di Federica Marengo mercoledì 18 ottobre 2023
-Nella 593° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpita, infatti, con missili, la città ucraina sudorientale di Zaporizhzhia, raid, nel quale un palazzo è stato sventrato e , che ha causato la morte di almeno due persone e il ferimento di quattro, così come la regione di Dnipropetrovsk ,nel distretto di Dnipro, dove quattro persone sono rimaste ferite.
Inoltre, secondo quanto riportato su Facebook dal Comando operativo ucraino del sud e, ripreso da un corrispondente di Ukrinform, “ventidue invasori russi sarebbero stati eliminati e sarebbero stati distrutti cinque posti di osservazione nemici nell’Ucraina meridionale”.
Sul fronte russo,invece, il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha fatto sapere che sei droni ucraini ad ala fissa sono stati abbattuti nella regione russa sudoccidentale, mentre il canale Crimean Wind Telegram, citato da Ukrinform, ha reso noto che una serie di esplosioni sarebbero avvenute nella Crimea occupata, in particolare a Yevpatoria e nel distretto di Saki, nella zona di Zaozerny, vicino al villaggio di Romashkino, dove si ritiene sia situato un sistema antiaereo russo.
Infine, fonti dell’Sbu( Servizio di sicurezza ucraino) hanno comunicato ai media di aver attaccato la base militare dell’esercito del Cremlino vicino all’aeroporto Khalino, nella regione russa di Kursk, causando “danni ingenti”.
Intanto, mentre come riportato dal Wall Street Journal, il Presidente USA, Biden ha chiesto al Congresso un pacchetto da 100 miliardi di dollari ,che includerebbe finanziamenti per Israele e Ucraina, il Presidente russo Putin, a Pechino, in occasione del Forum sulla Via della Seta , ha tenuto un incontro bilaterale con il Presidente cinese Xi Jinping, nel quale entrambi hanno rinnovato l’amicizia, basata sulla “fiducia politica” , su uno “stretto ed efficace coordinamento strategico” e su un volume di scambi bilaterali record, vicino ai 200 miliardi .
Il Presidente Putin ha poi affermato che “La Russia e la Cina, “come la maggior parte dei Paesi, condividono il desiderio di una cooperazione paritaria nel mondo”.
A margine dell’incontro con il Presidente Xi Jinping, poi, il numero uno del Cremlino, in riferimento all’uso da parte di Kiev, confermato dallo stesso Presidente ucraino Zelensky, di missili a lungo raggio Atacms, forniti dagli USA, per colpire due aeroporti occupati dai russi in Ucraina, che hanno distrutto elicotteri e causato decine di vittime, ha dichiarato: “La fornitura dei missili Atacms a Kiev è un errore degli Usa che non cambierà le sorti del conflitto, ma prolungherà solo l’agonia dell’Ucraina. Se l’Ucraina vuole aprire un processo negoziale non servono gesti teatrali. Annulli il decreto che li vieta. Ora sentiamo che sembrano pronti per un qualche tipo di negoziato. E’ una trasformazione nella giusta direzione, ma non è sufficiente, servono passi concreti se c’è davvero il desiderio di negoziare”.
A proposito del ruolo della Cina nella guerra in Ucraina, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, nel corso della conferenza ‘Security and Defence days’ della Fondazione De Gasperi, ha affermato: “Sulla guerra in Ucraina abbiamo lavorato con la Cina per spingerla a svolgere un ruolo positivo nei confronti della Russia. L’incontro odierno tra Vladimir Putin e Xi Jinping fa capire che la Cina è l’unico Paese che può spingere la Russia ad arrestare l’aggressione. In questo sono stato molto chiaro con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi”.
Nel frattempo, a Mosca, la Duma di Stato, la Camera bassa del Parlamento russo, ha adottato in terza e ultima lettura una legge sul ritiro della ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari ( Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty, CTBT). L’iniziativa, che è stata presentata al Parlamento il 13 ottobre, stabilisce l’ abrogazione del primo articolo dell’attuale legge , che propone di ratificare l’accordo firmato a nome dello Stato russo il 24 settembre 1996.
A tale trattato avevano aderito 187 Stati ed era stato ratificato da 178 Paesi partecipanti. Tuttavia, Paesi come gli Stati Uniti, la Cina e Israele, non l’hanno ancora ratificato, a differenza della Russia, che l’ha ratificato nel 2000. Allo stesso tempo, però, gli Stati che possiedono armi nucleari si sono impegnati volontariamente a non condurre tali test.
Infine, i servizi di sicurezza e intelligence finlandesi (Supo) hanno rivelato che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono aumentati i tentativi di spionaggio online da parte di Mosca.
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