di Federica Marengo lunedì 18 settembre 2023
-Nella 564° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Secondo quanto riferito dal portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Yuri Ignat, infatti, la Russia avrebbe schierato una quantità di aerei e droni tattici senza precedenza e, su 24 droni, 18 sarebbero stati abbattuti.
In particolare, sotto attacco russo, le regioni meridionali di Odessa, dove sono state colpite ancora una volta infrastrutture per il grano, e Kherson, dove sono rimaste uccise due persone, ma anche il Donbass, dove è stato colpito l’edificio presso cui ha sede l’ufficio del capo dell’amministrazione occupante.
Tuttavia, le Forze armate ucraine hanno annunciato la liberazione di Andriivka e di Klishchiyivka, nei pressi di Bakhmut, notizia confermata dal ministero degli Interni ucraino, che ha evidenziato: “I soldati della Brigata ‘Luty’ insieme ai soldati dell’80esim brigata d’assalto aereo e della quinta Brigata meccanizzata separata hanno cacciato gli occupanti russi e restituito la bandiera ucraina alla Klishchiyivka liberata”. Inoltre, il comandante delle forze di terra di Kiev, Alexander Syrsky, ha fatto sapere che “La linea difensiva del nemico è stata spezzata“, in direzione di Bakhmut, dopo che “I russi hanno cercato di chiuderla gettando nella battaglia tutte le riserve disponibili”. Lo stesso comandante delle forze armare ucraine, però , ha anche sottolineato che: “Mosca non abbandona i tentativi di riconquistare posizioni perdute verso Kupiansk e Lyman”.
Sul fronte russo, invece, droni ucraini sono stati lanciati sulla Crimea, su Capo Fiolent, nei pressi di Sebastopoli, e sulla regione occupata di Kursk, dove una donna è rimasta ferita. Secondo il canale Telegram, Crimean wind, “In base ai dati preliminari, l’esplosione ha avuto luogo nell’unità di intelligence o nell’unità di difesa aerea, che sono situate l’una vicina all’altra”. Per Suspilne , che cita fonti dell’intelligence ucraina, si è trattato di “un’operazione speciale della Direzione principale dell’intelligence e delle forze navali ucraine”.
Per l’intelligence britannica e per l’ISW, Think thank USA, Mosca starebbe rafforzando le sue difese a Sud del Paese, inviando presso il villaggio di Robotyne , in direzione di Orichiv, nella regione di Zaporizhzhia, 10.000 paracadutisti.
Il capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Budanov, invece, in un’intervista all’Economist, riportata da Ukrinform, ha ventilato che “l’esercito ucraino potrebbe tagliare il corridoio terrestre di collegamento dalla Russia alla Crimea, prima dell’inizio dell’inverno” e, che “Mosca potrebbe già aver schierato anche le riserve che avrebbero dovuto entrare in gioco non prima di ottobre. Quindi, contrariamente a quanto afferma la Federazione Russa, essa non disporrebbe di alcuna riserva strategica”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, recatosi nuovamente a Bakhmut nelle scorse ore, per visitare i soldati e accertarsi delle loro necessità, in un’intervista a Cbs News, ha dichiarato: “ I progressi della controffensiva di Kiev sono stati lenti e la situazione è difficile , ma è necessario andare avanti e non dare tregua a Putin. Abbiamo l’iniziativa. Questo è un vantaggio. Abbiamo fermato l’offensiva russa e siamo passati alla controffensiva. E nonostante ciò, non è molto veloce. Dobbiamo liberare il nostro territorio il più possibile e andare avanti, anche se si tratta di meno di mezzo miglio o cento yard, dobbiamo farlo. Non dobbiamo dare tregua a Putin. Kiev usa le armi dei partner solo sul territorio dell’Ucraina, ma la Russia deve sapere che qualunque sia il luogo utilizzato per lanciare missili per colpire l’Ucraina, l’Ucraina ha tutto il diritto morale di attaccare quei luoghi”.
Sempre nelle medesima intervista , poi,Zelensky, ha evidenziato: “Se i russi raggiungono la Polonia, cosa succederà dopo? La terza guerra mondiale?. La società russa ha perso il rispetto del mondo. Lo ha eletto e rieletto creando un secondo Hitler. Lo ha fatto. Non possiamo tornare al passato. Ma possiamo fermarci qui”.
In merito alla partecipazione dello stesso Presidente Zelensky all’Assemblea generale dell’Onu e all’incontro con il Presidente USA Biden alla Casa Bianca, il consigliere presidenziale ucraino Podolyak, in un’intervista alla Cnn, ha detto: “Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiederà nel suo intervento all’Onu e nell’incontro con il presidente Usa Joe Biden “una giusta fine” della guerra e sosterrà che l’aiuto all’Ucraina è un investimento nella stabilità, nelle regole globali e nel ripristino del diritto internazionale. Zelensky sottolineerà anche che la fina della guerra “può essere accelerata se ci sarà una quantità sufficiente di armi per l’Ucraina”.
Il presidente ucraino, Zelenksy e il ministro degli Esteri russo, Lavrov, quindi, con ogni probabilità, si troveranno seduti allo stesso tavolo, a margine dell’Assemblea Generale Onu in corso a New York. In occasione del summit sull’Ucraina del Consiglio di Sicurezza ,che si svolgerà mercoledì mattina, è stata confermata all’Ansa la partecipazione di Lavrov, mentre quella di Zelensky (che domani parla al dibattito generale) è quasi certa.
A proposito di Onu, l’esperta delle Nazioni Unite, Mariana Katzarova, nel suo primo rapporto sullo stato dei diritti umani in Russia, ha reso noto che: “La situazione dei diritti umani in Russia e’ “notevolmente peggiorata” da quando Mosca ha lanciato l’invasione su vasta scala dell’Ucraina lo scorso anno, rivelando una repressione sistematica” della societa’ civile”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, su X, ha scritto: “La minaccia della Russia di Putin è rivolta verso tutti, non soltanto all’Ucraina. Indipendentemente dalla distanza geografica” perché “l’arsenale da guerra ibrido include interferenze elettorali, hackeraggio, tangenti, ricatto, sabotaggio, golpe, assassinio e altri strumenti. Dobbiamo sconfiggere la Russia adesso che è debole”.
Il capo di gabinetto del Consiglio del Ministri, Nemchinov, invece, su Telegram, ha fatto sapere che, dopo le dimissioni dell’ex ministro della Difesa ,Reznikov, “Il governo ucraino ha destituito 6 viceministri della Difesa, tra cui Hanna Malyar, e il segretario di Stato del ministero della Difesa”.
Quest’ultima, sarebbe stata destituita in quanto resasi protagonista di un “cortocircuito in merito alla riconquista del villaggio di Andriivka, annunciata dalla viceministra, ma poi inizialmente smentita dall’esercito di Kiev. La conferma ufficiale della liberazione del villaggio è giunta il giorno seguente.
Secondo Ukrainska Pravda ,che cita fonti di alto rango, i viceministri della Difesa ucraini destituiti dal governo hanno firmato tutti lettere di dimissioni volontarie su richiesta del nuovo ministro della Difesa, Umerov, e non torneranno a queste posizioni, in quanto, ha spiegato il giornale, per la legge ucraina sugli organi del potere esecutivo, in caso di destituzione di un ministro, il primo viceministro e i viceministri vengono rimossi dalle loro posizioni dal Gabinetto dei Ministri.
Tuttavia, una fonte governativa a Rbc Ukraine ha fatto notare che non tutti i viceministri figurano nella lista dei destituiti. Non sarebbe stato incluso, infatti, il primo viceministro della Difesa Oleksandr Pavlyuk. Ciò, secondo la fonte, indicherebbe che “le destituzioni non sono solo una procedura formale che sarà seguita dalla loro riassegnazione e, che sono attualmente in corso le consultazioni sui prossimi candidati agli incarichi”.
Tre diverse fonti hanno fatto sapere all’Ansa che il prossimo Consiglio Affari Esteri dell’Ue si terrà, con ogni probabilità,a Kiev, al “principio di ottobre, per procedere nel percorso di “integrazione politica”, mostrare il sostegno dell’Ue in una fase critica per l’Ucraina, in difficoltà sul fronte della controffensiva, e fare il punto su alcuni dossier critici, come l’aumento degli aiuti militari e un’ulteriore stretta delle sanzioni, in particolare sulla loro elusione da parte della Russia, specie nel settore dell’high-tech”.
In ambito diplomatico, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha fatto sapere che da oggi al 21 settembre, su invito di Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca, sarà in Russia per “colloqui sulla sicurezza”, nell’ambito dell’alleanza strategica tra i due Paesi in campo economico e militare, precisando che la cooperazione tra Cina e Russia “non è diretta contro nessuno” . Il mese scorso il ministro della Difesa Li Shangfu ha visitato Russia e Bielorussia e chiesto una più stretta cooperazione militare.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, poi, in merito a un video nel quale sarebbe ricomparso a Mosca, il capo della Repubblica cecena Ramzan, Kadyrov, dopo le indiscrezioni sulle sue condizioni di salute, ha dichiarato nel consueto punto stampa, di non avere informazioni sullo stato di salute e , a una domanda sulla possibile presenza di Kadyrov a Mosca, ieri, e ,su un eventuale incontro con il presidente Putin, ha risposto che “non ci sono stati incontri”.
Ribadito poi dal Presidente turco Erdogan il proposito di mediare tra le parti per una ripresa dei negoziati.
Nel frattempo, il Presidente russo Putin, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, in una riunione per definire il bilancio russo per il triennio 2024-2026, avrebbe chiesto al governo di “adottare misure tempestive” per frenare l’indebolimento del rublo, definito “una delle cause principali del “problema” rappresentato dalla accelerazione dell’inflazione”.
Infine, riguardo alla ripresa delle importazioni di grano ucraino verso Polonia, Bulgaria e Slovacchia, decisa dalla Commissione UE, continua la protesta di questi ultimi Stati membri, che già avevano bloccato le importazioni , in quanto lamentavano di essere danneggiati dalla concorrenza.
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