di Federica Marengo venerdì 24 marzo 2023
Nella 392° giornata di guerra in Ucraina, da Mosca, il Vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Medvedev, in un’intervista ai media russi, sottolineando come “l’uso di proiettili all’uranio impoverito forniti dall’Occidente da parte dell’Ucraina aprirebbe un vaso di Pandora”, ha avvertito: “L’esercito russo potrà raggiungere Kiev e Leopoli, se necessario. Non può essere escluso niente. Insomma, per mettere fine a questa infezione, se c’è bisogno di arrivare a Kiev, allora bisognerà andare a Kiev, se a Leopoli, allora bisognerà andare a Leopoli per sterminare questa infezione. Specialisti militari occidentali che dovessero essere inviati in Ucraina per l’uso delle nuove armi fornite diventerebbero obiettivi legittimi degli attacchi russi, perché sarebbero considerati combattenti”.
Infine, Medvedev ha precisato: “La Russia non vuole un confronto diretto con la Nato e vuole risolvere la guerra in Ucraina pacificamente attraverso i negoziati”.
A tornare sulla questione dell’invio a Kiev di proiettili all’uranio impoverito, annunciato dalla ministra della Difesa britannica, Goldie, il capo delle forze per la guerra radiologica, chimica e biologica della Russia, Kirillov, che ha evidenziato come “l’uso di tali proiettili provocherà danni irreparabili alla salute dei soldati ucraini e della popolazione civile”.
Intanto, il consigliere del Presidente ucraino Zelensky, Podolyak, ha fatto sapere, tramite Twitter, che “Kiev e Pechino stanno avendo difficoltà nell’organizzazione l’attesa conversazione telefonica tra il Presidente ucraino Zelensky e l’omologo Xi Jinping, ma i lavori per il colloquio continuano. Sia l’ufficio del presidente che il ministero degli Affari Esteri sono coinvolti nella sua programmazione. Siamo proattivi su questo tema, perché oggi non c’è praticamente nessuno, tranne il Presidente Zelensky, che possa spiegare , anche ai Paesi neutrali, le conseguenze di un modo sbagliato di porre fine a questa guerra. La Cina non ha ancora trovato il suo nuovo posto politico. Se vuole prendersi in carico la questione dell’accordo tra Russia e Ucraina o starà cautamente in disparte. A quanto ho capito, la Cina non l’ha ancora capito da sola”.
Quest’ultimo poi, ha citato come esempio di sostegno all’ucraina la Premier Meloni, sottolineando: “La Presidente Meloni ha brillantemente spiegato agli europei che continuano a umiliare l’Europa chiedendo “di non aiutare l’Ucraina. Ogni richiesta del genere significa : noi , Europa, consentiamo l’invasione russa , gli omicidi di massa e la distruzione della legge. E’ inacettabile”.
Dal Pentagono, invece, il segretario alla Difesa ,Austin, ha rilanciato i suoi sospetti sulla fornitura di armi dalla Cina alla Russia, su cui “gli USA non hanno prova ,ma che, se questa dovesse avvenire , prolungherebbe il conflitto in Ucraina e certamente lo amplierebbe potenzialemente non solo nella regione ,ma a livello globale”.
Proprio la Cina, tramite la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, ha accusato gli USA di “ostacolare gli sforzi per i colloqui di pace“, difendendo la sua posizione sulla guerra in Ucraina dopo l’incontro di Mosca tra il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente russo Putin e sottolineando come Mosca e Pechino si siano dette a favore dei colloqui di pace come metodo di risoluzione della crisi e come la Cina abbia svolto un ruolo costruttivo. Inoltre, la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Ning, ha lanciato un’accusa agli USA: “Gli Stati Uniti non solo gettano benzina sul fuoco, ma ostacolano anche gli sforzi di altri Paesi per promuovere i colloqui di pace. Che intenzioni hanno?”.
In merito all’ipotesi di una telefonata tra il Presidente ucraino Zelensky e il Presidente cinese Xi, ha detto: “La Cina mantiene la comunicazione con tutte le parti. Non abbiamo nulla da condividere al momento“.
A proposito di Pechino e del suo piano di pace, l’Alto rappresentante della Politica Estera UE, Borrell, in un’intervista all’Ansa, ha fatto sapere che “si recherà presto in Cina per una missione che punta ad esplorare in profondità la possibilità di un’azione cinese a favore della pace in Ucraina” e che “L’Europa non potrà mai essere equidistante fra Stati Uniti e Cina poiché non condividiamo lo stesso modello di Pechino. Ma noi abbiamo un nostro specifico interesse e anche Washington ha suo interesse: tra alleati si deve discutere per capire come possiamo rendere compatibili i nostri interessi”.
Sulla stessa linea, anche il cancelliere tedesco Scholz, che , nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles, definendo un “grave errore” l’eventualità che Pechino possa consegnare armi alla Russia” e, ribadendo il sostegno all’Ucraina , anche nella fornitura di munizioni, ha affermato che “La Cina dovrebbe dialogare anche con l’Ucraina” e che “la soluzione per la fine del conflitto è che la Russia ritiri le sue truppe”.
Anche per il Premier spagnolo Sanchez, “il piano di Pechino ha spunti interessanti”, in quanto “La Cina è un attore globale” e “la sua voce deve essere ascoltata per trovare la pace”.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, nel corso della conferenza stampa alla Farnesina per la presentazione della missione umanitaria e di Pace organizzata dai frati minori conventuali dalla Cooperativa Auxilium, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla FIGC, per portare aiuti e solidarietà alla popolazione colpita dalla guerra, ha dichiarato che: “La Cina potrebbe e dovrebbe spingere la Russia al cessate il fuoco”, anche se il piano di pace di Pechino non contiene il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina e che “vi sono altri elementi che possono essere esaminati”, ribadendo il sostegno a tutte le iniziative per la pace, che , ad ogni modo, non può essere la resa dell’Ucraina”.
Secondo il Financial Times, poi, il Presidente del Brasile, Lula, proporrà “un club per la pace insieme con la Cina con l’obiettivo di mediare tra Russia e Ucraina e puntare alla fine del conflitto”. Tale proposta ,secondo il quotidiano , sarà presentata da Lula direttamente al Presidente cinese Xi durante la sua prossima visita a Pechino.
Sul fronte dei combattimenti, i raid delle forze di Mosca si sono concentrati nella regione Nord ed Est dell’Ucraina, in particolare su Donetsk, dove un missile ha colpito un edificio che ospitava un centro di accoglienza umanitaria, causando la mote di almeno 7 persone.
Colpita anche Kherson per 74 volte in 24 ore e Kunstantinovka , dove sono rimaste uccise 3 persone, mentre attacchi russi con droni iraniani sono stati registrati sulla città natale del Presidente ucraino Zelensky, Kryvyi Rih.
A Bakhmut, invece, malgrado le pressioni delle forze armate di Mosca, Kiev , secondo quanto riportato dallo Stato Maggiore ucraino, starebbe per lanciare una controffensiva.
Il ministro della Protezione Ambientale e Risorse naturali dell’Ucraina, Strilets, via social, ha ribadito l’allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che rischierebbe uno scenario da Fukushima e ha reso noto che quasi 5 milioni di ucraini non hanno l’accesso all’acqua potabile e un altro 70% della popolazione potrebbe rimanere senza questa risorsa a causa dei bombardamenti russi,.
Infine,sotto attacco russo anche Sumy, dove i raid avrebbero riguardato 4 comunità.
Quanto alla politica estera e interna italiana, la Presidente del Consiglio Meloni, ha partecipato alla seconda e ultima giornata di lavori del Consiglio UE a Bruxelles, prendendo parte all’Eurosummit, nel quale si è discusso di aiuti all’Ucraina , di immigrazione e di economia e crisi energetica.
Al centro del vertice europeo, anche il confronto con la Presidente della Banca Centrale Lagarde e con il Presidente dell’Eurogruppo Donohoe, in merito alla crisi bancaria partita negli USA con il fallimento di SVB e subito allargatasi all’Europa con il fallimento di Credit Suisse e la fusione-salvataggio con UBS e con il crollo di Deutsche Bank.
Nel corso dell’incontro sia la Presidente della BCE, Lagarde che il Presidente dell’Eurogruppo Donohoe hanno assicursto al riguardo, con quest’ultimo che ha affermato: “Abbiamo riserve e resilienza per assicurare stabilità al sistema bancario nell’area euro,ma non possiamo mai essere compiaciuti: le autorità continuano a monitorare la situazione“.
A margine dell’Eurosummit, la Premier Meloni ha avuto un incontro, definito “proficuo e cordiale” con il Primo ministro greco Mitsotakis, mentre nella serata di ieri, ha avuto dei bilaterali con il Premier portoghese Costa e con il Presidente francese Macron.
Nel corso dell’incontro la Presidente del Consiglio e il numero uno dell’Eliseo, hanno parlato di vari temi quali: le opportunità di cooperazione anche sull’industria , spazio e decarbonizzazione, della necessità di continuare a lavorare per la sovranità equa in termini di politica industriale , ribadendo la loro determinazione a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa e hanno accolto con favore l’accordo raggiunto in Consiglio UE per fornire agli ucraini le munizioni e i missili di cui hanno bisogno grazie all’industria UE.
Al termine del suddetto vertice europeo, la Premier Meloni ha tenuto un punto stampa, nel quale ha dichiarato: “L’Italia può dirsi molto soddisfatta delle conclusioni del Consiglio Europeo. Sui migranti c’è stato un cambio di passo impresso nello scorso Consiglio Europeo, ma adesso la migrazione rimane una priorità degli obiettivi UE con una verifica dell’implementazione dei risultati nel prossimo Consiglio Europeo. Questo dimostra che non si trattava di uno spot e di un’iniziativa singola. Lavoriamo alla concretezza dei risultati che mi sembrano buoni e dimostrano la buona fede nell’affrontare questa materia”.
Riguardo all’immigrazione e alla questione Tunisia, la Presidente del Consiglio, ha spiegato: “Ho posto il tema della Tunisia anche in Consiglio Europeo, nel senso che forse non sono tutti consapevoli dei rischi che si stanno correndo rispetto alla Tunisia e della necessità di sostenere una stabilità in una nazione che ha forti problemi finanziari e che se non dovessimo affrontare quei problemi rischia di scatenare un’ondata migratoria oggettivamente senza precedenti. Quindi, sicuramente c’è molto impegno su questo , ne ho parlato anche con il Commissario Gentiloni che sarà lì nei prossimi giorni per cercare di fare quello che chiaramente la Commissione può fare anche se a monte la questione cardine fondamentale è il Fondo Monetario Internazionale. Quindi, un lavoro diplomatico che va fatto per convincere entrambe le parti, FMI e Governo tunisino a chiudere questo accordo per stabilizzare finanziariamente la regione”.
Poi, sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’erogazione della terza tranche di fondi del Next Generation Eu, che potrebbe essere messa a rischio dal ritardo nel raggiungimento degli obiettivi e su cui è arrivata la sollecitaizione del Presidente della Repubblica Mattarella “a mettersi alla stanga”, ha chiarito: “Sulla terza tranche non vedo assolutamente rischi , c’è un lavoro molto serio ,molto collaborativo, noi abbiamo ereditato una situazione che sicuramente richiede di lavorare molto velocemente, è quello che stiamo facendo assieme alla Commissione. Ho parlato ora con Ursula von der Leyen e mi sembra che la Commissione apprezzi molto il lavoro serio che sta facendo l’Italia. Tutte le decisioni che si prendono sono decisioni che stiamo condividendo. Non vedo rischi”.
In merito ai biocarburanti , alla direttiva UE sullo stop ai motori termici delle macchine entro il 2035, all’impiego dell’energia nucleare, ha assicurato: “La partita non è affatto persa, stiamo dimostrando che i biocarburanti rispettano le emissioni zero. Sul nucleare, io condivido la posizione della neutralità tecnologica , quindi sì, penso che oltre le tecnologie che possono garantire gli obiettivi che l’UE si è data, debbano essere riconosciute anche altre tecnologie che rispettano determinati target , a prescindere se il nucleare sia usato o no in una nazione”.
Sul Mes (Messanismo Europeo di Stabilità), la Presidente del Consiglio ha detto: “La materia non va discussa a monte ,ma a valle e nel contesto in cui opera. Stamattina abbiamo discusso di unione bancaria e in tema di backstop il Mes è una sorta di Cassazione, l’Unione bancaria sono il primo e secondo grado. E’ un ragionamento che bisogna fare in un quadro complessivo”, mentre sulla governance e sulla riforma del Patto di Stabilità, ha detto: “La materia della governance che per noi è fondamentale , da risolvere entro la fine di quest’anno e che ovviamente deve tenere conto degli obiettivi strategici che l’Unione si dà. Se l’Unione lavora sulla transizione ecologica , se lavora sulla transizione digitale, se lavora sul sostegno all’Ucraina , poi deve tenere in considerazione quegli investimenti nelle sue regole di governance”.
Infine, sul bilaterale con il Presidente francese Macron, la Premier ha commentato: “Con il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron , ieri, è stato un incontro molto lungo e di scenario su una situazione complessa sul piano geopolitico. Mi pare ci sia la voglia di collaborare su materie di importanza strategica , sicuramente per l’Italia e per la Francia. Penso alla questione migratoria, sulla quale registro una grande disponibilità ad affrontare la questione in modo strutturale da parte del Presidente Macron, e alle materie industriali. Su alcune cose sulle quali anche gli interessi nazionali della Francia e dell’Italia possono collimare e mi pare che ci fosse un clima molto produttivo, molto favorevole. E questo credo che possa essere utile per affrontare sfide comuni. Sono soddisfatta di questo bilaterale”.
A destare polemica nell’Opposizione , intanto, in Italia, il messaggio della stessa Presidente del Consiglio in occasione del 79° anniversario dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine, celebrato stamane dal Presidente della Repubblica Mattarella che, insieme con il ministro della Difesa , Crosetto, ha reso omaggio alle 335 vittime, così come le più alte cariche istituzionali.
La Presiedente del Consiglio, in merito all’anniversario, ha scritto in una nota: “Oggi l’Italia onora le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Settantanove anni fa 335 italiani sono stati barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale : 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani. Spetta a tutti noi, Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell’informazione, ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio si stile, ma un dovere civico da esercitare ogni giorno”.
Immediata la reazione del Presidente dell’Anpi ,Pagliarulo , che in una nota ha sottolineato : “La Presidente del Consiglio ha affermato che i 335 martiri delle Fosse Ardeatine sono stati uccisi “solo perché italiani”. E’ opportuno precisare che , certo, erano italiani, ma furono scelti in base a una selezione che colpiva gli antifascisti , i resistenti , gli oppositori politici, gli ebrei. E’ doveroso aggiungere che la lista di una parte di coloro che , come ha affermato Giorgia Meloni, sono stati “barbaramente trucidati dalle truppe di occupazione naziste”, è stata compilata con la complicità del questore Pietro Caruso, del ministro dell’Interno della repubblica di Salò Guido Buffarini Guidi, del criminale di guerra Pietro Koch, tutti fascisti”.
Una sottolineatura, quella dell’Anpi, espressa e condivisa ache dalla deputata dem e segretaria di Presidenza della Camera, Braga, come dal segretario di Si Fratoianni e dalla deputata di Azione Ruffino, che hanno esortato a “non rimuovere , distorcere e negare la realtà“.
Tuttavia, dal vertice di Bruxelles, a una domanda dei cronisti al riguardo, la Premier ha risposto: “Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Sono stata onnicomprensiva”.
Sul fronte econimico, secondo i dati Bankitalia-Anpal e Ministero del Lavoro, fra gennaio e febbraio sono tornati a crescere il Pil (dello 0,2%, dato AdNKronos-Fondazione Tor Vergata e Osservatorio Fani) e l’occupazione (col oltre 100 mila posti di lavoro creati perlopiù a tempo indeterminato, pari a 1/3 in più rispetto allo stesso periodo del 2019, ovvero pre pandemia), in trend positivo da ottobre , grazie alla riduzione dei prezzi dell’energia.
Dati , questi ultimi, commentati via social positivamente dalla Presidente del Consiglio, Meloni, mentre riguardo al Dl Superbonus, atteso lunedì al voto in Commissione Finanze della Camera, al vaglio del ministero dell’Ecomomia, per sbloccare i 19 miliardi di crediti incagliati, vi sarebbero le ipotesi F24 e Btp.
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