di Federica Marengo venerdì 7 aprile 2023
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Nella 407°giornata di guerra in Ucraina, il New York Times, citando fonti dell’amministrazione USA, ha rivelato che documenti di guerra classificati degli Stati Uniti e della Nato, relativi ai piani per rafforzare l’esercito ucraino, in previsione di un’offensiva contro la Russia, sarebbero stati pubblicati in settimana ,sui social Twitter e Telegram. Aperta un’indagine , quindi, dal Pentagono sulla fuga di notizie.
Inoltre, per gli analisti militari, i documenti, che includono fotografie di grafici di consegne di armi previste, truppe, battaglioni e piani militari, sarebbero stati modificati in alcune parti rispetto alla versione originale: ad esempio, le stime statunitensi dei morti di guerra ucraini sarebbero sopravvalutate, mentre quelle delle truppe russe cadute sottostimate, con un intento che potrebbe essere di disinformazione.
Intanto, a Mosca, il portavoce del Cremlino, Peskov, commentando l’incontro avvenuto ieri tra il Presidente cinese Xi Jinping , il Presidente francese Macron e la Presidente della Commissione UE, von der Leyen e, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla possibilità che la Cina abbandoni la sua posizione neutrale sulla guerra, ha dichiarato che : “La Cina è una grande potenza con la sua posizione sovrana. Sono contatti molto importanti. Si tratta di un Paese che non cambia rapidamente le sue posizioni sotto l’influenza esterna”.
Peskov ha poi ribadito di escludere la possibilità di una mediazione cinese per porre fine alla guerra, sollecitata dal Presidente Macron e dalla Presidente von der Leyen, in quanto “la situazione in Ucraina è complessa e non vi è prospettiva di una soluzione politica al conflitto, per cui non resta che continuare “l’operazione militare speciale”.
A tal proposito, in una lunga dichiarazione congiunta del Presidente francese Macron e del Presidente cinese Xi, si legge che: “Sull’Ucraina, Cina e Francia sostengono tutti gli sforzi per ripristinare la pace sulla base del diritto internazionale e degli scopi e dei principi della carta dell’Onu e invitano la Russia a garantire la sicurezza degli impianti nucleari ucraini. Pechino e Parigi, infatti, si oppongono agli attacchi armati contro le centrali nucleari e altri impianti nucleari pacifici e sostengono l’Aiea nel garantire la sicurezza e la protezione di Zaporizhzhia. Tutte le parti in conflitto, infine, sono invitate a osservare scrupolosamente il diritto internazionale umanitario”.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, si è recato ieri ad Ankara, in Turchia, per incontrare quest’oggi, l’omologo Cavusoglu, per discutere non solo della guerra in Ucraina e della situazione della Siria, ma anche dei rapporti bilaterali e dell’accordo sul grano.
Al termine dell’incontro, si è tenuta una conferenza stampa congiunta nella quale, il ministro degli Esteri turco Cavusoglu ,ha affermato che “La guerra in Ucraina dovrebbe finire attraverso il dialogo e il negoziato”, mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha sottolineato che: “La Russia è aperta a un negoziato per porre fine alla guerra con l’Ucraina, se saranno presi in considerazione i suoi interessi” e che “è l’Occidente a non volere il negoziato”, aggiungendo che “la Russia potrebbe abbandonare l’accordo che ha sbloccato le esportazioni di grano dai porti dell’Ucraina, tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero, se non sarà permessa l’esportazione anche di grano e fertilizzanti russi”.
Sul fronte dei combattimenti, secondo l’agenzia Ukrinform, l’esercito di Kiev avrebbe respinto nelle ultime 24h più di 40 attacchi delle forze armate russe nella regione orientale del Paese, in particolare sul Donetsk, ma anche su Bakhmut, dove, per l’intelligence britannica le forze di Mosca avrebbero raggiunto il centro della città, su Lyman, Avdiivka e Maryinka, su Kherson, dove un’ambulanza è stata colpita e due paramedici sono rimasti feriti,su Chernihiv, Kharkiv, Sumy, Dinipropetrovsk, Xaporizhzhia e su Luhansk, causando in totale la morte di 3 persone e il ferimento di 17.
Riguardo alla vicenda del giornalista del Wall Street Journal, Gershkovich, arrestato nei giorni scorsi per presunto spionaggio e ,che ha negato ogni accusa, è stato formalmente incriminato da Mosca.
Sul piano diplomatico, infine, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Kirby, nel corso di una conferenza stampa, ha risposto alla domanda di un cronista riguardo a una possibile negoziazione sulla Crimea da parte di Kiev, ipotesi ventilata dal vice capo dell’ufficio del Presidente ucraino Zelensky, Sybiha. e ,riportata dal Financial Times, spiegando: “Sta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky decidere se e quando negoziare con la Russia e su cosa. Il presidente Zelensky può determinare se e quando è pronto a negoziare e in quale contesto e su cosa”, ha affermato rispondendo a una domanda su un articolo del Financial Times che citava Andrii Sybiha, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, secondo cui l’Ucraina potrebbe essere disposta a negoziare sulla Crimea. ”Crediamo che nulla dovrebbe essere negoziato sull’Ucraina senza l’Ucraina. Nulla dovrebbe essere fatto, detto o portato avanti senza la piena approvazione del presidente Zelensky”.
Sempre il medesimo giornale , riferendo di un dibattito acceso tra i ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles, nei giorni scorsi, ha riportato la notizia che gli Stati Uniti, la Germania e l’Ungheria si opporrebbero alle intenzioni di Stati membri dell’Alleanza Atlantica , tra cui Polonia e Paesi Baltici, di offrire all’Ucraina una tabella di marcia di adesione già al vertice che si terrà a Vilnius l’11 e il 12 luglio.
Quanto alla politica interna italiana, la Presidente del Consiglio Meloni ha illustrato in un video pubblicato sui suoi profili social e in un’intervista al Tg2, i provvedimenti approvati nel Consiglio dei Ministri svoltosi ieri a Palazzo Chigi.
Via libera, dunque, al Decreto siccità, in merito al quale, la Premier ha sottolineato: “Da circa 20 anni l’Italia è vittima di un problema ciclico legato alla siccità. Nessun governo aveva scelto di affrontarlo in modo strutturale fino ad ora. Noi scegliamo di farlo prima che diventi un’emergenza e lo facciamo mettendo in rete in una cabina di regia tutti i vari livelli istituzionali che si occupano di questa materia e semplificando le procedure per alcune opere che sono importanti subito”.
Approvati poi decreti per “aumentare gli incentivi che portano i ricercatori che sono scappati all’estero a rientrare in Italia, perché noi vogliamo che gli italiani abbiano la possibilità di trovare qui le condizioni migliori per lavorare”e, infine, “per assumere oltre 2000 nuovi uomini nel personale della Polizia, della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco , per rafforzare la sicurezza dei cittadini”.
Riguardo al provvedimento per contrastare la crisi idrica, quest’ultimo prevede l’istituzione di una cabina di regia fra i ministri e la figura di un commissario straordinario nazionale in carica fino al 31 dicembre 2023, con l’incarico prorogabile di un anno, al fine di individuare gli interventi necessari e realizzarli al più presto, eliminando lungaggini e ostacoli.
Le due strutture avranno il potere di sostituire gli enti locali e i concessionari che non fanno le opere, e di attuarle al posto loro . Secondo fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a guidare la cabina di regia sarà il Vicepremier e Ministro Salvini, che convocherà la prima riunione entro un mese , una volta approfonditi gli aspetti economico-finanziari.
Prevista, inoltre, la semplificazione delle procedure per gli interventi di miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture idriche e di dragaggio degli invasi, per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate e per i dissalatori. Istituito poi, presso ciascuna delle Autorità di bacino distrettuali un Osservatorio permanente sugli utilizzi.
Il decreto è stato quindi così spiegato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, che ha detto: “La crisi idrica in atto ha bisogno di interventi forti. Con il decreto sulla siccità approvato in Consiglio dei ministri, il governo sceglie di fronteggiare con tutti gli strumenti possibili questa vera emergenza nazionale. Il provvedimento imprime una svolta alla governance del settore idrico, con l’istituzione di una Cabina di Regia dei ministeri competenti e di un Commissario straordinario nazionale. Nel decreto sono previste importanti misure di semplificazione per realizzare e potenziare le infrastrutture, regolare i volumi degli invasi, intensificare quelle pratiche che possono farci vincere la sfida dell’efficienza: penso, in particolare, al riutilizzo delle acque reflue depurate a uso irriguo, alle vasche di raccolta, alla gestione dei fanghi di depurazione. Una grande novità è la spinta che proviamo a imprimere sulla realizzazione di impianti di desalinizzazione, non ancora diffusi nel nostro Paese. Tra le norme proposte dal Mase c’è anche la costituzione, dell’Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, che accompagnerà con dati aggiornati il governo integrato della risorsa acqua. Ancora una volta il governo dimostra concreta attenzione a un tema a lungo trattato in maniera disorganica. Per tanti il dibattito sulla siccità si è ridotto al nome dell’eventuale Commissario, per noi la priorità è assicurare l’approvvigionamento di acqua per gli ecosistemi, l’idroelettrico, l’agricoltura e le attività produttive”.
Il CdM , ha poi dato l’ok anche allo schema di decreto legislativo che riavvia la realizzazione delle reti centrali ,che vanno dalle ferrovie tra Venezia e la Slovenia, ai collegamenti con Francia, Svizzera e Austria, con l’obiettivo di dare priorità alle opere italiane per il completamento della rete transeuropea dei trasporti, i cosiddetti corridoi TEN-T, recependo la direttiva 1187/2021 del Parlamento UE e del Consiglio del 7 luglio 2021, sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea.
Via libera dell’Esecutivo, anche al Dl per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, in larga parte nelle Forze dell’Ordine: infatti, su oltre 2.100 assunzioni, circa due terzi riguardano l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera, grazie ai fondi stanziati per la sicurezza dall’ultima legge di Bilancio.
Non solo assunzioni nelle Forze dell’Ordine, però: il nuovo piano assunzioni riguarda anche la scuola. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha infatti approvato per l’anno scolastico 2023/2024 un piano di reclutamento a tempo indeterminato di insegnanti, in attesa dei concorsi previsti dal Pnrr e si prepara ad avviare una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.
Il Ministero di Viale Trastevere, tuttavia, interverrà anche sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive ,per sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni.
Infine, approvata una misura che stabilisce l’aumento fino al 30% del compenso per gli studiosi che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie, in modo da “incentivare la permanenza in Italia dei dottori di ricerca e, allo stesso tempo, attrarne di nuovi dall’estero, in quanto ad oggi ,” i ricercatori vincitori di Gant possono decidere di svolgere il proprio progetto di ricerca altrove, lasciando il proprio istituto di provenienza e portando con sé la dote finanziaria. Il nuovo provvedimento dovrebbe ora correggere tale impostazione”.
Nella prossima settimana , invece, come reso noto dalla Presidenza del Consiglio, al centro del nuovo Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, fissato per l’11 aprile alle 15:00 , tra i provvedimenti in esame, vi sarà una prima analisi del Documento di Economia e Finanza e il Disegno di legge sugli interventi a sostegno della competitività dei capitali.
Intanto, secondo quanto riportato dall’agenzia AdnKronos, continuano i contatti tra il Presidente di Forza Italia Berlusconi, ricoverato in terapia intensiva dal 5 aprile al San Raffaele di Milano, e i vertici del partito ai quali l’ex Premier avrebbe chiesto di “andare avanti con il lavoro”, sia nell’ambito degli impegni di Governo che nella riorganizzazione di Forza Italia, già avviata nelle scorse settimane con nuove designazioni e nomine e ai quali avrebbe detto di “non vedere l’ora di tornare in campo”, smentendo le indiscrezioni su un possibile congresso degli azzurri per determinare il futuro del partito.
Nel corso della giornata, il Presidente Berlusconi, che risponde bene alle cure e le cui condizioni restano stabili, ha ricevuto oltre alle visite dei figli , anche quelle dell’amico e Presidente di Mediaset Confalonieri e del fratello Paolo, che, all’uscita, si sono detti “ottimisti e fiduciosi”.
Nelle scorse ore, poi, l’ex Premier ha avuto un colloquio telefonico con il direttore de Il Giornale, Minzolini al quale ha detto che: “Ce la farà anche questa volta”. Inoltre, il quotidiano Libero ha rivelato la notizia, confermata da fonti di Forza Italia, che il Presidente della Repubblica Mattarella sarebbe stato uno dei primi ad informarsi, tramite Gianni Letta, del suo stato di salute, la mattina stessa del ricovero, e ad avergli fatto gli auguri di una rapida guarigione.
Auguri,che sono pervenuti anche da esponenti delle Opposizioni, come il leader di Italia Viva Renzi, che , sui suoi profili social ,ha scritto: “Io non ho mai votato Silvio Berlusconi. E Forza Italia non ha mai votato la fiducia al mio Governo. A maggior ragione in questo momento voglio dire con affetto: Forza Silvio. Ti aspettiamo sorridente in Senato. Forza Silvio”, e dalla segretaria del Pd Schlein, che, in una diretta Instagram, fatta per annunciare ufficialmente la composizione della segreteria del partito, ha detto: “Sono ore e giorni di grande apprensione per la situazione di salute di Silvio Berlusconi, a cui mi sento di fare un forte augurio di pronta guarigione perché possa rimettersi al più presto”.
A tal riguardo, la nuova segreteria dem, composta da 20 dirigenti , metà uomini e metà donne, è così costituita: Alessandro Alfieri , con delega al Pnrr e alle Riforme; Davide Baruffi , con delega agli Enti locali; Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria e con delega al Terzo settore e associazionismo; Stefania Bonaldi , delega alla Pa e a professioni e innovazione; Annalisa Corrado, ex portavoce green Italia, con delega all’Ecologia e alla Green economy; Alfredo D’Attorre , all’Università, Marco Furfaro , responsabile delle iniziative con delega al contrasto alle diseguaglianze e al welfare; Maria Cecilia Guerra, alle politiche del lavoro; Camilla Laureti alle politiche agricole; Marwa Mahmoud ,con delega alla partecipazione e alla formazione politica; Pierfrancesco Majorino con delega alle politiche migratorie e diritto alla casa; Irene Manzi , con delega alla scuola; Antonio Misiani con delega a Economia ,Finanze Imprese e Infrastrutture; Vincenza Rando si occuperà di contrasto alle mafie, legalità e trasparenza; Sandro Ruotolo, con delega a Informazione, Cultura, Culture e Memoria; Marco Sarracino , con delega alla Coesione territoriale, Sud e aree interne; Marina Sereni , con delega alla Salute e sanità; Debora Serracchiani , con delega alla Giustizia; Igor Taruffi , Responsabile Organizzazione e Alessandro Zan , con delega ai Diritti.
La segretaria Schlein ha quindi commentato così le scelte fatte per la segreteria del partito: “Ho al mio fianco una squadra di grande qualità. Soprattutto se confrontata con chi oggi è al Governo del nostro Paese e che sfideremo su ognuno di questi terreni. Lo abbiamo detto e lo riconfermo. Continueremo a voler essere un problema per il Governo di Giorgia Meloni. Mi scuso per le persone che non sono rientrate in questo ristretto elenco, si ripromette di valorizzarle in altro modo, ma il Pd è l’unico partito non personale, non legato a un leader”.
Infine, le scuse ai giornalisti “per non aver convocato una tradizionale conferenza stampa. assumendosi “personalmente l’impegno di farlo al ritorno da qualche giorno di vacanza. Non mi sono fermata dal 26 febbraio, comincio a risentirne, prendo una pausa per staccare”.
In casa Terzo Polo, invece, il leader di Azione ,Calenda, all’indomani dell’annuncio del leader di Italia Viva Renzi di aver accettato la direzione editoriale del quotidiano Il Riformista , senza però abbandonare la carica di senatori e il suo impegno politico, in un’intervista a La Stampa, ha lanciato a quest’ultimo un monito: “Mattei Renzi dovrà stare attento a chiarire che quello non sarà un giornale di partito. Quel giornale, non sarà l‘Unità, Il Popolo o l’Avanti! del Terzo polo. E questo per un dovere di rispetto verso i nostri elettori e verso i lettori del Riformista. In ogni caso, gli faccio i miei auguri, se è questo che vuole fare nella vita”.
Poi, in merito ai risultati ottenuti dal Terzo polo alle ultime elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia e alla federazione di Azione con Italia Viva, ha sottolineato: “Non capisco dove siano i calcinacci del Terzo polo. Siamo cresciuti ininterrottamente sino alle Regionali che per noi sono letteralmente impossibili. Sul progetto di fusione tra i due partiti, unire i gruppi dirigenti richiede complessità e fatica. Un errore sarebbe essere impazienti. Giorgia Meloni, non si è scoraggiata e questo è stato il suo grande pregio. Noi alla nostra prima prova nazionale abbiamo preso l’8%: se non è una buona partenza, ditemi voi cosa lo è!”.
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