di Federica Marengo giovedì 20 luglio 2023
-Nella 504° giornata di guerra in Ucraina, la Difesa di Kiev ha continuato ad aggiornare circa il numero di feriti nel nuovo attacco, il terzo, sferrato nella notte scorsa da Mosca sulle città di Odessa e Mykolaiv, che, al momento, sarebbero 26, mentre una persona sarebbe rimasta uccisa.
Nel raid, inoltre, insieme con edifici amministrativi e residenziali, sarebbe stato danneggiato il consolato cinese.
Sotto attacco russo, anche Chernihiv e Kharkiv, dove una persona è rimasta uccisa e Sumy, dove 9 comunità sono state colpite.
Tuttavia, il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver attaccato nel sud del Paese siti militari ucraini e , in particolare, siti di produzione e stoccaggio di droni navali a Odessa e infrastrutture per il carburante e depositi di munizioni, vicino a Mykolaiv.
Sempre la Difesa di Kiev, poi, ha annunciato che l’Ucraina, in risposta a una decisione simile presa da Mosca per le navi dirette ai porti ucraini, considererà qualsiasi nave nel Mar Nero, diretta verso i porti russi o i territori occupati ,come potenziale nave militare.
Al riguardo, il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale USA, Adam Hodge, ha dichiarato che “La Russia starebbe prendendo in considerazione attacchi a navi civili che trasportano grano dall’Ucraina sul Mar Nero per poi incolpare le forze ucraine” e che “che la Russia ha piazzato altre mine marine nelle vicinanze dei porti ucraini. Riteniamo che si tratti di uno sforzo coordinato per giustificare eventuali attacchi contro navi civili nel Mar Nero e attribuire all’Ucraina la responsabilità di questi attacchi”
Il governatore della Crimea, invece ,ha fatto sapere che un drone ucraino avrebbe ucciso una donna.
Intanto, mentre gli USA hanno reso noto che stanzieranno un altro pacchetto di aiuti militari per Kiev da 1,3 miliardi di dollari ,i Dipartimenti di Stato e del Tesoro americano hanno imposto nuove sanzioni contro 120 persone ed entità ,con l’obiettivo di “ostacolare la Russia nel suo sforzo bellico contro l’Ucraina” e il Primo ministro ucraino Shmyhal ,su Telegram ,ha reso noto che l’Ucraina riceverà un prestito di 1,5 miliardi di dollari dalla Banca Mondiale sotto la garanzia del governo del Giappone, il Washington Post, che cita funzionari ucraini, ha fatto sapere che le forze ucraine hanno iniziato a usare le munizioni a grappolo USA contro le forze russe nel sud-est del Paese, nel tentativo di smantellare le posizioni russe bene fortificate che hanno rallentato l’offensiva di Kiev.
Il ministero della Difesa bielorusso, invece, ha fatto sapere che i combattenti del gruppo paramilitare Wagner ,arrivati in Bielorussia, si addestreranno con le forze speciali del Paese e che saranno svolte missioni di combattimento nel campo di Bretsky, vicino al confine con la Polonia.
A tal proposito, Prigozhin sarebbe apparso in un video nel quale ha definito la guerra in Ucraina una “vergogna in cui la Wagner non deve essere coinvolta”.
Quanto all’uscita della Russia dall’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero, i membri russi hanno lasciato il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul ,anche se ,il ministero della Difesa turco, “si aspetta che l’accordo sul grano venga ripristinato. Le agenzie competenti , infatti, manterranno i contatti con tutte le parti e funzionari del ministero hanno anche sottolineato che Ankara ”non vede alternative al corridoio del grano”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, in merito, ha evidenziato che “La dichiarazione del ministero della Difesa russo sulle navi cisterna e le zone non sicure nel Mar Nero è collegata alla conclusione dell’accordo sul grano” e che “non ha nulla da aggiungere alla dichiarazione del ministero degli Esteri russo sul fatto che restino tre mesi per rianimare l’accordo sul grano”.
In conseguenza di ciò, il ministero della Difesa ucraino ha annunciato che, a partire da oggi, la navigazione nelle aree della parte nord-orientale del Mar Nero e dello stretto di Kerch-Yenikale “è vietata perché ritenuta pericolosa”.
A Bruxelles, l’Alto Rappresentante UE per la Politica estera, Borrell, che ha proposto di finanziare fino a 5 miliardi all’anno per i prossimi 4 anni la difesa Ucraina, nell’ambito dell’European Peace Facility, arrivato stamane al Consiglio Affari Esteri, ha affermato: “Per la terza notte consecutiva la Russia ha bombardato il porto di Odessa e ha colpito i depositi di grano, distruggendo 60 mila tonnellate. La Russia non solo si è ritirata dall’accordo sul grano ma lo sta bruciando. E’ un atto barbarico che non solo causa vittime civili ma porterà a una enorme crisi alimentare nel mondo. Quello che sta succedendo ora è qualcosa di nuovo e doloroso, perché finora la Russia non permetteva l’esportazione ora lo sta distruggendo. Indicare ogni nave come minaccia militare vuol dire fare un ulteriore passo per impedire all’Ucraina di esportare il proprio grano. E questo ha due conseguenze: privare l’Ucraina delle entrate dalla vendita e privare il mondo di una materia prima critica che è il grano. L’unica soluzione è aumentare il sostegno militare: se vengono bombardati bisogna potenziare la difesa anti-aerea, se vengono usati dei droni, bisogna distruggere quei droni. Il massiccio attacco delle ultime notti richiede una risposta da parte nostra e l’unica possibile è fornire maggiore sostegno finanziario e militare”.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock,invece, ha sottolineato che: “ Considerando che sul territorio ucraino sono bloccate 32 milioni di tonnellate di grano, si evidenzia ancora una volta che Putin non sta solo conducendo questa guerra contro l’Ucraina, ma contro l’intesa internazionale sulla cooperazione in tutto il mondo” e che ““La rinnovata escalation brutale del presidente russo in Ucraina, con lo stop all’accordo sul grano e l’attacco al porto di Odessa, non è solo un altro attacco all’Ucraina, ma è un attacco contro le persone più povere del mondo”, in quanto “Milioni di persone hanno urgente bisogno del grano dall’Ucraina. Stiamo lavorando a livello internazionale con tutti i nostri partner affinché il grano nei silos in Ucraina non venga sprecato nelle prossime settimane, ma vada alle persone di tutto il mondo. Lavoreremo anche per ottenere più grano dall’Ucraina attraverso le linee di solidarietà Ue”.
Per il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani: “Accanirsi con popoli che non hanno nulla a che fare con la guerra, come sta facendo la Russia, è profondamente ingiusto, è disumano, è un crimine contro milioni di persone innocenti. Se non arriva il grano nei Paesi africani a pagare il prezzo sono milioni di africani che non hanno nulla a che vedere con l’Ucraina e con la Russia. Continueremo a lavorare perché il corridoio verde che porta il grano attraverso la Romania e poi arriva al porto di Trieste possa continuare a operare, magari operare con più forza, quindi con più grano che viene esportato. Per noi la questione del grano così come quella della centrale di Zaporizhzhia è una priorità. Certamente la vicenda del grano crea problemi, rischia di creare tensioni sociali, di provocare la fuga da Paesi africani di persone che non possono nutrirsi nel loro Paese. Si aggraverà in futuro la situazione, le conseguenze ci saranno tra qualche mese. Nel giro di un paio di mesi certamente ci saranno dei rischi. Noi stiamo lavorando per favorire la crescita e lo sviluppo dei Paesi africani”.
Infine, il ministro degli Esteri austriaco, Schallenberg, ha affermato: “L’escalation sul grano da parte di Mosca è uno schiaffo ai Paesi in Africa e in tutto il mondo che hanno bisogno di quel grano. Speriamo ancora di poter trovare un nuovo accordo sul grano e prolungare i termini dell’intesa, ” negoziati sono ancora in corso con la Federazione russa; è impossibile integrare il grano che era trasportato via mare con il trasporto via terra. L’Ucraina è uno dei maggiori fornitori del Programma alimentare mondiale dell’Onu. Questa azione cinica della Russia mette in pericolo l’Africa e milioni di persone in tutto il mondo”.
In Russia, nel frattempo secondo Ivan Zhdanov, uno dei principali collaboratori dell’oppositore di Putin, ha annunciato che la pubblica accusa avrebbe chiesto 20 anni di reclusione con l’accusa di “estremismo” per Alexey Navalny, precisando che la sentenza è prevista per il 4 agosto. Navalny, che si trova in carcere dal gennaio del 2021, nel suo intervento in tribunale in un processo considerato “di matrice politica”e che lo vede accusato di “estremismo”, ha affermato che “La guerra in Ucraina è la più stupida e insensata del XXI secolo”.
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