di Federica Marengo mercoledì 19 aprile 2023
-Nella 418°giornata di guerra in Ucraina, il ministro della Difesa ucraino Reznikov ha annunciato che , oltre ai carri armati leggeri Amx arrivati dalla Francia, l’esercito ha ricevuto i primi sistemi di difesa aerea Patriot da USA, Germania e Paesi Bassi, che “garantiranno la sicurezza dei cieli” e ha ringraziato gli alleati per “aver mantenuto la parola data”, seguito dal portavoce del comando delle forze aeree dell’Ucraina, Ihnat, che ha spiegato: “Il sistema missilistico di difesa aera Patriot, consegnato all’Ucraina da Berlino insieme alle sue munizioni, sarà in grado di abbattere i bersagli russi a una distanza massima di 150 km. Il complesso a lungo raggio sarà in grado di raggiungere obiettivi a una distanza massima di 150 km e questo consentirà di allontanare l’aviazione russa dai nostri confini, prima va in servizio di combattimento, meglio è. Se si tratta di una delle ultime varianti, ovvero il Patriot Pac-3, allora sarà anche in grado di abbattere missili balistici come l’Iskander-M a una distanza massima di 40 km”.
Sempre restando in tema di aiuti militari a Kiev, il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, ha rilasciato all’agenzia Reuters un’intervista nella quale ha aperto per la prima volta all’invio di armi a Kiev, affermando che “La Corea del Sud potrebbe estendere il suo sostegno all’Ucraina al di là degli aiuti umanitari ed economici nel caso di un attacco russo su larga scala contro la popolazione civile del Paese”.
Dichiarazioni, quelle del Presidente sud-coreano, che hanno suscitato l’immediata reazione del Vice Presidente del Consiglio Nazionale di Sicurezza russo ed ex Presidente, Medvedev, che ha avvertito: “Ce ne sono di nuovi disposti ad aiutare i nostri nemici. Il presidente sudcoreano Yun Sok-yeol ha affermato che, in linea di principio, Seul è pronta a fornire armi al regime di Kiev. Fino a poco tempo fa, i sudcoreani assicuravano che la possibilità di fornire armi letali a Kiev fosse completamente esclusa. Mi chiedo cosa diranno gli abitanti di questo Paese quando vedranno le ultime armi russe dei nostri partner della Corea del Nord. Quello che si chiama quid pro quo”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, poi ,commentando il possibile invio di armi in Ucraina da parte di Seul, ha evidenziato: “Naturalmente, l’inizio delle forniture di armi significherà indirettamente una certa fase di coinvolgimento in questo conflitto. L’invio di armi sarebbe la dimostrazione che “Seul ha assunto posizioni piuttosto ostili in tutta questa storia nei confronti della Russia. Questa è una continuazione di quella linea ostile; naturalmente, sempre più Paesi cercheranno di essere coinvolti direttamente in questo conflitto”.
Secondo il New York Times, che ha citato il Pentagono, sarebbe di 325 milioni di dollari il nuovo pacchetto di aiuti USA all’Ucraina, nel quale sarebbero incluse munizioni per i sistemi lanciarazzi Himars e mine anticarro. Ciò, mentre la Casa Bianca ha fatto sapere che il Presidente Biden, riceverà venerdì 12 maggio il Premier spagnolo Sanchez, per discutere della guerra in Ucraina, dei cambiamenti climatici e dell’America Latina.
A Bruxelles, invece, sono in corso negoziati tra i 27 membri dell’Ue per varare il piano munizioni. Secondo quanto riportato da fonti UE, la presidenza di turno svedese starebbe dunque mediando e i 27 Paesi membri sarebbero “vicini ad una soluzione”.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, in Venezuela per la seconda tappa, (dopo il Brasile), del suo tour in America Latina, nel corso della conferenza stampa con l’omologo venezuelano Gil, ha dichiarato: “È necessario unire le nostre forze per contrastare i tentativi di ricatto e di pressione unilaterale illegale da parte dell’occidente. Venezuela, Cuba e Nicaragua sono paesi che scelgono la loro strada. Risolveremo la situazione in Ucraina e altri conflitti nel mondo attraverso i principi della carta delle Nazioni Unite sull’equità sovrana degli stati, sul principio dell’indivisibilità della sicurezza. Il nostro compito è quello di garantire che la carta delle Nazioni Unite venga applicata nella sua interezza e che il diritto all’autodeterminazione non venga soppresso quando fa comodo all’Occidente”.
All’indomani del confronto con il ministro degli Esteri russo Lavrov, il Presidente del Brasile, Lula, le cui dichiarazioni rilasciate nel suo tour in Cina e Arabia Saudita, sulla guerra in Ucraina ,secondo cui “Ue e Usa starebbero prolungando la guerra in Ucraina”, hanno suscitato accese polemiche da parte di Washington e Bruxelles, ma anche di Kiev, ha chiarito: “Il mio governo condanna la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, al tempo stesso in cui sostiene una soluzione politica negoziata al conflitto. Siamo preoccupati per le conseguenze globali di questo conflitto in termini di sicurezza alimentare ed energetica, soprattutto nelle regioni più povere del pianeta”.
Pechino, intanto, che, tramite il portavoce del ministero del Commercio, ha smentito alcuni media occidentali riguardo l’accusa di aver fornito droni militari alla Russia, all’indomani della visita a Mosca del ministro della Difesa Li ,per incontrare l’omologo russo Shoigu, ha ribadito, tramite il portavoce del Ministero, Tan Kefei, che “tra Cina e Russia vi è una fiducia reciproca e la volontà di rafforzare la cooperazione in ambito economico e militare”, chiudendo “a ogni interferenza esterna“. Inoltre, il portavoce del ministro degli Esteri cinese, in merito alle indiscrezioni circa una cooperazione diplomatica con la Francia per giungere alla riapertura dei negoziati tra Russia e Cina, ha sottolineato: “La Cina sostiene l’Ue nel promuovere il riavvio dei colloqui di pace per l’Ucraina il prima possibile, tenendo conto delle legittime preoccupazioni di tutte le parti e costruendo una sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile”.
Il Presidente russo Putin, dopo essersi recato nel Donbass, nelle regioni occupate di Kherson e di Lugansk, durante un incontro con i membri di gabinetto, riferendosi proprio alle regioni ucraine annesse, ammessa la difficoltà nel consegnare merci a queste ultime e ordinato al governo di affrontare il problema, ha dichiarato: “Il governo, come sapete, sta completando la preparazione di un programma per lo sviluppo di nuove regioni. Questo risultato, può essere considerato un cambiamento in meglio della situazione, un mutamento dell’umore della gente, nonché una valutazione da parte dei cittadini di questi nuovi territori di quanto si sta facendo dalle autorità locali e dal governo del Federazione Russa”.
Nel frattempo, si è concluso a Sapporo, in Giappone la due giorni del G7 dei ministri degli Esteri, al quale per l’Italia ha preso parte il Vicepremier e titolare della Farnesina , Tajani, in cui si è giunti alla decisione concorde di voler rafforzare l’applicazione delle sanzioni già prese nei confronti di Mosca e si è parlato anche degli scontri tra esercito e forze paramilitari in Sudan e della situazione tra Cina e Taiwan.
In merito alla questione del rinnovo dell’intesa sul grano mediata da Onu e Turchia , la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha spiegato: “Attualmente, il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul sta incontrando difficoltà con l’ispezione delle navi nell’ambito dell’accordo sul grano, ma sono dovute esclusivamente alle azioni dei rappresentanti dell’Ucraina e delle Nazioni Unite. Secondo Mosca gli ucraini effettuano un abuso totale delle regole della procedura anche con richieste di tangenti agli armatori”.
Tuttavia, il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ,ha assicurato che “le ispezioni delle navi con il grano del Mar Nero da parte del Centro di coordinamento congiunto, nell’ambito dell’accordo sui cereali mediato dalle Nazioni Unite, sono riprese dopo due giorni di negoziati”.
Sulla questione grano, la Presidente della Commissione UE von der Leyen, ha scritto una lettera ai leader dei cinque Stati membri interessati (Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Bulgaria), nella quale ha proposto di “sbloccare un importo aggiuntivo di 100 milioni di euro per sostenere gli agricoltori dell’Europa orientale più colpiti dal calo dei prezzi dei cereali a causa della guerra in Ucraina”.
In ambito diplomatico, ultima giornata del Presidente della Repubblica Mattarella in Polonia, il quale, all’indomani del bilaterale con il Premier Morawiecki e della visita ad Auschwitz, ha tenuto un intervento stamane presso l’Università di Cracovia, nel quale, sollecitando la UE a “non inseguire l’agenda dettata da altri”, ha evidenziato: “Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura. A questo insensato tentativo di sovvertire le regole dell’ordine internazionale, l’Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e , con unità di intenti, continuerà a sostenere l’Ucraina”.
Riguardo al caso dell’imprenditore russo Artem Uss, arrestato il 17 ottobre 2022 all’aeroporto di Malpensa , il ministero della Giustizia ha avviato un procedimento disciplinare contro tre giudici della Corte d’Appello di Milano, incolpandoli di “grave e inescusabile negligenza” per aver concesso a quest’ultimo( evaso il 22 marzo scorso) ,il 25 novembre 2022, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Secondo Il Corriere della Sera e La Repubblica, il Guardasigilli Nordio, addebiterebbe ai tre giudici della Corte d’Appello di aver deciso i domiciliari “senza prendere in considerazione circostanze indicate nel parere della Procura generale di Milano, contraria ai domiciliari”.
Pertanto, prevista per domani ,alle ore 14, un‘Informativa urgente del Governo del ministro della Giustizia, Nordio, sulla vicenda.
Sul fronte dei combattimenti, sotto attacco russo con droni : la regione di Odessa, ma anche Bakhmut, dove gli scontri si starebbero concentrando nell’area della stazione ferroviaria. Colpita poi, 100 volte in 24 ore anche Zaporizhzhia.
Ad Avdiivka, invece, il Presidente ucraino Zelensky, ha reso onore ai soldati ucraini, facendo loro visita, mentre il ministro degli Esteri Kuleba si è recato in Kwait per parlare della fase di ricostruzione dell’Ucraina.
Sul campo russo, le autorità filorusse di Kherson hanno registrato un “pesante bombardamento di artiglieria ucraino con colpi di mortaio sulla città di Nova Kakhovka” e i servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno comunicato l’arresto di un cittadino russo-ucraino, sospettato di aver pianificato un “sabotaggio a un sito di infrastrutture energetiche in Crimea”.
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