di Federica Marengo giovedì 25 maggio 2023
-Nella 450° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi sia sulla regione nord-orientale che su quella meridionale del Paese. Sotto attacco russo, infatti,l’area di Kiev , dove è stato respinto un nuovo raid di droni russi , e le zone di Kharkiv, Leopoli , Rivne e Khmelnytsky, Kupyansk, Lymansk, Bakhmutsk, Avdiivsk e Marinsk, Sumy, ma anche Mykolaiv, Odessa e Bukovyna.
Intanto, mentre nuovi aiuti militari USA da 285 milioni di dollari in missili terra-aria e nel sistema Nasams sono in arrivo a Kiev, il Presidente ucraino, Zelensky , in un discorso serale pubblicato dal sito ufficiale della presidenza, ha sollecitato l’invio dei jet F16 da parte degli alleati, mentre il suo consigliere ,Podolyak, in un’intervista al Tg1, ha affermato che la controffensiva di Kiev è già partita.
Il capo aggiunto dei servizi di intelligence del ministero della Difesa ucraino, Skibitski, poi, in un’intervista all’emittente Welt, ha sottolineato che “Putin è in cima alla lista degli obiettivi”, affermazione, in merito alla quale, il rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Yusov, ha precisato che: “La necessità di detenere Putin e i suoi complici come criminali di guerra e di portarlo davanti a un tribunale internazionale è, ovviamente, una questione di giusta punizione che sarà attuata e sarà attuata. L’Aia è inevitabile per Putin. E in questa situazione, è ancora meglio che sia vivo in questo tribunale”.
In merito alla fornitura di F16 a Kiev, il capo del Pentagono, Austin, nel corso della riunione virtuale del gruppo di contatto per l’Ucraina (che finora ha impegnato quasi 65 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza dell’Ucraina), dove si è discusso anche di quali Paesi forniranno gli F-16 e su come e dove verrà svolto l’addestramento dei piloti, ha auspicato che l’addestramento dei piloti ucraini sui caccia di fabbricazione USA inizi nelle prossime settimane , rafforzando l’Ucraina a lungo termine , ma non necessariamente come parte di una prevista controffensiva primaverile contro la Russia.
Sul fronte russo, invece, i gruppi di resistenza russi Legione Libertà della Russia e Rdc, di ritorno dalle azioni a Belgorod, hanno dichiarato ai giornalisti l’intenzione di arrivare a Mosca (che oggi ha espulso 5 diplomatici svedesi come ritorsione per l’espulsione di altrettanti diplomatici russi dalla Svezia), mentre il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il generale Konashenkov, ha affermato che le forze armate russe hanno abbattuto 28 droni ucraini in 24h, tra cui2 nei pressi di Sebastopoli, in Crimea. Inoltre, le armi nucleari non strategiche russe sono state dispiegate in Bielorussia.
Tuttavia, il sabotaggio al traliccio di una centrale nucleare è stato sventato dal servizio di sicurezza di Mosca, che ha arrestato due ucraini, che ,secondo le indagini, pianificavano attentati alle centrali nucleari russe per spegnerne i reattori.
Nel frattempo, il capo delle milizie paramilitari filorusse Wagner, Prigozhin, in fase di un ritiro iniziale da Bakhmut, in un’intervista a Dolgov, blogger filo-russo, ha evocato il rischio di una rivoluzione in Russia , “se il suo balbettante sforzo bellico in Ucraina continua”. Quindi, si è appellato al Presidente Putin, affinché dichiari “una legge marziale e una nuova ondata di mobilitazione. Se le perdite russe continuano ad aumentare, tutto questo può finire in una rivoluzione, proprio come nel 1917. I soldati si alzeranno e poi i loro cari si alzeranno. È sbagliato pensare che ce ne siano centinaia, ce ne sono già decine di migliaia, parenti di coloro che sono stati uccisi”.
Riguardo all’attentato con droni al Cremlino ,avvenuto tre settimane fa, secondo le agenzie di intelligence statunitensi e da fonti, riportate dal New York Times, dietro l’attacco vi sarebbero i servizi segreti ucraini. Le agenzie USA non sanno chi abbia compiuto l’attacco, ma presumono che sia parte di una serie di operazioni segrete organizzate dall’intelligence di Kiev, ma non è chiaro se il Presidente ucraino Zelensky o i suoi alti funzionari ne fossero a conoscenza.
In ultimo, dopo la visita a Kiev, l’inviato speciale del governo cinese per gli Affari eurasiatici ,Li Hui, sarà domani a Mosca. Quest’ultimo però, prima di recarsi al Cremlino, si è confrontato questa mattina con la Commissione UE a Bruxelles e il Segretario generale aggiunto per gli Affari politici e Direttore politico del Servizio europeo per l’azione esterna, Mora, ha commentato l’incontro in una nota , evidenziando: “E’ stata accolta con favore la visita dell’inviato speciale Li in Europa, in particolare a Kiev, e il recente impegno della Cina nei confronti dell’Ucraina, anche a livello di leader, nonostante sia trascorso più di un anno dall’inizio dell’illegale aggressione russa. Entrambe le parti hanno concordato di rimanere in contatto e di continuare a lavorare per una pace sostenibile in Ucraina. Le due parti hanno discusso della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e dei modi per promuovere una pace giusta e sostenibile. La piena responsabilità della Russia per l’aggressione immotivata e
ingiustificata contro l’Ucraina rappresenta una sfida fondamentale per la stabilità, la sicurezza e la prosperità regionale e globale. L’’Ucraina sta esercitando il suo diritto all’autodifesa e che l’Unione Europea è impegnata a sostenere l’Ucraina nel lungo termine. Mora ha poi sottolineato che il ripristino di una pace giusta e duratura in Ucraina, in conformità con il diritto internazionale, è di vitale importanza per l’Ue e ha evidenziato che ogni modo significativo per porre fine alla guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina deve essere coerente con la Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza. L’Ue si aspetta che la Cina, in qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, svolga un ruolo costruttivo e sfrutti ogni occasione per sostenere e promuovere la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, e che ricordi la necessità di rispettare i principi di sovranità, indipendenza e integrità territoriale e di porre fine allo spargimento di sangue e all’uccisione indiscriminata di civili ritirando immediatamente e incondizionatamente tutte le forze e gli equipaggiamenti militari dall’intero territorio dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
In ambito diplomatico, il cardinale Zuppi , incaricato dal Papa per la missione di pace in Ucraina, a margine di una conferenza stampa in chiusura del Sinodo dei Vescovi, ha dichiarato: “La missione consisterà nel portare la vicinanza alle vittime di questa guerra e favorire, se e come possibile, il dialogo e la pace. E’ indispensabile trovare una via d’uscita dopo tante sofferenze. Affronto questo incarico con sofferenza proprio legata a quella delle persone che stanno subendo la guerra. Ho però il sostegno del Papa, della Segreteria di Stato e di tante persone”.
Quanto alla politica interna italiana, la Presidente del Consiglio Meloni si è recata a Bologna , dove, nel primo pomeriggio ha accolto presso l’aeroporto la Presidente della Commissione UE von der Leyen, con la quale, accompagnata dal ministro per le Politiche Europee , il Sud e la Coesione, con delega al PNRR, Fitto , dal Presidente della Regione Emilia Romagna ,Bonaccini, dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti, e dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha sorvolato a bordo di un elicottero dell’Aeronautica militare le zone colpite dall’alluvione.
Poi, al termine del sorvolo, tornati all’aeroporto , si è tenuto un punto stampa, nel quale la Premier Meloni, prima di fare ritorno a Roma per presiedere il Consiglio dei Ministri, nel quale verranno prese ulteriori decisioni sulla gestione dell’emergenza nelle zone colpite dal maltempo, ringraziando la Presidente della Commissione UE, von der Leyen, ha detto: “Grazie alla Presidente che ha voluto venire in Emila per rendersi conto della situazione che sta affrontando la regione e la nazione intera. Con lei ero nei primi giorni in Giappone: da subito ha mostrato la sua solidarietà. Voglio ringraziare anche gli altri capi di stato che hanno offerto la loro disponibilità”. “Il sostegno dell’Unione può essere in questa fase molto importante: noi nelle prossime settimane, fatta la stima complessiva dei danni dell’alluvione faremo la richiesta dell’attivazione del fondo di solidarietà, cui purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte. Credo che sia stato importante che von der Leyen vedesse coi suoi occhi l’estensione del problema e i problemi multiformi perché avremo bisogno di un occhio di riguardo su questa regione, sugli altri fondi, dai fondi di coesione in poi, penso al tema agricolo. Quando sono venuta la cosa che mi ha colpito di più è stato vedere la reazione delle persone: “troverai un popolo molto orgoglioso che si è già rimboccato le maniche e non si rassegna e questo mette tutti noi nella necessità di fare del nostro meglio per loro. Sul tema del commissario sono colpita che sia questo il tema che vi sta a cuore mentre ci sono ancora i funerali delle persone. Il mio principale problema è non chi spende i soldi ma trovarli”.
La Presidente della Commissione UE, von der Leyen, invece, ha dichiarato: “Grazie per avermi ospitato. E’ stato duro, mi ha spezzato il cuore vedere il fango, queste cicatrici profonde lasciate dalle valanghe. Importante avere questa visione dall’altro della devastazione. Sono qui per mandare un messaggio molto chiaro: l’Europa è con voi. Nei confronti dell’emergenza c’è un approccio strutturato. Può essere utilizzato il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c’è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere. È stato attivato il meccanismo protezione civile, alcuni stati membri hanno già offerto aiuto, sono arrivate pompe idrovore da Slovacchia e Belgio, molte persone sono venute qua per farle funzionare. È un ottimo esempio di solidarietà europea. E sono rimasta colpita dalle centinaia di volontari, quelli che chiamate gli angeli del fango. È stato molto bello da vedere”.
Infine, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Bonaccini, al termine della visita , ha affermato: “Ringrazio la Presidente Meloni per la seconda visita in pochi giorni in Emilia-Romagna, insieme stiamo lavorando molto bene. E sono molto soddisfatto delle rassicurazione della Presidente Von Der Leyen sulla vicinanza alla nostra regione da parte dell’Europa e l’attivazione di risorse e del Fondo di solidarietà europeo: la sua presenza qui oggi è un altro segnale importante per l’Emilia-Romagna, le comunità e le persone colpite da questa tremenda alluvione. Insieme, lo ribadisco, ci rialzeremo”.
Intanto, mentre dalla segretaria del Pd Schlein, a margine della prima giornata del Festival dell’Economia di Trento, cui ha partecipato, è arrivata la disponibilità a collaborare “in spirito di unità nazionale per l’Emilia Romagna, mettendo in campo le iniziative per individuare le risorse che servono a far fronte all’emergenza”, a Roma, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, ha incontrato alla Farnesina l’omologa francese, la ministra degli Esteri Colonna, dopo la cancellazione della visita a Parigi del titolare della Farnesina il 4 maggio scorso per via delle dichiarazioni polemiche del ministro dell’Interno francese Darmanin.
Nel corso del colloquio , non solo la questione migratoria (situazione in Africa a partire da Tunisia e Libia, Sudan”, per una “comune azione nel continente” e rotta balcanica, nel quadro di una avvicinamento dei Balcani occidentali alla Ue) , ma anche la guerra in Ucraina, il Traforo del Monte Bianco, il tribunale dei brevetti e l’estradizione degli ex terroristi in Francia, come confermato dallo stesso Vicepremier e ministro Tajani durante l’Audizione alle Commissioni riunite sugli esiti del Consiglio Ue.
Il titolare della Farnesina, che , in merito alle tensioni delle settimane scorse si è rivolto all’omologa Colonna, dicendo: “A volte possiamo aver avuto posizioni diverse , ma è importante avere un dialogo costruttivo tra noi per valorizzare i tanti interessi comuni e sviluppare un’indispensabile azione congiunta di fronte alle principali sfide internazionali, a cominciare da quella migratoria. Un dialogo che deve avvenire attraverso i canali adeguati, come quelli previsti dal Trattato del Quirinale”, al termine dell’incontro, ha poi scritto in un post su Twitter: “Felice di aver accolto alla Farnesina il ministro Colonna. Italia e Francia condividono interessi e responsabilità in Ue e nel mondo. La nostra collaborazione è essenziale per risolvere le crisi attuali a cominciare da quella migratoria”, successivamente ricambiato dalla ministra degli Esteri francese Colonna, che lo ha ringraziato “per il caloroso benvenuto”, evidenziando: “Scambi fiduciosi su Ucraina, Tunisia, migrazione, difesa europea in particolare. La cooperazione franco-italiana è essenziale per il progresso. Andiamo avanti insieme!”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, poi , in Audizione alle Commissioni riunite di Senato e Camera sugli esiti del Consiglio Ue, ha riferito che con la ministra degli Esteri francese, con cui il colloquio è stato “positivo”, si è parlato anche del tribunale dei brevetti, su cui vi sarebbe un accordo anche francese, che possa avere sede anche a Milano”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, invece, via libera alla fiducia e, dunque, alla conversione in legge del Dl bollette da parte del Senato con 99 sì, 54 no e 2 astenuti. Il provvedimento contiene misure per il sostegno a famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali.
Infine, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha raggiunto e siglato con Lufthansa l’accordo per l’acquisizione del 41% di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento, come comunicato dallo stesso gruppo tedesco, che in una nota, ha spiegato: “Lufthansa ha raggiunto un “accordo di massima” con il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano (Mef) per l’acquisizione di una quota di minoranza di Ita Airways e nell’ambito dell’accordo il Mef si è inoltre impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un successivo momento una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco. Il prezzo di acquisto delle azioni rimanenti si baserà sullo sviluppo del business di Ita Airways. “La finalizzazione contrattuale dell’accordo è prevista a breve”.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, che, a margine del rapporto della Corte dei conti , ai cronisti, ha dichiarato: “Ci abbiamo lavorato tanto, siamo convinti e quindi soddisfatti. Poi se son rose fioriranno”. Oggi, si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo. Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia”.
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