di Federica Marengo venerdì 7 aprile 2023

-Nella 407°giornata di guerra in Ucraina, il portavoce del Cremlino, Peskov, commentando l’incontro avvenuto ieri tra il Presidente cinese Xi Jinping , il Presidente francese Macron e la Presidente della Commissione UE, von der Leyen e, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla possibilità che la Cina abbandoni la sua posizione neutrale sulla guerra, ha dichiarato : “La Cina è una grande potenza con la sua posizione sovrana. Sono contatti molto importanti. Si tratta di un Paese che non cambia rapidamente le sue posizioni sotto l’influenza esterna”.
Peskov ha poi ribadito di escludere la possibilità di una mediazione cinese per porre fine alla guerra, sollecitata dal Presidente Macron e dalla Presidente von der Leyen, in quanto “la situazione in Ucraina è complessa e non vi è prospettiva di una soluzione politica al conflitto, per cui non resta che continuare “l’operazione militare speciale”.
A tal proposito, in una lunga dichiarazione congiunta del Presidente francese Macron e del Presidente cinese Xi Jinping, si legge che: “Sull’Ucraina, Cina e Francia sostengono tutti gli sforzi per ripristinare la pace sulla base del diritto internazionale e degli scopi e dei principi della carta dell’Onu e invitano la Russia a garantire la sicurezza degli impianti nucleari ucraini. Pechino e Parigi, infatti, si oppongono agli attacchi armati contro le centrali nucleari e altri impianti nucleari pacifici e sostengono l’Aiea nel garantire la sicurezza e la protezione di Zaporizhzhia. Tutte le parti in conflitto, infine, sono invitate a osservare scrupolosamente il diritto internazionale umanitario”.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, si è recato ieri ad Ankara, in Turchia, per incontrare quest’oggi, l’omologo Cavusoglu, per discutere non solo della guerra in Ucraina e della situazione della Siria, ma anche dei rapporti bilaterali e dell’accordo sul grano.
Al termine dell’incontro, si è tenuta una conferenza stampa congiunta nella quale, il ministro degli Esteri turco Cavusoglu ,ha affermato che “La guerra in Ucraina dovrebbe finire attraverso il dialogo e il negoziato”, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha sottolineato che: “La Russia è aperta a un negoziato per porre fine alla guerra con l’Ucraina, se saranno presi in considerazione i suoi interessi” e che “è l’Occidente a non volere il negoziato”, aggiungendo che “la Russia potrebbe abbandonare l’accordo che ha sbloccato le esportazioni di grano dai porti dell’Ucraina, tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero, se non sarà permessa l’esportazione anche di grano e fertilizzanti russi”.
Sul fronte dei combattimenti, secondo l’agenzia Ukrinform, l’esercito di Kiev avrebbe respinto nelle ultime 24h più di 40 attacchi delle forze armate russe nella regione orientale del Paese, in particolare sul Donetsk, ma anche su Bakhmut, dove, per l’intelligence britannica le forze di Mosca avrebbero raggiunto il centro della città, su Lyman, Avdiivka e Maryinka, su Kherson, dove un’ambulanza è stata colpita e due paramedici sono rimasti feriti,su Chernihiv, Kharkiv, Sumy, Dinipropetrovsk, Xaporizhzhia e su Luhansk, causando in totale la morte di 3 persone e il ferimento di 17.
Sul piano diplomatico, infine, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Kirby, nel corso di una conferenza stampa, ha risposto alla domanda di un cronista riguardo a una possibile negoziazione sulla Crimea da parte di Kiev, ipotesi ventilata dal vice capo dell’ufficio del Presidente ucraino Zelensky, Sybiha. e ,riportata dal Financial Times, spiegando: “Sta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky decidere se e quando negoziare con la Russia e su cosa. Il presidente Zelensky può determinare se e quando è pronto a negoziare e in quale contesto e su cosa”, ha affermato rispondendo a una domanda su un articolo del Financial Times che citava Andrii Sybiha, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, secondo cui l’Ucraina potrebbe essere disposta a negoziare sulla Crimea. ”Crediamo che nulla dovrebbe essere negoziato sull’Ucraina senza l’Ucraina. Nulla dovrebbe essere fatto, detto o portato avanti senza la piena approvazione del presidente Zelensky”.
Quanto alla politica italiana, la Presidente del Consiglio Meloni ha illustrato in un video pubblicato sui suoi profili social e in un’intervista al Tg2, i provvedimenti approvati nel Consiglio dei Ministri svoltosi ieri a Palazzo Chigi.
Via libera, dunque, al Decreto siccità, in merito al quale, la Premier ha sottolineato: “Da circa 20 anni l’Italia è vittima di un problema ciclico legato alla siccità. Nessun governo aveva scelto di affrontarlo in modo strutturale fino ad ora. Noi scegliamo di farlo prima che diventi un’emergenza e lo facciamo mettendo in rete in una cabina di regia tutti i vari livelli istituzionali che si occupano di questa materia e semplificando le procedure per alcune opere che sono importanti subito”.
Approvati poi decreti per “aumentare gli incentivi che portano i ricercatori che sono scappati all’estero a rientrare in Italia, perché noi vogliamo che gli italiani abbiano la possibilità di trovare qui le condizioni migliori per lavorare” e, infine, “per assumere oltre 2000 nuovi uomini nel personale della Polizia, della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco , per rafforzare la sicurezza dei cittadini”.
Riguardo al provvedimento per contrastare la crisi idrica, quest’ultimo prevede l’istituzione di una cabina di regia fra i ministri e la figura di un commissario straordinario nazionale in carica fino al 31 dicembre 2023, con l’incarico prorogabile di un anno, al fine di individuare gli interventi necessari e realizzarli al più presto, eliminando lungaggini e ostacoli.
Le due strutture avranno il potere di sostituire gli enti locali e i concessionari che non fanno le opere, e di attuarle al posto loro . Secondo fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a guidare la cabina di regia sarà il Vicepremier e Ministro Salvini, che convocherà la prima riunione entro un mese , una volta approfonditi gli aspetti economico-finanziari.
Prevista, inoltre, la semplificazione delle procedure per gli interventi di miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture idriche e di dragaggio degli invasi, per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate e per i dissalatori. Istituito poi, presso ciascuna delle Autorità di bacino distrettuali un Osservatorio permanente sugli utilizzi.
Il decreto è stato quindi così spiegato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, che ha detto: “La crisi idrica in atto ha bisogno di interventi forti. Con il decreto sulla siccità approvato in Consiglio dei ministri, il governo sceglie di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili questa vera emergenza nazionale. Il provvedimento imprime una svolta alla governance del settore idrico, con l’istituzione di una Cabina di Regia dei ministeri competenti e di un Commissario straordinario nazionale. Nel decreto sono previste importanti misure di semplificazione per realizzare e potenziare le infrastrutture, regolare i volumi degli invasi, intensificare quelle pratiche che possono farci vincere la sfida dell’efficienza: penso, in particolare, al riutilizzo delle acque reflue depurate a uso irriguo, alle vasche di raccolta, alla gestione dei fanghi di depurazione. Una grande novità è la spinta che proviamo a imprimere sulla realizzazione di impianti di desalinizzazione, non ancora diffusi nel nostro Paese. Tra le norme proposte dal Mase c’è anche la costituzione, dell’Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, che accompagnerà con dati aggiornati il governo integrato della risorsa acqua. Ancora una volta il governo dimostra concreta attenzione a un tema a lungo trattato in maniera disorganica. Per tanti il dibattito sulla siccità si è ridotto al nome dell’eventuale Commissario, per noi la priorità è assicurare l’approvvigionamento di acqua per gli ecosistemi, l’idroelettrico, l’agricoltura e le attività produttive”.
Il CdM , ha poi dato l’ok anche allo schema di decreto legislativo che riavvia la realizzazione delle reti centrali ,che vanno dalle ferrovie tra Venezia e la Slovenia, ai collegamenti con Francia, Svizzera e Austria, con l’obiettivo di dare priorità alle opere italiane per il completamento della rete transeuropea dei trasporti, i cosiddetti corridoi TEN-T, recependo la direttiva 1187/2021 del Parlamento UE e del Consiglio del 7 luglio 2021, sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea.
Via libera dell’Esecutivo, anche al Dl per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, in larga parte nelle Forze dell’Ordine: infatti, su oltre 2.100 assunzioni, circa due terzi riguardano l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera, grazie ai fondi stanziati per la sicurezza dall’ultima legge di Bilancio.
Non solo assunzioni nelle Forze dell’Ordine, però: il nuovo piano assunzioni riguarda anche la scuola. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha infatti approvato per l’anno scolastico 2023/2024 un piano di assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti, in attesa dei concorsi previsti dal Pnrr e si prepara ad avviare una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.
Il Ministero di Viale Trastevere, tuttavia, interverrà anche sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive ,per sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni.
Infine, approvata una misura che stabilisce l’aumento fino al 30% del compenso per gli studiosi che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie, in modo da “incentivare la permanenza in Italia dei dottori di ricerca e, allo stesso tempo, attrarne di nuovi dall’estero, in quanto ad oggi ,” i ricercatori vincitori di Gant possono decidere di svolgere il proprio progetto di ricerca altrove, lasciando il proprio istituto di provenienza e portando con sé la dote finanziaria. Il nuovo provvedimento dovrebbe ora correggere tale impostazione”.
Nella prossima settimana , invece, come reso noto dalla Presidenza del Consiglio, al centro del nuovo Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, fissato per l’11 aprile alle 15:00, tra i provvedimenti in esame, vi sarà una prima analisi del Documento di Economia e Finanza e il Disegno di legge sugli interventi a sostegno della competitività dei capitali.
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