di Federica Marengo lunedì 17 aprile 2023
-Nella 416° giornata di guerra, sono proseguiti gli attacchi russi sulla regione nord e sud-orientale del Paese, dopo i molteplici raid che hanno scandito, data la mancanza di un accordo tra le parti sulla tregua, la domenica della Pasqua ortodossa.
Infatti, se le truppe filorusse hanno registrato nella notte di sabato , durante la veglia pasquale, la caduta di razzi ucraini nei pressi della Cattedrale della Trasfigurazione di Donetsk, che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre due, le truppe ucraine hanno denunciato la distruzione da parte delle forze di Mosca della chiesa di San Michele Arcangelo a Kushuhum, nella regione di Zaporizhzhia, tenuta vuota a scopo precauzionale, mentre due persone sono rimaste ferite in un altro raid russo sulla chiesa di Nikopol.
Proprio a Zaporizhia, inoltre, dove sarebbero stati attaccati almeno sedici villaggi, per via dell’eccessivo numero di feriti, le truppe russe sono state costrette a trasformare la palestra di una scuola in un ospedale militare.
Lo Stato Maggiore ucraino ha poi fatto sapere che ieri sono stati effettuati dalle forze di Kiev cinque raid nelle aree di concentramento russe e che le truppe di Mosca a hanno lanciato una serie di “attacchi senza successo” contro i sobborghi di Bakhmut, continuando a combattere all’interno della città. Tuttavia, benché le forze russe dichiarino di stare avanzando, le truppe ucraine sembrerebbero mantenere le posizioni nel centro della città.
Respinti , quindi, in totale dalle forze armate ucraine, nella sola giornata di ieri, almeno sessanta attacchi russi nel distretto di Donetsk, nelle direzioni di Lyman, Avdiivka e Marinka, Dnipropetrovsk, dove una persona è rimasta ferita e verso la regione di Mykolaiv.
Infine, dopo l’attacco missilistico di venerdì scorso su Sloviansk, a est di Donetsk, che ha causato quindici morti, tra cui un bambino di due anni e ventiquattro feriti, nella giornata di oggi, altre quattro persone sono rimaste uccise in un raid russo.
Sul fronte russo, invece, il governatore di Belgorod ha fatto sapere che le forze armate ucraine avrebbero bombardato due villaggi della regione russa confinante con l’Ucraina.
Intanto, mentre il ministro della Difesa slovacco ha fatto sapere di aver consegnato all’Ucraina tutti i tredici caccia Mig-29 promessi, le autorità russe hanno comunicato che almeno sette “mercenari” britannici sarebbero morti durante un attacco avvenuto nelle ultime ore contro una roccaforte delle forze ucraine.
Maxi-esercitazioni insieme con la Nato sarebbero iniziate invece in Svezia, alle quali hanno partecipato anche le forze di Kiev.
Due miliziani della compagnia filorussa Wagner, invece, hanno confessato all’associazione russa per i diritti umani, Gulag.net, di aver ucciso dei bambini a Bakhmut e a Soledar, su presunto ordine del capo Prigozhin, il quale li ha smentiti, pubblicando un post su Telegram.
Dura la reazione della presidenza ucraina alle dichiarazioni dei due mercenari della milizia Wagner, con il capo dell’ufficio del Presidente Zelensky ,che ha assicurato una punizione “crudele e giusta” per chiunque abbia ucciso dei bambini ucraini.
Il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lubibets, poi, in un’intervista a Ukrayinska Pravda, ha reso noto che la Russia terrebbe in ostaggio circa 20.000 civili e che decine sarebbero i video di esecuzioni pubbliche di soldati ucraini da parte di soldati russi inviati negli ultimi nove mesi all’ufficio del difensore civico, seguito dal Procuratore generale di Kiev, secondo cui sarebbero quasi 500 i minorenni ucraini uccisi dall’inizio della guerra.
Secondo quanto è trapelato dai documenti riservati USA, pubblicati su alcune piattaforme social nei giorni scorsi, la data di una eventuale controffensiva ucraina potrebbe essere quella del 30 aprile.
Ma , il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, in visita in Iraq, per un incontro con l’omologo Fuad Hussein, che ha assicurato circa la disponibilità dell’Iraq a fare da mediatore tra le parti per la pace, ha ribadito i suoi dubbi sugli sforzi della Russia per fermare la guerre, in quanto quest’ultima vuole in realtà la guerra e ha aggiunto che per arrivare alla pace Mosca dovrebbe fermare la guerra e ritirarsi dal territorio dell’Ucraina.
Sul fronte diplomatico , nel frattempo, mentre il Presidente russo Putin, stamane, in un incontro con il ministro della Difesa russo, Shoigu e quello cinese Li Shangfu , ha affermato che “l’Ucraina è una priorità per le forze armate russe” e che vi sarà un’esercitazione congiunta e maggiore cooperazione con Pechino e ,il ministro degli Esteri russo Lavrov si è recato in Brasile, dove ha incontrato l’omologo Vieira, nell’ambito del rafforzamento dei rapporti tra Russia e Paesi dell’America Latina, volto ad attuare un ordine mondiale multipolare e, al quale ha detto di volere che “la guerra in Ucraina termini in tempi rapid”i, il tribunale di Mosca ha condannato il dissidente Kara-Murza a venticinque anni di carcere per aver diffuso informazioni false sull’esercito russo e per tradimento, alla luce delle sue dichiarazioni contrarie alla guerra in Ucraina.
Per la UE si tratta di una sentenza “oltraggiosa”, così come per l’Onu , che ha chiesto sia rilasciato senza indugio. Nessun commento, invece, è trapelato dal Cremlino.
Chiesto poi dalla Presidente del Parlamento UE, Metsola, il rilascio del giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, detenuto da venti giorni in Russia con l’accusa di spionaggio , che, quest’oggi ha ricevuto la visita dell’ambasciatrice USA Lynne Tracy e del politico dell’ opposizione Navanly.
In merito alla questione dell’accordo sul grano e del blocco dell’import di quest’ultimo deciso da Polonia, Ungheria , Bulgaria e Slovacchia (al momento, non ha deciso per lo stop la Repubblica Ceca) che chiedono , una clausola di salvaguardia per reintrodurre i dazi a tutela dei propri produttori, definito” inaccettabile” da Kiev e dalla Commissione Europea ,che ha già fatto sapere di “attendere delle spiegazioni”, il ministro delle Infrastrutture ucraino, Kubrakov, si recherà domani in Turchia, dove incontrerà il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar per discutere proprio del rinnovo dell’accordo sull’esportazione dai porti ucraini mediato da Onu e dalla stessa Turchia nel luglio 2022.
A tal riguardo, la portavoce per il Commercio e l’Aricoltura della Commissione europea Miriam Garcia Ferrer , il cui Comitato si è riunito oggi, ha dichiarato: “Nella proposta di proroga di un anno delle importazioni a dazio zero di cereali dall’Ucraina abbiamo già rafforzato la clausola di salvaguardia per i produttori europei non c’è motivo di modificarla. Nel nuovo provvedimento che estende la sospensione dei dazi, la clausola che consente di reintrodurre i dazi è stata rafforzata, con un robusto monitoraggio sulle importazioni e sul loro impatto, la riduzione da 6 a 3 mesi del periodo di investigazione per decidere di usarla e una procedura più facile per attivarla da parte dei produttori Ue. Per questo, non c’è motivo di modificare la proposta che speriamo sia approvata quando prima”.
Il portavoce del premier ungherese, Orban, Zoltan Kovacs, ha fatto sapere che “Le commissioni per gli Affari Europei dei Quattro di Visegrád (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia) hanno adottato una dichiarazione congiunta che richiama l’attenzione dell’Ue sulla sfida rappresentata dal grano ucraino. Hanno anche condannato fermamente l’aggressione russa contro l’Ucraina”.
Un appello alla Russia a rinnovare l’accordo sulle esportazioni di grano è arrivato invece, dall’Alto rappresentante della Politica estera Ue Borrell, che , su Twitter, ha scritto: “La Russia sta nuovamente bloccando 50 navi nel Mar Nero con a bordo grano urgentemente necessario. L’Ue sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite e continuerà a facilitare le esportazioni attraverso le sue corsie preferenziali, che hanno portato 25 miliardi di tonnellate di grano nel mondo. Le conseguenze della guerra in Ucraina riguardano tutti noi e che il G7 resta unito nel nostro sostegno all’ordine basato sulle regole e nell’ambizione di lavorare a stretto contatto con i nostri partner in tutto il mondo a questo scopo”.
La Commissione UE, però, secondo fonti interne, starebbe preparando un nuovo pacchetto di aiuti fino a 75 milioni di euro dalla riserva di crisi Pac, per mitigare il rialzo dei prezzi dei cereali nei Paesi al confine con l’Ucraina.
In merito, l’ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Brink, ha scritto sempre su Twitter: “La Russia sta cercando di strangolare l’economia ucraina e rallentare il flusso di cibo invece di rispettare i termini dell’accordo. Il mese scorso abbiamo inviato grano vitale per lo Yemen. Questo grano nutrirà 4 milioni di persone, dimostrando come la Black Sea Grain Initiative consenta agli agricoltori ucraini di nutrire il mondo”.
Sulla questione del blocco alle importazioni del grano e del rinnovo dell’intesa per le esportazioni mediata da Onu e Turchia, si è espresso anche il Presidente della Repubblica Mattarella, da ieri, in visita ufficiale in Polonia, a Varsavia, per incontrare il Presidente Duda ,con il quale ha tenuto un bilaterale, nel corso del quale sono stati affrontati temi come : la guerra in Ucraina, la condanna dell’aggressione russa, l’accoglienza dei profughi e la continuazione di ogni sostegno a Kiev, “finché sarà necessario” e ha espresso il suo “orrore” per le violenze da parte russa “ai danni di civili, città e bambini”.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, che ha ricordato l’interscambio economico-commerciale e culturale tra Italia e Polonia, riferendosi per quest’ultimo al centenario della nascita della poetessa Wisława Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura, ha quindi sottolineato che: “Se l’Ucraina fosse lasciata alla mercè di questa aggressione, altre ne seguirebbero, è importante, ora come non mai, proseguire sulla strada degli aiuti militari, logistici ed economici”.
Poi, il Capo dello Stato ha lodato la generosità “ dimostrata da Varsavia nell’accogliere i profughi di Kiev. Una questione, quella dell’accoglienza di interi popoli in fuga, che tocca anche l’Italia, dove si riversano migliaia di persone dall’Africa e dall’Asia. Per questo, è cruciale mantenere con il continente africano un rapporto importante, quanto avviene in Sudan in queste ore è allarmante. L’auspicio è che l’Unione europea sia attiva protagonista nel processo di pacificazione. Ogni percorso , non può non essere compiuto insieme, nel quadro europeo, con gli alleati dell’Unione e con i membri della Nato. I Paesi dell’Ue sono uniti nella Nato: siamo contenti per l’ingresso nell’Alleanza della Finlandia, ci auguriamo che presto possa entrare anche la Svezia”. E’ fondamentale preservare la compattezza dell’Unione europea, è in gioco la sua stessa esistenza. Al tempo stesso, è importante che l’Unione superi le sue vecchie regole, per rispondere alle urgenze attuali con prontezza ed efficienza. Serve una nuova politica di asilo dentro l’Ue, superando le vecchie regole che sono ormai della preistoria. Stessa attenzione va data all’allargamento dell’Unione europea: lo scorso anno si è compiuto un passaggio storico, il riconoscimento dello status di candidato a Ucraina e Moldova. C’è pieno consenso anche sull’allargamento ai Balcani occidentali, Paesi che stanno compiendo sforzi enormi in questa direzione”.
Per il Presidente Duda: “La Russia non può vincere questa guerra, perché altrimenti attaccherà altri Paesi, ne abbiamo parlato con il presidente Mattarella e siamo d’accordo. Alcuni leader politici stanno dicendo parole sulla possibile fine di questa guerra e ipotizzano la fine degli aiuti. Io dico che chiunque chieda di sospendere gli aiuti all’Ucraina opera negli interessi della Russia, perché la supremazia della Russia è ovvia e, se l’Ucraina non ottiene aiuti, la Russia avrà una supremazia in questa parte dell’Europa. Conosciamo l’atteggiamento russo, capiamo i nostri vicini ucraini che a tutti i costi cercano di difendere la loro sovranità. Confermiamo la linea polacca di sostegno alla adesione dell’Ucraina alla Ue, e di un sostegno all’allargamento ai Balcani occidentali. Sappiamo che l’Italia fa un grandissimo sforzo per fronteggiare le migrazioni dall’Africa, ma anche noi abbiamo lo stesso problema: dalla Bielorussia arrivano migrazioni come un attacco ibrido. Noi appoggiamo un sostegno maggiore e vorremmo una maggiore comprensione da parte della Ue e iniziative più decise in ambito comunitario, vorremmo sentire di più questo sostegno. Con Mattarella abbiamo una posizione identica. Italia e Polonia collaborano sul sistema antimissilistico che verrà trasmesso all’Ucraina. Siamo molto grati per tutto l’aiuto che date all’Ucraina” .
Domani, invece, il Presidente della Repubblica Mattarella terrà un bilaterale con il Premier polacco Morawiecki su relazioni politiche ed economiche, cooperazione nei format multilaterali e guerra in Ucraina.
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