di Federica Marengo venerdì 28 aprile 2023
-Nella 426° giornata di guerra in Ucraina, sono continuati gli attacchi russi , registrati sin dalla notte di ieri, su diversi obiettivi civili in tutto il Paese, sebbene il ministero della Difesa russo sostenga che le forze armate di Mosca abbiano colpito obiettivi militari.
In nottata, infatti, allarmi aerei sono scattati in diverse città, segnalando bombardamenti nelle regioni centrali di: Dnipro, dove due persone sono rimaste uccise, Kremenchuk e Poltava, ma anche nel sud, a Mykolaiv, dove nella giornata di ieri era stata colpita una zona residenziale. Al riguardo, il portavoce del Comando dell’Aeronautica ucraina, Ignat, ha affermato che Mykolaiv sarebbe stata colpita con missili Iskander-K, difficili da rilevare, in quanto volerebbero bassi e sarebbero lanciati da una distanza ridotta.
Per l’Istituto per gli Studi sulla guerra(ISW), che ha citato fonti ucraine, le forze armate russe, proprio a Mykolaiv, avrebbero messo in campo nuove tattiche negli attacchi missilistici, con modifiche alle traiettorie e diverse altezze di lancio, al fine di indebolire la capacità di difesa ucraina di rilevare e intercettare i missili.
Sotto attacco russo, poi, anche Kiev, nel cui spazio aereo la difesa ucraina avrebbe abbattuto 11 missili e 2 droni, mentre i missili russi hanno colpito la città di Uman, nella regione di Cherkasy, nella zona meridionale della capitale, danneggiando un edificio residenziale di 9 piani, in cui abitavano numerosi bambini ,e un magazzino e causando la morte di 21 persone e il ferimento di 9.
In conseguenza di ciò, la sindaca, Iryna Pletnyova, ha indetto tre giorni di lutto, dichiarando all’Ansa: “Oggi è un giorno di tristezza per noi. Ma come parte dell’identità ucraina di sopravvivere e superare le difficoltà, sono certa che la città si riprenderà. Lo dimostrano già i tanti volontari che aiutano qui”.
Secondo il rapporto dello Stato Maggiore delle forze di difesa ucraine, 20m soldati russi sarebbero morti a causa di avvelenamento a Melitopol.
Sul fronte russo, invece, il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Novaya Kakhovka, Vladimir Leontyev, ha reso noto che l’esercito ucraino avrebbe attaccato per tutta la notte Novaya kakhovka, nella regione di Kherson,lasciando la città senza energia elettrica, mentre secondo il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Pushilin e, secondo quanto riferito dal sindaco Aleksey Kulemzin, un razzo ucraino avrebbe colpito a Donetsk un minibus, causando la morte di 7 persone tra cui un bambino.
Infine, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, missili russi avrebbero colpito il quartier generale ucraino a Bakhmut e le unità della Legione straniera a Konstantinovka, nel Donetsk.
Nella città nord-orientale dell’Ucraina, presente in visita, in queste ore, il Vice Premier russo Marat Khusnullin, responsabile per l’edilizia, per “valutare i progetti di ricostruzione dopo che la città sarà interamente sotto il controllo delle forze russe”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che stamane ha ricevuto a Kiev la visita della Premier della Slovacchia e del Premier della Repubblica Ceca, commentando gli attacchi russi delle ultime 24ore e, pubblicando le foto dei bombardamenti, ha scritto su Telegram: “Questo terrore russo deve affrontare una risposta equa da parte dell’Ucraina e del mondo. E lo farà. Ogni attacco del genere, ogni atto malvagio contro il nostro Paese e il nostro popolo avvicina lo stato terrorista al fallimento e alla punizione, non viceversa, come pensano. Non dimenticheremo alcun crimine, non permetteremo a nessun invasore di sottrarsi alla responsabilità. Le macerie vengono ancora rimosse.Ci sono già 13 morti. Due di loro sono bambini che non possono essere identificati. Il destino dei loro genitori è sconosciuto… I soccorritori lavoreranno finché non si assicureranno che nessun altro sia rimasto sotto le macerie. Possiamo sconfiggere il terrore russo solo insieme: con armi per l’Ucraina, con le sanzioni più dure contro lo Stato terrorista e con sentenze giuste per gli assassini”.
Poi, durante la conferenza stampa con la Premier della Slovacchia, Caputova e con il Premier della Repubblica Ceca, Pavel, parlando anche del colloquio telefonico avuto con il Presidente cinese Xi Jinping, ha detto: “Oggi ci incontriamo in una giornata iniziata con un altro attacco russo alle nostre città. La Russia ha lanciato più di 20 missili. La nostra aviazione è riuscita ad abbatterne la maggior parte, ma purtroppo ci sono vittime. Nella città di Dnipro, due vite sono state mietute dal terrore, tra cui un bambino molto piccolo, e nella città di Uman, un razzo ha distrutto un edificio residenziale, ovviamente, un multi- piano dell’edificio. A partire da questo momento, 17 persone sono morte, inclusi 3 bambini e molti feriti. Le macerie sono in fase di rimozione. Per favore, vi chiedo di prendere un momento per ricordare i bambini e gli adulti che sono morti. Con il presidente cinese Xi, nella telefonata di mercoledì scorso si è parlato di integrità territoriale dell’Ucraina, del rispetto della Carta delle Nazioni Unite, della nostra sovranità e del nostro intero territorio, compresa la Crimea, l’intero Donbass secondo i confini del ’91 aver invitato il leader cinese ad aiutare a restituire gli ucraini catturati e i bambini deportati dalla Russia. Un altro argomento di conversazione, è stato l’esportazione di grano e la necessità di un corridoio all’interno della Black Sea Grain Initiative. Il capo dello stato ucraino ha aggiunto di aver sollevato anche la questione delle armi per la Russia. L’Ucraina vorrebbe che tutti gli Stati comprendessero i rischi di fornire qualsiasi tipo di arma alla Federazione Russa. Ho sentito una risposta positiva in questo senso”.
Quindi, in riferimento ai colloqui con la leader della Slovacchia e il leader della Repubblica Ceca nei quali ha parlato con questi ultimi di questioni relative alla difesa dell’Ucraina, su Telegram, ha spiegato: “Non possono esistere ‘tabù di difesa’ nell’assistenza di sicurezza all’Ucraina. Ogni assistenza fornita all’Ucraina, ogni sistema di difesa aerea fornito, ogni aereo militare, ogni cannone, ogni unità di veicoli corazzati con cui ci proteggiamo dall’aggressione russa sono vite salvate di uomini e donne ucraini. Credo che una delle principali conclusioni della nostra conversazione odierna dovrebbe essere la conclusione che non possono esistere “tabù di difesa” nell’assistenza di sicurezza all’Ucraina. Ogni restrizione alla difesa artificiale per l’Ucraina è solo un’altra opportunità terroristica per la Federazione Russa. Ed è assolutamente giusto fornire ai nostri soldati tutto il necessario per proteggere la cosa più importante: la vita. Sono grato a Petr Pavel e Zuzana Caputova per il sostegno così importante per il nostro Paese da parte dei vostri Paesi e per il nostro incontro”.
In ultimo, sempre sui suoi profili social, il Presidente Zelensky ha riferito di una conversazione telefonica con il Presidente del Consiglio UE, Michel , con il quale si è confrontato sulla questione dell’accordo sul grano, spiegando che i divieti sull’importazione di prodotti agricoli dall’Ucraina stanno avendo ripercussioni sul suo Paese: “Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: ho parlato delle tragiche conseguenze di un altro attacco missilistico e di droni alle città ucraine, che ha ucciso dei civili, bambini compresi. Abbiamo discusso in dettaglio la situazione relativa al divieto di importazione di prodotti agricoli ucraini da parte di alcuni stati vicini. La restrizione artificiale e illegale del commercio con l’Unione Europea sta colpendo l’Ucraina, che resiste all’aggressione russa, sia economicamente sia politicamente. Sono convinto che in condizioni di guerra con la Russia. L’Ucraina in quanto Paese candidato e l’Unione europea debbano sempre rispettare le disposizioni dell’accordo di associazione e le norme e i regolamenti del mercato unico dell’Ue”.
Il ministro della Difesa ucraino, Reznikov, invece, ha affermato che i preparativi per la controffensiva stanno per finire e che le truppe di Kiev sono pronte ad avanzare. Inoltre, ha reso noto che nella suddetta controffensiva verranno usati i carri armati Leopard e non gli Abrams. In merito, la Germania ha fatto sapere che invierà in estate altri 80 carri armati Leopard1.
Per il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, invece, “Attacchi missilistici che uccidono ucraini innocenti nel sonno, incluso un bambino di 2 anni, sono la risposta della Russia a tutte le iniziative di pace. La via per la pace è cacciare la Russia dall’Ucraina. La via per la pace è armare l’Ucraina con gli F-16 e proteggere i bambini dal terrore russo”, riecheggiato dal consigliere del Presidente ucraino Zelensky, Podolyak, che ha dichiarato: “Cinque del mattino, Uman. Bombardamenti deliberati su edifici a più piani dove famiglie con bambini dormivano tranquillamente. No, questi non sono ricordi dei nazisti nel XXI secolo. Questa è la realtà degli ucraini uccisi dai russi. Questi non sono i metodi del ‘secondo esercito del mondo’, ma del folle gruppo terroristico ‘Federazione russa'”.
Da Nuova Delhi, invece,dove si è recato per partecipare all’Organizzazione per la cooperazione di Shangai ,durante la quale ha ribadito con l’omologo indiano Singh l’impegno a rafforzare il partenariato militare Russia-India, il ministro della Difesa russo, Shoigu, ha evidenziato: “L’Occidente ha dimostrato la sua preparazione anticipata per un confronto con la Federazione Russa. Sono state imposte immediatamente sanzioni su larga scala contro la Russia, sono state fornite armi e intelligence all’Ucraina, sono stati inviati consiglieri militari e mercenari nella zona di guerra. In questo modo sono stati utilizzati il potenziale e le capacità militari di praticamente tutti i Paesi della Nato”.
Nel frattempo, il Presidente russo Putin, che ha firmato la legge sulla “privazione della cittadinanza dei russi naturalizzati ,che minacciano la sicurezza nazionale”, il decreto che permette “l’espulsione degli ucraini che rifiutino la cittadinanza” e la legge che prevede “l’introduzione del carcere a vita come possibile pena per il reato di alto tradimento”, (punito finora in Russia con la reclusione fino a 20 anni), e a cui la Moldavia ha vietato l’ingresso insieme con altre personalità russe, parlando a San Pietroburgo, ha sottolineato: “Le quattro regioni dell’Ucraina annesse da Mosca sono “terre storiche russe e i loro abitanti parte del nostro popolo. Pertanto, oggi è necessario difendere e proteggere la loro decisione inequivocabile di tornare alla Russia. La Russia, ha molti amici anche tra i cittadini degli Stati Uniti e dell’Europa. Questo, tuttavia, non vale per le elite di quei Paesi che non sempre perseguono politiche negli interessi dei loro popoli e questo in futuro ricadrà su di loro. Tutte le autorità russe devono lavorare come una squadra coesa e ben coordinata per far fronte alla aggressione economica dell’Occidente”.
In ambito diplomatico, poi, il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, all’indomani della telefonata tra il Presidente Xi Jinping e il Presidente ucraino, Zelensky, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, avrebbe ribadito che “La Cina è disposta a lavorare con i Paesi dell’Asia centrale , tradizionale giardino di casa della Russia, per spingere verso una soluzione politica della crisi ucraina”.
Quanto al bilaterale, tenutosi ieri a Londra, tra la Presidente del Consiglio Meloni e il Primo ministro britannico Sunak, secondo quanto riportato da un comunicato di Dowing Street, sarebbe stata confermata “la sintonia a vasto raggio tra Italia e Regno Unito, incluso sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella guerra con la Russia e di auspicare la pace solo a patto che i suoi termini siano accettabili per il popolo ucraino”.
In UE, invece, come riportato da diverse fonti diplomatiche, i 27 rappresentanti permanenti dell’UE non avrebbero ancora trovato l’accordo sul secondo pilastro del piano di munizioni per l’Ucraina, già rinviato durante la riunione di mercoledì. Al vaglio, quindi, resterebbero questioni legali, ma si sarebbe vicini a un’intesa.
Da Papa Francesco, poi, in visita pastorale in Ungheria, nel corso del suo discorso alle autorità di Budapest, è arrivato un nuovo appello per la pace in Ucraina: “Nel mondo in cui viviamo la passione per la politica comunitaria e per la multilateralità sembra un bel ricordo del passato: pare di assistere al triste tramonto del sogno corale di pace, mentre si fanno spazio i solisti della guerra. In questa fase storica i pericoli sono tanti oggi, tanti; ma, mi chiedo, anche pensando alla martoriata Ucraina, dove sono gli sforzi creativi di pace? Dove stanno?. Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche’, in quanto – parole memorabili! – ‘la pace mondiale non potrà essere salvaguardata, se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano’”.
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