi sulla guerra, nel suo report quotidiano, ha reso noto che due brigate marine ucraine, con ogni probabilità, avrebbero attraversato il fiume Dnepr il 17-18 ottobre, sbarcando sulla riva sinistra del fiume nella regione di Kherson.
Inoltre, secondo il media russo rosZMI, due “gruppi d’assalto” ucraini sarebbero sbarcati sulla sponda orientale del Dnepr e avrebbero sfondato le difese russe, occupando temporaneamente l’intero Poima e le posizioni alla periferia settentrionale di Pishchanivka. Dal 18 ottobre gli occupanti russi starebbero controllando solo la parte meridionale di Pischanivka”.
Sul fronte russo, invece, il ministero della Difesa ha fatto sapere che la difesa aerea di Mosca ha abbattuto due missili S-200, che volavano sulla Crimea, mentre i media indipendenti russi hanno riferito che l’obiettivo di tali attacchi delle forze di Kiev sarebbero stati i depositi di armi che, poi, sarebbero stati effettivamente colpiti.
Lo stesso Ministero della Difesa russo, citato dalle agenzie russe, ha reso noto che due jet russi Sukhoi-27 si sono alzati in volo sul Mar Nero per intercettare un aereo da ricognizione RC-135 e due caccia Typhoon britannici ed impedire loro di violare lo spazio aereo russo.
Intanto, mentre il canale televisivo Nbc News, citando sue fonti, ha fatto sapere che il Presidente USA, Biden ha intenzione di chiedere al Congresso di stanziare 60 miliardi di dollari per l’assistenza all’Ucraina, dal pacchetto di 100 miliardi destinati a Israele, Taiwan e alla protezione dei confini americani per la crisi migratoria e, il pacchetto , che non è ancora stato concordato, potrebbe essere chiesto dal Presidente USA entro questa settimana, il Presidente ucraino Zelensky, via Telegram, ha annunciato di essere “al lavoro nella regione di Kiev”, dove ha visitato “la costruzione di alloggi per i nostri concittadini , le cui case sono state distrutte dai combattimenti” e ha ringraziato “tutti coloro che lavorano per la ricostruzione del Paese e si preoccupano dei bisogni della gente”, rivendicando che verrà ripristinato “tutto ciò che l’occupante ha distrutto”, perché “l’Ucraina non sarà mai un Paese di rovine”.
Lo stesso Presidente Zelensky, poi, ha avuto una telefonata con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Guterres, al termine della quale ha scritto in una nota: “Sono grato per il lavoro svolto dal team delle Nazioni Unite in Ucraina sulla risposta umanitaria, in particolare per il piano di svernamento da 435 milioni di dollari. Per l’Ucraina è molto importante la partecipazione attiva dell’ONU all’attuazione della Peace Formula e la sua disponibilità a inviare un rappresentante alla prossima riunione dei consiglieri diplomatici e di sicurezza. Dopo l’incontro dei consulenti a Gedda, è anche importante che il prossimo evento non abbia meno successo e produca risultati concreti. Per questo è necessario mantenere il sostegno dei paesi del ‘Sud del mondo’. Per questo l’Ucraina conta sull’ONU. Ho condiviso con Guterres le peculiarità del funzionamento del corridoio alternativo del grano attraverso il Mar Nero e le informazioni sulla continuazione dell’iniziativa Grain from Ukraine. Abbiamo discusso in dettaglio della situazione in Medio Oriente e degli sforzi umanitari necessari per aiutare la popolazione civile”.
Nelle scorse ore, il Presidente ucraino Zelensky ha anche avuto un colloquio telefonico con il Presidente francese Macron, il quale ha garantito al suo omologo che “il ritorno del conflitto israelo-palestinese al centro dell’attenzione internazionale non scalfirà in alcun modo il sostegno della Francia e dell’Unione europea all’Ucraina”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, invece, in un’intervista televisiva, ha risposto affermativamente alla domanda se la consegna del primo lotto di ATACMS significhi che gli Stati Uniti li trasferiranno costantemente e in quantità maggiori. Per Kuleba, ciò è frutto degli accordi tra i Presidenti Zelensky e Biden, raggiunti a Washington ,durante il loro incontro personale alla fine di settembre.
Infine, la deputata ucraina, Inna Sovsou, ha annunciato e commentato su Facebook, la decisione “storica” del Parlamento ucraino di adottare in prima lettura un disegno di legge che “vieti la dipendenza della Chiesa ortodossa dal Patriarcato di Mosca e qualsiasi attività delle organizzazioni religiose affiliate al Paese che effettuano l’aggressione armata contro l’Ucraina”.
Sul fronte russo , il ministro degli Esteri, Lavrov è volato in Corea del Nord dove ha incontrato il capo della diplomazia di Pyongyang Choe Son Hui e , successivamente il Presidente Kim Jong-un, con il quale ha avuto un colloquio di oltre un’ora.
In merito, Lavrov ha dichiarato: “Dopo lo storico vertice tra il presidente Putin e il presidente Kim Jong Un presso lo spazioporto di Vostochny il 13 settembre, possiamo affermare con sicurezza che queste relazioni hanno raggiunto un livello strategico qualitativamente nuovo. Settantacinque anni fa, l’Unione Sovietica, che svolse un ruolo chiave nella liberazione della Corea dal dominio coloniale giapponese, fu la prima a riconoscere il giovane Stato coreano e poi lo aiutò a creare un’economia nazionale, scienza, cultura e formazione scolastica”.
L’omologo nordcoreano, invece, ha sottolineato che “gli incontri privati tra i ministri degli Esteri dei due Paesi, durante i quali i legami di cameratismo vengono rafforzati, servono come prova che le relazioni bilaterali coreano-russe, che hanno una lunga storia di amicizia e il meeting di oggi sarà un momento importante per l’attuazione degli accordi raggiunti nel vertice di settembre tra Putin e Kim”.
Poi, sempre il ministro degli Esteri russo Lavrov, al termine dell’incontro con l’omologo e con il Presidente nord-coreano, in conferenza stampa, ha denunciato la “pericolosa” politica militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati giapponesi e sudcoreani nei confronti della Corea del Nord. Ci opponiamo a questa linea non distruttiva e pericolosa”, ringraziando il regime nordcoreano per il sostegno ricevuto nella guerra in Ucraina.
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