di Federica Marengo lunedì 24 aprile 2023
-Nella 422° giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia sulle regioni nord e sia sulle regioni sud orientali del Paese. Nel dettaglio, bombardate le aree di Khotin e Bilopillia nella regione di Sumy, così come Nikopol e Dnepopetrovsk.
Secondo lo Stato Maggiore dell’Esercito ucraino, l’offensiva russa si è concentrata nelle ultime 24 ore sulla regione di Donetsk, dove sarebbero stati respinti quasi 60 attacchi e sarebbero rimaste uccise 2 persone e ferita una. Sotto assedio, in particolare, in questa regione, Bakhmut, dove le forze armate ucraine hanno fatto sapere di stare contrattaccando. A Stanytsia Luhanska, nella regione di Luhansk, una rissa sarebbe scoppiata tra i soldati dell’esercito russo e i miliziani del gruppo Wagner, trasformandosi in una sparatoria.
Raid russi sono stati registrati anche a Kramatorsk, dove è stato colpito un istituto scolastico, e a Kherson, dove 2 persone sono rimaste uccise e dove gli occupanti starebbero evacuando i civili. Per l’Istituto per gli Studi di guerra, alcuni uomini delle forze ucraine avrebbero saltato il fiume Dnepr, proprio di fronte a Kherson e starebbero combattendo alla periferia di Oleshky, che sembrava impossibile da conquistare.
Sul fronte russo, invece, la flotta di Mosca ha respinto l’ attacco di due droni ucraini su Sebastopoli e sul porto di Crimea. Inoltre, un drone che trasportava 17 chilogrammi di esplosivo è precipitato sulla periferia di Mosca. Ritrovato da un residente in un’area boschiva vicino a Nogonisk, il drone sarebbe di fabbricazione ucraina.
Per il capo dell’intelligence militare ucraina, Budanov, intervistato da Rbc Ukraine, i russi sarebbero “passati completamente in posizione difensiva ovunque eccetto che a Bakhmut e ad Avdiivka”, dove avanzano, lanciando l’offensiva, e ha preannunciato che “la controffensiva sarà una battaglia epocale nella storia moderna dell’Ucraina, che vedrà il Paese recuperare aree significative”.
Proprio in merito a Bakmhut, il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista ad al-Arabiya, ha sottolineato che “l’Ucraina non può rinunciare alla città , poiché la sua conquista potrebbe essere un punto di appoggio alla Russia per avanzare su Kramatorsk e Sloviansk”. Più tardi, il Presidente Zelensky , che ha incontrato la Premier dell’Estonia Kallas, in una conferenza stampa congiunta,ha annunciato la liberazione dalla prigionia russa di 2238 persone in totale dall’inizio della guerra e a breve potrebbe avvenire uno scambio di tutti i reciproci prigionieri.
Sempre Budanov, poi, ha aggiunto che “la riconquista dell’intero territorio ucraino entro la fine di quest’anno è del tutto possibile”, escludendo una risposta nucleare da parte della Russia quando le forze ucraine entreranno nella penisola di Crimea e affermando che “la guerra potrà dirsi vinta solamente quando verranno ripristinati i confini del 1991, anno in cui il Paese dichiarò l’indipendenza dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica”.
Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (ISW), “le forze russe sarebbero malpreparate per la prevista controffensiva ucraina ed è per questo che continuerebbero a favorire piccoli attacchi frontali per ottenere successi tattici in aree limitate del fronte, che non richiedono un grande coinvolgimento da parte del centro di comando. I militari mobilitati, poi, non avrebbero esperienza nelle operazioni di difesa o nell’evitare un’offensiva meccanizzata multi-brigata e non sarebbero emotivamente preparati a rispondere a un simile attacco”.
Riguardo alla controffensiva ucraina, si è espresso anche il capo della compagnia militare privata Wagner, Prigozin, che, su Telegram, ha pubblicato un post nel quale ha sostenuto che “La controffensiva ucraina comincerà dopo la caduta di Bakhmut e che quest’ultima non è ancora cominciata per via del fango creato dal disgelo e dalla pioggia e potrebbe durare fino al 9 maggio per “rovinare la festa ai russi nell’anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale”.
Secondo il sito Politico, poi, il Presidente USA Biden avrebbe timore delle conseguenze di un flop di tale controffensiva da parte di Kiev.
Il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Ignat, invece, ha fatto sapere che il sistema di difesa aerea USA Patriot sarebbe arrivato in Ucraina e sarebbe già entrato in servizio sul campo, mentre il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha sollecitato nuovamente la fornitura di armi da parte degli alleati, dopo la conferma da parte della prima ministra estone, Kaja Kallas,dell’invio di obici.
Intanto, dopo il suo intervento sulla Crimea e sulla sovranità da riconoscere ai Paesi dell’ex Unione Sovietica , che hanno suscitato polemiche in Europa, l’ambasciatore cinese in Francia, Luy Shaye, si è recato, previa convocazione, presso il ministero degli Esteri a Parigi, dove ha incontrato Luis Vassy, il direttore di gabinetto della ministra Colonna.
Dichiarazioni, quelle dell’ambasciatore cinese in Francia, ritenute inaccettabili dall’Alto rappresentante per la Politica estera UE, Borrell ,che, a margine del Consiglio degli Affari Esteri , svoltosi stamane, ha affermato che verrà chiesto un chiarimento in merito alle parole del diplomatico.
Sulla stessa linea, anche il Vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis.
Tuttavia, l’ambasciata cinese in Francia ha diramato una nota nella quale si precisa che: “I giudizi dell’ambasciatore cinese in Francia, Lu Shaye, che venerdì in tv ha messo in dubbio la sovranità dei Paesi ex sovietici, non erano una dichiarazione politica, ma un’espressione di opinioni personali in un dibattito televisivo. Non dovrebbero essere sovrainterpretate e la posizione della Cina sulle questioni rilevanti non è cambiata. Sulla sovranità territoriale, la posizione della parte cinese è coerente e chiara e rispetta la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi e sostiene gli scopi e i principi della Carta dell’Onu. Dopo la dissoluzione dell’Urss, la Cina è stata uno dei primi Paesi a stabilire relazioni diplomatiche con le ex repubbliche sovietiche, lavorando da allora sempre allo sviluppo delle relazioni bilaterali amichevoli e di cooperazione basate sui principi del rispetto reciproco e dell’uguaglianza. La parte cinese rispetta lo status di Paesi sovrani delle Repubbliche nate dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Sulla questione dell’Ucraina, la posizione della Cina è coerente e chiara: è disponibile a continuare a lavorare con la comunità internazionale per dare il proprio contributo alla soluzione politica della crisi”.
Dalla UE, poi, è stata inviata una lettera all’ONU, in occasione del Consiglio di Sicurezza di oggi, la cui guida, spetta alla Russia, ed è stata affidata al ministro degli Esteri russo Lavrov, letta davanti ai giornalisti presenti dal Rappresentante permanente dell’Ue alle Nazioni Unite, Olof Skoog ,nella quale si legge: “Il 23 febbraio l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ribadito la richiesta alla Russia di ritirare tutte le forze militari dal territorio dell’Ucraina in modo immediato, completo e senza condizioni. Il popolo ucraino ha pagato il prezzo più alto, ma l’impatto dannoso sulla Russia per la sua aggressione è avvertito in tutto il mondo. Gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno ricordato l’impegno anche finanziario a sostegno del multilateralismo, per contrastare l’emergenza alimentare mondiale legata all’invasione dell’Ucraina, mobilitando 300 miliardi di euro di investimenti per i progetti sostenibili. Mentre la Russia attacca i diritti umani e la dignità, l’Unione Europea continuerà a sostenere con vigore e a difendere l’universalità e l’indivisibilità dei diritti umani in tutto il mondo. L’Unione Europea è orgogliosa di lavorare con i suoi partner in tutto il mondo nel guidare la risposta multilaterale alle sfide globali. Lavoriamo per una pace inclusiva, uno sviluppo sostenibile e la promozione e difesa dei diritti umani”.
Lo stesso ambasciatore UE, Skoog, prima della seduta di lavori presieduta dal ministro degli Esteri russo Lavrov, a nome dei 27 Paesi membri , tra cui l’Italia, ha dichiarato: “Organizzando questa riunione del Consiglio di Sicurezza, la Russia sta cercando di presentarsi come difensore della Carta Onu e del multilateralismo. Niente può essere più lontano dalla verità. È cinico, sappiamo tutti che mentre la Russia distrugge noi costruiamo. Mentre loro violano, noi proteggiamo. La Carta dell’Onu, l’Assemblea generale dell’Onu, la Cig, la Cpi, ovunque si guardi la Russia è disprezzata”.
L’ambasciatore cinese presso la UE, Fu Cong , invece, in un’intervista al quotidiano statale The Paper, invece, ha affermato che “la cooperazione tra Cina e UE è illimitata come quella con la Russia”.
Nel corso del suddetto Consiglio di Sicurezza Onu, presieduto dal ministro degli Esteri russo Lavrov, il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, ha detto: “L’invasione russa dell’Ucraina, in violazione della Carta Onu e del diritto internazionale, sta causando enormi sofferenze e devastazioni al Paese e al popolo. Il sistema multilaterale è sottoposto alla tensione maggiore dalla creazione dell’Onu. Le tensioni tra le maggiori potenze sono ai massimi storici, e così sono i rischi di conflitto. Queste sfide globali possono essere risolte solo con il rispetto del diritto internazionale”.
Da Mosca, nel frattempo, il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo ed ex Presidente Medvedev , a fronte di un eventuale stop quasi totale alle esportazioni di merci dalla Russia da parte dei Paesi del G7, ha avvertito circa la possibilità che ciò determini l’uscita della Russia dall’accordo sul grano mediato da Onu e Turchia , mentre il portavoce del Cremlino, Peskov, confermando: la presenza del figlio al fronte in Ucraina, qualche tempo fa , le elezioni presidenziali in Russia del 2024 e lo svolgimento della parata per il Giorno della Vittoria , il 9 maggio, a Mosca, ha fatto sapere che il Presidente russo Putin è stato invitato al vertice dei Paesi Brics (Brasile, India, Cina e lo stesso Sudafrica) , alternativi ai mercati dell’Occidente, organizzato in Sudafrica e convocato per agosto, e che “le relative decisioni su una sua presenza verranno prese più vicino alla data dell’evento” e ha dichiarato che “la Nato è una macchina da guerra che si avvicina ai confini della Russia”.
In merito al divieto di esportazioni di prodotti e merci da parte di Paesi del G7 verso la Russia , sostenuto dagli USA, la UE, avrebbe deciso per il no , essendo la misura “non fattibile”, in quanto “introdurre questo sistema per l’Ue “sarebbe ancora più difficile che per gli altri membri del G7, perché si dovrebbe vietare tutto e poi trovare consenso su ciascuna esenzione”. Bruxelles punterebbe quindi a un processo che vada a fermare l’elusione delle sanzioni partendo da una buona mappatura per capire dove sono i problemi.
Riguardo alla questione energetica, invece, la Presidente della Commissione UE von der Leyen, in una conferenza stampa al termine del Summit del mare del Nord a Ostenda , ha evidenziato che in un anno è stata tagliata la dipendenza energetica da Mosca , che i cittadini della UE hanno ridotto i consumi del 20% e che la UE ha investito massicciamente sulle rinnovabili.
Quanto alla questione dell’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina, la viceministro ucraina all’agricoltura, Markian Dmytrasevych, durante la sua audizione alla commissione Agricoltura dell’Eurocamera, in merito ai blocchi posti da alcuni state dell’Est Ue all’export di grano ucraino, ha spiegato: “Più del 50% dei prodotti agricoli partiti dall’Ucraina verso Polonia e l’Ungheria, più dell’80% dei prodotti partiti verso la Slovacchia, e più del 90% dei prodotti spediti in Romania sono andati a questi Paesi per solo scopo di transito. Non è a causa di questi prodotti che si determina una svalutazione dei prezzi in Ue” Le discussioni tra amici sono dei processi normali e noi nutriamo fiducia che si troverà presto una soluzione accettabile per tutti. Voglio però ricordare che il nemico cerca di utilizzare questa discussione per dividerci e trarne beneficio, ma sono sicuro che rimarremo uniti e non lo consentiremo”.
Al centro del Consiglio Affari Esteri UE ,anche il piano per la fornitura di munizioni a Kiev, riguardo cui non si è ancora raggiunto un accordo, ma al quale si sta lavorando con l’elaborazione di un documento.
A proposito di munizioni, ma sul fronte russo , per il Wall Strett Journal, le navi di “Mosca starebbero trasportando grandi quantità di proiettili di artiglieria iraniane e altre munizioni attraverso il Mar Caspio per fornire le truppe che combattono in Ucraina, sfidando gli USA”.
Proprio il ministro della Difesa iraniano, sarà domani a Mosca, per una riunione con gli omologhi turco, russo e siriano.
Sul fronte diplomatico, infine, all’indomani dell’appello per il raggiungimento di un accordo di pace tra le parti lanciato dal Vescovo di Leopoli, il Vaticano ha reso noto che Papa Francesco riceverà in Udienza giovedì prossimo , alla vigilia del suo viaggio in Ungheria, il Premier ucraino Denys Shmyhal, nella Capitale da mercoledì per partecipare alla Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, in merito alla quale il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha detto: “Saremo sempre al fianco dell’Ucraina, anche nella ricostruzione del Paese per favorirne il percorso di adesione all’Unione Europea. Anzi, in alcuni casi bisogna adoperarsi subito, come per il ripristino delle centrali elettriche e irrigue e per la semina dei raccolti. La comunità internazionale è impegnata. Un meeting analogo si era svolto in Germania a ottobre, poi in Francia e un altro se ne terrò a giugno a Londra con una conferenza dei donatori. Mercoledì tra associazioni e imprese saranno presenti in più di mille. Ci saranno tutte le più grandi società private e pubbliche italiane nei settori strategici dello sviluppo. La conferenza sarà divisa in tavoli a cui parteciperanno aziende, istituzioni ed enti ucraini che si confronteranno con le nostre. Ci sarà un tavolo su infrastrutture, logistica e trasporti dove sarà presentato il progetto del dry port di Horonda. Una prima cooperazione è una piattaforma ferroviaria di smistamento al confine con l’Ungheria, partecipata da un consorzio pubblico-privato con imprese italiane che si occuperanno della sua costruzione. È molto importante per esportare merci ucraine che potranno arrivare all’interporto Quadrante Europa di Verona e al porto di Trieste, candidato a diventare uno degli scali maggiori per Kiev. Poi avremo tavoli dedicati a energia; agroindustria; salute; metallurgia e aerospace e servizi digitali”.
Infine, piu’ di 300 corrispondenti stranieri hanno scritto al governo russo per chiedere l’immediato rilascio di Gershkovich, il giornalista del Wall Street Journal arrestato con l’accusa di spionaggio, affermando che “il suo arresto invia un segnale inquietante e pericoloso sull’atteggiamento del Paese nei confronti dei media indipendenti”, mentre il tribunale di Mosca ha negato la libertà su cauzione a Darya Trepova, accusata di avere provocato un’esplosione in un bar di San Pietroburgo, uccidendo il blogger e militare russo Vladen Tatarsky.
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