di Federica Marengo mercoledì 11 ottobre 2023
-Nella 586° giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky si è recato a sorpresa al quartier generale della Nato a Bruxelles, dove oggi era in programma la riunione dei Ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica su Ucraina e conflitto in Medio Oriente, e dove ha incontrato sia il Premier belga, Alexander De Croo ,che il segretario generale Stoltenberg, per discutere delle difesa del Paese.
Quindi, nel suo discorso a Bruxelles e ,nella conferenza stampa congiunta con il segretario Stoltenberg, esprimendo sostegno a Israele, ha detto: “Due settimane fa a Kiev abbiamo parlato delle priorità dell’Ucraina: come difendersi e come sopravvivere nel prossimo inverno. Abbiamo bisogno del sostegno dei leader. Qui parleremo di priorità e di come spingere la Russia fuori dalla nostra terra natia e così potremo porre fine alla guerra. Parleremo della situazione in Israele. Sono segnali terribili anche per noi. Siamo in guerra e capiamo che cosa significhi un attacco terroristico. Il mio consiglio a tutti i leader del mondo è di restare uniti. Ricordo il primo giorno della nostra guerra. Tante persone sono morte, ci sono state tante vittime e quindi è stato molto importante non essere soli. Questo può aiutare a salvare una nazione. Quindi dicco ai leader di andare in Israele e sostenere una popolazione sotto attacco terroristico. Unità significa essere forti. La nostra priorità è avere un sistema di difesa aereo. Ne abbiamo bisogno in punti ben specifici del nostro territorio. Noi ne abbiamo bisogno per cacciare via i russi dal nostro territorio. Sono qui per preparare la resilienza dell’Ucraina, in vista dell’inverno”.
Il segretario della Nato, invece, ha dichiarato: “È un onore accogliere il presidente Zelensky al quartier generale della Nato e il coraggio delle forze ucraine continuano a ispirare tutti noi e continueremo a stare dalla vostra parte. Noi siamo al fianco dell’Ucraina, è importante per tutta la Nato. Oggi ci sarà il Gruppo di contatto, e mobiliteremo più supporto per Kiev. La battaglia dell’Ucraina è la nostra, vi aiuteremo finché sarà necessario. Il vostro coraggio continua a impressionarci e ad essere di ispirazione per tutti noi: saremo al vostro fianco, perché questo è importante per la Nato. La vostra battaglia è la nostra battaglia, i vostri valori sono i nostri valori e saremo al vostro fianco tutto il tempo necessario. L’Alleanza deve aumentare il proprio supporto per Kiev. Nel corso della riunione con i ministri della Difesa dell’Alleanza e con il Gruppo di Contatto per l’Ucraina affronteremo anche quanto accaduto al gasdotto nel mar Baltico. Se sarà mostrato che c’è stato un atto ostile contro una infrastruttura della Nato, sarà un fatto molto serio e la risposta sarà forte e determinata”.
A margine del summit dei ministri della Difesa del Patto atlantico , invece, lo stesso Stoltenberg, ha spiegato: “La Nato sosterrà l’Ucraina principalmente nel settore della difesa aerea fornendo alle truppe di Kiev sistemi di artiglieria e relativo munizionamento. La Nato ha aumentato la produzione di armamenti entrando in un circolo virtuoso per sostenere il Paese invaso. La difesa aerea è fondamentale per proteggere le città, l’economia, le infrastrutture critiche dell’Ucraina, e questo aiuta i paesi ad aiutare sé stessi, perché in questo modo l’economia può funzionare. Allora le cose potranno funzionare in Ucraina. E questo aiuterà anche gli ucraini a produrre, a commerciare, a funzionare come un Paese normale. Ciò aumenterà la loro capacità di finanziarsi e di procurarsi anche le munizioni per la guerra. La Russia intenderebbe “utilizzare l’inverno come arma di guerra. Dunque, più l’Ucraina sarà forte sul campo di battaglia, più forte sarà al tavolo dei negoziati e ciò porterà a una fine più rapida alla guerra. Per quanto riguarda l’adesione di Kiev all’alleanza, la lotta dell’Ucraina è la nostra battaglia; auspichiamo la rimozione di ogni ostacolo al riguardo”.
Riguardo al danneggiamento del gasdotto Balticconnector, tra Finlandia ed Estonia, che, come comunicato dal gestore ,sarà fuori uso per almeno 5 mesi, il segretario Stoltenberg ha ribadito che: “Se si dimostrasse che si tratta di un attacco deliberato contro un’infrastruttura critica della Nato, allora sarà ovviamente considerato un evento grave, ma sarà anche affrontato da una risposta unita e determinata da parte dell’alleanza”.
Poi, sempre il presidente ucraino, Zelensky, nel suo intervento di apertura della riunione del Gruppo di contatto Nato per la difesa dell’Ucraina, ha evidenziato: ” L’Ucraina ha bisogno di maggiori mezzi di difesa aerea per proteggere le proprie infrastrutture elettriche durante l’inverno, infrastrutture che la Russia intende colpire di nuovo. Putin è come l’organizzazione palestinese di Hamas, si tratta di terroristi che usano la tattica del terrore per tenere in ostaggio Paesi liberi e democratici. Lunedì prossimo sarà il 600mo giorno di resistenza all’aggressione russa contro il nostro popolo ucraino e oggi nessuno può dire con certezza per quanti altri giorni dovremo difendere la nostra indipendenza e identità. Putin non avrà l’Ucraina, la Russia non può permettersi un’altra corsa alle armi e la democrazia può vincere questa battaglia. Siamo in una situazione in cui sul terreno è importante fare pressione, senza alcuna pausa. La Russia in molti punti ha perso l’iniziativa e noi dobbiamo aumentare la pressione. Dobbiamo fare in modo che Mosca perda e non abbia tempo di adattarsi alla nostra pressione. Questo inverno la Russia cercherà di ripetere la tattica dello scorso inverno. Putin non avrà l’Ucraina, la Russia non può permettersi un’altra corsa alle armi. La Russia ha ancora abbastanza risorse per intromettersi nei conflitti e trasformarli in tragedie su larga scala. Sta succedendo nel Sahel, può succedere in maniera ancora più dolorosa in Israele e in tutto il Medio Oriente. Non possiamo permettere che ciò accada, dobbiamo prevenirlo mettendo ancora più pressione sull’aggressore”.
Infine, ringraziando gli USA per il nuovo pacchetto di aiuti militari da 200 milioni di dollari, annunciato ieri, sottolineando la capacitò di Washington di aiutare contemporaneamente l’Ucraina e Israele, e ,confermato oggi nel suo incontro con il segretario alla Difesa americana Austin, proprio in occasione del Gruppo di Contatto, ha detto: “Ho incontrato il Segretario alla Difesa e ringraziato gli Stati Uniti per il loro incrollabile sostegno e il recente pacchetto di aiuti militari; con l’avvicinarsi dell’inverno è fondamentale rafforzare le difese aeree ucraine per proteggere il nostro esercito, il nostro popolo e la nostra economia”.
Non si tratta, però, degli unici aiuti militari per Kiev annunciati dagli alleati : dal Regno Unito e dai Paesi del Nord Europa sono infatti in arrivo oltre 100 milioni di euro e dalla Germania, 10 miliardi, e da USA, Belgio e Danimarca saranno inviati , previo addestramento dei piloti ucraini, F-16, fra la primavera del 2024 e il 2025.
A Mosca, invece, in merito alla perdita nel gasdotto tra Finlandia ed Estonia, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato: “La notizia del danno subito dal gasdotto nel Golfo di Finlandia, alla luce del precedente attacco terroristico al Nord Stream nel Mar Baltico, è allarmante. Attendiamo informazioni più dettagliate”.
Il Presidente russo Putin, invece, intervenuto alla settimana dell’energia russa, tornando sulle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, ha affermato che, “visto che i Paesi europei stanno cercando di abbandonare le risorse energetiche russe, ora starebbero pagando più del dovuto per le forniture di gas e petrolio e, di conseguenza, l’economia dell’Ue è vicina allo zero. La guerra in Ucraina è stata iniziata nel 2014, dopo un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti e dall’Europa: hanno appoggiato il colpo di stato e hanno cominciato a combattere nel sud-est dell’Ucraina. Per 8 anni hanno combattuto, ucciso donne, bambini, anziani e nessuno ci ha prestato attenzione”.
Infine, il Direttore del Servizio segreto straniero russo (Svr) Sergey Naryshkin a margine della riunione della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi) a Baku, riguardo all’Occidente, ha evidenziato: “Siamo arrivati al punto in cui i servizi segreti occidentali stanno addestrando gruppi ucraini di sabotaggio e di combattimento terroristico per attaccare gli impianti di energia nucleare della Russia. Ciò è stato confermato. Tali azioni sono state certamente impedite dalle nostre agenzie di intelligence e dal Servizio di sicurezza federale. Sono stati fatti tentativi per causare danni alle centrali nucleari di Kursk, Smolensk e Zaporozhzhia. Chiaramente, è difficile mantenere qualsiasi contatto con le agenzie occidentali in tali circostanze. L’Occidente, sta usando l’Ucraina per contrastare la Russia, mentre il regime di Kiev continua ad impiegare metodi apertamente terroristici contro la Russia e l’intero mondo russo. Ciò include attacchi terroristici contro numerosi giornalisti, scrittori e opinion leader, nonché atti di terrorismo contro aree residenziali, città e paesi in Russia e infrastrutture civili”.
Sul campo, intanto, sono proseguiti gli attacchi russi su Avdiivka, nella regione orientale dell’Ucraina, e su Sumy,dove i bombardamenti hanno causato la morte di una tredicenne.
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