di Federica Marengo mercoledì 28 giugno 2023
-Nella 483° giornata di guerra in Ucraina, è in costante aggiornamento il bilancio delle vittime dell’attacco russo su un ristorante di Kramatorsk, nel Donetsk, frequentato da tutti, militari e civili, che giunge, al momento, al numero di 11 persone, tra cui 3 bambini e due adolescenti , fratello e sorella e due sorelle gemelle , cui si aggiungono 56 feriti.
Unanime la condanna contro il raid di Mosca, con l’Alto rappresentante UE delle Politiche estere e la Sicurezza, Borrell, che ha definito l’attacco russo: “Un nuovo crimine di guerra di Mosca”.
Tuttavia, il portavoce del ministro della Difesa russi, Konashenkov ,ha replicato alle accuse, affermando che l’obiettivo colpito nel bombardamento a Kramatorsk non era civile , ma un “punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56° a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine”.
Intanto, tornando alla crisi militare e alla rivolta del gruppo paramilitare Wagner , verificatesi nello scorso fine settimana, il Wall Street Journal , citando alcune fonti, ha reso noto che il capo del suddetto gruppo , Prigozhin, voleva catturare i leader militari russi e che quest’ultimo avrebbe accelerato il suo piano di ammutinamento dopo essere venuto a conoscenza che l’intelligence sapeva della sua iniziativa.
Inoltre, secondo il New York Times, che cita fonti degli 007 USA, “Al Cremlino qualcuno sapeva della rivolta di Prigozhin” e, in particolare, si fa riferimento all’alto ufficiale, Sergei Surovikin, sostenendo però come non sia chiaro se quest’ultimo fosse d’accordo con il capo della Wagner e che, quest’ultimo sarebbe scomparso. Tale notizia è però stata smentita dal Cremlino.
Quanto alla stesse forze della Wagner, il responsabile dell’addestramento alle armi pesanti, Brest, via Telegram , ha fatto sapere che “La Wagner non smobilita, ma anzi rilancia, avvertendo di trovarsi a breve distanza dal confine della Bielorussia con l’Ucraina, e precisando che la Wagner continua a lavorare nella sua modalità calma per aprirsi una nuova direzione : “la Bielorussia, che ha ricevuto l’unità più pronta al combattimento al mondo. Dai Paesi baltici, quindi, è arrivata la richiesta di dichiarare la Wagner “un’organizzazione terroristica”.
Il Presidente bielorusso, Lukashenko, nel frattempo, a una conferenza nella città russa di Ufa, riguardo alla ‘ribellione’ del fondatore del gruppo Wagner , Prigozhin e alle proteste scoppiate nel suo Paese tre anni fa, dopo le elezioni presidenziali, che gli hanno assegnato una netta vittoria ,ritenuta frutto di brogli, ha detto: “In Russia , ci sono molti sostenitori della destabilizzazione interna del Paese, ancora non hanno cominciato il lavoro di pulizia al riguardo, a differenza della Bielorussia, dove dopo gli eventi del 2020 abbiamo preso tale questione con massima serietà”.
Poi, ha spiegato che: “Il ministero della Difesa russo e il Comitato per la sicurezza statale (Kgb) bielorusso hanno il compito di determinare l’algoritmo dell’utilizzo dell’arma nucleare dispiegata dalla Russia in Bielorussia”.
Il Presidente ucraino , Zelensky, invece, secondo cui la controffensiva di Kiev è solo all’anteprima, nel corso della conferenza stampa con gli omologhi di Polonia e Lituania, ha affermato che alcuni membri del gruppo di mercenari russi Wagner sono rimasti in Ucraina, ma l’esercito ucraino ritiene che la situazione nel nord del Paese sia sotto controllo.
Più tardi, poi, parlando alla Rada, il Parlamento ucraino, Zelensky, che domani interverrà in video-messaggio al Consiglio UE, ha detto che: “L’Ucraina vuole migliorare il suo comparto industriale della difesa a un livello tale da poter produrre armi di tipo occidentale sul suo territorio”, e che per farlo avrà bisogno del supporto globale degli alleati.
In USA, il Presidente Biden ha affermato che il Presidente russo Putin è divenuto un “paria”, ma è difficile dire se si è indebolito con i recenti eventi di Wagner, mentre il segretario generale della Nato, Stoltenberg, parlando con i cronisti all’Aia, ha dichiarato che: “La Nato è pronta a qualsiasi minaccia, che provenga da Mosca o da Minsk”, spiegando: “Ciò che è assolutamente chiaro, è che abbiamo inviato un chiaro messaggio a Mosca e Minsk: la Nato è lì per proteggere ogni alleato e ogni centimetro del territorio Nato. E lo facciamo tramite ciò che comunichiamo, ma anche attraverso le nostre azioni da diversi anni ormai aumentando in modo significativo la nostra difesa collettiva e il modo in cui investiamo nella nostra sicurezza condivisa. Quindi nessun malinteso, nessuno spazio per malintesi a Mosca o Minsk sulla nostra abilità di difendere gli alleati contro qualsiasi potenziale minaccia e ciò a prescindere da quelle che pensiamo saranno le conseguenze finali del movimento delle forze Wagner. Credo solo che sia troppo presto per esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze del fatto che Prigozhin si sia trasferito in Bielorussia e che molto probabilmente anche alcune delle sue forze saranno trasferite in Bielorussia. È troppo presto per dirlo”.
Nella serata di ieri,il Presidente lituano, Nauseda, durante la cena organizzata a L’Aia dal Primo ministro olandese, Rutte, con la partecipazione del Segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha affermato che: “Lo schieramento di un’armanucleare tattica in Bielorussia da parte della Russia rende inevitabile ammettere che l’atto sulle relazioni tra Nato e Russia, sottoscritto nel 1997, è fallito”, ribadendo “ l’importanza della deterrenza e del rafforzamento della difesa e invitando i colleghi della Nato a compiere tutti i passi necessari per attuare concretamente le decisioni sulla difesa avanzata prese nel corso del vertice dell’Alleanza atlantica dello scorso anno, con particolare riguardo ai piani di difesa regionale, al rafforzamento dei sistemi di difesa aerea sul fianco orientale dell’Alleanza e all’aumento delle capacità di difesa avanzata. Ciò, in quanto: “Nell’anno successivo al vertice di Madrid, la situazione della sicurezza sul fianco orientale della Nato è peggiorata. Siamo di fronte a una minaccia sempre crescente e dobbiamo rispondere adeguatamente. La deterrenza e la difesa avanzata sono oggi le priorità”.
ll segretario di Stato americano Blinken, intervenendo al Consiglio per le relazioni estere a New York, ha dichiarato, invece: “Uno dei più grandi ostacoli ad una pace durevole e giusta in Ucraina è la convinzione di Vladimir Putin che la Russia può resistere più a lungo di noi. E’ importante che l’Ucraina abbia un piano a lungo termine per la sua ricostruzione e per la sua sicurezza. in modo che quanto successo ora non si ripeta nei prossimi anni. Prigozhin è come Putin, uno che ha commesso orribili atrocità in Ucraina e in Africa, in Siria, ovunque sia andata la Wagner, ne sono seguiti morte, distruzione, sfruttamento. E’ significativo il fatto che Prigozhin abbia sfidato direttamente il presidente Putin, il fatto che ha messo in discussione le stesse promesse che Putin ha avanzato per la guerra. L’abortita rivolta di Prigozhin è un problema interno russo e l’ultimo capitolo non è ancora stato scritto”.
Infine, a Bruxelles, nell’ultima bozza delle Conclusioni del Consiglio UE , previsto per il 29 e del 30 giugno, si legge che: “L’Unione Europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire, insieme ai partner, ai futuri impegni di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, che aiuteranno l’Ucraina a difendersi a lungo termine, a scoraggiare gli atti di aggressione e a resistere agli sforzi di destabilizzazione. A questo proposito prenderanno rapidamente in considerazione le modalità di tale contributo. Tali impegni saranno assunti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti i Paesi”.
Sul fronte diplomatico, stamane , il cardinale Zuppi , nella prima delle due giornate a Mosca in missione di pace, per conto di Papa Francesco, che , durante l’Udienza generale di oggi, ha lanciato un nuovo appello per la fine della guerra in Russia, ha seguito la messa nella Cattedrale al Cremlino e poi si è recato al Patriarcato, ma non ha incontrato il ministro degli Esteri Lavrov né il Presidente russo Putin , partito per il Daghestan.
Il Portavoce del Cremlino Peskov, tuttavia, ha fatto sapere che Mosca ha molto apprezzato la missione del cardinale , mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, commentando la proposta di Kiev di tenere un vertice di pace globale, ha dichiarato: “I tentativi di determinare l’esito del conflitto in Ucraina senza la partecipazione della Russia sono destinati al fallimento. I tentativi di determinare l’esito del conflitto ucraino senza la partecipazione della Russia sono destinati al fallimento. Chiediamo agli Stati che lottano veramente per la pace di non partecipare a questa impresa. E’ provocatorio. I leader dei paesi africani dovrebbero decidere da soli se continuare a lavorare con il gruppo mercenario russo Wagner”.
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