di Federica Marengo mercoledì 7 giugno 2023
-Nella 462° giornata di guerra in Ucraina, mentre al Palazzo di Vetro dell’Onu, nel corso del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ,incentrato sulla distruzione della diga di Kachovka sul fiume Dnipro, al confine con la Crimea, Kiev e Mosca si sono accusate reciprocamente di terrorismo, il Presidente ucraino Zelensky ha fatto sapere che , dopo la distruzione della suddetta barriera, si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate, che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero.
Secondo il Guardian, che ha citato dei funzionari ucraini, sarebbero 2mila le persone a rischio a causa delle inondazioni su entrambe le sponde del fiume Dnipro e il picco dell’onda alluvionale sarebbe previsto per oggi.
Mosca ha fatto sapere invece che 2.700 sono le case allagate e 1.300 le persone evacuate, avendo l’inondazione raggiunto la regione di Mykolaiv, e in un colloquio telefonico, secondo quanto riferito dal Cremlino, il Presidente turco Erdogan avrebbe chiesto al Presidente russo Putin di aprire un’inchiesta “esaustiva” sulla diga.
Sempre il Cremlino , ha reso noto che il Presidente russo Putin avrebbe sentito anche il Presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa , e che riceverà una delegazione di capi di Stato africani, che gli sottoporranno un’iniziativa di pace per l’Ucraina.
Il Presidente turco , Erdogan ha poi telefonato anche al Presidente ucraino Zelensky, sollecitando quest’ultimo a “un ritorno al negoziato tra Ucraina e Russia ,che dovrebbe essere l’idea dominante, perché prevenire la perdita di vite ogni giorno è impossibile dal momento che il conflitto si protrae”. Ad ogni modo, la Turchia continuerà con i suoi sforzi per arrivare a una “pace giusta”.
Anche la Cina ha espresso “seria preoccupazione per i danni alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka” a causa degli “impatti umanitari, economici ed ecologici che ne derivano” e il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha fatto sapere che Pechino chiede “a tutte le parti in conflitto di rispettare il diritto internazionale umanitario e di fare tutto il possibile per proteggere la sicurezza dei civili e delle strutture civili”, in quanto, la posizione della Cina sulla crisi ucraina “è sempre stata chiara” e l’auspicio è che “tutte le parti si impegnino per una soluzione politica e un allentamento delle tensioni”.
Per il New York Times, che cita alcuni funzionari ucraini ed esperti, la diga in Ucraina sarebbe esplosa dall’interno, considerato che un attacco dall’esterno non sarebbe stato in grado di causare tali danni, mentre per la CNN, l’intelligence USA tende a ritenere la Russia responsabile della distruzione della diga.
In merito alla situazione sul campo, mentre, il capo dell’amministrazione filorussa, Leontyev,e il governatore filorussodella regione di Kherson, Saldo, accusano le forze ucraine di bombardare anche durante le operazioni di evacuazione la città di Novaya Kakhovka e altre aree inondate per il crollo della diga, Kiev, ha chiarito che la controffensiva per riconquistare il territorio occupato dai russi non è stata ancora stata lanciata e al riguardo, il segretario della Nato, Stoltenberg ha dichiarato che l’Ucraina ha le capacità necessarie (armi, munizioni e addestramento fornito dagli altri partner dell’Alleanza Atlantica) per poterla avviare.
Ciò è stato confermato dal Presidente ucraino Zelensky , che, secondo quanto riportato dal sito presidenziale, avrebbe affermato di aver ricevuto “un’offerta seria e potente” di caccia da combattimento F-16 dai leader dei Paesi alleati, riferendosi alla recente visita in Moldavia, dove ha avuto un incontro con i leader ,che hanno confermato la disponibilità a fornire aerei F-16.
Infine, rientrato il cardinal Zuppi, inviato di Papa Francesco, dalla missione di pace a Kiev, il segretario di Stato, cardinale Parolin, ha dichiarato che l’eventualità di una missione a Mosca del cardinal Zuppi resta in piedi, ma che, prima, l’esito della missione verrà riferita a Papa Francesco in un incontro, per poi valutare ulteriori passi, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha dichiarato all’agenzia Tass che: “La Russia valuta positivamente i tentativi del Vaticano di facilitare la fine del conflitto in Ucraina e di riconoscere il sincero desiderio della Santa Sede di facilitare il processo di pace, ma che, fino a questo momento, il Vaticano non ha ancora intrapreso passi concreti per una visita del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, dopo quella di questa settimana a Kiev”.
Quanto alla politica interna ed estera italiana , la Presidente del Consiglio Meloni, che, tramite una nota di Palazzo Chigi, ha espresso a nome del Governo “vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal criminale danneggiamento della diga di Nova Kakhovha”, stamane, ha incontrato i sindaci, i Presidenti di Regione e Province di Emilia Romagna, Marche e Toscana, colpite dalle recenti alluvioni, istituendo un tavolo permanente, coordinato dal ministro della Protezione civile e delle Politiche del mare, Musumeci, che serva per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni , per discutere sul da farsi e su come agire al meglio, in attesa della definizione della struttura commissariale.
Tuttavia, al termine dell’incontro, il Presidente dell’Emilia Romagna, Bonaccini, uscendo da Palazzo Chigi, ha dichiarato alla stampa: “Sulla nomina del commissario abbiamo chiesto che sia la più rapida possibile, deciderà il governo i modi, i tempi e chi. Se si ferma l’Emilia Romagna, si ferma una parte del Paese che contribuisce tanto al Pil in un momento in cui l’economia sta andando meglio di quello che si prevedeva”.
Successivamente, nel pomeriggio, la Presidente del Consiglio, Meloni, ha ricevuto, sempre a Palazzo Chigi, insieme con i Viceprmier Tajani e Salvini, il ministro dell’Interno, Piantedosi e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdulhameed Mohamed Dabaiba e la sua delegazione di ministri.
Al centro del colloquio, come riportato da una nota di Palazzo Chigi: “la stabilizzazione della Libia e del suo quadro politico, priorità per l’Italia, per la sicurezza nazionale e per la diversificazione energetica, l’economia, l’energia, le infrastrutture e i settori principali della cooperazione tra l’Italia e la Libia, che rimane un partner economico strategico per l’Italia”.
Inoltre, la Premier Meloni e il Primo Ministro Dabaiba, hanno discusso dell’importanza di indire le elezioni libiche presidenziali e parlamentari il prima possibile, anche con la mediazione delle Nazioni Unite e del Rappresentante ONU Bathily. L’Italia, in tal senso, continuerà a lavorare per assicurare una maggiore unità di intenti della Comunità internazionale per garantire il successo della mediazione delle Nazioni Unite.
Come sottolineato nella nota di Palazzo Chigi: “ Il Presidente Meloni ha espresso apprezzamento al Primo ministro Debeba anche per gli sforzi posti in essere dalle autorità libiche nelle operazioni di salvataggio in mare e nel contenimento delle partenze irregolari. Tuttavia, il Presidente del Consiglio ha condiviso con il premier libico le sue preoccupazioni in vista della stagione estiva. In questa prospettiva, per Meloni è fondamentale intensificare gli sforzi in materia di contrasto al traffico di esseri umani. L’Italia rimane determinata a confermare il suo costante impegno a supporto delle autorità libiche, nella gestione dei flussi migratori e nell’assistenza alle comunità locali attraverso i progetti del Fondo Migrazioni. Nel corso dell’incontro è stata inoltre evidenziata la lunga e solida cooperazione tra le due Nazioni nel settore energetico, sia del petrolio che del gas, che rappresenta parimenti un importante contributo per la stabilizzazione e la crescita della Libia. Grazie al gasdotto Green Stream, infatti, Italia e Libia condividono uno strumento fondamentale per favorire il processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico. Alla luce di queste prospettive, è stato firmato oggi un accordo tra l’Ad di ENI, Claudio De Scalzi e la NOC (National Oil Corporation) su iniziative congiunte di riduzione delle emissioni. Nel corso dell’incontro sono stati firmati anche una Dichiarazione d’Intenti in materia di rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza da parte del Ministro Piantedosi e il suo omologo libico e, oltre al citato accordo ENI, è stato firmato un memorandum d’intesa tra Telecom Sparkle e l’Ente per le poste e telecomunicazioni libiche in vista della costruzione di un cavo dati sottomarino e infine un accordo sulla costruzione di impianti per il trattamento acque reflue urbane in Libia da parte della società Termomeccanica di La Spezia”.
A seguire, si è tenuto il Consiglio dei Ministri , nel quale è stato approvato il Ddl sulla violenza contro le donne, contenente una serie di misure volte a dare una stretta e a inasprire norme già esistenti, alla luce dei recenti casi di femminicidi, che il Governo chiederà al Parlamento di approvare con la procedura d’urgenza.
Il provvedimento, cui hanno lavorato il ministero della Giustizia, il ministero della Natalità, delle Pari Opportunità e della Famiglia e il ministero degli Interni, presentato in conferenza stampa , prevede, infatti: l’applicazione automatica del braccialetto elettronico; una distanza minima di 500 metri in caso di divieto ad avvicinarsi alla vittima; 30 giorni di tempo, sia per le richieste di misure cautelari dei pm sia per la loro applicazione da parte dei Gip; un pool di magistrati dedicato alla materia e processi più velo, pene aumentate per chi è già ammonito, arresto in flagranza differita per stalking, maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento.
Confermata l’intensificazione dell’uso del braccialetto elettronico per coloro che si trovano agli arresti domiciliari. Ad oggi, invece, l’applicazione della misura è a discrezione del giudice, previo il consenso dell’indagato. Con la nuova normativa per i reati legati alla violenza di genere l’applicazione diventerebbe automatica, sempre previo consenso, a meno che il giudice non lo ritenga necessario. Nella bozza ci sarebbe anche un ampliamento dei reati per quanto riguarda l’applicazione dell’ ammonimento per l’uomo violento.
Introdotta, invece, la misura della sorveglianza speciale, oltre che per stalking e maltrattamenti, anche per tentato omicidio, revenge porn, e per la deformazione permanente dell’aspetto (ovvero, aggressioni con l’acido). Per quanto riguarda l’aumento delle pene per i recidivi, l’articolo 1 stabilisce che in caso di violenza, lesioni personali, violenza privata, minacce, atti persecutori, revenge porn, violenza sessuale, violazione di domicilio e danneggiamento, “le pene sono aumentate ,se il fatto è commesso, nell’ambito di violenza domestica, da soggetto ammonito anche se la persona offesa è diversa da quella per la cui tutela è già stato adottato l’ammonimento”.
In merito all’arresto in flagranza, l’articolo 9 regola l’arresto in flagranza differita, previsto anche per colui” che “sulla base di documentazione video e fotografica o di altra documentazione dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le 48 ore dal fatto”.
Approvata dal Consiglio dei Ministri anche la nuova disciplina dei concorsi, che si inserisce tra gli interventi del Pnrr per la semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative. Come riportato da una nota di Palazzo Chigi, “Lo schema di decreto fissa il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale. La pubblicazione dei bandi avviene attraverso il portale del reclutamento in PA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso. Particolare attenzione alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione. Previste tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento”.
Restando in ambito Giustizia, poi, il Guardasigilli Nordio, nel corso del Question Time alla Camera, ha annunciato che la prossima settimana sarà presentato il primo pacchetto di riforme sulla giustizia penale, che conterrà modifiche su intercettazioni, custodia cautelare, reati contro la pubblica amministrazione e la segretezza dell’informazione di garanzia, mentre, il Vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Salvini, sempre durante il medesimo Question Time, ha fatto sapere che, a partire da questo mese, verrà presentato un primo provvedimento sulla sicurezza stradale.
Sul fronte dei lavori parlamentari, intanto, la Camera ha approvato con 179 sì e 126 no, il Dl Pubblica amministrazione (contenete le norme sull’abolizione del controllo concomitante da parte della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr e sulla proroga dello scudo erariale) che ora passa al Senato per la conversione in legge definitiva entro il 21 giugno e il Governo ha posto, sempre in Aula, a Montecitorio, la fiducia sul Dl Siccità.
Riguardo al Piano Nazionale di Ripresa, il ministro per gli Affari europei la Coesione e il Sud, con delega al Piano, Fitto ha reso noto che , in serata, la terza Relazione semestrale relativa al Pnrr sarà inviata da Palazzo Chigi al Parlamento.
Di Pnrr ha poi parlato anche il Presidente della Repubblica, Mattarella, a Parigi per inaugurare la mostra sulla pittura napoletana al Louvre, nel corso del suo messaggio per l’Assemblea annuale di Confcommercio, nel quale si legge: “Il contributo di ogni componente del sistema economico e istituzionale per il rilancio delle aree che versano in condizioni di difficoltà è oggi più che mai in luce.. Si tratta di una collaborazione resa ancor più efficace con l’utilizzo delle risorse del Piano Next Generation EU per dar vita a uno sviluppo solido e omogeneo nel territorio nazionale. Il ruolo delle formazioni sociali, delle associazioni degli operatori professionali è essenziale per questi obiettivi ed esprimo la gratitudine della Repubblica per l’operato svolto”.
A tal proposito, nella relazione illustrata dal Presidente di Confcommercio , si rileva che i consumi nel 2023 hanno toccato i -20 miliardi di spesa sul 2019, eguagliando il Pil i livelli pre-Covid19. Tuttavia, i consumi rallentano, frenati dall’inflazione , mentre nel Terziario mancano 480 mila lavoratori, offrendo quindi spazio per nuova occupazione.
Riguardo alle stime per il 2023, il Pil dovrebbe crescere dell’1,2%, i consumi dell’1% e migliorare leggermente nel 2024 con una crescita dell’1,3% e dei consumi dell’1,1%. Si acuiscono però i divari Nord-Sud, con la Lombardia ,che è la regione con la crescita migliore, mentre Calabria e Sardegna registrano crescita zero. Sul Fisco, infine , occorre continuare a dialogare con le parti sociali.
Un aumento del Pil è rilevato, poi, anche dalle stime OCSE, secondo cui la crescita dell’Italia nel 2023 sarà del +1,2% e nel 2024 del +1,%, in quanto i ritardi nell’attuazione del Pnrr potrebbero ridurre la crescita. L’Italia, tuttavia, deve continuare a ridurre il debito, e per fare ciò le riforme saranno essenziali. A livello mondiale , invece, l’economia migliora , ma la ripersa rimane fragile e incerta.
©Riproduzione riservata