di Federica Marengo sabato 29 luglio 2023
-Nella 513° giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky , che si è recato in visita a sorpresa a una delle posizioni avanzate conquistata dalle forze speciali nella controffensiva vicino a Bakhmut, ringraziando queste ultime per il coraggio dimostrato, ha riferito, sui suoi canali social, di un missile russo che ha colpito un grattacielo e un edificio del servizio di sicurezza a Dnipro e che ha causato il ferimento di 15 persone, aggiungendo che “Kiev farà di tutto per punire la Russia per l’aggressione e per avere giustizia”.
Le forze speciali ucraine impegnate nella controffensiva sono state poi ringraziate anche dal Consigliere presidenziale ucraino, Podolyak, che, su Twitter, ha scritto: “Con la fine della fase più calda della guerra, non cesserà il compito delle forze speciali ucraine, che dovranno ricercare i “criminali di guerra” anche nei loro rifugi in Russia e le forze speciali di Kiev saranno efficaci anche dopo la fine della fase calda della guerra. Migliaia di criminali di guerra russi di vario grado dovranno essere ricercati, presi e portati nei tribunali di varie giurisdizioni. Prendeteli nelle case, nei rifugi situati in Russia o in altri Paesi. Prendeteli in base ai database. Siamo solo all’inizio”.
Sotto attacco russo, poi, anche Kherson, dove una donna è rimasta ferita. Tuttavia, secondo il ministero della Difesa britannico, nelle ultime 48h, si sarebbero intensificati i combattimenti in due settori dell’Ucraina meridionale: a Sud di Orikhiv (Zaporizhzhia) e a est di Staromaiorske (Donetsk).
Per il Financial Times, invece, le forze armate ucraine avrebbero sparato sulle postazioni russe proiettili di artiglieria prodotti in Corea del Nord , usando le munizioni di Pyongyang ,alleato di Putin. Sempre secondo il quotidiano britannico,i soldati ucraini avrebbero dichiarato che le munizioni sono state sequestrate da una nave di un Paese amico e consegnate all’Ucraina, mentre il Ministero della Difesa ucraino ha affermato che probabilmente i razzi sono stati presi dalle forze russe.
Il segretario di Stato USA, Blinken, infatti ha dichiarato che il ministro della Difesa russo , Shoigu, è andato in Corea del Nord per assicurarsi forniture di armi necessarie a Mosca per la sua invasione dell’Ucraina, che è attualmente in fase di stallo, così come fatto con l’Iran, che ha fornito alla Russia molti droni che sta usando per distruggere infrastrutture civili e uccidere civili in Ucraina.
Inoltre, secondo il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Cherevaty, la Federazione Russa starebbe spostando unità nell’area di Bakhmut per cercare di mantenere le sue posizioni, ma le perdite russe sarebbero ormai quasi superiori a quelle sovietiche nella guerra in Afghanistan del 1979-89, in quanto Bakhmut avrebbe un’importanza non solo propagandistica per i russi, ma anche militare.
Sul fronte russo, invece, i servizi segreti ucraini sostengono sia stato distrutto un deposito di munizioni russo in Crimea. La Difesa russa, invece, ha fatto sapere che la sua offensiva in Lugansk sta continuando.
Per l’institute for the Study of war (Isw) “La Russia sta cercando di imporre di fatto un blocco navale dei porti ucraini senza impegnare la Flotta del mar Nero ad imporre il suo rispetto”. Da Mosca, quindi, arriverebbe un messaggio “intenzionalmente ambiguo per generare diffusa preoccupazione sulla possibile cattura da parte della marina russa o attacchi contro navi civili, in quanto Il Cremlino punterebbe probabilmente ad un effetto raggelante sull’attività marittima in modo che le forze navali russe non abbiano bisogno di far rispettare il blocco dei porti ucraini”.
Ciò, soprattutto alla luce dello stop da parte di Mosca all’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini nel Mar Nero, mediato da Turchia e Onu, siglato nel luglio del 2022. A tal riguardo, i leader africani, a San Pietroburgo per il vertice Russia-Africa, che non hanno sottoscritto dichiarazioni finali congiunte, hanno espresso preoccupazione per la guerra in Ucraina e chiesto il ripristino dell’accordo, auspicando “la fine della guerra sulla base della giustizia e della ragione”.
Proprio durante una colazione di lavoro con i vertici della delegazione dei Paesi africani , il Presidente russo Putin avrebbe detto: “Nonostante la politica dei Paesi occidentali che operano esclusivamente nel proprio interesse in qualsiasi conflitto internazionale, la Russia è pronta a cercare una soluzione pacifica sull’Ucraina. Si sono dimenticati di aver rovinato la situazione in Sudan?, si sono dimenticati di quello che hanno fatto in Siria? Se ne fregano della Carta delle Nazioni Unite, ricordano il diritto internazionale solo quando pensano di poter usare questi strumenti contro qualcuno, in questo caso Russia. Non ci riusciranno, è troppo primitivo. E se vogliono che qualcuno rispetti la Carta delle Nazioni Unite e altre disposizioni del diritto internazionale, dovrebbero preoccuparsi di osservare queste stesse disposizioni. Tuttavia, ciò non significa che noi non vogliamo cercare una soluzione pacifica al conflitto. Il vostro approccio e le vostre idee è in linea con le disposizioni del piano pacifico per la risoluzione della situazione in Ucraina presentato dalla Cina a febbraio.
La Russia non viola la Carta delle Nazioni Unite, ma opera nel suo pieno rispetto. Oggi, ci dicono che violiamo la Carta delle Nazioni Unite. Io non credo. Anzi, sono fiducioso che operiamo nel pieno rispetto della Carta delle Nazioni Unite”.
Nel frattempo, mentre i rappresentanti dell’Unesco sono arrivati a Odessa per valutare i danni arrecati ai siti culturali e religiosi dai recenti attacchi missilistici russi, il Primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, dai microfoni di radio Rmf, citata dal canale polacco Polsat News, ha lanciato l’allarme: oltre 100 mercenari del gruppo Wagner di stanza in Bielorussia si sono spostati verso il corridoio di Suwalki (noto anche come la breccia di Suwalki) che collega la Polonia con gli Stati baltici e separa la Bielorussia e la regione di Kaliningrad della Federazione Russa, sottolineando: “Ora la situazione è ancora più pericolosa. Abbiamo informazioni secondo cui oltre 100 mercenari del gruppo Wagner si sono spostati verso il corridoio di Suwalki vicino a Grodno, in Bielorussia. Si tratta di un passo verso un ulteriore attacco ibrido al territorio polacco.
I mercenari del gruppo Wagner ,probabilmente saranno travestiti da guardie di frontiera bielorusse e aiuteranno gli immigrati clandestini a entrare nel territorio polacco. Destabilizzeranno la Polonia, ma probabilmente cercheranno anche di infiltrarsi in Polonia fingendosi immigrati clandestini, e questo crea ulteriori rischi”.
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