di Federica Marengo sabato 14 ottobre 2023
-Nella 589° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti gli attacchi russi sulla regione orientale del Paese, in particolare su Donetsk, dove un raid missilistico ha causato la morte di un bambino di 11 anni e il ferimento del fratello di 6.
A tal proposito, il comandante delle forze di terra ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi, ha dichiarato su Telegram: “I combattimenti nel nord-est dell’Ucraina sono peggiorati in modo significativo, soprattutto nella zona di Lyman e Kupyansk, e continuano pesanti combattimenti” con decine di assalti quotidiani da parte delle forze russe. L’obiettivo principale del nemico è sconfiggere le nostre truppe, accerchiare Kupyansk e raggiungere il fiume Oskil. Ogni giorno, il nemico effettua decine di attacchi da parte di gruppi d’assalto supportati da veicoli blindati, conduce un pesante fuoco di mortaio e artiglieria sulle nostre posizioni. I soldati sono preparati a tale sviluppo e di conseguenza stanno dando al nemico una degna risposta”.
Colpite poi dalle forze di Mosca anche Kherson, nella regione meridionale ,dove è stato danneggiato un supermercato nel quartiere Dniprovsky ,senza però causare vittime, e Zaporizhzhia.
Tuttavia, le forze ucraine, hanno respinto gli attacchi vicino ad Avdiivka, nonostante la superiorità numerica delle truppe russe. Al riguardo, il coordinatore delle comunicazioni strategiche per il Consiglio di sicurezza nazionale USA, Kirby, ha dichiarato che “La Casa Bianca è fiduciosa che le forze armate ucraine respingeranno gli attacchi russi nei pressi di Lyman e di Avdiivka”, mentre crescono le tensioni alla Casa Bianca sulla questione dello stop all’invio di armi e munizioni all’Ucraina, alla luce della possibilità che il Congresso elegga come Speaker il repubblicano, filo-trumpiano, Jordan, dichiaratosi contrario agli aiuti militari a Kiev.
Inoltre, il portavoce della Marina militare ucraina, Dmytro Pletenchuk,ha fatto sapere che , ieri, le forze ucraine hanno di nuovo attaccato la nave pattuglia russa Pavel Derzhavin al largo della costa della Crimea occupata, oltre a un rimorchiatore russo. La suddetta nave era già stata attaccata mercoledì scorso con droni marini sperimentali, come avevano riferito fonti del Servizio di sicurezza ucraino.
Il Servizio di sicurezza e le Forze navali ucraine poi hanno attaccato ,in un’operazione congiunta, anche una corvetta russa di classe Buyan.
In Russia, invece, il governatore della regione meridionale di Krasnodar, Alexei Kopaygorodskiy, ha reso noto che, stamane , le forze di Mosca hanno abbattuto un drone sul Mar Nero, vicino alla città di Sochi, senza causare però né vittime né danni.
Quanto agli alleati dell’Ucraina, a margine della riunione annuale della Banca Mondiale del FMI ,a Marrakech, il segretario del Tesoro Janet L. Yellen ha incontrato il Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito Jeremy Hun, con cui ha parlato “delle azioni congiunte per negare alla Russia le entrate per finanziare la guerra” , sottolineando “l’importanza di sostenere collettivamente le esigenze di assistenza economica dell’Ucraina” e, “ dell’architettura finanziaria internazionale”.
Sostegno all’Ucraina, ribadito anche dal segretario della Nato, Stoltenberg, che ha affermato: “L’attacco di Hamas a Israele non minerà la determinazione degli alleati a continuare a sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. I Paesi della Nato hanno chiaramente affermato di essere preoccupati e sconvolti dalla brutalità dell’attacco terroristico contro Israele lo scorso fine settimana, ma questo non minerà la nostra capacità, la nostra preparazione o la nostra determinazione a continuare a sostenere l’Ucraina”.
L’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell, invece, al termine della missione in Cina tra Shanghai e Pechino, ha dichiarato: “Malgrado le differenze, c’è ancora spazio per la cooperazione tra Unione europea e Cina. Con l’omologo Wang Yi, nel Dialogo strategico bilaterale, abbiamo parlato di tre temi principali: le relazioni bilaterali, la Russia ,che con la guerra all’Ucraina è una grave minaccia per la sicurezza europea e gli squilibri commerciali, col deficit Ue ai massimi storici. Un focus, naturalmente, è stato dedicato agli scontri Hamas-Israele, tra crisi umanitaria e necessità di ridurre le tensioni”.
In Italia, invece, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, intervenendo, in collegamento dall’Assemblea degli Enti locali di Forza Italia a Monza, alla settima edizione della “Festa dell’Ottimismo”, organizzata dal Foglio, ha assicurato che l’Occidente è in grado di sostenere sia la crisi in Ucraina che quella in Medio-Oriente, auspicando, però che “la durata della crisi in Medio Oriente non sia lunga quanto la guerra in Ucraina”.
Nel corso della stessa manifestazione, è poi intervenuto anche l’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza episcopale italiana, che, in una video-intervista, ha dichiarato: “La pace giusta è quella che restituisce ciò che è stato tolto ed è anche quella che risolve i conflitti, che toglie le cause dei conflitti, e deve essere sicura perché deve essere garantita. Ci sono due modi, quella militare, come quella che purtroppo sta insanguinando l’Ucraina, e poi crediamo, e speriamo di non essere gli ultimi ingenui, che la pace possa essere raggiunta con la via del diritto e del dialogo. Crediamo ancora che oltre le armi ci siano altre possibilità per arrivare allo stesso risultato. Papa Francesco, la Chiesa investono nel dialogo. Senza nessuna cedevolezza, senza confondere le responsabilità senza mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito dobbiamo trovare una forza per risolvere i conflitti che non siano le armi”.
Il ministro della Difesa, Crosetto, invece, a margine delle commemorazioni per l’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Cefalonia, tenutesi in Grecia, ha avvertito: “Mi rivolgo alla comunità italiana: la guerra in Ucraina già aveva peggiorato il clima nel mondo e la ferita che ora si è aperta sul Medioriente non può che aggravare questa situazione. Le conseguenze di guerre che sembrano lontane a noi alla fine arriveranno in tutto il mondo e noi dobbiamo prepararci, perché in un momento così non dobbiamo dividerci, perché ,se non prevarrà la ragione ,saranno momenti difficili che possono provocare feriti ed allargare l’incendio ben aldilà della Striscia di Gaza. Prepariamoci ad aiutare la parte più debole del Paese che da questi scossoni rimane più colpita”.
La Presidente del Consiglio Meloni, infine, nel corso del suo intervento al villaggio Coldiretti, allestito a Roma, alla vigilia della giornata mondiale del pane, ha ricordato la questione dello stop all’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini ,voluto da Mosca, definendo “inaccettabile”, “usare il grano come arma”.
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